Lo ha stabilito la Cassazione bocciando un ricorso della Unilever, colosso del settore alimentare e cosmetico.
Il tempo nel quale i dipendenti si cambiano e indossano gli abiti da lavoro, come impartito dal regolamento aziendale, e' da considerarsi a tutti gli effetti “tempo lavorativo” e come tale va retribuito.
(Fonte: Ansa)
Il “tempo spogliatoio” va pagato
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