Alcune proposte per il tuo sindaco. Gliele porti te?
Inviato da Jacopo Fo il Sab, 08/31/2013 - 10:48Non hai nient’altro di meglio da fare e vuoi impegnarti in una campagna per il rilancio del tuo comune. Se sei in un territorio governato dalla destra probabilmente è impossibile che diano retta, ma se il tuo sindaco è progressista magari riesci a sollecitare qualche evento positivo e a bearti per aver fatto una buona azione. E poi potrai anche vantarti con gli amici.
Noi ad esempio siamo riusciti a organizzare a Perugia una parte di questo programma: a breve partirà a Piazza del Bacio il Mercato Settimanale dell’Usato e del Baratto.
Gentile Signor Sindaco
Avendo noi a cuore il rilancio della nostra città e lo sviluppo di forme di economia solidale e cooperativa e lo sviluppo delle ecotecnologie, vorremmo proporle una serie di misure semplici, con costi minimi e ritorni immediati, che abbiamo concepito come una campagna unitaria che il comune potrebbe adottare.
Eccole una sintesi di queste proposte.
Campagna
Riprendiamo la città!
Una città a misura d’uomo, di donna e di bambino.
Obiettivi
Utilizzare l’arte, la convivialità, il gioco, l’economia verde e solidale per rendere ancor più accogliente …… (nome città): una delle città più belle del mondo.
Concetto
Riempiamo il centro storico e l’area ………….., di eventi che portino i cittadini a riappropriarsi degli spazi fisici attraverso un fitto calendario di iniziative.
Coinvolgiamo direttamente i cittadini in un’opera di pattugliamento giocoso e pacifico.
Invitiamo i cittadini a vigilare sulla loro città e collaborare con le forze dell’ordine.
Metodologia
Fare affidamento sulle risorse culturali ed economiche della città, sulle associazioni, le scuole d’arte e sportive, per cambiare il clima delle aree che la microcriminalità cerca di colonizzare. Agire contemporaneamente aprendo spazi economici e professionali che contribuiscano a creare posti di lavoro e a sviluppare attività di microimpresa.
Questo sfruttando in particolar modo le potenzialità del settore delle ecotecnologie e del riuso.
Programma
1- Sviluppare la comunicazione sui risultati ottenuti dall’amministrazione comunale. Raccontare i successi ottenuti attraverso una conferenza stampa e la realizzazione di un video che verrà trasmesso sul web e sulle tv locali. Installazione di alcuni grandi monitor in luoghi particolarmente visibili, ad esempio nella ………, presso la scala mobile di via ……… e alla stazione, che diano dati in divenire sui numeri che rappresentano il risultato dell’impegno dell’amministrazione. Ad esempio sulla Co2 risparmiata grazie alla politica di efficienza energetica, alle fontanelle che distribuiscono acqua minerale, eccetera. Il messaggio è: Fino ad oggi abbiamo lavorato per rendere migliore ………, ora iniziamo a raccontartelo.
2- Dopo aver coinvolto attraverso assemblee di zona e incontri con l’associazionismo, la cittadinanza il sindaco e la giunta accompagnati da 100 clown riprendono simbolicamente il centro della città e la zona della stazione. Si tratta di costruire anche scenicamente un evento che possa divenire gesto rappresentativo, epico, del cambiamento: “La Ripresa di …….”. Questo evento emozionale giocherà sul triplo significato: ripresa come riconquista, come accelerazione e ripresa anche nel senso di filmare con telecamere e telefonini. La telecamera come strumento pacifico di controllo del territorio: mostrare i comportamenti della microcriminalità. Si invitano i cittadini a video-riprendere quello che vedono, e a postarlo su YouTube e linkarlo sul sito internet del Comune, rendendo così il video disponibile per gli altri cittadini e le forze dell’ordine.
3- Questa ripresa della città dovrà coincidere con una serie di azioni parallele che diano spessore all’impresa. Innanzi tutto collocare nei punti cruciali della città, lungo i marciapiedi, 100 sagome ritagliate di uomini e donne che riprendono con un cellulare. Cioè si tratta di dare una costante presenza visiva alla campagna, modificando in modo lieve ma chiaramente visibile il panorama. Parallelamente verranno affissi grandi manifesti murali. Infine in tutti gli esercizi commerciali verrà proposta l’affissione di locandine che segnalino che quel negozio aderisce alla campagna “Io amo il quieto vivere e riprendo la città”. In questo modo creeremo anche il coinvolgimento dei negozianti che sono uno straordinario veicolo di comunicazione urbana.
4- Occupare la città con l’arte. Preventivamente si saranno presi accordi con associazioni culturali e sportive che in cambio di un piccolo contributo economico garantiranno una serie di esibizioni nel centro storico creando una presenza che dovrà protrarsi in alcuni casi fino alle ore 22. ………. è ricchissima di scuole di danza, di canto, ginnastica, cori amatoriali, gruppi teatrali di dialettali, collettivi di pittori, scultori, poeti… E poi ci sono scuole equestri, di pattinaggio, di arti marziali, di giocoleria eccetera… Coinvolgere questo esercito di persone di buona volontà, amanti della vita e del bello, permetterà di dare corpo all’evento della Ripresa di ……... Questa presenza sarà lo strumento principe che per dare vita a un presidio di folla nelle vie del centro. È noto che gli spacciatori detestano i luoghi troppo affollati e preferiscono angoli bui e strade deserte. Inoltre coinvolgere i gruppi culturali e sportivi e riconoscere con un piccolo contributo economico la loro centralità, darà impulso alla loro attività. L’associazionismo culturale e sportivo rappresenta la più efficace e naturale difesa della società civile contro la mancanza di passione e di cultura che sono il concime del degrado. Infine questa costante presenza di gruppi che si esibiscono nelle vie della città avrà un positivo effetto sul gradimento dei turisti, creando un’immagine vivace e divertente della città, sul modello di quel che accade ad esempio a Barcellona, dove gli artisti di strada che a decine lavorano sulla via principale, sono un’attrazione stabile per i turisti. Vivacizzare le vie del centro storico potrà quindi avere una ricaduta positiva sul turismo anche in termini economici, ripagando il costo della sponsorizzazione delle associazioni di base.
5- Per le ore notturne si allestirà lungo via ……….., uno spazio aperto sulla strada che sarà “La città per i nottambuli”. A …….. ci sono sicuramente alcune migliaia i cittadini che dormono poco la notte: creiamo un punto di ritrovo per loro che comprenda una possibilità di ristoro e attività interessanti realizzate sempre coinvolgendo le associazioni di base. Corsi di ginnastica notturna, letture di romanzi ad alta voce, conferenze e corsi. In questo modo creeremo un presidio permanente della cultura nel centro storico. Gruppi di volontari dovranno poi garantire un presidio anche nelle ore notturne, almeno per un periodo di 30 giorni, in modo tale da cancellare nella mente dei piccoli criminali l’idea che questa sia una città a loro disposizione.
6- Microimpresa contro microcriminalità. Vitalizzazione della piazza di ………. quale spazio espositivo permanente, a rotazione, per gli artisti e i gruppi culturali di ……... La presenza di grande opere pittoriche e sculture modificherà l’impatto visivo della piazza. Tutti i sabati verrà poi organizzato un mercato dell’usato del riuso e del baratto sul modello di Porta Portese. Questo mercato sarà in sinergia con la creazione, dopo il successo in molte altre città, di un sistema di recupero e vendita di mobili, elettronica ed elettrodomestici, che attualmente sono un costo di smaltimento per il servizio di nettezza urbana. Questa attività potrà essere gestita in collaborazione con le cooperative sociali e le associazioni disabili. Essa avrà anche sede stabile di vendita in uno spazio adeguato in periferia, e potrà creare qualche posto di lavoro. Nella …………. e in ………… verrà organizzato un mercatino permanente degli artigiani, dal calzolaio al formaggiaio, all'acconciatrice di dredlock, a cuochi di diverse etnie. Attraverso un’associazione creata appositamente dal comune sarà possibile offrire a giovani e disoccupati la possibilità di sperimentare in questi nuovi spazi, un’attività commerciale in modo semplificato dal punto di vista burocratico e fiscale, sul modello delle sagre di paese. Permettere a persone con idee commerciali di sperimentare il loro funzionamento prima di dover superare gli scogli tecnico burocratici, potrebbe dare impulso allo sviluppo di microimpresa sul territorio.
7- Ecologia per il rilancio dell’economia. Si potrebbe inoltre dar vita a un piano di più vasta ripresa economica creando una forte comunicazione, attraverso la rete e i media, ma anche con incontri locali con la popolazione, quartiere per quartiere, allo scopo di spiegare quanto risparmio si potrebbe ottenere attraverso l’efficienza energetica. Il Comune potrebbe poi concordare con le imprese locali una carta di garanzia sulla qualità degli interventi, l’equità dei contratti stipulati con i cittadini e parametri vincolanti di costi. Aggiungendo a questo un sistema di garanzia per il prestito bancario si potrebbe arrivare a un’iniziativa che sul modello della campagna per i Mille tetti fotovoltaici incentivi interventi di efficienza energetica in centinaia di abitazioni e imprese (isolamento del tetto e delle pareti, pannelli solari termici, caldaie ad alta efficienza, tripli vetri, termostati eccetera). L’iniziativa dovrebbe essere supportata da un servizio permanente, telefonico e via web, di consulenza per le famiglie e le imprese. Nella comunicazione andrebbero poi sottolineati i vantaggi fiscali che simili interventi di miglioramento permettono oggi (sgravi Irpef). Inoltre per una simile campagna oltre ai fondi regionali si potrebbe accedere ai fondi di Bruxelles, dipendenti dai singoli dipartimenti dell’UE, e ai fondi di Kyoto che permettono finanziamenti e garanzie sui finanziamenti, a tassi di interesse agevolati. Un’azione forte in questa direzione potrebbe creare risparmi per famiglie e imprese, maggiore competitività per le aziende perugine e centinai di nuovi posti di lavoro. Parallelamente il Comune potrebbe incrementare la propria efficienza energetica con la completa sostituzione del sistema di illuminazione stradale e con l’introduzione di altre migliorie rispetto all’isolamento termico, senza caricarsi di costi diretti ma utilizzando il sistema delle società Esco (risparmio in conto terzi) o architetture finanziarie simili. Quest’azione oltre ai vantaggi economici notevoli potrebbe a sua volta diventare traino psicologico che induca i cittadini ad adottare uguali innovazioni. Per fare questo bisognerebbe scadenzare in modo serrato i singoli interventi di razionalizzazione energetica, presentando un’azione per volta con un’adeguata comunicazione specifica e sviluppando sistemi per segnalare ai cittadini la somma dei benefici ottenuti in termini di miglioramento dell’ambiente e risparmio economico per l’amministrazione pubblica e beneficio per l’economia complessiva. Ad esempio 1.000 litri di acqua distribuiti dalle fontanelle municipali rappresentano un vantaggio in termini di risparmio per le famiglie (che va quantificato) in termini di C02, carburante consumato, bottiglie di plastica inutili eccetera… E vi è anche un risparmio del comune nel settore dello smaltimento dei rifiuti… Si tratta insomma di tracciare un bilancio sinergico delle iniziative.
Se queste iniziative venissero intraprese in modo simultaneo otterremo una somma dei risultati superiore a quella dei singoli elementi sommati.
Più attività culturali e sportive, più spazio alla microimpresa, nuovi mercatini, aria più pulita, elementi di comunicazione sparsi nei punti cruciali della città… Un impatto visivo e esperienziale che raggiunge tutti i cittadini ed è capace di creare micro vantaggi immediati, avrà un impatto sull’immagine di ……….., sull’immagine della legalità in questa città e sull’immagine che i microcriminali hanno del loro potere sul territorio.
Questa proposta soddisfa la necessità prioritaria di aggredire il problema della vivibilità urbana in modo globale e non settoriale.
Diamo risposte profonde ai problemi che affiorano in superficie.
Agiamo sull’immagine esteriore della città perché l’immagine è determinante nella valutazione della realtà.
Un giorno un giornalista chiese a Salvador Dalì: “Quando ha capito di essere un genio?” Lui rispose: “Quando ho iniziato a dire che sono un genio.”