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Solidarietà con Mastella?

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Solidarietà per cosa?

La politica fa quadrato e anche triangolo.
Tutti i partiti sono solidali: giudici maiali.
L’Italia veleggia nel pantano di mondezza e mazzette, pompini nei ministeri, cocaina a fiumi in parlamento e a quintali nei fiumi.
In Campania i casi di tumori aumentano ma crescono anche vicino ai termovalorizzatori da Brescia in giù.
Immondizia,
pattume,
lordura
tanta e scura
e tanto puzzolente
fetente
promettente
rifiuti differenziati rimischiati
in parte della penisola
in discariche che scoreggiano forte
rifiuti tossici e nocivi
rifiuti ospedalieri
oggi come ieri
mazzettone giganti
ostruiscono le strade
immensa campagna di marketing
per sconsigliare agli stranieri di venirci a visitare.
E pensare che la Jervolino
con il suo vocino
da mastino con un crampo all’intestino
mi disse che non si poteva esagerare
a parlare dei papà ammazzati per strada perché sennò si spaventa il turista.
La merda invece attira lo straniero.

E mentre quello scatenato che ha dipinto di rosso la Fontana di Trevi fa rotolare 20 mila palline colorate giù dalla scalinata di Piazza di Spagna, nevica a Bagdad, due sposi inglesi scoprono di essere gemelli e annullano il loro matrimonio e Mastella, la moglie e il suocero, insieme ad altri 20 dirigenti dell’Udeur sono incriminati. Membri del consiglio regionale campano, sindaco, prefetto perfetto, giudice del Tar e dirigenti del comune di Benevento. Decapitata l’Udeur.
E probabilmente questa non riusciranno a cancellarla mettendo fuori legge le intercettazioni telefoniche.
Anche perché il giudice Francesco Chiaromonte, che ha incriminato Mastella non è un ragazzino con un nome straniero ma un anziano magistrato con 36 anni di esperienza sulle spalle. Credo che prima di giocarsi la carriera si sia procurato prove solide.
Ha fatto pure una conferenza stampa in cui annuncia un’azione legale contro Mastella per quel che ha detto di lui in Senato. E seduto vicino a lui c’era Ruotolo di Anno Zero, coraggioso autore delle inchieste su Rai 3 sull’immondizia a Napoli e la diossina a Acerra. Ovviamente la presenza di Ruotolo è un segnale divino.
Tra l’altro il giudice Francesco Chiaromonte, che è un Gip molto shick e shock, ha in mano le registrazioni delle telefonate di Vincenzo Lucariello un uomo del clan Mastella che tiene le fila di una serie di affari che a essere prudenti possiamo definire molto ambigui. (Perché se non fossimo prudenti dovremmo usare parole troppo scurrili per essere pubblicate su questo raffinatissimo blog.)
Sta succedendo qualche cosa.
La merda ribolle.
Prodi è solidale con Mastella.
Berlusconi è solidale con Mastella.
Fini è solidale con Mastella.
Casini è solidale con Mastella.
Mastella è solidale con Mastella.
Intanto i media, a distanza di anni dalle denunce di Ruotolo sulla diossina a Acerra, si accorgono del vertiginoso aumento di tumori e nascite malformate in alcune aree campane inquinate dalle discariche della camorra e da quello dello stato.
Ma attenzione: a Matrix Mentana non dice la fra setta essenziale: a Acerra secondo i dati della Asl c’è quasi il doppio della diossina che c’era a Severo quando fu evacuata. Il sangue napoletano non ha valore.
Mentana è un giornalista embetted, arruolato, sorride mostrando un notevole lavoro odontotecnico.
Maroni attacca un Di Pietro greggi: “Se io fossi ministro di un governo che non è capace di risolvere subito l’emergenza rifiuti in Campania mi dimetterei.” Ma testa di ravanello ubriaco, tu Maroni sei stato per 5 anni ministro di un governo che NON ha risolto l’emergenza rifiuti in Campania e NON ti sei dimesso.
Di Pietro farfuglia una cosa del genere coperto dalla voce di Maroni e poi non ha la prontezza di ribatterci sopra a martello.
E’ fermo ad affermare che comunque adesso che c’è l’immondizia tocca metterla in una qualche discarica e a sostenere la necessità di costruire inceneritori.
E Mentana NON gli dice: “Ma lo sa che a Brescia grazie al termovalorizzatore c’è anche lì un’impennata di tumori?”
Mentana non sa niente di nanopolveri, nanomitomani e nanimentali. Mentana sa stare zitto in modo estremente fotogenico continuando a emettere suoni che imitano a un livello spettacolare il giornalismo senza peli sulla lingua.
Non so se avete fatto caso alla lingua di Mentana?
Sembra una pelliccia di cincillà.
Gli tiene dietro dolo quel nanoelegante di Ballarò.
E comunque né Di Pietro né Mentana sanno l’unica buona notizia e quindi non la dicono: i verdi sono riusciti a ottenere che dei 3 termovalorizzatori almeno uno sia in realtà un impianto di pirolisi altrimenti detto demolitore molecolare (che suona meglio! Pirolisi è una parola che evoca pipistrelli piscioni col pìrolo pustoloso e nessuno la voleva nonostante inquinasse 10 volte meno di un bruciatore i rifiuti).
Ma com’è che questi ministri del nostro governo non sanno quel che di buono combinano? Mistero.
E comunque deve ancora arrivare un giornalista che faccia un servizio sul fatto, che denunciamo da anni, che in una parte considerevole dell’Italia la raccolta differenziata è una truffa totale perché viene fatta male e poi quel che vien fuori suddiviso, dagli impianti di raccolta differenziata, viene rimischiato con le ruspe in discarica perché non si scopra che si sono spesi tonnellate di dobloni per farci coglioni a noi cittadini un po’ stupidini.
E che cittadini fa rima con cretini dovreste metterlo in conto.
Sarà l’11 settembre della classe politica?
Fose sì, forse no, ambarabà ciccì e cocò.