Care Ferrovie: ecco una modesta proposta.

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Basta con i treni scomodi
e gli sprechi assurdi.

Gentile amministratore delegato Michele Mario Elia, gentile amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato
vi scrivo per offrire il lavoro di analisi che abbiamo realizzato sul disastro delle ferrovie italiane. Ovviamente so benissimo che e' assolutamente improbabile che ve ne freghi niente del nostro parere. Ma io continuo a sognare un'Italia diversa, dove i grandi capi ascoltano i pareri dei consumatori. E mentre le scrivo, magia delle illusioni della mente, immagino che possiate veramente leggere queste righe ed, entusiasti, telefonarmi per propormi di diventare Consulente alla Razionalizzazione delle Ferrovie.
E siccome il mio blog e' frequentato da buontemponi come me, sono certo che molti, leggendo questo articolo, vivranno per alcuni minuti il sogno fantastico di un Amministratore Delegato di Trenitalia che sia veramente interessato a salvare l'azienda.
Siamo pazzi, lo so, ma le posso garantire che questi momenti di illusione sono per noi un toccasana, un afrodisiaco, una droga che ci aiuta a vivere un po' piu' allegramente in quest'Italia cogliona.
In effetti, mentre scrivo mi rendo proprio conto della mia pazzia e rido di me. Scrivere all'Amministratore Delegato delle Ferrovie... Ma come cazzo mi vengono queste idee?
Comunque ecco le nostre proposte, per le quali devo ringraziare in particolare il duro lavoro di Simone Canova, direttore di Cacao, che ha dedicato giorni all'analisi della struttura degli orari dei treni.
Resterete stupiti dal fatto di scoprire quanto meglio potrebbero funzionare le ferrovie con un costo ridicolo, semplicemente modificando l'orario dei treni.
Se vuole glielo facciamo noi. Ma bando alle ciance, che il treno non ci aspetta!

1) Partiamo dalle cose semplici: si e' reso conto che quegli psicotici dei  suoi predecessori hanno continuato a buttare fantastiliardi di euro comprando poltrone accessoriate con impianti hi-fi incorporato?
Ora, visto che sui treni non funziona nessun impianto di filodiffusione, mi spiegate perche' bisogna che ogni poltrona ne abbia uno?
I vostri precedessori evidentemente avevano gravi problemi mentali!
Si', perche' all'inizio le Ferrovie volevano fare le sborone e sui primi pendolini iniziarono a distribuire a tutti i viaggiatori auricolari usa e getta e ascoltavi la musica negli impianti audio della tua poltrona. Poi hanno smesso di distribuire auricolari ma la musica veniva trasmessa ancora (ti dovevi portare l'auricolare da casa). Poi hanno smesso anche di trasmettere la musica visto che nessuno si porta gli auricolari da casa e se se li porta li usa per ascoltarsi l'I-Pod.
Ma nelle ultime consegne di vagoni tutte le poltrone hanno ancora il loro bel impianto hi-fi incorporato. Si potrebbe smettere?
Oltretutto questo impianto di ogni poltrona e' sempre acceso!!!
Centinaia di migliaia di led stanno li' accesi senza nessun cavolo di motivo? Energia sprecata.

2)
Trenitalia butta ogni giorno un fiume di denaro perche' le macchinette che fanno i biglietti, le biglietterie umane e le agenzie di viaggio che fanno biglietteria non sono in rete tra loro. Tu vai dal bigliettaio della stazione e chiedi un biglietto, il cervellone da' i biglietti esauriti ma spesso poi sali sul treno e trovi un mare di posti liberi. Questo perche', mi hanno spiegato i ferrovieri, viene assegnata una quota alle agenzie di viaggi che viene data per venduta. A volte e' vero, a volte no.
Quanti posti-viaggiatore perde ogni giorno Trenitalia per questo problema?

3) L'efficienza delle ferrovie lascia a desiderare in molti campi ma diventa tragica nei viaggiatori con percorsi misti verticale-orizzontale. Non sono impazzito, mi spiego. Abbiamo verificato che tutti gli orari dei treni che vanno da Foligno a Firenze e da Firenze a Pisa (asse orizzontale), sono sfalsati tra loro e rispetto a quelli Milano-Napoli (asse verticale). E questo vale per tutti gli snodi della penisola. Inoltre in una miriade di casi il treno che ti servirebbe parte un minuto prima dell'arrivo del tuo e il successivo e' dopo un'ora. Ma a chi l'hanno affidata la realizzazione dell'orario ferroviario? A Frankenstein?

4) Perche' su un treno Milano-Roma non posso fare anche il biglietto Firenze- Perugia? Avete tempo da perdere? Quanto vi costa aver spezzato la gestione dei biglietti su scala regionale? Nell'era dei computer che utilita' ha questo casino?

5) Per quale motivo per un solo viaggio ricevo a volte addirittura 4 biglietti di cartoncino diversi? Alle ferrovie stanno sul cazzo gli alberi? Non si puo' fare, come in tutti i paesi normali, un solo biglietto, magari un po' piu' piccolo? Almeno fosse scritto in grande!
No, il biglietto e' un lenzuolo e i caratteri tipografici sono della grandezza giusta per risultare invisibili. E' possibile avere un solo biglietto? E' possibile raddoppiare la misura dei caratteri e dimezzare la misura del biglietto? Centinaia di migliaia di euro risparmiati migliorando il servizio.

6) Com'e' che se vado all'agenzia che fa i biglietti all'ingresso laterale della stazione Centrale di Milano (a destra guardando la stazione) impiego 2 minuti a fare il biglietto e se vado alla biglietteria di Trenitalia nell'atrio non me la cavo in meno di 15 minuti? Non e' che c'e' qualche procedura da semplificare e qualche incapace da rimuovere?
7) Un'operazione essenziale per il benessere dei viaggiatori e' cambiare le poltrone.
Vi preghiamo, basta con queste poltrone che NON permettono una posizione confortevole per dormire!!! Non si reclinano abbastanza e la testa ti ciondola in avanti. Inoltre la poltrona ha un cuscino dietro la testa o una protuberanza in modo che devi stare gobbo e la testa ti ciondola in avanti ancor di piu' se ti appisoli. Hanno costruito migliaia di poltrone che ci viaggia comodo un italiano solo: Andreotti.
Smetterla con questa storia e' indispensabile per il benessere degli italiani: le poltrone italiane sono scomodissime. Oltretutto i sedili hanno spesso la forma a barchetta. Ma chi cavolo ha il sedere a barchetta?
Puro sadismo. Milioni di pendolari avrebbero diritto a un viaggio confortevole e a potersi riposare dopo il duro lavoro. Invece, se gli va bene e riescono a trovare un posto, ci guadagnano solo la scoliosi. Questo vuol dire essere carogne!!!
Per inciso consiglierei di imitare la forma delle poltrone delle ferrovie danesi. Sono meravigliosamente ergonomiche.

8) Ci sarebbero quelle 160 (mi sembra di aver capito) locomotive che sono costate circa un milione di euro l'una e che giacciono inutilizzate presso il deposito di Terni perche' si sbagliarono e le ordinarono per un tipo di linea elettrica che poi non venne costruita (molto furbi). Visto che grossomodo sono 160 milioni di euro non si potrebbe farne qualche cosa? E' proprio impossibile ridurre il danno e cambiare il sistema elettrico? Comunque sono li' da piu' di 10 anni a occupare spazio e controlli... Facciamo qualche cosa?

Grazie, Presidente.
Ora che le ho parlato a cuore aperto gia' mi sento meglio.
Sa, mio nonno era ferroviere...
E gia' mi vedo una delegazione di sindacalisti che vi viene a trovare e vi dice: "Ma ha letto quella lettera..."
Si', perche' io alle ferrovie sono affezionato.
Lo dico sempre ai ferrovieri quando faccio il biglietto: "Ma vi rendete conto che vi stanno rovinando l'azienda? Ma i sindacati cosa cavolo ce li avete a fare? Qui e' come quando a Torino gli operai impedirono ai tedeschi di portarsi via i macchinari delle grandi fabbriche. Se non muovete il culo, vi trovate come l'Alitalia."

Jacopo Fo


Commenti

Finalmente qualcuno che si lamenta degli assurdi cuscini delle poltrone degli eurostar! pensavo di essere l'unica a ritenerle scomodissime. E che diciamo dell'esageratissima illuminazione perennemente accesa e impossibile da spegnere? viaggio spesso tra milano e trieste per lavoro e ho visto che i clienti abituali cercano le poltrone dove il neon è bruciato, in modo di al meno provare a chiudere un occhio! cosa impedita, del resto, dai continui annunci vocali in italiano, inglese e a volte anche in altre lingue, che informano il nome della prossima stazione (e va bene) consigliano di non dimenticare il bagaglio, gli oggetti personali e il giornale (per risparmiare sugli addetti alle pulizie?) e di ABBASSARE LA SUONERIA DEL CELLULARE PERCHE' POTREBBE RECARE DISTURBO AGLI ALTRI VIAGGIATORI!!!
Aggiungiamo il sadismo della ditta cremonini, gestrice del bar, che informa continuamente che nella carrozza 5 è attivo un servizio di bar caffetteria, dove si possono acquistare, udite udite, "bevande calde e fredde, snacks, panini e tranci di torte assortite". Perbacco! e io che credevo che nel bar fossero in vendita trapani a batteria, uccelli esotici e detersivo per i piatti! Anche in questo caso l’addetto ripete l’annuncio in tutte le lingue che crede di conoscere, e posso giurare di aver visto un signore americano che aggrottava la fronte nello sforzo di cercare di capire e quando l’annuncio è finito ha chiesto alla moglie: “What the hell she said?”
Comunque è chiaro che gli annunci non mirano a comunicare alcunché a nessuno, ma soltanto a impedirci di dormire, perché se per caso ti sei appisolato (malgrado la scomodità delle poltrone, le luci che raggiungono il tuo nervo ottico pure attraverso le palpebre, la puzza dei bagni e l’aria condizionata a -15° tutto l’anno) quando trasmettono gli annunci vedi i passeggeri che aprono gli occhi gonfi di sonno e cercano l’altoparlante con uno sguardo omicida, poi sbuffano, si alzano e visto che ormai non riescono a dormire vanno… a prendere qualcosa in bar!
Un caro saluto da Trieste

...vorrei farvi riflettere su un particolare che ho notato... anch'io ho viaggiato molto in treno e non solo in Eurostar. Parliamo dei regionali... le porte che accedono al mantice (la parte a soffietto nero che collega una carrozza all'altra) e conseguentemente ad un'altra carrozza si aprono sulla parte interna della carrozza e non verso il mantice com'era prima, di conseguenza chi si appoggia nella paretina della porta automatica, o, comunque, ci mette un bagaglio, se la prende dritta dritta addosso! Capita spesso visto che i treni dei pendolari sono sovraffollati e vengono occupate addirittura le scalette di accesso alla carrozza! Ma quello che mi fa più arrabbiare è sapere che ci sono (presumo) degli ingegneri o designer o altri soggetti che vengono profumatamente pagati per progettare queste meraviglie... ma, semplicemente, perchè chi progetta 'ste cose non si passa 1 mese in treno?
Per non parlarvi poi della coincidenza regionale che prendevo... il treno che da Verona doveva arrivare a Bologna alle 20.23 non arrivava mai in orario, ritardo minimo 10 min., e la mia coincidenza, sempre regionale, per tornare a Firenze partiva alle 20.33... beh, c'è da dire che 2/3 minuti aspettavano sempre... peccato che il treno da Verona arrivava sul binario 1 ovest e quello per Firenze partiva dall' 1 est!Chi frequenta la stazione di Bologna si renderà conto senza nessun altro commento. Devo ringraziare, però, le ferrovie dello stato perchè dopo 1 anno di questa vita ho vinto la 3000 mt piani dei pendolari!
Ragazzi... scappo che ho la coincidenza!

Sento il dovere di risponderle riguardo alla sua accusa agli Ing che progettano i treni o le porte. Le faccio presente che il progetto di un ing è subordinato al budget a cui egli può attingere. I finanziamenti per modernizzare le ferrovie, sono spesso molto scarsi e con quel pò che hanno a disposizione i poveri ingegneri devono inventarsi i sistemi più sicuri e tecnologicamente avanzati.
In Italia siamo abituati a lamentarci su tutto e a dare la colpa a chi spesso non ce l'ha. Ritengo che sia molto più utile prendersela con chi non paga il biglietto o con chi blocca i finanziamenti alle Ferrovie (Governo, sindacati..).
Prima di lanciare un sasso quindi cercachiamo di capire dove andrà a finire.
Saluti

Sono d'accordo con lei e mi scuso se in qualche modo l'ho offesa ma sinceramente non credo che un budget diverso possa incidere sulla scelta se far aprire una porta verso il mantice o verso la carrozza! E' solo ed esclusivamente un discorso di praticità e questa si verifica a fondo solo utilizzando le cose e non testandole in maniera sperimentale e puramente teorica. Anche in questo caso non so se veramente vengono testate così o anche "sul campo", ma, mi perdoni, non posso credere veramente che ci sia una prova giornaliera in mezzo ai pendolari o in situazioni estreme. Mi immagino che i progetti siano fatti per situazioni standard e non per quelle di sovraffollamento ma ormai il sovraffollamento è divenuta una condizione standard! Non scarichiamo sempre la colpa sull'utente finale o sui committenti, impariamo ad assumerci le proprie responsabilità (ovviamente quando queste sono reali, ci mancherebbe!). Ad esempio a lavoro ho un attaccapanni che si divide in due (per smontarlo e assemblarlo) proprio dove, in modo naturale, si solleva per sportarlo da una parte ad un'altra in base alle esigenze e inevitabilmente ci si ritrova con la parte superiore in mano! Si tratta di negligenza di chi lo ha progettato o di budget basso?

Caro Jacopo, mi dispiace contraddirti, ma sul punto 2) ti sbagli. Trenitalia non perde posti-viaggiatore, perché se non c'è più posto e quindi non puoi fare la prenotazione, ti fa la concessione di farti salire lo stesso sul treno, ma pagando 4 euro in più, proprio perché ti sta facendo un favore, capisci? E' come se ti dicessero, guarda, sei stato cattivo a prenotare troppo tardi, ti faccio salire lo stesso, ma paghi la multa. Ancora prima di salire. Praticamente paghi 4 euro in più per stare in piedi. Giuro. Mi è successo sulla Genova-Milano. Dopo aver pagato 4 euro in più per il mio posto in piedi, in realtà, come dici tu, il posto c'era eccome e sono stata seduta tutto il tempo. All'arrivo volevo farmi rimborsare i 4 euro: insomma, io ho pagato per un posto in piedi E MI HANNO FATTO SEDERE!!!

Nel caso qualcuno di voi avesse mai avuto qualche dubbio in merito, ecco la dimostrazione lampante di quanto siano co...oni quelli di Trenitalia:
hanno lanciato un nuovo servizio per i viaggiatori chiamato ViaggiaTreno (lo trovate qui: http://www.trenitalia.it/it/7b2c0d1d2fbad010VgnVCM1000000717f90aRCRD.shtml), dove chiunque, anche via cellulare, può controllare in tempo reale se (il "se" ovviamente è retorico) e quanto è in ritardo il vostro treno.
Si sono messi in casa la dimostrazione che in Italia (scusate se la scrivo ancora maiuscola) i treni sono tutti in ritardo!!!
Sulla cartina vengono segnati in verde i treni che hanno meno di 15 minuti di ritardo (faccio notare che buona parte delle coincidenze siano sotto i 15 minuti), ma cliccando sulla linea, vengono fuori i treni che in quel momento vi circolano con relativi ritardi.
Sarò io che sono un po' troppo precisino, ma un ritardo di 5 minuti è un RITARDO!!!
ViaggiaTreno è uno strumento preziosissimo per chiunque voglia smer..re le nostre FS.
Buon divertimento!!

The conditions in which men live upon earth are the result of their state of consciousness.
To want to change the conditions without changing the consciousness is a vain chimera.
Sri Aurobindo

Sul tuo libro "Ti amo, ma il tuo braccio destro mi fa schifo:tagliatelo!", ho avuto modo di ragionare sul comfort delle poltrone dei treni...Ma ti sei risposto da solo: i treni sono scomodi, cari e disorganizzati, perché la gente deve comprare le automobili, altrimenti la F**T va in malora(come se non avesse ormai toccato il fondo), e i petrolieri non saprebbero cosa inventarsi per sciuparci la vita!A voglia fare guerre...
E' un cane che si mangia la coda...

Doppio sob... :s

Erodiade

Viaggiare per lavoro vuol dire avere bisogno della fattura.
Pare che per le ferrovie la cosa crei dei problemi immensi.
SE si fanno i biglietti via Internet non è possibile richiedere la fattura a meno che il biglietto non sia ticketless (ossia da richiedere in treno).
In questo caso succede invariabilmente questo: quando il controllore emette il biglietto a bordo e gli si richiede la fattura impallidisce perchè non ha mai il modulo. Abituato ne porto sempre uno con me.
La fattura poi arriva un mese dopo, con busta affrancata, lettera accompagnatoria e quasi sempre con numero di protocolo.
Per una fattura da 20 euro probabilmente ne spendono 5 in burocrazia.