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Vuoi un'auto elettrica al prezzo di un’auto normale? Si può fare!

ATTENZIONE ATTENZIONE

Carissimi,
manteniamo aperto questo gruppo per sapere quanti sarebbero interessati a un'auto elettrica ma per ora non abbiamo ancora trovato il prodotto che ci convinca del tutto, i problemi sono molti, batterie pensati e di poca durata, pochi meccanici che sappiano metterci le mani... in giro ci sono modelli ibridi ma il mercato è ancora troppo giovane. Continuiamo a informarci, appena troviamo qualcosa che ci convinca del tutto vi scriveremo senz'altro, siamo inoltre disponibili a qualsiasi suggerimento.
Grazie per la fiducia e a presto!
Jacopo Fo

 

Il testo riportato sotto lo teniamo solo come archivio ma non è aggiornato ed è stato scritto nel 2008.

 


Ho scoperto che è possibile acquistare un’auto col motore fuso ma ancora in ottime condizioni e modificarla trasformandola in un'auto elettrica. Cambi il motore, quello elettrico è molto più leggero. In compenso ci devi mettere le batterie. Esistono già procedure standard internazionali per queste modifiche, realizzate sull'esperienza di centinaia di mezzi modificati.
Si fa in molte parti del mondo, poco in Italia.
Ho cercato di capire quali potrebbero essere orientativamente i prezzi.
Vi riferisco quel che ho tirato fuori da una serie di conversazioni con esperti del settore.
Innazi tutto è stato già risolto il problema essenziale dell’omologazione del mezzo. Problema che si pone in quanto in Italia non è ammessa la modifica di un automezzo. Però esiste il Tuv tedesco, ente di certificazione, anche a Bologna, e con 1600 euro si può immatricolare il mezzo in Germania il che ti dà il diritto di circolare in tutta Europa (in Italia abbiamo come al solito una legge cretina fatta per favorire la Fiat). E per inciso puoi anche scaricare l'acquisto sulle tasse che paghi in Italia. Essere europei è meglio!
Inoltre il collaudo dell'auto da parte del Tuv è una grossa garanzia in quanto il Tuv analizza l’efficienza delle modifiche. Quindi oltre alla nostra certificazione preventiva sulla professionalità delle auto officine, ne avremo una specifica su ogni singola auto. E credo che siano 1600 euro ben spesi per via che dei tecnici tedeschi omologati credo ci si possa fidare.
Ovviamente sto parlando di produrre in piccola serie un mezzo strepitoso. C’è auto elettrica e auto elettrica…
E noi modestamente abbiamo l’elettricità nel sangue e quindi non ci accontentiamo di scatorci.
Stò parlado di un’utilitaria con 150 km di autonomia a 100 all’ora, silenziosissima, con copertura in pannelli solari fotovoltaici ad alta resa, super batterie, meccanismo per il recupero dell’energia della frenata e della discesa, luci a led (ulteriore risparmio energetico). La ricarichi come un cellulare, attaccando la prolunga autoavvolgente a una normale presa elettrica. Fai cento chilometri con poco più di un euro di corrente perché il motore elettrico è molto più efficiente. E si lascia il meccanismo del cambio che riduce notevolmente il dispendio di energia. Inoltre il pannello solare sul tetto e sul cofano ti dà sempre un po’ di energia.
Per ricaricare completamente le batterie ci impieghi 8 ore. Con un’ora di ricarica ci fai 20 km.
Se c’è il sole di più.
Un’utilitaria così dovrebbe costare intorno ai 15 mila euro.
Una Volvo station wagon con eguali caratteristiche verrebbe sui 22 mila euro. Il trucco è proprio che si usano auto usate col motore andato. Paghi solo la carrozzeria e le prendi per poche migliaia di euro.
Questo però è vero solo teoricamente. I prezzi attuali sono più alti di 10 mila euro e più perché se compri un solo set di batterie per volta le paghi il doppio. Un set di batterie per un’auto media, che pagheresti 8 mila euro lo paghi 16 mila euro. Le batterie sono la componente oggi più costosa del’auto. Lo stesso problema vale per le officine artigianali che eseguono questi lavori: fare un’auto per volta è molto più caro e faticoso che programarne 20 contemporaneamente.
Organizzando una minima economia di scala negli acquisti progetto dei componenti e nella gestione del sistema si potrebbero ottenere risparmi consistenti in ogni settore.
Ci sono le aziende in grado di realizzare le auto, ci sono i tecnici capaci di progettare, ci sono i prototipi funzionanti realizzati da questo gruppo. Manca il prodotto chiavi in mano a un prezzo ragionevole.
E quando io vedo una possibilità così davanti sapete che non resisto.
Mi sono trattenuto in questi mesi soffrendo come un cane.
Non potevo aprire bocca fino a che il fotovoltaico non decollava.
Ma adesso che funziona spero che altri inizieranno a fidarsi del sistema dei gruppi di acquisto e a collaborare per migliorare le proposte e espanderle.
Siamo davanti a una meravigliosa, sconfinata prateria.
Il territorio vergine delle ecotecnologie ci attende e ci permetterà di dar vita a un colossale cambiamento economico, ecologico, culturale e energetico.
Cosa aspettiamo?
Ho quindi aspettato una settimana per pensarci su e adesso mi sono deciso ad aprire un pre-gruppo di acquisto per vedere se c’è interesse da parte di un numero sufficiente di persone o aziende a comprare un’auto elettrica pagandola dopo che il Tuv tetesco l’ha certificata (i soldi della caparra li teniamo in mano noi, se l’auto che hai ordinato non funziona li riprendi).
Pre-gruppo vuol dire che NON sono in grado di darti una macchina dopodomani.
Ma prima di iniziare a trattare con manager, ingegneri e meccanici ho la necessita di avere idea se c’è realmente qualcuno interessato.
Chiarisco questo in modo petulante perché ho visto cosa è successo nel solare fotovoltaico.
Ora finalmente la macchina è partita, 220 impianti sono in fase di progettazione dettagliata, 40 sono in fase di costruzione e 3 sono stati ultimati. Ma ce ne è voluta. Capisco chi si è scocciato di aspettare ma le cose stanno così, per costruire in sicurezza tocca andare piano.
Lo stesso vale per il gruppo d’acquisto per il solare termico e le caldaie. Qui stiamo solo contrattando con gli instalatori (e è dura). Sull’eolico e le biomasse non abbiamo neppure aperto le liste di preadesione perché ci sono grosse difficoltò a trovare la tecnologia giusta, soprattutto su piccola scala, sui mega impianti non abbiamo problemi.
Il gruppo d’acquisto per il Segway, il monopattino con le ruote parallele, è ai primordi, siamo solo a quota 3 aderenti.
Insoma consociare gli acquisti nella fase iniziale è molto difficile e forzatamente si tratta di un processo lento. Quindi cerco aderenti pazienti. Il nostro prim obiettivo è un acquisto certificato e affidabile. Quindi per prima cosa dovremo costruire il primo esemplare, provarlo ecetera.
Quindi c’è tempo.
Ma in questo caso, siccome non se c’è interesse, mi muovo solo se c’è un’adesione superiore alle 20 persone. Diciamo che ha senso muoversi se siamo in 100, bisogna sempre calcolare che molti possono poi cambiare idea. Ovviamente se e quando riusciremo ad arrivare a un’offerta conveniente chiederemo una caparra.
Nel mio progetto dentro il pacchetto dovrebbe esserci anche un sistema di finanziamento bancario o di leasing.
E vorrei anche mettere un ingegnere come si deve a progettare qualche miglioria sull’auto.
Ad esempio vorrei dotarla di serie di antifurto satellitare, vetri e componenti numerati col getto di sabbia indelebile (abbassa il costo dell’assicurazione antifurto) alleggerire la carrozzeria, aggiungere una presa di corrente standard, e tutta una serie di piccoli confort da studiare.
Insomma se la storia ti piace invia una mail specificando se desideri un’utilitaria, un modello medio o una station vegon. (non potremo avere una grossa scelta, o Volvo o Volkswagen).
Ok, questo è quanto.
Aspetto le mail di adesione a [email protected]

Ps
Ovviamente se hai 400 mila euro che non sai come investire, oppure sei un manager di chiara fama, avresti la possibilità di creare da subito la società in grado di gestire tutta l’operazione appoggiandosi alle officine efficienti che già esistono ma sono scollegate, non coordinate, prive di un ufficio acquisti collettivo e di un servizio di marketing. Manca loro un sistema di finanziamento al consumo e di offrire il prodotto chiavi in mano già omologato.
Credo che con il petrolio a 130 dollari al barile (ci arriveremo tra poco) l’auto a benzina castomizzata (in gergo si dice così) con un motore elettrico elettrica abbia un’attrazione enorme, anche perché offre un risparmio di costo al chilometro del 90% (grazie anche all’integrazione a panneli solari).
Utile netto dell’impresa, stimato in 5 anni, 20 milioni di euro.

AGGIORNAMENTO 22 MAGGIO
Ricevo questa osservazione molto pertinente:

salve Jacopo, sono Giuseppe ............ di Catania , sono un patrocinatore straggiudiziale, in pratica sono laureato in legge e mi occupo di risarcimento danni, dirigo uno studio legale del quale sono titolare, ci occupiamo di risarcimento danni dovuti da incidenti stradali,
devo dirti che da tempo cerco di capire il mondo delle auto elettriche e sono incuriosito e non mi dispiacerebbe se questa tecnologia si evolva, ho letto che tu ti sei documentato sulla nuova immatricolazione dell'auto modificata e devo mettere allatua attenzione un'altro dei problemi che forse non hai considerato, come hai chiarito il costo per realizzare un veicolo simile il costo e molto vicino all'acquisto di una utilitaria, fin quà ci siamo, il vero problema, e te lo dico per esperienza, e quello del valorevcommerciale effettivo del veicolo stesso non essendoci un classifica di questi veicoli tipo quattro ruote, noi abbiamo avuto grossi problemi con clienti che anno subito un incidente e anno dovuto demolire delle auto che pur se vecchie come anno di età ma tenute brillante e con pochissimi chilometri ma di cui il valore commerciale era inferiore al danno subito, quindi dichiarate antieconomiche da riparare ed im base all'ert.2043(chiunque caggiona un danno ad altri condanna a colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno) ma ovviamente nella misura del danno stesso , il liquidatore o un giudice a quel punto prendera in mano il quattro ruote e liquiderà il danno nella misura del valore commerciale.
e certamente capisci tu che le auto che menzioni , wolksvagen, volvo, sicuramente vecchie , non avranno tecnicamente alcun valore commerciale, immagina l'assicurazione incedio e furto, su quali basi dovrà regolarsi l'assicurazione per stipulare la polizza sul valore commerciale o sul prezzo di realizzo? ti garantisco che sara considerato il prezzo commerciale...

RISPOSTA
Potremmo forse partire comprando utilitarie a basso prezzo, se ne trovano sui 5.600 euro, poi si potrebbe rivendere il motore e metterci quello elettrico....(????)

AGGIORNAMENTO 3 MARZO
Progetto Auto Elettrica a prezzi ppolari. Lo stato dell'arte.
Da un mese sto provando di una 600 Fiat Elettra usata, con 9000 km percorsi, quindi praticamente nuova, batterie sostituite. E' ancora presto per tirare le somme. Sicuramente il problema dell'autonomia è notevole specie se uno abita in un posto tutto salite e discese. L'autonomia di 80 km si riduce a 55 circa, veramente pochi. Per me va bene perché in auto al massimo vado a Perugia. Poi c'è il problema che le batterie hanno la memoria e se non stai attento si ricordano de li mortacci loro e il sistema di ricarica va in tilt.
Forse riusciamo a concludere un accordo per alcune auto completamente revisionate... Ma comunque è un'auto che solo persone particolari possono comprare. E poi parliamo di una decina di pezzi, finte quelle non ce ne sono più (la Fiat ne ha fabricate in tutto 300 e basta). E' un auto ottima, in salita va benissimo, è piacevole da guidare. Ma richiede anche una certa attenzione per le ricariche...
D'altra parte non abbiamo possibilità di dare il via al progetto per la produzione di un'auto elettrica a partire da un veicolo usato a benzina.
Lo scoglio pratico sono le batterie. Un set di quelle vecchio tipo costa sui 2500 euro. Quelle al litio, meravigliosamente sprovviste di memoria, leggere e con una durata più che doppia, costano un botto... Mi hanno parlato di 20.000 euro, comprando un set solo. Per ottenere prezzi bassi ci vorrebbe un gruppo che comprasse un centinaio di auto e un managment che gestisse l'operazione. Poi, da non sottovalutare il problema delle riparazioni: non si fa niente senza una rete minima di officine in grado di eseguire riparazioni. Insomma è una bella gatta da pelare. Al di fuori di questo resta l'auto norvegese che arriverà sul mercato tra poco ma a 23 mila euro circa. Poi ci sarebbe anche l'auto ad aria compressa... Si vocifera che stia per essere messa sul mercato in Francia e India, ma non si capisce se succederà veramente e in che tempi.
Non ci resta che attendere che la ruota del mondo giri.

AGGIORNAMENTO 28 NOVEMBRE

Nel frattempo, visto che nessuno si fa avanti per offrirci auto modificate, ho deciso di comprare una 600 elettrica, usata ma praticamente nuova (10.000 chilometri), rimessa a posto con batterie nuove e aggiunta di pannello solare sul tetto (Sun Power), 1 kw in 5 mq, ovviamente non c'è spazio per 5 mq di pannelli, lo dico per dire che ci metto quelli più efficienti per mq).
Ce ne sarebbero 18 disponibili nelle stesse condizioni, revisionate da una ditta esperta in auto elettriche. Appena so il prezzo esatto (sotto i diecimila euro comunque) vi faccio sapere.
Per le caratteristiche tecniche vedi qui

 

AGGIORNAMENTO 23 dicembre 2008
I sun pawer non si possono montare perchè hanno sopra il vetro e non si può metterli su un'auto per ragioni di sicurezza. Contattata ditta USa che fabbrica pannelli ad alto rendimento senza vetro (sono coperti con una specie di plastica trasparente, FLESSIBILE) Chiesti alcuni mq. Passati 15 giorni, nessuna risposta. Compro la 600 Fiat senza pannelli, poi vedremo cosa succederà. Atteso arrivo entro 30 gennaio. Vi farò sapere come funziona l'aggeggio.
Hasta la victoria siempre!