Siamo oltre la fantascienza.
Inviato da Jacopo Fo il Mar, 12/16/2008 - 07:45Sono le 7 e 46, guardo rainews e mi sembra un bollettino di guerra.
Sparito un imprenditore di Matera, viene fuori un memoriale in cui lui spiega che si è ribellato al raket politico mafioso e ha paura. Arrestato il sindaco PD di Pescara per una sfilza di accuse, corruzione, peculato, concussione, falso ecc. Era il presidente regionale del Partito Democratico.
Hanno fatto l'alta velocità tra Milano e Bologna e hanno cancellato i treni dei pendolari. Ritardi e caos. I lavoratori si trovano a non riuscire ad arrivare al lavoro. E' rivolta!
In Liguria un uomo sviene di fronte all'ospedale, una donna avvisa gli infermieri che si rifiutano di soccorrerlo perché il regolamento burocratico prevede che non siano loro a soccorrerlo ma un'ambulanza. Telefonano ma l'ambulanza non arriva. L'uomo muore.
Scuole sull'orlo del crollo in alcune città. Le autorità assicurano che interverranno.
Un processo civile a Bari dura il triplo che a Torino.
Alla scuola Ghandi di San Basilio, quartiere di Roma casca un lucernario che manca accidentalmente una bidella che lo stava chiudendo. Nella scuola piove da tutte le parti. La scuola è stata inaugurata 3 anni fa. Le mamme sono preoccupate ma continuano a mandare i figli a scuola.
Perché?
Mandereste i vostri bambini in una scuola del genere?
Per quanto tempo ancora le mamme potranno vedere le scuole crollare sperando che non succeda nella LORO scuola?
Per quanto tempo potranno tollerare che chi truffa sulla costruzione delle scuole la passi liscia?
Ci deve essere per forza un punto di saturazione.
Una linea storica oltre la quale succede l'impossibile e gli abitanti di Berlino Est demoliscono il Muro. E' successo, centinaia di volte, migliaia di volte nella storia del mondo. Succederà ancora.
E un attimo prima che succeda nessuno potrebbe immaginarlo.
Lo so che viene voglia di chiudersi in cantina con l'elmetto in testa.
Non si vedono prospettive, non ci sono strade da percorrere.
Ma mollare non è una soluzione. Possiamo immaginare una via diversa per il movimento. Possiamo partire dalle piccole cose che la sinistra da decenni sta disprezzando e che in passato invece erano la sua forza: diffondere la cooperazione, i gruppi d'acquisto, la consociazione dei consumatori.
La vecchia politica è incapace di rispondere ai bisogni della gente in un momento di crollo economico e di crescente carenza di petrolio.
La risposta è in cammino da tempo: gas, commercio equo, gruppi per la diffusione delle ecotecnologie, cooperative sociali, volontariato, imprese etiche, movimento della transizione dall'economia del petrolio a quella verde, gruppi che producono cultura antagonista, gruppi che lavorano sulla controinformazione, gruppi di difesa territoriale dell'ambiente.
Ma servono molte nuove persone che siano disposte a tessere la rete delle nuove opportunità. Gente che ama i fatti concreti.
E sono convinto che questo momento incredibile stia forgiando queste nuove persone.
Non so chi sono, non so dove sono ma so che ci sono.
Buona giornata a tutti voi.
La rivoluzione si alza bene tutti i giorni.
Stiamo vincendo anche se non sembra.