E se iniziassimo a creare strumenti per difendere il valore dei nostri risparmi?
Inviato da Jacopo Fo il Dom, 01/16/2011 - 00:00Dove li metti i tuoi risparmi?
Non e' elegante parlare di soldi.
Ma la questione del risparmio non possiamo far finta che non esista…
Tanto piu' che i soldi sono anche potere.
Quando metti il tuo denaro in un fondo di investimento o direttamente in azioni, finanzi le imprese che scegli.
E quando scegli di finanziare il mondo delle multinazionali metti anche a rischio i tuoi soldi, perche', come si e' visto negli ultimi anni, oltretutto il sistema e' taroccato.
Il capitalismo non si limita a pagare poco il lavoro di miliardi di persone e a spacciare prodotti di scarsa qualita' e svariate truffe e truffette commerciali. Ti frega anche i risparmi. In questi anni abbiamo assistito a veri massacri economici perpetrati ai danni dei piccoli e dei medi risparmiatori. A volte ci hanno rimesso le penne anche i pesci grossi… E’ un gioco al massacro…
E su questo fronte in Italia si potrebbe fare di piu'.
Particolarmente sarebbe utile in un momento difficile e rischioso come questo.
Chi ha qualche soldo da parte si trova di fronte a un grosso problema: dove metterli?
Ci sono poche alternative per chi non ha voglia di fare il bove nel parco buoi (come i finanzieri chiamano i piccoli risparmiatori, il parco buoi si foraggia nei tempi rosei e si macella appena va giu' il mercato).
In questo momento i prodotti sicuri (fondi etici o obbligazioni di stati con tripla A) pagano poco…
Sappiamo che nel mondo della finanza etica si sta pensando a prodotti di nuovo tipo. Imitando i tedeschi si potrebbero ad esempio costruire cooperative di risparmio che investano in eolico e fotovoltaico. Qualche esperimento e' stato fatto anche in Italia (dal comune di Peccioli ad esempio) ma allo stato attuale non abbiamo la forza di lanciare un’operazione simile.
Mi viene allora la seguente idea: potremmo creare una societa' d’investimento che realizzi una sola impresa: costruire un ecovillaggio.
Sarebbe il classico investimento ideale: mettere i soldi in un’attivita' che fa bene all’ambiente, alle persone che ci andranno ad abitare. Un’operazione non speculativa, con ricarichi moderati, che puo' mettere al sicuro il valore del denaro. Molto meglio che mettere i soldi in fondi di investimento classici che magari poi foraggiano le multinazionali piu' cattive del pianeta.
Il successo dell’Ecovillaggio Solare di Alcatraz (http://www.jacopofo.com/ecovillaggio-solare-ambiente) dimostra che esiste una grande domanda di case ecologiche, energeticamente efficienti, all’interno di complessi che offrono l’opportunita' di condividere alcuni spazi condominiali (piscina, sala multifunzionale, lavanderia ecc).
Inoltre in questo momento di crisi economica e' sempre piu' difficile acquistare un appartamento.
Credo che creare ecovillaggi potrebbe essere anche un modo di rendere possibile l'acquisto di una casa con pochi soldi e un finanziamento. Con Banca Etica stiamo lavorando a un progetto e ci siamo resi conto che si potrebbe realizzare una casa veramente economica. Ci stiamo lavorando.
Ma per sviluppare un progetto simile e' necessario che si crei un gruppo di finanziatori iniziali. Potremmo realizzare un ecovillaggio che in parte proponga case chiavi in mano e in parte case da autoscostruire.
Il momento e' propizio anche dal punto di vista dei prezzi.
Abbiamo trovato varie opportunita' che si presterebbero a un simile progetto in modo eccellente.
Le cubature ci sono gia' (anche se sono praticamente ruderi) quindi non ci sono problemi autorizzativi, in questo caso progetti e pratiche si sbrigano in pochi mesi.
Inoltre abbiamo gia' fatto una mole di lavoro enorme per l’Ecovillaggio Solare di Alcatraz (studi, progettazioni, preventivi, struttura societaria, modalita' di finanziamento).
L’ipotesi sulla quale vogliamo aprire la discussione e' la seguente: si costituisce una Spa bloccata, che puo' compiere solo quelle specifiche operazioni decise nel progetto approvato dall’assemblea. L’amministratore delegato ha poteri limitati alla realizzazione delle decisioni dell’assemblea, cioe' non ha il potere di decidere qualche tipo di investimento o spesa che non sia nell’elenco delle uscite preventivate.
Si tratta di comprare, realizzare la progettazione, chiedere le autorizzazioni per il restauro, sistemare le strade, portare acqua, luce e telefonia ad alta velocita', e vendere gli appartamenti prima di iniziare i lavori. Cioe' non cerchiamo persone che vogliano poi abitare in questo secondo ecovillaggio ma persone che vogliano finanziare il processo iniziale di realizzazione.
Quindi l’idea riguarda chi e' interessato a investire denaro, senza dover comprare una casa.
Se tutto va bene concludiamo l’operazione in 3 anni, forse meno. Ma potrebbe anche essere che i tempi si allunghino di parecchio... In ogni caso credo che il terreno e le case, quando si compra a prezzo di rudere, in aree non sopravvalutate, mantengano il loro valore rivalutato rispetto all’inflazione. Possono cadere i prezzi nel Chianti, dove in alcune zone si superano, per un rustico ristrutturato, i 5mila euro al metro, non dove si parte da prezzi che per un rudere sono di circa un decimo.
Se ci fosse un gruppo promotore di persone disposte a fondare questa societa' con quote a partire da qualche migliaio di euro, potremmo pensarci.
Nella discussione che si e' svolta nei giorni scorsi su Facebook alcuni hanno proposto di prevedere anche partecipazioni all’investimento rateali (100 euro al mese, ad esempio) e la possibilita' di investire in questo progetto non denaro ma lavoro. Mi sembrano ottime idee.
Evidentemente si tratta di un investimento a medio termine ma potrebbe sortire un buon risultato.
Quindi, come gia' facemmo quando si inizio' a discutere del fotovoltaico, propongo un sondaggio senza nessun impegno, si tratta solo di una manifestazione di interesse per ricevere eventualmente altre informazioni.
Se, in linea di massima, ti puo' interessare costituire con noi una simile societa', manda una mail a [email protected].