Consigli elettorali gratuiti
Inviato da Jacopo Fo il Sab, 03/01/2008 - 10:16La settimana scorsa ho fatto incazzare parecchi miei amatissimi lettori con un articolo nel quale sostenevo che Veltroni stava incassando una serie di successi strabilianti grazie a una strategia coraggiosa e innovativa.
Nei commenti al mio articolo (http://www.jacopofo.com/node/4295#comments) vengo accusato di essere un leccaculo, un voltagabbana, un traditore.
Ora credo di aver scritto abbastanza contro il PD da sentirmi salvo da queste accuse. Ma rivendico il diritto di giudicare quel che fa Veltroni e di dire che ha realizzato una genialata riuscendo a mettere in discussione la vittoria di Gatto Silvietto, il Cattivo. Il che, scusate il distinguo, non vuol dire che mi iscrivo al PD ma solo che osservando le novità mantenevo intatto il giudizio sui programmi demenziali di Walter: termovalorizzatori (una tecnologia superata, esiste la pirolisi molto meno inquinante), sostegno a Bassolino e Jervolino, saggi del PD, possibilismo sul nucleare, interventismo bellico da grande potenza, solo per citarne alcuni.
La differenza tra quel che penso io e quel che pensano coloro che si incazzano sta nella valutazione del valore delle elezioni.
Io non ho nessuna illusione sulla possibilità oggi di votare un partito che mi rappresenti.
Guardo alle elezioni solo come a un fatto tecnico che comunque determina in una certa misura il nostro futuro.
Mi sembra assurdo dire che Prodi ha fatto schifo come Berlusconi. Semplicemente non è vero, anche se entrambi i governi si sono invischiati con la corruzione, difendono i privilegi della casta dei politici, raccomandando, arraffando e spadroneggiando, infischiandosene dei problemi della gente.
Credo di aver denunciato senza pietà le colpe della sinistra, a partire dallo scandaloso avvallo della truffa del Cip6, 60 mila miliardi di lire dirottati in 14 anni dal finanziamento del solare alle tasche dei petrolieri. (http://www.jacopofo.com/node/2397)
Abbiamo denunciato che Prodi non ha avuto il coraggio (o il modo) di cancellare le leggi “salva Berlusconi”, non ha dato a Europa7 il canale televisivo a cui aveva diritto, non ha approvato una legge veramente efficiente per dare ai consumatori il potere di intentare cause collettive.
E potrei continuare in questo elenco.
Ma esiste comunque una differenza enorme tra il governo Berlusconi e quello Prodi.
Berlusconi ha organizzato il macello di Genova.
Berlusconi ha approvato leggi e condoni scritti apposta per salvare se stesso.
Berlusconi ha fatto aumentare la spesa corrente, l’evasione fiscale, l’emarginazione degli immigrati.
Prodi, seppur timidamente, ha dato una limatina alle unghie delle banche con la trasferibilità dei mutui. Ha costretto le compagnie telefoniche a far sparire la tassa sulla ricarica. Ha calmierato le parcelle di avvocati, commercialisti e notai, liberalizzando le tariffe. Ha fatto diminuire il prezzo delle medicine e dei carburanti liberalizzandone la vendita. Ha varato leggi che rendono più gravi le pene per le aziende che non rispettano le norme di sicurezza sul lavoro. (Quando mai si è parlato così tanto dei morti sul lavoro?)
Ha creato finanziamenti al 100% per pannelli solari e mulini a vento pensati per favorire famiglie e piccole imprese. Berlusconi aveva varato un finanziamento simile costruito però apposta per essere incassato solo dalle grandi imprese.
Il governo Prodi ha istituito finalmente la classificazione degli immobili dal punto di vista dell’efficienza energetica. In questo modo comprando o affittando una casa si potrà sapere subito quale sarà il costo energetico annuo per metro quadrato.
Inoltre sono stati creati dei criteri di spesa unificati per tutta l’amministrazione pubblica con l’obbligo di uniformare i costi e attuare risparmi progressivi secondo parametri prefissati.
Una novità assoluta che la pubblica amministrazione debba realizzare dei check up energetici, scoprire quanto spende, e realizzare piani di risparmio.
E si è incentivato l’uso di Linux per i computer dell’amministrazione pubblica.
Soprattutto grazie a queste misure di taglio delle spese e di razionalizzazione dei costi si è arrivati a un risultato che incredibilmente i politici della sinistra non vanno in giro a sventolare.
Per la prima volta dopo 25 anni la spesa primaria dello Stato Italiano (cioè i costi di gestione depurati da interessi passivi per il debito pubblico e investimenti) è diminuita di un importo equivalente al tasso di inflazione.
Se invece prendiamo in considerazione le spese degli investimenti sono aumentate solo della quota relativa all’inflazione, quindi la spesa è restata invariata.
Risultati simili si sono ottenuti con gli enti locali.
Non siamo ancora alla chiusura di Province e Comunità Montane e al dimezzamento di parlamentari e consiglieri regionali ma per la prima volta in 60 anni si è iniziato ad affrontare il problema dei costi folli del nostro Stato.
Attenzione, non sto dicendo che amo Prodi.
Ma non si può non vedere che tra lui e Berlusconi una differenza c’è stata. E grossa.
Un Berlusconi tris ci avrebbe portato (e ci porterebbe se ce lo beccassimo in futuro) al collasso economico. Non possiamo permettercelo.
E qui si pone il problema del voto.
Sul quale non ho proprio le idee chiare.
Di sicuro mi piacerebbe che PD e Sinistra Arcobaleno conquistassero la maggioranza in Parlamento e fossero costretti a mettersi d’accordo. Non andare a votare, annullare la scheda, votare scheda bianca mi sembrano tutte forme di protesta formali che non ottengono nessun effetto concreto.
Qui contano solo i voti che fanno vincere Berlusconi e quelli che lo fanno perdere.
In ballo non c’è un governo giusto ma solo salvarsi il culo dal nano infoiato.
E, attenzione, è difficile stabilire chi può contrastare di più il Gatto Silvietto. Il voto alla Sinistra Arcobaleno è vero che rischia di favorire Berlusconi nel duello con il PD ma è anche vero che avere una sinistra forte al Parlamento è l’unico antidoto contro l’inciucio PD-Rosa Bianca-Berlusconi che sarebbe mortifero. Soprattutto perché c’è da sperare che dopo la fuga di Veltroni in solitaria la Sinistra Arcobaleno esca lei stessa dalle logiche dell’inciucio e della vecchia politica. Se non lo fa rischia la fine del Partito Comunista Francese, che sono morti vecchi, soli e in pochi.
Cioè una cosa triste.
Ma siccome il nemico principale da battere è Berlusconi per intanto vorrei prodigarmi in consigli elettorali per PD e Sinistra Arcobaleno perché in effetti la cosa migliore sarebbe che vincesse Veltroni (visto che non possiamo sperare di meglio) e che contemporaneamente la Sinistra Arcobaleno raccogliesse un’affermazione forte.
A entrambi gli schieramenti direi innanzi tutto: smettetela di vergognarvi del governo Prodi. Concentratevi sullo spiegare, con parole semplici, quali sono stati i risultati concreti di questo governo e che cosa significa aver iniziato a risanare le finanze dello Stato e aver iniziato a far pagare le tasse a tutti.
Soprattutto smettetela di farvi incastrare in discussioni in politichese su argomenti tutti interni allo scontro tra partiti e ideologie.
In questo dovreste imparare dalla destra che pur mentendo e mistificando ha il pregio di saper parlare di questioni concrete che si capiscono tipo “Più tette per Totti”.
E’ possibile parlare in maniera altrettanto semplice dei risultati più evidenti ottenuti da Prodi in due anni?
E’ mai possibile che ancora i partiti del centro sinistra non abbiano neppure iniziato una campagna di informazione sul fatto che i pannelli fotovoltaici li ottieni praticamente gratis perché te li ripaghi con il Conto Energia?
E perché quando, di rado, parlano dei risultati economici conseguiti lo fanno usando un linguaggio privo di immagini ed esempi che aiutino a capire?
Credo che Veltroni e Bertinotti dovrebbero organizzare dei veri e propri ritiri dove a turno i candidati devono riuscire a raccontare il programma ricorrendo solo a esempi e aneddoti e se dicono una sola parola difficile vengono schiaffeggiati.
E poi devono allenarsi con finti intervistatori che chiedono: “Cosa risponde all’onorevole tal dei tali che vi accusa di essere dei pangolini marci farneticanti?”
Il candidato deve sorridere e parlare per 60 secondi del bene che ha fatto il governo Prodi, scegliendo un solo esempio: la riduzione della spesa dello Stato. Poi deve parlare per 120 secondi di due cose che il governo del proprio partito realizzerà nei primi dieci giorni.
Qualunque domanda ti facciano la risposta ha sempre la stessa struttura: 1 cosa buona realizzata da Prodi, 2 cose buone che realizzeremo subito se vinciamo noi. Di quel che ti domandano te ne freghi.
E questo vale anche per la Sinistra Arcobaleno. Anche se stando ai sondaggi è difficile che superi il 10% i candidati devono parlare dicendo cosa realizzerebbero se vincessero e lasciar perdere tutto il resto.
A parlar male di Berlusconi ci penseranno Casini e Pezzotta. E dette da loro certe cose faranno più male. Sono loro adesso che lo devono scannare se vogliono conquistare voti.
Per quanto riguarda la strategia generale, come ho detto la settimana scorsa, Veltroni sta a posto, ha fatto una grandiosa operazione di immagine. Sono d’accordo con chi sostiene che dietro all’immagine non c’è una reale capacità di rinnovamento. Lo dimostra il fatto che Veltroni non è riuscito a intervenire sui grandi problemi di Roma. L’inquinamento, lo spreco e la criminalità non sono certo diminuiti.
Ma ciò non ci deve impedire di vedere che Walter ha trovato un modo efficiente di comunicare. E’ l’unico che si sta mostrando in grado di fronteggiare Berlusconi. Forse Casini e Pezzotta verranno fuori sulla distanza. Ci spero (non perché li amo e sono diventato anti abortista ma perché mi sembra chiaro che possono togliere a Berlusconi voti determinanti: un 10% di elettori che potrebbero costare la sconfitta all’ossessivo catodico).
LA SINISTRA ARCOBALENO E’ UN PROBLEMA
Quel che mi preoccupa invece è che la sinistra arcobaleno non ne stia azzeccando una a partire dalla scelta scellerata di mettere due articoli senza senso nel simbolo elettorale, alla vana ricerca di un ritmo poetico: LA sinistra L’arcobaleno. Assurdo.
Ma al di là di questo sembra che i leader della sinistra non si siano ancora ripresi dallo shock della fuga di Veltroni.
La Sinistra Arcobaleno avrebbe bisogno di dare una scossa e rispondere all’offensiva veltroniana con una mossa altrettanto spiazzante.
E credo che l’unico terreno rimasto libero sul quale la sinistra possa correre veloce è quello del progetto.
Scrivere fisicamente le 100 leggi che potrebbero cambiare l’Italia immaginando provvedimenti che possano realisticamente trovare la convergenza con alte forze perché basati sul buon senso e non solo sui desideri.
E unire a questo programma un progetto di costruzione in positivo basato su quel che oggi l’economia cooperativa, solidale e indipendente può rendere possibile.
Scegliere quindi di essere un partito promotore di alternative concrete non solo all’interno del Parlamento.
Oggi lottare solo per l’aumento in busta paga non basta. Consociando gli acquisti e razionalizzando i consumi di beni e servizi si possono risparmiare più di due stipendi all’anno. Nessuna battaglia politica o sindacale è in grado di pagare tanto.
Questo si potrebbe fare se Bertinotti si facesse di pejote sotto la guida illuminata di don Juan, il maestro di Castaneda.
Ma almeno alcuni passi in questa direzione si potrebbero compiere.
Sicuramente incentrerei la campagna su alcune grandi azioni di battaglia per i diritti civili.
Partirei da Acerra e mi rivolgerei alla magistratura chiedendo che metta sotto processo le autorità locali che ancora non hanno predisposto l’evacuazione delle popolazioni in quanto è presente una quantità di diossina quasi doppia di quella registrata a Seveso quando il paese fu evacuato a forza. Non è poi così difficile, basta avere un buon avvocato e delle analisi chimiche indiscutibili. E queste ci sono, le ha fatte la Asl di Acerra. Sotto il comando di Angese, l’Eco della Carogna, un giornaletto di satira semi sconosciuto, riuscì a far sequestrare a livello nazionale il Gratta & Vinci perché dimostrammo che era cancerogeno.
Per costringere l’esercito a sgombrare Acerra ci vogliono 24 ore, 4 senatori e 20 ballerine nude. L’avvocato lo portiamo noi.
Le ballerine nude ti garantiscono l’attenzione dei media, i 4 senatori spiegano perché la legge e il buon senso ci impongono di intervenire, e il nostro avvocato non lascia loro via d’uscita.
Una volta che li hai messi sotto i riflettori e li hai circondati di esposti e circostanziate denunce non possono non intervenire. E’ la legge.
Poi agirei nello stesso modo in tutte le zone dove si registrano situazioni di grave inquinamento. 5 sgomberi alla settimana con migliaia di profughi permetterebbe di salvare un mucchio di gente dai veleni e sarebbero una bella spiegazione del perché non vogliamo gli inceneritori.
Non li vogliamo perché poi la zona intorno è talmente avvelenata che dobbiamo sgombrare la popolazione per evitare che crepi.
Quindi passerei a operazioni analoghe di documentata denuncia contro aziende che tengono dipendenti in nero o non rispettano le norme di sicurezza. Immaginate l’impatto mediatico che si otterrebbe facendo chiudere nel giro di un giorno 50 grossi cantieri edili? Basterebbe che si impegnassero una ventina di sezioni comuniste per ottenere un risultato simile.
Quello che scatenerei contro i transatlantici del PDL e del PD è una guerriglia mediatica basata su eventi provocati dall’azione dei candidati.
Dimezzate il numero dei comizi e imponete a ogni candidato di individuare qualche cosa che non va e far intervenire la magistratura. Ogni giorno la Sinistra Arcobaleno deve apparire su tutti i giornali e nei telegiornali locali perchè ne ha combinata un’altra. Ovviamente bisognerebbe trovare bersagli il più vicini possibile ai sentimenti e agli interessi della gente.
E tutte queste “azioni che fanno cambiare la realtà ORA” andrebbero riprese e raccontate in video e in audio e diffuse in rete e sulle tv e radio indipendenti, sotto forma di PILLOLE DI RIBELLIONE ALL’ASSURDO offerte dalla Sinistra Arcobaleno.
Infine mi dedicherei a un paio di grandi eventi.
Innanzi tutto una Giornata Nazionale dei Baci e degli Abbracci durante la quale si batta il record mondiale di baci contemporanei in 100 città italiane.
La seconda iniziativa la intitolerei: Siamo tutti diversi, sottotitolo: anche Bertinotti non è del tutto normale.
Durante questa giornata organizzerei gare tra ruspe che competono nell’arte di riempire un bicchiere di vino senza versarne una goccia usando il braccetto dello scavatore, e competizioni tra suonatori di sedie tubolari, stracciatori di rubriche telefoniche, cartomanti e lottatrici nel fango di mezza età.
Credo infatti che la Sinistra Arcobaleno abbia un drammatico bisogno di imparare a prendersi in giro. Un’iniziativa giocosa e autoironica in campagna elettorale toglierebbe la patina stalinista che il riconoscimento del pacifismo e la via zapatista non sono ancora riusciti a cancellare dalla facciata della componente comunista della coalizione.
Ma non si tratta di semplice marketing, un po’di autoironia e senso del comico sono indispensabili per pensare idee nuove, idee delle quali la Sinistra Arcobaleno ha bisogno per tornare a coinvolgere.
E non è chiedendo di più che ci riuscirà. Dovrà riuscire a chiedere quello che nessuno chiede.
Il pane e le rose.
E la capacità di far vedere pezzi funzionanti di una società più giusta.
(Non so se si è capito che non sono né del Partito Democratico né della Sinistra L’Arcobaleno, anche se mi diverto a dar consigli a tutte e due per via che comunque spero che non vinca Berlusconi. E comunque se sei convinto che abbia tradito qualche cosa va bene così. Mi arrendo.)
Jacopo Fo