I Romanzi e le storie di Jacopo Fo

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Io, il Diavolo e la Beata Eustochio

(Dio ti parla da Radio Santa 104 FM)

Una storia di Santi e Demoni alla vecchia maniera.

Mi chiamo Giovanni Senzaterra, ho 42 anni e di mestiere mi occupo di sistemi per scalare i motori di ricerca. Un’attivita' che 3 anni fa non esisteva ancora. Mi piacciono le novita'. Sono laico dalla testa ai piedi e comunista da tre generazioni.
Avevo svoltato verso Perugia, nel bel mezzo di una crisi economica planetaria. Era un giovedi' che si paventava una pandemia di influenza cattiva, quando girando i canali dell’autoradio capito su Radio Santa 104 FM. Una giovane donna stava dicendo: “Sento che il Demonio e' dentro di me!”
Che non sono cose che generalmente si dicono nel 2009, verso le 3 del pomeriggio.
Tutto questo succedeva l’altro ieri e da li' in poi la mia vita ha preso una piega che dovrei quantomeno definire STRANA.
Ero li' che ascoltavo l’indemoniata alla radio.
Perdirindina, esclamo tra me e me. C’e' un Padre in studio, alla radio, che da' consigli all’indemoniata che lamenta che nella sua zona non ci sono esorcisti. Disservizi religiosi. Padre Tommaso (scopriro' poco dopo che si tratta di una star della caccia ai satanassi) la conforta: “Si figuri signorina, e' pieno il mondo di posti dove non ci sono esorcisti. In Italia ne abbiamo solo 300, pensi che in Australia non ne hanno neanche uno… Comunque non si preoccupi, non c’e' come la  benedizione alla fine della messa, contro il Diavolo. L’importante e' che lei l’accolga dicendo “Signore liberami dalle tentazioni.”

Nel giro di mezz’ora entro in un mondo alieno. Una sfilza di indemoniati si fanno avanti per avere conforto. Non sapevo ci fosse tanta gente che crede ancora a queste cose… e poi per chi votano?
Una donna dice: “Continuo a peccare Padre, mi confesso anche tre volte la settimana, ma poi ricasco nel peccato. Non ce la faccio piu'.”
Il padre e' comprensivo: “Non importa quante volte pecchi, figliola, l’importante e' pentirsi. Puoi chiedere perdono al Signore mille volte e lui mille volte ti perdonera'.”
Prendi esempio dalla Beata Eustochio, vai a pregare di fronte alle sue spoglie a Padova, ne trarrai conforto. Lei visse tutta la vita posseduta da Satana ma continuo' a invocare il Signore.

La Beata Eustochio?
Ma chi era costei?
Mai sentita nominare.
Scopro che va forte tra gli indemoniati. C’e' tutto un culto su di lei.
Vedo una ragazza sul bordo della strada. Gonna lunga, scozzese, con una camicetta bianca. Fa cenno col dito per chiedere un passaggio. Mi fermo. Ha il viso senza trucco, e' molto giovane e carina. Tipo occhi scuri, capelli scuri, pelle chiara. Chiarissima.
Le dico: “Sto andando a Todi”. Lei risponde: “Devo andare proprio li', me lo darebbe un passaggio?” Parla con un filo di voce. Timidissima. La faccio salire.
Riparto. Alla radio un uomo dice: “A proposito della Beata Eustochio, dovrebbe intercedere anche per me, continuo a cadere sul terzo comandamento, Padre, io prego, mi confesso, ma continuo a cadere.”
Cerco di ricordare qual e' il terzo comandamento. Mahh… Buio totale. Invece di andare a catechismo vendevo l’Unita'. Gioventu' bruciata.
Il prete non spiega qual e' il terzo comandamento. Da' per scontato che lo conoscano tutti.
Non oso chiederlo alla ragazza, magari si spaventa a essere in macchina con uno che non sa neanche i dieci comandamenti in fila.
Azzardo invece un: “Lei la conosce la Beata Eustochio?”
“Certo.” Dice la ragazza rianimandosi.
“Chi era?” Le lancio uno sguardo, poi riprendo la visuale sulla strada. Ho visto una scintilla nei suoi occhi. “La Beata Eustochio, una donna veramente sfortunata. Di nome faceva Lucrezia Bellini, di Padova, nata nel 1444, anno orribile, era figlia di una monaca del monastero benedettino di S. Prosdocimo e di Bartolomeo Bellini. Figlia illegittima di una suora… Puo' immaginarsi la situazione… “

Sono stupito. Aveva l’aria di sapere tutto su questa Eustochio. Nome assurdo peraltro. Le dico: “Che caso incontrare una persona che conosca questa Beata. Io non l’avevo mai sentita nominare.”
La guardo con la coda dell’occhio per un istante.
Ha un’espressione pensierosa.
“Non credo che la casualita' esista. Facciamo tutti parte di un grande Disegno Divino.
Forse c’e' un motivo se ha incontrato me proprio mentre si chiedeva chi fosse la Beata Eustochio.
Conosco molto bene la sua storia… Se vuole gliela racconto.”
A quel punto ero veramente curioso. “Certo, mi racconti!”
“Poco dopo la nascita la Bellini viene affidata a una famiglia di laici. A quattro anni viene considerata indiavolata. Nessuna riesce a tenerle testa. Un animale selvatico.
A 7 anni la rinchiudono nello stesso convento della madre. Che in realta' era un luogo di perdizione. Nel vero senso della parola. La madre della Beata Eustochio non era un’eccezione in quanto a peccati carnali. Tanto che a un certo punto, nel 1460 il vescovo Jacopo Zeno, approfittando della morte della vecchia badessa,  interviene per vietare agli uomini l’ingresso nel convento, almeno la notte.
Per tutta risposta le suore pigliano e se ne vanno lasciando nel convento di Posdocimo soltanto la giovane indemoniata che digiuna, prega e porta il cilicio con grande devozione.
Il monastero viene allora affidato alle Benedettine provenienti dal convento di S. Maria della Misericordia, sotto la guida della badessa Giustina da Lazzara
Una tipa dura che si accorge subito che la Beata e' indemoniata perche' urla, sputa, si spoglia e compie altri atti licenziosi. Per ridurla alla ragione la fa legare a una colonna per 3 giorni. Ma la badessa non puo' nulla contro il Demonio che possiede la giovane. E anzi la badessa si ammala e muore misteriosamente. La Beata viene quindi accusata di stregoneria e sottoposta a gravi maltrattamenti che essa sopporta con grande devozione benedicendoli. Arrivano a segregarla per tre mesi a pane e acqua Alla fine la sua fede viene riconosciuta e lei prende i voti a 18 anni scegliendo il nome di Eustochio, pia donna romana del 300 dopo la nascita di Nostro Signore, paladina della castita'. Ma prendere i voti non la libera dalle possessioni. Muore a 25 anni avendo trascorso tutta la vita in balia delle forze oscure. Muore pero' con il sorriso sulle labbra avendo raccomandato la propria anima al Signore. Ma neppure da morta ha pace. La sua sepoltura viene spostata 4 volte. Inizialmente viene seppellita in terra, senza una bara, solo un sacco di cotone. Ma il suo corpo, riesumato 4 anni dopo la sepoltura, appare incontaminato. Addirittura il colorito del suo viso e' roseo. Il miracolo le diede il diritto di essere sepolta in una cripta nel monastero. Ma dopo pochi giorni si compi' un altro miracolo: la buca della sua fossa, che non era stata ancora riempita, si riempi' di acqua fresca e pulita e si sparse la voce che chi si bagnava con quell’acqua guariva di ogni malattia. Poi, nel ‘700 visto che il suo corpo era ancora incorrotto fu esposta addirittura in una bara di cristallo nella chiesa del monastero. Alla fine il monastero di Prosdocimo fu chiuso e la Beata fu traslata nella chiesa di San Pietro sempre a Padova. Solo allora la fonte miracolosa smise di dare acqua.”
“Una storia veramente incredibile…” Dissi io.
“Si', un grande insegnamento. Il Demonio puo' indurci in tentazione ma non puo' piegarci se siamo retti nella fede.”
Feci un’espressione perplessa e mi grattai il mento.
Generalmente non amo buttarmi nella polemica con i cristiani. Penso che la fede sia una questione sulla quale non si puo' discutere. Averla e' comunque un bene… A patto che non ti metti a bruciare gli infedeli. E la ragazza non mi sembrava molto aggressiva.
Cambiai discorso. Eravamo quasi arrivati a Todi. Le chiesi: “Dove la posso portare…”
Abbasso' gli occhi: “Non si disturbi.” Poi mi sorrise per la prima volta inaspettatamente.
“Se proprio e' cosi' gentile e non le reca disturbo sono diretta a San Giovenale, sta a una decina di minuti da qui.”
Le chiesi di dirmi la strada. Svoltammo, la via divenne piu' stretta mentre salivamo per una gola coperta da alberi secolari. Il paesaggio era cambiato bruscamente. E anche il tempo. Una nuvola nera oscurava il cielo sopra di noi. Buttai l’occhio verso di lei mentre sterzavo lungo una curva. Si stava mordendo il labbro inferiore. Era giovane e fresca ed era anche molto carina. Incredibile che fosse anche un’appassionata di beate medioevali. Ma anche la mia prima fidanzata era molto carina e estremamente cattolica…
La seconda volta che uscimmo insieme, dopo avermi baciato su una panchina del parco Sempione mi disse: “Promettimi che non mi chiederai mai di toccarmi il seno.”
Io avevo 16 anni, ero molto imbranato e quello era stato il primo agognato bacio della mia vita. Non avevo proprio neanche immaginato di arrivare addirittura a toccarle i seni. Le dissi: “Va bene.” Lei mi guardo' con gli occhi improvvisamente strani e mi ordino': “Toccami il seno!” E io la baciai e le appoggiai la mano sul cappotto, all’altezza del seno e mi sembro' di volare.
Strane ragazze le cattoliche.
Sanno peccare in modo imprevedibile…

Poi mi ritornarono in mente le ultime parole della ragazza che era in auto vicino a me. Non volevo discutere pero', mentre entravamo nell’ombra fitta di una foresta un commento lo azzardai: “Non trova che sia un po’ strano questo fatto che si puo' essere preda del demonio per tutta la vita e contemporaneamente avere fede?”
Lei sorrise impercettibilmente e si stiro' la gonna con le mani assicurandosi che coprisse le ginocchia: “Per niente. E’ questo che ci distingue da coloro che hanno seguito lo scisma di Lutero e Calvino. Soprattutto Calvino. Loro credono che il credente impugni una spada fiammeggiante di fede capace di tener lontano il Demonio. Credono che l’uomo debba dimostrare la sua fede attraverso le opere. E’ una fede infantile, positivista. Noi cattolici invece siamo consci dell’insignificante forza dell’animo umano. Sappiamo che non possiamo nulla di fronte al Demonio. Ma sappiamo che Dio ci comprende e ha pieta' di noi se noi ci affidiamo a lui. Il nostro Dio non ci difende ne' dal male ne' dal dolore. Ci mette alla prova con le tribolazioni. Quello che ci chiede e' di non smettere di ringraziare per la nostra sorte, qualunque essa sia.”
Ero stupito. Avevo di fronte una dottoressa in teologia, come minimo. Che risponderle?
Ci fu un silenzio. Alla radio padre Tommaso rispondeva all’ennesimo indemoniato che soffriva per un malocchio: “Se qualcuno ti getta continuamente il Malocchio c’e' un modo molto semplice per difendersi. Appena questa persona ti guarda tu devi benedirla. Guarda credimi, questo e' molto potente. La persona ti butta addosso il maleficio e tu dentro di te dici SIGNORE BENEDICI QUESTA PERSONA. Perche' vedi, noi dobbiamo amare anche i demoni, come dice Sant’Agostino, perche' essi tentandoci fabbricano la nostra corona.”
“Giri qui a sinistra.” Mi disse. Ubbidii. Iniziammo a percorrere una strada bianca c’erano grandi pietre nere che affioravano dal suolo come antichi dolmen informi. La terra era secca nonostante fosse piovuto a volonta' per mesi.

 “Certo che questo Sant’Agostino mette a posto tutto. Capisco anche perche' il nostro governo ha fatto una legge che impedisce le intercettazioni telefoniche… Amano i demoni… Se la giustizia e' troppo efficiente e arresta tutti i corrotti e tutti i mafiosi diventa un gran danno per i bravi cristiani che si trovano a corto di malvagi!”
Lei mi guarda acida mentre la strada diventa sempre piu' ripida. Sopra un muro vedo una grande croce bianca dipinta. Non so perche' mi ricorda qualche cosa di tribale e atavico.
Mi rendo conto anche che la mia battuta l’ha irritata. Vedo che freme e si controlla.
Capisco di aver toppato con la mia battuta su Berlusconi…
Passano alcuni secondi di silenzio gelido. Poi lei apre bocca: “Guardi, lei sembra una persona gentile. Ma sulle questioni di fede e' proprio fuori strada. Suppongo che lei sia una persona di sinistra. Ormai parlate solo male di Berlusconi.”
“Si', ha ragione, ho toppato. Sono andato fuori tema… Comunque il suo discorso e' molto interessante…” Dico io. Non ho voglia di litigare con una ragazza alla quale ho dato un passaggio. E’ mia ospite e l’ospite e' sacro.
“No. Non si tratta di andare fuori tema. Il problema e' diverso. Il compito di noi credenti non e' quello di vivere meglio. Il nostro dovere e' di sacrificarci per gli altri e al contempo accettare il nostro dolore con modestia e gratitudine. Forse ha ragione lei. Questa legge sulle intercettazioni telefoniche dara' una mano a stupratori, pedofili, corrotti e truffatori. Ma noi non vogliamo rendere il mondo migliore. Questo e' il compito di Dio. Se vorra'. Il nostro scopo su questa terra e' onorare il Suo Nome non correggere la sua opera.”
Mi rendo conto che ho di fronte uno strano tipo di cattolica. Altro che teologia della solidarieta' e dell’impegno sociale.
“Mi scusi una domanda. Solo per capire meglio come la pensa, perche' il suo modo di essere cristiana mi incuriosisce. Ma ad esempio lei, la storia delle veline nella villa di Berlusconi come la vede? Un presidente cattolico che si circonda di donne licenziose non e' una contraddizione?”
Lei sospira. “Ma andiamo… Che c’entra questo? Secondo lei la Chiesa dovrebbe occuparsi di qualche ragazza in topless? Non sono questioni che interessano chi ha deciso di dedicare la sua vita al Signore. A noi interessano le nostre prove di fede. Gli uomini molto potenti sono esposti a molte tentazioni. E allora? Vorrebbe che le dicessi che Berlusconi e' un indemoniato? Potrebbe essere. E’ il presidente del Milan, la squadra del Diavolo, vive ad Arcore, nella casa che fu di quel marchese, Casati Stampa, che uccise la moglie, con la quale praticava l’amore di gruppo, accecato da una crisi di gelosia.
Berlusconi e' un appassionato di esoterismo, fondo' il suo impero su 22 societa', e 22 e' il numero della Cabala… E come lei sa la Cabala e tutto il Talmud furono dichiarati eretici e blasfemi dal papato in piu' occasioni. Dante mise all’Inferno coloro che pretendevano di predire il futuro. Avevano la testa tagliata e attaccata a rovescio, di modo che potessero guardare solo dietro di loro stessi. Potremmo sospettare che Berlusconi sia indemoniato. E allora? Cosa cambierebbe? Non abbiamo ne' il tempo ne' le forze per combattere i demoni. La questione Berlusconi riguarda solo lui: sta chiedendo ogni giorno perdono a Dio per essere caduto preda del peccato?”
“Beh ma scusi… E’ troppo facile. Si pecca e poi si chiede perdono dando la colpa al povero Diavolo! E’ la logica della vendita delle indulgenze. Pagavi una tassa oggi per uccidere domani e avevi il paradiso assicurato.”
“Lei continua a non capire… Giri qui a destra. Venga, c’e' una piccola chiesetta, voglio mostrarle una cosa.”
Smonto dalla macchina. Lei prende per un sentiero di terra battuta in mezzo a una fiorita di achillea e iperico. La seguo. Arriviamo a una chiesetta minuscola. Appoggia la mano sulla porta di legno annerito. La sua mano e' bianchissima.
“Entrare in questa chiesa per me e' difficilissimo. C’e' qualche cosa dentro di me che e' preda del terrore. Ognuno ha i suoi demoni.”
Poi entra nella chiesa semibuia. La seguo. Lei si appoggia alla parete. Mi accorgo che trema. Ansima.
Mi guarda. Mi parla, la sua voce e' diversa. A tratti sembra stia scherzando, a tratti e' estremamente compresa in quello che dice: “Il mondo come tu te lo immagini non esiste. I buoni da una parte, i cattivi dall’altra. Sono fantasie da bambino. Il mondo e' lotta quotidiana contro i demoni. Una guerra che si perde ogni giorno.”
Guardavo il suo viso cercando di decifrarne l’espressione e non mi accorsi di nulla. La sua camicetta bianca scivolo' per terra e in un secondo fu completamente nuda. Appoggio' la sua mano in un certo punto sopra i miei calzoni mormorando: “Ognuno ha il suo demonio.”
Aveva un corpo splendido!

Non so se hai mai fatto sesso senza regole in una chiesetta del centro Italia con una donna che sa tutto della Beata Eustochio e mentre raggiunge l’orgasmo urla: PRENDIMI DEMONIO, PRENDIMI, NON HO PAURA DI TE!
Se ti e' capitato sai quanto puo' essere destabilizzante.
Sono due giorni che mi sento strano.
Mi ha attaccato il Demonio?
Ognuno ha le sue fantasie e io le rispetto ma preferisco esperienze piu' morbide.
Comunque e' stato molto vitalistico.
Quando me ne andai si era inginocchiata a pregare.
Risalendo in auto pensai che in fondo avevo toccato con mano uno degli aspetti piu' profondi e misteriosi della cultura italica.
Tutti sanno chi e' Berlusconi ma almeno meta' degli italiani lo lascerebbe volentieri solo con la propria figlia.
Non ci si sogna neppure di sconfiggere il demonio, si cede alle sue lusinghe e poi si chiede perdono.
Dio e' pronto a perdonarti mille volte per i tuoi peccati.
Tu chiedi perdono e lui ti perdona.
Basta chiedere.
Dio non e' come un bancomat che prima o poi si esaurisce.

NB
I dialoghi radiofonici citati sono realmente tratti dalla trasmissione radiofonica di un prete esorcista. La storia di Santa Eustochio e' altrettanto reale come la citazione di sant’Agostino.