Il governo prodi rischia di cadere. Sarebbe un disastro. Facciamo qualche cosa!
Inviato da Jacopo Fo il Mer, 02/21/2007 - 19:11Il governo è stato battuto al Senato nella votazione di oggi pomeriggio.
Crisi di governo?
Sinceramente sono sgomento.
Se il governo Prodi cadrà registreremo un secco arretramento della situazione italiana. Prodi è l’unico che in questo momento possa tenere insieme una barca con un minimo (indispensabile) di intenzione riformatrice.
Qualunque alternativa mi fa paura. Per non parlare della possibilità di dover rivotare con forti probabilità di una vittoria della destra.
Questa situazione è la prova di quanto sia difficile in Italia anche un tenue percorso riformista. Il blocco sociale dei berlusconi e dei berluschini, delle corporazioni dei farmacisti e dei notai è incazzato nero e reclama il ritorno del partito dei condoni e dell’evasione fiscale.
E se è vero che il governo ha approvato leggi infami come l’indulto è anche vero che mai prima d’ora erano state spuntate le unghie agli interessi dei potenti. E la battaglia accanita sulla questione del solare o sul condono di massa per i funzionari corrotti, con mani misteriose e notturne che intervengono a correggere il testo della legge, dimostrano quanto forte sia il partito dei Grandi Interessi.
Sicuramente se si dovesse ritornare indietro a un governo berluschino o post democristiano (fuori Rifondazione, dentro Casini) sarebbe un grande colpo, concretamente, per gli interessi dei cittadini. Se non ci liberiamo adesso dei mille balzelli dei furbi, almeno dei più allucinanti, quanto dovremo poi aspettare ancora?
Invito tutti a pensarci.
Sarebbe il caso di mobilitarsi adesso. Far sentire ai partiti del governo che abbiamo scelto Prodi alle primarie e che vogliamo che lui resti al suo posto. Con tutti i suoi limiti è il meglio possibile ora.
E chi è preso da smanie massimaliste ci pensi due volte: veramente vuoi rischiare altri 5 anni di Silvio il Terribile?
Altri 5 anni senza una riforma della giustizia che la faccia funzionare, con persino i soldi per le fotocopie che mancano.
Altri 5 anni di orgia di abusi, di leggi scritte apposta per gli amici, di condoni, incoraggiamenti pubblici agli evasori e battute sui froci?
ALTRI 5 ANNI COSI’ CI PORTEREBBERO A UNA SITUAZIONE ECONOMICA E CIVILE DA DITTATURA SUD AMERICANA.
Ed è da sottolineare che, come ha detto Cossiga, che ci tiene a precisare che lui è quello con la K, Prodi non ha nessun obbligo costituzionale di dimettersi solo perché ha perso una votazione.
Ma intorno gli stanno già cantando il funerale. E’ un’operazione di marketing ben orchestrata (impiegheremo tempo a capire cosa è successo dietro le quinte.)
Scriviamo ai giornali. Al governo, alle segreterie dei partiti. Inventiamoci qualche cosa subito.
PRODI RESISTI!
NON FARTI SALTARE I NERVI.
Ancora una volta la parola d’ordine è
RESISTERE!
RESISTERE!
RESISTERE!
Intanto invia una mail a Romano Prodi!
vai qui:
sul suo sito.
Io gli ho inviato questo testo:
Caro Romano,
resisti!
Non dimetterti o ci ribecchiamo altri 5 anni di pastette!
Sei l'unica speranza per iniziare a scardinare il potere delle corporazioni e dei salotti buoni e razionalizzare il sistema Italia. L'unico che può ancora riuscire a ottenere una mediazione.
Usa la base! Lancia un appello ai tuoi elettori. Ti hanno scelto in 4 milioni. Hai molto più sostegno popolare di quel che credi.