Inserimento sociale dei rifugiati politici

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Mentre la politica discute del reato di clandestinita' e dei dottori e presidi sceriffi, a Torino e' nato un coordinamento di associazioni che aiuta i rifugiati politici a inserirsi nel mondo del lavoro.
Corso Peschiera: dal 2008 alcune centinaia di immigrati rifugiati di nazionalita' somala, sudanese, eritrea ed etiope vivono in una clinica in disuso.
Via Paganini: stessa situazione in una ex caserma dei Vigili del Fuoco.
Nelle strutture non c'e' acqua ne' riscaldamento, mancano cucine e servizi.
I brevi corsi di italiano e l'ospitalita' per qualche mese nei dormitori offerti dal Comune non sono sufficienti per rendere autonome queste persone, e cosi' e' nato il Comitato di solidarieta', diventato poi Coordinamento nel 2008. Si occupano di incontrare, parlare e conoscere gli immigrati e in base agli studi e alle attitudini inserirli in corsi di formazione ed esperienze lavorative.
La seconda fase prevede invece l'ospitalita' abitativa in strutture gestite dalle stesse associazioni e cooperative.
Finora i risultati sono incoraggianti: a maggio i primi 28 rifugiati hanno trovato lavoro nel territorio piemontese.
(Fonte: Peacereporter)