Afghanistan. Pacifisti o no?

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E’ vero che non possiamo minare il governo Prodi.
L’Italia non ce la farebbe a sopravvivere al ritorno di Belfagor.
Ma è vero anche che la missione Onu in Afghanistan NON risponde nella pratica agli scopi che ufficialmente si è imposta: non stiamo portando la pace e la democrazia in Afghanistan.
Attualmente in Afghanistan NON vengono rispettati i diritti umani, esistono carceri che reggono il confronto con i lager nazisti (come hanno affermato ispettori dell’Unione Europea).
Nel parlamento di Kabul siedono una serie di criminali ex talebani e signori della guerra altrettanto criminali. E spesso questi personaggi sono anche trafficanti di oppio.
Si spendono miliardi di euro in questa missione militare e si fa ben poco per soccorrere le popolazioni ridotte alla fame e far ripartire l’economia.
Prova di questo disinteresse per il primo obiettivo di questa missione è che a Kabul decine di migliaia di donne sono costrette a prostituirsi per mangiare, con grande soddisfazione dei componenti della missione di pace che sono i loro principali clienti.
Molte aree dell’Afghanistan inoltre sono controllate in modo feudale e crudele dalle bande criminali e dalla mafia dei signori della guerra. Contemporaneamente la criminalità comune è esplosa e provoca un numero enorme (e neppure quantificabile) di morti e un carico di violenza e corruzione insostenibile.

Visti i risultati si può dire solo che questa missione di pace è una vergogna.

La terza evidenza è che se, per assurdo, l’Onu abbandonasse l’Afghanistan in questo momento, il paese precipiterebbe in un caos ancora peggiore. Una guerra civile totale e inarrestabile in stile somalo ma cento volte più grave. In Somalia non c’è nessuna enorme ricchezza. In Afghanistan c’è il 70% dell’oppio prodotto nel mondo e le vie di transito del petrolio dalla Russia verso l’India.
Quello che vorremmo perciò non è che l’Italia ritirasse le truppe dall’Afghanistan ma che usasse la sua presenza per praticare uno stile diverso e per prendere iniziative concrete contro l’illegalità e le connivenze tra i vertici Usa e i signori della guerra.
E soprattutto per agire veramente in soccorso delle popolazioni. E questa è l’unica via da percorrere se si vuole riportare la pace e la democrazia in quel paese martoriato. Altrimenti la missione di pace scivolerà in un pantano come quello iracheno con un costo di morte, anche per i nostri soldati, enorme.
Tante cose si potrebbero realizzare per aiutare veramente quel paese.
Ma non è nel nostro potere ottenerle.
Comunque questo dovrebbe essere il terreno di scontro.
Limitarsi a votare no alla missione senza proporre alternative è sterile. Incentrare tutto lo scontro sul principio assoluto del ritiro delle truppe non ha senso. Non siamo contrari a una missione di pace in Afghanistan. Siamo contrari a QUESTO MODO DI GESTIRE la missione.
Bisognerebbe sfruttare lo spazio che ci dà essere in questa missione per cercare di cambiarne la strategia.
Inoltre i parlamentari come Franca non possono rompere il patto che li ha portati in parlamento e votare no e contemporaneamente sperare di sviluppare battaglie vitali per l’Italia come quella del taglio degli sprechi dello stato.
L’unica mossa coerente in questa direzione sarebbe dimettersi, ma così sprecheremmo un’occasione storica per proporre una nuova cultura politica usando il megafono parlamentare. Ed è per fare questo che Franca si è candidata. Non ha certo promesso che sarebbe stata capace di trasformare Prodi in un bel principe no global.
Oggi il massimo che possiamo veramente ottenere è aprire un dibattito su COSA stiamo facendo e COME.
Non è una posizione facile o comoda.
Ma credo che si otterrebbe un grande risultato se solo si provocasse l’apertura della discussione.

Non si capisce perché la sinistra italiana quando aderisce a queste missioni Onu lo debba fare acriticamente.
Senza contrattare, senza far sentire il proprio peso nelle decisioni essenziali.
Questa è stata la nostra posizione da sempre: essere realisti e tentare almeno di aprire il dialogo e ridurre il danno.
Quando sotto D’Alema i nostri soldati furono inviati in Kossovo tentammo di convincere il governo a pretendere in cambio dell’adesione alla spedizione militare garanzie da parte degli Usa sul non uso di armi all’uranio impoverito.
Uscì sul Corriere della Sera un nostro appello.
Non fu fatto nulla ed ora abbiamo una scia di morti tra i nostri soldati, tra i serbi e i kossovari. E anzi si fece peggio di niente. Si fece finta che il problema dell’uranio impoverito non esistesse. D’Alema non si preoccupò neppure di fare pressione sui nostri generali perché adottassero precauzioni. Così, nelle aree bombardate con i proiettili all’uranio impoverito, i nostri soldati in pantaloncini e maglietta guardavano allibiti i militari inglesi e Usa che arrivavano protetti da tute spaziali. Anche solo adeguarsi agli standard di sicurezza Usa avrebbe permesso di risparmiare decine di morti.
Ci piacerebbe convincere il governo Prodi a non ripetere simili errori e non andare in Afghanistan in modo miope e improduttivo.
Certamente la scelta di essere presenti in queste missioni cercando di opporsi ai crimini di guerra e cercando di limitare la miseria (che come sanno anche gli stupidi alimenta il terrorismo e la criminalità) non è facile.
Ma sarebbe l’unica scelta in grado di unire la gente di buona volontà e far fare passi avanti alla pace.


Commenti

Concordo parzialmente con quanto scritto.
Perche' non credo che il governo cambiera' il suo modo di gestire la missione in Afghanistan, ne' credo che politici che stimo e ammiro come Franca potranno riuscire in questo.
E ricordo che sostenere alcune leggi e' esserne complici (come l'Udc fatica a ricordare riguardo al suo recente passato con Berlusconi). Concordo che per alcune ci si possa tappare il naso perche' ci sono battaglie piu' importanti da fare. Vedremo se queste saranno fatte: per ora hanno rifinanziato una missione come quella di Berlusconi. E in Iraq non hanno intenzione di andarsene un giorno prima di quanto gia' dichiarato da Berlusconi, e adesso sembra che votino un indulto allargato anche ai reati finanziari...
Vedremo e speriamo bene...
Buon lavoro!

Senza riscrivere i commenti che ho scritto sul blog di Franca, come ha deciso di votare tua mamma?

www.orchestrazione.it

sono veramente arrabbiata.
continuo ad essere informata di cose orribili e per le quali mi sento impotente.
l'unica cosa che posso fare è firmare petizioni, divulgare le informazioni ed andare a votare.
mi sembra poco difronte all'enormità di dolore e della sofferenza.
monitorare ogni azione di chi abbiamo votato lo trovo importante ma come fare poi a farsi sentire????
è difficile scegliere tra non fare nulla e partecipare.
ho perso la fiducia in questo governo che cambia le cose senza toccare i veri grandi interessi.
le rivoluzioni non servono cambiare i governi non serve ed allora cosa serve??
caterina

Durante questo fine settimana, caratterizzato dall'assemblea pacifista
di Genova tenutasi sabato scorso, le adesioni all'appello da me lanciato
il 28 giugno sono arrivate a quota 366, e sono in continuo aumento. Tra
di esse rileviamo, scusandoci per le dimenticanze, quella di padre Alex
Zanotelli, missionario comboniano già direttore di Nigrizia, quella di
Norma Bertullacelli, quella del Comitato per la Pace "Rachel Corrie",
Alfonso Navarra della Lega per il Disarmo Unilaterale, Doriana Goracci
delle Donne in Nero, Nella Ginatempo del Comitato Bastaguerra, il
Comitato ATTAC di Firenze, il Partito Umanista, l'Associazione Progetto
Gaia, l'Associazione Mondo senza Guerre, e i gruppi di Emergency di
Pessano con Bornago e dell'Isola Bergamasca.
Lo scopo di questo appello non è certamente di far cadere il governo, ma
quello di dargli "assedio" affinché le ragioni della Pace siano più
importanti di quelle politiche, e portino in un brevissimo termine ad
una vera exit strategy dall'Afghanistan, non unilaterale, ma concordata.
Per questo motivo il nostro appello non si fermerà se dovesse essere
votato il rifinanziamento alle truppe in Afghanistan, ma continuerà fino
al raggiungimento della Pace.
Il promotore
Ettore Lomaglio Silvestri

APPELLO VIA LE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN

Vorremmo, se ci consentite, dire la nostra sulla questione Afghanistan.
La pace è spesso stata considerata un valore, quindi un fine, un
qualcosa da raggiungere, e per cui qualsiasi mezzo è consentito.
Per questo motivo esiste, nel campo militare, il motto "si vis pacem
para bellum", ossia "se vuoi la pace prepara la guerra", considerando la
guerra come deterrente e quindi come mezzo per raggiungere una pace. Per
Gandhi e per tutti i veri pacifisti, tra cui ci sono anche io, la pace è
un principio, ossia un metodo di vita, un modo di essere che
naturalmente porta alla pace.
Quindi vale il principio "si vis pacem, para pacem", se vuoi la pace
prepara la pace. Si dice anche che si è in guerra non solo quando la
guerra è in atto, ma anche quando la guerra è in potenza, ossia quando
si lavora per prepararsi alla guerra.
Per questo motivo noi viviamo in uno stato di perenne guerra, in quanto
determinate ed istituzionalizzate parti dei nostri popoli sono
addestrate per andare in guerra.
Ponendo dette premesse e per sintetizzare, posto come dovuto ed
indiscutibile il ritiro delle nostre truppe dall'Iraq, teatro di guerra
che non ci appartiene, oggi si discute se bisogna continuare a permanere
in Afghanistan.
Si giustifica tale presenza come necessaria ponendo la questione che gli
afghani hanno bisogno del nostro aiuto non militarmente ma civilmente.
Ma questo non comporta assolutamente la presenza dell'esercito in
Afghanistan.
Come dice Gino Strada, se gli afghani hanno bisogno di ospedali, perché
mandargli carri armati?
Allora, invece di mandare militari, mandiamo personale civile, medico,
infermieristico, strutture mediche, esperti politici o quant'altro, ma
non militari in armi.
A questo punto sentiamo il dovere morale e il diritto civile di chiedere
a chi abbiamo eletto a rappresentarci al Parlamento e che è pacifista
per principio, di non votare il rifinanziamento della missione in
Afghanistan, ma a porre le basi per un finanziamento o un sostegno a
quelle missioni civili già presenti, come appunto quella di Emergency.
IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE

1)Ettore Lomaglio Silvestri - promotore
2)Norma Bertullacelli
3) Massimo Dalla Giovanna
4) COMITATO PER LA PACE “RACHEL CORRIE”
5) SOCIAL FORUM VALPOLCEVERA
6) Maria Teresa Morresi
7) ASSOCIAZIONE CULTURALE SCONFIGGIAMO LA MAFIA
8) Piero Cannistraci
9) Serena Pisano
10) ASSOCIAZIONE REGIONALE LAZIO PER LA LOTTA CONTRO LE ILLEGALITÀ E LE
MAFIE "ANTONINO CAPONNETTO"
11) Elena ROMA CIRCOLO L. CIMINELLI P.R.C. Amendolara
12) Ivano Dalla Giovanna – Genova
13) Fabio Eboli
14) Albino Garuti
15) Fabrizio Fiorilli
16) Andrea Manganaro
17) Matteo Lotario (?)
18) Sergio Ruggirei
19) Rossana Montecchiani
20) Giacomo Alessandrini
21) Stefania Volonghi
22) Roberto Stoppini
23) Francesca Piemonte
24) Roberto Barison
25) Vincenzo Caldarola
26) Antonia Valeria (?)
27) Alfonso Navarra - Lega per il disarmo unilaterale
28) Marco Rivarolo
29) Silvia Nerini
30) Paolo Ivaldi
31) Lucia Altemura
32) Clara F. (?)
33) Tiziana Leoni
34) Rita Filippo
35) Martina Zampieri
36) Gennaro Variale
37) Luca Galvani
38) Simona Pinna
39) Claudia Di Tommaso
40) Giovanni Intini
41) Franco Fuselli
42) Marina Criscuoli
43) Carla Dalla Pozza
44) Marisa Cesarano
45) Giorgia (?)
46) Doriana Goracci – Donne in Nero Tuscia
47) Ezio Scavazzini – segretario ANPI sezione di Lainate
48) Caterina Morgantini
49) Vincenzo Carnazzo
50) Antonietta Ermacora
51) Dante Bedini – Treviso
52) Agnese Ginocchio – cantautrice per la Pace
53) Roberto Ferrario – http://bellaciao.org/it
54) Anna Lise Nicolodi
55) Stefano Polo
56) Daniele Aprile
57) Elena Cavallone
58) Andrea Caminati
59) Vittorio Paolo Fasciani
60) Gianna Tirondola – Padova
61) Gianfranco D'Angelosante
62) Virginia Agliata
63) Norma Naim - Centro Studi Educazione alla Pace
64) Luca Sardi
65) Barbara Pianta Lopis
66) Tullio Cipriano
67) Maria Nicolina Papa
68) Matteo Mosna
69) Alberto Sipione
70) Franca Maria Bagnoli
71) Hermann Barbieri
72) Giancarlo Nonis
73) Nadia De Luzio
74) Maria Nina Posadinu
75) Paola Manduca
76) Luigi Fusco
77) Antonella Mangia – Coordinamento salentino contro la guerra
78) Ettore Zerbino
79) Maria Luce Graziadei
80) Rosa Pia Bonomi
81) Comitato Claudio Miccoli
82) Massimo Petrucci
83) Nella Ginatempo – Bastaguerra
84) Lidia Maria Cirillo
85) Antonella Sapio
86) Pino De Stasio Consigliere P.R.C. seconda Municipalita' NAPOLI 87)
Tesfai Selamawit
88) Giuseppina Catalano
89) Gianfausto De Dominicis
90) Vania Santolini
91) Roberto Pinzi
92) Gianni D’Errico
93) Giorgio Vinciguerra
94) Giuseppe Reitano
95) Elena Van Westerhout
96) Mario di Francesco
97) Elisabetta Romanelli
98) Flavio Minisini
99) Sara Nutricato
100) Maria Nicoletti
101) Paola Cirio
102) Pino Parisi – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
103) Chiara Parisi – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
104) Claudia Tessaro
105) Antonella Raddi
106) Fulvia Candeloro
107) Agnese Fiducia
108) Marco Righi
109) Ugo Beiso
110) COMITATO ATTAC FIRENZE
111) Marino Tambuscio
112) Ornella Morez
113) Adriana De Mitri
114) Paolo Fierro
115) Flavio Mobilia
116) Franco Casagrande
117) Massimiliano Bazzana
118) Massimo Marco Rossi
119) Francesco Cannizzaro
120) Paola Schiavon
121) Umberta Biasoli
122) Giorgio Morelli
123) Maria Antonietta Rossi
124) Olivia Pastorelli
125) Mauro Castagnaro
126) Eugenia Regis
127) Guido Ratti
128) Giusy Cuccia
129) Valentina Franchi
130) Noemi di Leonardo
131) Paola Merlo
132) Marco Zerbino
133) Isa Brunetti
134) Marco Staffoli
135) Bastaguerra
136) Gabriella Bianchi
137) Andrea Montagner
138) Lucia De Faveri
139) Marco Zanatta
140) Alma Re Fraschini
141) Ivan Rossi
142) Michela Pitturi
143) Gianni Trez
144) Michele Citoni
145) Valentina Signorile
146) Luigi Pirelli
147) Francesco Mason
148) Mirko Mazzetto
149) Remo Caretti
150) Roberto Feletto
151) Riccardo Carraio
152) Fabio Gatto
153) Adelise Midolli
154) Miriam Silvestri
155) Michele Quaini
156) Fulvio Boccardo
157) Loris Donazzon
158) Elisabetta Gueli
159) Pasquale di Lalla
160) Adriano Battisti
161) Margherita Granero
162) Carmine Esposito – Coordinamento Tacciano le Armi
163) Antonio Oliati
164) Giovanni Marchi
165) Luca Vannetiello
166) Mattia Sciarrotta
167) Giacomo Piccioni
168) Angela Andruccioli
169) Lucio Cozzolino
170) Elena Mazzarano
171) Massimo Paghi
172) Maria Grazia Saracco
173) Gaetano Velotto
174) Giovanna Guandalini
175) Roberto Vassallo
176) Liliana Armocida
177) Giovanni Pasella
178) Antonio Pisano
179) Silvia Nardi
180) Enza Longo
181) Carla G. Razzano
182) Alessandra Martiniello
183) Agnese Palma
184) Rino Sanna
185) Valeria Tuv
186) EMERGENCY – GRUPPO DI PESSANO CON BORNAGO (MI)
187) Mariangela Mozzone
188) Alice Bonavida
189) Fabrizio Bianchi
190) Dario Mariani
191) Beppe Orlandi
192) Cinzia Martini
193) Giuseppe Puleo
194) Simone Mestroni
195) David Gianetti
196) Edvino Ugolini
197) Anna Polo – Partito Umanista
198) PARTITO UMANISTA
199) Stefano Cera
200) Gian Luigi Bettoli – Spilimbergo (PN)
201) Serenella Angeloni
202) Davide Barillari
203) Eva Melodia
204) Luca Marra
205) Ernesto Pedrini
206) Marilisa Pierabella
207) Marika Malanca
208) Ornala Jurinovich
209) Renato Bossi
210) Francesco Fortinguerra
211) Floriana Lipparini
212) Goretta Bonaccorsi
213) Sara Bellandi
214) Davide Morano
215) Giuseppe Concione
216) Andrea Anselmi –
217) Barbara Bianchi
218) Antonella Visintin - commissione globalizzazione e ambiente
-Federazione chiese evangeliche in Italia (Fcei)
219) Maria Paola Pussetto
220) Alessandra Sica
221) Giuliana Fuggetta
222) Agnese Manca
223) Giovanni Pigozzo
224) Maria Del Vento
225) Tiziana Marchese
226) Cristina Zadra
227) Daniela Taglianetti – Agenzia per la Pace
228) Giorgio Cordini
229) Rosa Calderazzi
230) Valentina Bongi
231) Valentina STamerra
232) Alessandra Nassuato
233) Marco Sacchi
234) Luca Brogioni
235) Donatella Camatta
236) Alice Bastianoni
237) Simona Signorelli
238) Marialuisa Paroni
239) Mario Enrico Gottardi
240) Marina Costa
241) ASSOCIAZIONE PROGETTO GAIA
242) Cristina Puppis
243) Elvira Corona
244) Luciana Sossi
245) Laura ERizi
246) Francesco Tassi
247) Marco Barbato
248) Rosa Maria Albino
249) Evelina Savini
250) Enea Guarinoni
251) Melania Leone
252) Valeria Giuffrida
253) Riccardo Minisola
254) Alessio Ariotto
255) Dino Venanzi
256) Alberto Agresti
257) Veronica Giuffrida
258) Sara Pinti
259) Claudia Pretto
260) Silvia Maria Esposito
261) Francesca Mazzoni
262) Silvia Cirenei
263) Valentina Cremona
264) Silvia Rossi
265) Silvia Fenaroli
266) Daniele Politi
267) Pierpaolo Riboli
268) Fabio Bottini
269) Francesca Arici
270) Pasquale Francese
271) Paolo Righetti
272) Stefano Angelone
273) Enrica Lobina
274) Ermanno Baldassarri
275) Pino Canale
276) Sonia Centro
277) Lorella Lari
278) Beppe Pavoletti
279) Edisetta Pozzati
280) Enza Panebianco
281) Paolo Sangiorgio
282) Maria Cristina Veronesi
283) Giovanna Canadesi
284) Nicoletta Trevisan
285) Jamil Gharaba
286) Maria TEresa Cazzaro
287) Pina Garofalo
288) Gabriele Piras
289) Sandra Cecchini
290) Miriam Gagliardi – Vicenza
291) SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO DI VICENZA
292) Lino Sturiale
293) Nicola Verza
294) Federico Soffiato
295) Gianni Cellini
296) Carmen Cellini
297) Luigi Marconi
298) Emiliano MOrrone – direttore di “La voce di Fiore”
299) Annita Giannesello
300) ASSOCIAZIONE MONDO SENZA GUERRE
301) Valentino Rocchi
302) Donatella Biancardi
303) Genco Vitalba
304) EMERGENCY – GRUPPO DELL’ISOLA BERGAMASCA
305) Roberta Mazzucco
306) Riccardo Calcagno
307) Adriano Mencarelli
308) Francesco Lillia
309) Fiorenzo Fantaccini
310) Marina Morgagni
311) Laura Trevisan
312) Lara Casali
313) Luca Berrafato
314) Attilio Alaimo
315) Bettina Wille
316) Christian Citterio
317) Elisa Di Filippo
318) Paolo Zulian
319) Dodo Cobianchi – consigliere comunale PRC Domodossola
320) Chiara Sciarrino
321) Adria Zambelli
322) Piera Giannini
323) Marco Ottanelli
324) Francesco Marangoni
325) Giancarlo Giovine
326) Dario Righettini
327) Aurora Caputo
328) Piero Franco
329) Rosa Violetti
330) Vincenzo Ria
331) Klaus Mondrian
332) Manuela Di Pietro
333) Anna Maria Castracane
334) Angelo Bini
335) Francesco Casoni
336) Luciana Cordoni
337) Ismael Parra
338) Iro Bazzanti
339) Sara
340) Simona Bacci
341) padre Alex Zanotelli – missionario
342) Gerardo Orsi
343) Laura Osnato
344) Roberta Cileni
345) Angela Moroni
346) Raffaele De Simone
347) Elisabetta
348) Vito Antonio Baglivo
349) Maria Rosaria Mele
350) Mauro Cassano
351) Valeria Depilano
352) Marco Colantoni – responsabile Centro Aggregazione Giovanile di
Sulmona
353) Liliana Maria Luisa Landriscina
354) Elena Rendina
355) Alessandra
356) Marco Sironi – ex segretario provinciale Rifondazione Comunista
Bergamo
357) Pierpaolo Capozzi
358) Aniello Ciaramella
359) Michele
360) Massimo Meucci - Genova
361) CIRCOLO DEI LAVORATORI PORTUALI E DEL TRASPORTO MERCI DI GENOVA PRC
362) Francesco Moro
363) Sara Bruccoleri
364) Michele C
365) Angela Cassatela
366) Luca Cerpelloni
--
IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE

Per sottoscrivere la petizione:
http://www.petitionspot.com/petitions/outAfghanistan

Perchè l'ordine dei nomi nella petizione del link, non corrisponde a quello qui citato?