Le buone notizie di CaCaO

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tratte dalla newsletter Cacao Il quotidiano delle buone notizie comiche

Non siamo piu' soli!

Quando una sera, ormai 10 anni fa, in pieno scandalo Uranio Impoverito, Jacopo lancio' l'idea di un quotidiano di buone notizie, eravamo soli nell'universo.
Spulciavamo i giornali fino ai trafiletti e agli annunci di lavoro per trovare buone notizie, scoprimmo l'esistenza di strane agenzie di stampa con AGI e UPI, lanciammo i cacciatori di buone notizie e ci abbonammo a terribili riviste come La Macchina del Tempo e Jack.
Oggi le cose sono migliorate e le buone notizie trovano sempre piu' spazio.
Le piu' famose sono certamente le Goodnews di Report ma in internet, negli anni, abbiamo scovato molto altro.
Dai siti http://it.peacereporter.net/buonenuove/3/1 e http://www.buonenotizie.it che citiamo spesso al forse meno conosciuto http://www.solobuonenotizie.it/ fino alle prime vere e proprie agenzie di stampa delle buone notizie http://www.goodnewsagency.org e http://goodnews.ws/
Di recente scoperta sono invece i blog http://nonsolobotte.blogspot.com/  e http://buone-notizie.myblog.it/.
Anche in inglese c'e' l'imbarazzo della scelta: http://www.happynews.com/index.aspx , http://www.globalgoodnews.com/ , http://www.goodnewsnetwork.org/ .
Molte buone notizie si trovano poi nel settore Ecologia, dove spopolano i blog: Ecoblog.it, Greenblog http://green.liquida.it/, Greenreport http://www.greenreport.it/common/home.php , Greenplanet.net, Ecquologia.it, Ecologiae.com e chi piu' ne ha piu' ne metta fra i commenti a questo post.
E' di pochi giorni fa un'altra buona notizia sulle buone notizie (era anni che sognavamo di poter usare questo gioco di parole!): la regola giornalistica delle tre S, sesso, sangue, soldi, non funziona piu'.
I ricercatori dell'universita' della Pennsylvania hanno monitorato per 6 mesi le notizie piu' inoltrate via mail dai lettori del New York Times.
L'esito dello studio ha sorpreso i ricercatori stessi.
Fra 7.500 articoli i piu' segnalati sono stati quelli che avevano una valenza positiva, cioe' le buone notizie. In questo caso vanno per la maggiore le buone notizie scientifiche.
Il fenomeno, in psicologia, e' noto come la “comunione di emozioni”. Spiega un docente di marketing alla Penn's Wharton School: “Se una notizia richiede lo sforzo mentale di vedere il mondo secondo inaspettati punti di vista, la condivisione di questo stato con un amico non puo' che avvicinarlo a noi”.
L'abbiamo sempre detto che siamo un presidio medico sanitario.

PS: Altri link a siti di buone notizie li trovate su questo stupendo post del blog di Michele Dotti: http://micheledotti.myblog.it/archive/2010/02/08/il-bicchiere-mezzo-pieno.html

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