Censura sul libro Napoli nel sangue
Inviato da Jacopo Fo il Sab, 05/13/2006 - 10:34Una dopo l'altra due case editrici (di sinistra) prima lo accettano e poi fanno marcia indietro.
Ma internet può fottere la censura.
di Jacopo Fo
Sono incazzato.
Lo so che non dovrei, che è inutile e improduttivo, ma sono incazzato.
E so anche che essere così incazzato mi fa male alla salute.
E veramente credo che tutto lo yoga che ho studiato abbia avuto un'efficacia straordinaria: incredibile che io, con tutta la rabbia che mi porto dentro, sia ancora vivo.
Lo so che non dovrei. Anche perché in questi giorni sta crollando l'ultimo velo che nascondeva le pudende di questa Italia imbellettata di sterco.
Gli scandali stanno scoppiettando come mortaretti: truffe sui rifiuti, sui finanziamenti europei, sui finanziamenti alla stampa, sugli appalti. E mazzette, tangenti, bustarelle, spionaggio, associazioni a delinquere di bella gente incravattata. Sputtanati grandi finanzieri, presidenti di banche, industriali, politici. E ultimo, che va oltre il sublime, lo scandalo del calcio.
Cazzo!!! Milioni di tifosi coglioni si sono infuocati, scontrati, insultati, menati, ed era tutta una pastetta. Altro che i polpacci di Totti, le caviglie di Del Piero, il dribbling dei fuoriclasse...
E adesso i giornalisti sportivi, ovvi complici ciechi, sordi e muti, elargiscono prediche morali. E i loro lettori coglioni non li mandano a cagare. Nessuno sciopero dell'acquisto del Corriere dello Sport. Nessuno sciopero dell'acquisto dei quotidiani del lunedì.
Sempre questo spettacolo di gente senza palle, che si beve tutto.
E la noia di far parte di una miserabile schiatta di criticoni, pochi e bastonati, di questo piccolo club di catoni noiosi che continuano a dire: siete ladri e conniventi, vergognatevi!!!!
Mi faccio noia da solo.
E mi trovo ancora qui a scassare i maroni, povero scemo. Dopo sei mesi di lavoro, nel laboratorio della Città Segreta, abbiamo realizzato un libro di denuncia che scuoia l'infamia di Napoli, questa città martirizzata, in modo molto semplice: fornendo i dati di un crimine globale.
Sostanzialmente il nostro lavoro va a confermare quel che ha scritto Giorgio Bocca, ma aggiunge i numeri.
E questo semplice accorgimento rende il libro indigeribile.
Napoli che tira l'economia nazionale grazie ai miliardi di euro della camorra e della corruzione reinvestiti nelle industrie del nord.
Napoli che, grazie alle discariche abusive dei veleni del Nord Italia, ha un 30% di tumori in più rispetto al resto del Paese.
Napoli che ha il record nazionale delle truffe per i finanziamenti della legge 488.
Napoli che ha il record di miseria, di morti ammazzati e di morti in incidenti stradali.
Poveri napoletani, esseri umani di serie C. In questo momento ad Aversa c'è una zona con più diossina di quanta ce ne fosse a Seveso quando ci misero il filo spinato intorno. Ma i terroni non hanno diritto alla vita. Sono carne da polpette.
Numeri ufficiali, prodotti dai ministeri, dalle forze dell'ordine, dalle autorità regionali, dalle Asl. Fatti noti anche se taciuti. Numeri che bastava cercarli per trovarli.
Numeri che era necessario essere ciechi professionisti per non vederli.
E poi i giornalisti si permettono di fare la morale all'omertà dei napoletani che non denunciano i criminali!!!!
Solo un pazzo lo farebbe, di mettersi contro la malavita, affidandosi ad uno Stato infiltrato in ogni suo livello dalla Massoneria dei Furbi.
Ma questo libro scassa le palle anche perché ci sono pure le proposte. Gli esempi che altrove, e anche a Napoli, hanno funzionato.
Le prove che sarebbe possibile tagliare decine di milioni di euro dai bilanci pubblici, denaro buttato che potrebbe invece servire a fronteggiare l'emergenza.
Ad esempio le proposte sul risparmio energetico (20 milioni di Euro? Oppure 30?) che abbiamo portato personalmente, io e mio padre, a Bassolino, De Palma, Jervolino, nei giorni del lutto per l'assassinio di Emilio Albanese.
Persona dolcissima, ucciso sui gradini di casa, per uno scippo.
Ci hanno ascoltati con accondiscendenza pensando che erano in ritardo per qualche cena importante.
Volevamo far uscire il libro prima delle elezioni. Perché è giusto che queste informazioni siano note prima del voto, con la speranza che diano forza a chi come Oddati (candidato vice sindaco con la Jervolino) e Marco Rossi Doria (candidato sindaco indipendente) stanno mostrando di voler cambiare le cose. Oddati è l'assessore che è riuscito a realizzare il miracolo di far funzionare i vigili, tanto che Napoli, per la prima volta, ha battuto 1 a 10 qualunque altra città italiana nel sequestro dei motorini. Marco Rossi Doria è il maestro di strada che da anni, lavorando nei quartieri più disastrati, ha lottato per porre un limite al degrado culturale.
Avevamo trovato un editore napoletano, entusiasta di pubblicare un libro con la mia firma, visto che di libri di successo ne ho scritti tanti.
L'accordo era fatto, mancava la firma del contratto, il libro era già stato consegnato. Poi passano i giorni e non succede niente. Alla fine, dopo vari solleciti una cortese lettera: "la ringraziamo per la proposta ma non è in linea con i nostri progetti editoriali".
Allora via a correre, a cercare un'altra casa editrice che sia disposta a pubblicarlo in tempi rapidissimi, dopo le settimane perse... E nelle trattative siamo chiari: attenzione questo è un libro cattivo...
La troviamo, alla fine, una casa editrice che non ha paura, gente di sinistra, alternativi, si dimostrano entusiasti, contrattiamo anche le percentuali per i diritti d'autore. Sono talmente contenti che ci accordano condizioni ottime... Consegniamo subito il libro, sarà in libreria entro 14 giorni.
Passa una settimana. Arriva un messaggio: "la ringraziamo per la proposta ma non è in linea con i nostri progetti editoriali".
Cazzo.
Intendiamoci, li capisco. Pubblicare un libro come Napoli nel sangue, non è uno scherzo. Soprattutto se vuoi continuare a fare l'editore a Napoli.
Certa gente, certe cattiverie se le lega al dito. Sotto elezioni poi...
Bene.
Ma, l'efficienza del sistema della censura preventiva e dell'ostracismo mediatico, cari signori di Napoli, oggi ha una falla spaventosa.
Si chiama internet.
E, alla faccia di lorsignori, il libro adesso lo puoi leggere in rete. Se lo vuoi te lo spediamo via e-mail (www.commercioetico.it/libri/jacopo-fo.html).
Non gratis come abbiamo fatto con altri libri. Per questo lavoro non ci interessano lettori non disposti a condividere gli oneri della battaglia. Se non possiamo avere tanti lettori vogliamo che almeno siano lettori attivi.
E se deciderai di buttare 5 euro per leggerlo e se ti farà schiumare dalla rabbia, forse potrai fare un grosso dispetto a questa gente. Parlare con i tuoi amici di questo libro e raccontar loro cosa racconta.
Esiste un libro proibito su Napoli.
Un libro che è una fotografia nitida dell'assurdo criminale di Napoli, stampata su carta millimetrata.
Quanti lo leggeranno proprio non lo so.
E tutto quello che so fare l'ho fatto.
Adesso stiamo a vedere.
Questo mostro che vive dentro la città più bella del mondo ha ucciso persone meravigliose.
E io resto qui incazzato e impotente.
E a sperare l'impossibile. Sempre lo stesso impossibile che inseguo da tutta la vita.
Che un giorno gli italiani si sveglino male e mandino affanculo 'sti fetenti.
P.S.: Dieci giorni fa Grillo si è unito al coretto dei poveri illusi che denunciano la truffa dell'energia elettrica prodotta con il gas e pagata come se fosse prodotta dal solare. Una scoppola da decine di miliardi di euro prelevati dalle tasche di tutti gli italiani.
Dicevamo "adesso che lo sa un milione e mezzo di persone almeno vedremo se succede qualche cosa.
Ma, cari miei, non si è mossa foglia...
Vedo demoni.
Schiumanti di rabbia,
gridare insulti alla ragione umana.
E attendo
con disperata speranza.
Una speranza deceduta che non riesci a seppellire.
Come uno spettro di assassinato
che continua a vagare per le stanze della tua mente.
Lo sai che non c'è speranza
eppure
le unghie delle dita del sogno
continuano a graffiare i muri
pregando
che la Grande Scoreggia Cosmica
li annichilista.
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