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tratte dalla newsletter Cacao Il quotidiano delle buone notizie comiche

Cacao Il quotidiano delle buone notizie comiche del 08/10/2005

Edizione del sabato

Un grande thriller... ma e' tutto vero.
Il Libro nero della Polvere Bianca, ed Nuovi Mondi Media, racconta il coinvolgimento della Cia nel traffico mondiale di droga. Una scioccante denuncia che vede coinvolti politici, media e servizi segreti.
"Il libro nero della polvere bianca" e' il racconto di come, finanziandosi con i proventi del narcotraffico, la CIA:
- abbia reclutato esponenti mafiosi per assassinare leader stranieri;
- abbia assunto scienziati nazisti per condurre esperimenti sulla tortura e sul controllo della mente;
- si sia alleata con i narcotrafficanti asiatici;
- abbia aiutato criminali a sfuggire alla giustizia per renderli "signori della droga".
E di come molti importanti accadimenti di oggi (guerre, rivolte, terrorismo) siano frutto di alleanze segrete. Tessute all'ombra della polvere bianca.
Buona lettura.

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Dal Capitolo 1

"La" notizia di Webb

Domenica 18 agosto 1996 non era una giornata da grandi scoop per la maggior parte dei quotidiani americani. "La" notizia del momento era l'anteprima della convention democratica a Chicago.
Circa 4.000 chilometri a ovest di Chicago si trova Silicon Valley; qui, l'organo di informazione di punta e' il San Jose Mercury News, che vanta una solida reputazione di buon quotidiano locale. Come gli altri media di proprieta' della Knight-Ridder, quali il Philadelphia Inquirer e il Detroit Press, ha un'impostazione politica moderata, con una leggera propensione per la parte democratica.
Quella domenica mattina, molti dei cittadini della Contea di Santa Clara, nello sfogliare i giornali, si soffermarono sicuramente sul primo di una serie di tre articoli, presentata con il titolo vagamente sinistro di "Dark Alliance" (L'oscura alleanza) e il sottotitolo "Cosa c'e' dietro l'esplosione del crack". Il testo era stato sovrapposto alla fosca immagine di un uomo di colore intento a fumare una pipa di crack, figura a sua volta impressa sul sigillo della Central Intelligence Agency. Il titolo del primo giorno era "La piaga del crack in America ha radici in Nicaragua", stampato appena sopra il nome dell'autore, un reporter di nome Gary Webb della sede di Sacramento del Mercury News.
Nel giro di un paio di settimane, il servizio che Webb presento' sul San Jose Mercury News, suddiviso nelle edizioni del 18, 19 e 20 agosto, avrebbe sconvolto l'America nera, e avrebbe spinto la Central Intelligence Agency prima a furiose smentite, poi alla piu' spietata campagna di denigrazione contro un giornalista intrapresa dall'Agenzia dai tempi del caso di Seymour Hersh, a meta' degli anni '70 (quando il giornalista denuncio' al mondo il massacro compiuto dai soldati Usa nel villaggio di My Lai in Vietman).
Nel giro di tre settimane, sia il Dipartimento di Giustizia sia la Cia si piegarono alle furiose richieste della senatrice della California Barbara Boxer e del Deputato di Los Angeles Maxine Waters, perche' si procedesse a un'indagine esauriente sull'argomento. Verso la meta' di novembre, una folla di 1.500 abitanti del distretto di South Central Los Angeles (lo stesso della Waters), avrebbe fatto passare al Direttore della Cia, John Deutch, una delle serate piu' dure della sua vita. In termini di scontento pubblico riguardo alle attivita' segrete del governo statunitense, la serie di articoli di Webb e' stata l'evento piu' significativo dai tempi dell'affare Iran-contras, che quasi rischio' di distruggere Ronald Reagan.
Considerati gli attacchi crudeli lanciati all'autore da alcuni colleghi giornalisti, coloro che non conoscevano gli articoli avrebbero potuto dare per scontato che Webb avesse mosso una serie di accuse feroci e non comprovate, con molte speculazioni a effetto, poche fonti o dati specifici. La serie di articoli era infatti succinta e focalizzata su argomenti ben precisi.
Il giornalista si attenne strettamente a un'unica linea: racconto' di come un gruppo di esiliati nicaraguensi avesse messo in piedi un giro di cocaina in California, stabilendo legami con le bande di strada dei neri a South Central Los Angeles, che producevano crack ricavandolo dalle partite di cocaina. Quindi Webb calcolo' quanti dei profitti realizzati dagli esiliati nicaraguensi erano stati dirottati verso l'esercito dei contras, creato alla fine degli anni '70 dalla Central Intelligence Agency con il preciso obiettivo di sabotare la rivoluzione sandinista, che nel 1979 aveva cacciato Anastasio Somoza e il suo corrotto entourage.
Il primo paragrafo con cui si apriva la serie dei tre servizi sintetizzava in maniera precisa il tema in questione; era, come dicono tra gli addetti ai lavori, un avvio forte, ma giustificato. "Per buona parte di un decennio, un circuito di spaccio di droga della San Francisco Bay Area vendette tonnellate di cocaina alle bande dei Crips e dei Bloods di Los Angeles e trasferi' milioni di dollari in profitti ricavati dagli stupefacenti a un esercito di guerriglieri latinoamericani, gestito dalla Cia"...

NOTA: La storia degli articoli di Gary Webb e' ampiamente raccontata nel libro, egli fece un'indagine a tutto tondo, viaggi, incontro' decine di persone e raccolse moltissimo materiale esplosivo. Questo gli causo' guai a non finire. Fu screditato, calunniato, perse il suo posto di lavoro al San Jose Mercury News ma non mollo' fino a che il 10 dicembre 2004 Gary Webb e' stato trovato morto per un colpo di pistola alla testa nella sua casa di Sacramento. Aveva 49 anni. Le autorita' hanno chiuso il caso accettando l'ipotesi del suicidio malgrado Webb avesse denunciato minacce e incursioni notturne nel suo appartamento.
Per ulteriori informazioni sulla vicenda vedi l'intervista di Amy Goodman al giornalista d'inchiesta Bob Parry: clicca qui

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