Palpare i bambini, tirare la coca, ubriacarsi, rubare, fare la guerra e rompere i coglioni a chi si fa le canne
Inviato da Jacopo Fo il Ven, 11/17/2006 - 18:04di Jacopo Fo
In quel tempo vivevo a Pedofilonia.
Un posto assurdo, dove prendevano migliaia di giovani e con la scusa di Dio li chiudevano in luoghi che trasudavano pruriti sessuali repressi e li trasformavano in preti.
Era cosi' che erano riusciti a creare la piu' grossa organizzazione di maniaci sessuali della storia del mondo.
Quando la Curia si accorgeva che un prete aveva stuprato una disabile lo trasferivano a un altro incarico. E quello continuava a insidiare donne e bambine.
A Pedofilonia solo raramente qualche prete finiva in galera. Era una societa' allo sbando: la gente, incoraggiata dalla sacralita' del vino (veniva bevuto pure durante la messa, ma solo dai sacerdoti) si ubriacava in modo industriale.
Il 60% degli incidenti d'auto e dei morti (3600 su 6000) era causato dall'alcolismo, cosi' pure la maggioranza dei fatti di sangue. A migliaia morivano poi di cirrosi epatica. Almeno 20mila persone morivano ogni anno per gli effetti diretti e indiretti dell'alcol. Ma tutti se la prendevano con il 10% della popolazione che fumava
cannabis. La marijuana era consumata da 6 milioni di persone e provocava 0 morti per incidenti di auto, 0 morti per violenza, 0 morti per malattie. Ma se ti beccavano con una decina di grammi di fumo finivi in galera come spacciatore (piu' di un grammo di principio attivo).
Ma non e' che i governanti fossero cattivi.
Erano un po' stonati a causa del consumo di alcol e cocaina ma non agivano per malanimo. Solo per soldi.
L'esperienza dell'Olanda, della Svizzera e della Spagna aveva dimostrato che la depenalizzazione delle droghe provoca danni enormi per la criminalita' e riduce il numero dei consumatori di droghe pesanti. Ma i moralisti, gli stupratori e i pedofili, i ladri, i corrotti, i mafiosi continuavano a urlare che se si fossero liberalizzate le droghe poi i giovani avrebbero iniziato con una canna e sarebbero finiti col buco in vena.
Cio' che era stato fatto in Olanda nei trent'anni precedenti dimostrava il contrario. Se i giovani dovevano rivolgersi ai criminali per comprare marijuana era facile che ottenessero "dosi prova gratis" dagli spacciatori, che hanno tutto l'interesse a diffondere il consumo di droghe fasciste guadagnandoci venti volte tanto. Quindi, liberalizzare le droghe leggere era il modo migliore per far fuori un esercito di diffusori delle droghe pesanti.
Il problema del rapporto tra consumo delle droghe leggere e il passaggio al consumo di droghe pesanti era stato studiato da molti ma nessuno aveva trovato un solo elemento che dimostrasse che chi iniziava con l'erba poi aveva piu' probabilita' di passare alla coca e all'eroina.
I fatti dimostravano, anzi, che l'unico rapporto tra tossicodipendenza e altre esperienze non aveva niente a che fare con la marijuana.
Un'enorme ricerca Usa sui figli dei figli dei fiori aveva dimostrato che questi giovani, che non avevano frequentato nessuna parrocchia ed erano cresciuti in un ambiente dove si consumava marijuana invece di bere alcool, conseguivano mediamente risultati migliori nella vita (successo professionale, famiglia stabile, minor numero di
arresti, di ricoveri psichiatrici, di suicidi ecc) rispetto ai figli di famiglie "normali".
Inoltre un'altra prova basata su grandi numeri dimostrava che il proibizionismo sulle droghe non provocava la diminuzione del consumo di droghe pesanti ma aveva l'effetto contrario.
In Usa era stato proclamato per anni il divieto del consumo dell'alcol. Ma i consumatori non sono mai diminuiti.
Il proibizionismo rese affascinante ed eroico bere alcol, molti subirono danni gravissimi alla salute per la qualita' terribile delle bevande distillate clandestinamente e la mafia divenne una potenza economica capace di corrompere politici e poliziotti.
Alla fine, anche i piu' reazionari abbozzarono e il consumo di alcol fu liberalizzato. E liberalizzare il consumo non comporto' che tutti gli americani diventassero ubriaconi ma diede impulso, anzi, a movimenti come quello degli Alcolisti Anonimi che ha ottenuto enormi successi nella diffusione della cultura del non abuso di alcol.
Ugualmente, si e' ottenuta la notevole e costante diminuzione del consumo di tabacco senza la minaccia del carcere ma semplicemente informando le persone sui danni provocati dalle sigarette.
Ma, in effetti, a Pedofilonia i potenti non desideravano che i giovani smettessero di drogarsi.
Anzi, era una cosa che si voleva evitare assolutamente.
Avere molti tossicomani disposti a qualunque cosa per una dose di eroina, cocaina o crack, significava mettere sulla piazza ragazze e ragazzi disposti a qualunque umiliazione sessuale, qualunque depravazione. E queste sono cose che piacciono alla maggioranza dei maniaci sessuali, fossero anche preti e fallocrati.
Pensate che a Pedofilonia, quando una ministra decise di alzare a un grammo di principio attivo la dose che faceva da spartiacque tra il consumo personale e lo spaccio ci furono ben 50 parlamentari del Partito del Progresso che protestarono.
Ed era buffo, perche' durante la campagna elettorale il Partito del Progresso aveva proposto un programma che prometteva una certa depenalizzazione minima: in effetti c'era stato un momento in cui la dose minima non era piu' fissata per legge. L'accusa di spaccio non era legata alla quantita' detenuta ma a prove concrete che dimostrassero che di quella quantita' si faceva commercio.
Ma questi 50 proibizionisti di centro sinistra dissero che non avevano letto il programma. Erano troppo impegnati.
A fare che? Ricordo che stiamo cercando risposte ad alcune domande:AIUTACI!