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Grazie

La Redazione di Cacao

Commenti

Buongiorno!
sono una delle tante persone a cui invii iscritte alla tua mailing list; visto che tu e la tua redazione siete sempre molto attenti ai problemi ambientali e di salute, vi segnalo una vicenda, abbastanza controversa, che si sta verificando in una località della bassa modenese (Rivara), dove io lavoro e vicino a dove vivo.
In parole semplici si tratta della realizzazione di uno stoccaggio di gas che, a detta di molti, potrebbe essere molto pericoloso.
E' già nato un comitato salute e ambiente per sensibilizzare i cittadini e opporsi a questa realizzazione, che è riuscito anche ad ottenere l'attenzione di Beppe Grillo.
Ti segnalo il sito internet www.ambientesaluterivara.it perchè anche tu possa conoscere, e magari divulgare, la notizia.
 
Grazie per la cortese attenzione

 

Grazie a chi ti ha fatto questa segnalazione, sono della zona di Mirandola e questa vicenda mi inquieta tanto. So che ormai se ne occupano anche al governo e speriamo decidano per il NO!
la nostra e' una zona sismica, quando ci sono scosse di terremoto, ne seguono sempre altre vedi il 1987 quando ogni notte si tremava!
Ciao e complimenti per il sito

“sinistra imperiale”
a cura di Paolo De Gregorio – 24 gennaio 2007

D’Alema ci racconta perchè non possiamo andare via dall’Afghanistan: se lo facessimo il nostro “peso internazionale” diminuirebbe e ci isoleremmo dall’Onu e dalla Nato.
Ricordo semplicemente, ma fermamente, che l’Onu non ha mai evitato una sola guerra, non ha espulso gli Usa che non hanno obbedito al monito di non aggredire l’Iraq, non ha dato uno Stato ai palestinesi in 50 anni, resta in mano alle 5 nazioni con diritto di voto che producono e smerciano l’80% di tutte le armi in circolazione (e come massimo consesso di PACE è grottesco), e forse non dargli molto peso sarebbe un segno di intelligenza, come sarebbe molto intelligente uscire dalla Nato che è una organizzazione a guida Usa, che però decide la politica estera dell’Europa.
Quanto al “peso internazionale dell’Italia” esso è meno che zero, il suo peso militare ininfluente, il grosso delle truppe parla inglese, la strategia la decidono loro, e verremo solo coinvolti in una sconfitta sicura, perché la pretesa imperiale di guidare il futuro politico ed economico di quella area geo-politica, ha trovato nell’Islam il collante antioccidentale che farà fallire per sempre le pretese egemoniche di Usa e Occidente su quelle terre.
D’Alema, quale esponente di un governo di segno opposto a quello precedente, avrebbe il dovere di convocare tutti i ministri degli esteri europei con l’obiettivo di arrivare ad una immediata non belligeranza in Afghanistan, e alla convocazione di una conferenza di PACE tra i talebani e le altre componenti del popolo afgano.
Questo mi aspettavo da un ministro degli esteri europeo e di sinistra, e non la spocchiosa dichiarazione di appiattimento sulle decisioni degli Usa e del loro cameriere Silvio Berlusconi, irridendo al proposito (tiepido) della sinistra radicale e dei Verdi di far mancare il proprio voto al rifinanziamento della suddetta “missione”.
Mantenere la stessa politica di Berlusconi e di Bush, in estrema sintesi, significa essere certi di una vittoria militare che mantenga il paese afgano sotto il controllo occidentale.
Ma questa pretesa di comandare a casa d’altri si chiama imperialismo, senza virgolette, e gli imperi prima o poi fanno una brutta fine, e personalmente non ho il minimo dubbio che nel medio termine tutti gli occidentali saranno cacciati, basterebbe solo che il Pakistan si allontanasse dalla politica Usa e provasse più interessante e redditizio ricevere petrolio e gas da Iran e Irak con oleodotti e gasdotti che passano sul suo territorio, appoggiato in questo da Cina e India che vogliono situazioni stabili ai propri confini, e anche esse desiderose di ricevere il petrolio del Medio Oriente. Tutta l’economia asiatica ha bisogno di PACE e della energia mediorientale e il suo peso è oggi così grande che, in un modo o nell’altro, questi interessi prevarranno su quelli occidentali e gli imperialisti si dovranno rassegnare a comandare solo a casa propria.
In questa realistica prospettiva, l’Europa dovrebbe avere il buon senso di smarcarsi dalla fissazione Usa di far politica con la forza militare e per prima cosa deve sciogliere la Nato e revocare il permesso di basi militari sul territorio europeo e pensare ad una politica di PACE e di integrazione economica con Russia e Medio Oriente.
Un mondo multipolare, senza egemonismi, sarà un mondo più vivibile e pacifico, e si potrà pensare a destinare le immense risorse sprecate per gli armamenti a risolvere i problemi della fame e dell’ambiente.
E questo significa tutelare la “vita”, non limitarsi a difendere gli embrioni surgelati!
Paolo De Gregorio

“ecco di chi siamo alleati!”
a cura di Paolo De Gregorio – 30 gennaio 2007

Corriere della Sera 30 gennaio: Israele potrebbe aver rotto le regole nell’uso di bombe a grappolo (le cluster bombs di cui la Sgrena denunciava l’uso anche in Irak), nel sud del Libano. Lo sostiene un rapporto del governo americano presentato ieri al Congresso. Israele avrebbe violato l’accordo di “uso” degli ordigni (traduco: gettati fra i civili), cioè le restrizioni sottoscritte all’atto dell’acquisto dagli Usa.
Qui raggiungiamo il massimo del freddo e criminale cinismo, condito delle sistematiche bugie con cui gli Usa fanno la loro politica di aggressione, e ricordiamo le false prove costruite a tavolino che certificavano il possesso di armi di distruzione di massa da parte irakena.
I nostri alleati e liberatori, nonché ferventi cristiani, costruiscono e vendono bombe a grappolo o a frammentazione che sono dirette esclusivamente contro i civili, in quanto non esplodono subito, ma lasciano sul terreno centinaia di micro bombe che esplodono solo al contatto, che rendono invalidi e uccidono soprattutto i bambini che le raccolgono.
E spesso gli ingegneri americani le progettano a forma di giocattolo al fine di rendere più piacevole la morte dei bambini che le raccolgono.
Da anni l’ONU (organismo non utile) ha denunciato vanamente l’uso di queste bombe progettate proprio contro i civili.
Il fatto grottesco è che il Congresso Usa censura l’uso (irregolare) di queste bombe da parte di Israele, bombe che gli americani hanno costruito, gli hanno venduto, e che usano regolarmente in Irak.
Ma dove sono quelle infinite organizzazioni a difesa della “vita” che negli Usa impediscono gli aborti, difendono feti surgelati, sono contro l’eutanasia e per l’accanimento terapeutico che tiene occupati per anni letti in ospedale (lasciando crepare altri), dove sono questi signori quando la loro nazione fa operazioni di morte del genere? Non sarebbe giusto ed elementare chiedere che tali strumenti non siano costruiti, e tanto meno venduti a chicchessia?
La loro religione dice “non uccidere”, ma quando si tratta di “nemici”, magari musulmani, chiudono un occhio e rinunciano di colpo ai loro principi.
Un paese come gli Usa, che si autodefinisce democratico, ma da 50 anni fa politica egemonica con la forza del suo apparato militare per aprire la strada alle sue multinazionali, è capace di qualunque menzogna e nefandezza, e noi europei non lo vogliamo come alleato, non vogliamo, come occidentali, essere omologati alla sua politica, vogliamo smarcarci stracciando gli accordi sottoscritti da altri, e solo così l’Europa avrà quel peso internazionale che le spetta, e che non avrà finchè sarà subalterna alla politica Usa.
Paolo De Gregorio

Cambiamento Climatico.-1° febbraio 2007 ore 19.55 - 20.00

Come in Francia, anche in Italia, grande mobilitazione dei cittadini contro il
Cambiamento Climatico.
Non è un'azione impegnativa e non ci costa nulla!
La data? 1 febbraio 2007

leggi:

L'ALLEANZA PER IL PIANETA TERRA (gruppo francese di associazioni ambientali)
lancia un appello semplice a tutti i cittadini del pianeta:
spegnete la luce
il 1° febbraio 2007 ore 19.55 - 20.00
5 minuti per il ns pianeta!

Non si tratta di economizzare l'elettricità ,
ma di attirare l'attenzione dei cittadini e dei media, sullo spreco
di energia e l'urgenza di mettere nelle agende dei nostri politici le
questioni ambientali.
Il cambiamento climatico ci riguarda tutti, ma è un argomento
purtroppo che sembra non importare molto !

Perchè proprio il 1 febbraio?
E' il giorno in cui verrà pubblicato il nuovo rapporto del gruppo di
esperti climatici delle nazioni unite.
Questo evento avrà luogo in francia: non bisogna lasciare passare
questa occasione!
Se riuscissimo veramente a partecipare tutti, questa azione avrà un
reale peso mediatico e politico !

Fate circolare il più possibile questo appello intorno a voi !!

sarò breve, rimando a uesto post sull'allargamento di un'altra base militare USA, stavolta in Sicilia:

http://blog.libero.it/KudaBlog/2287112.html

www.kuda.tk

A MILANO, AL VIA LA CAMPAGNA “A STRESS-FREE WORLD”, PROGETTO PILOTA PER UNA NUOVA QUALITA’ DELLA VITA: UNO SVILUPPO PERSONALE SOSTENIBILE ATTRAVERSO LO YOGA E LA CONOSCENZA VEDICA.
Milano, 20 gennaio 2007 -

Da gennaio a giugno 2007, a Milano, prende vita la campagna di sensibilizz-Azione “A STRESS-FREE WORLD… comincia dalla tua città”, un’iniziativa che ha l'ambizione di portare concretamente alla città una nuova "qualità" di vita rispondendo a quelle che sono per l’individuo le sfide principali del vivere metropolitano - stress, separazione, competizione, depressione - attraverso un'esperienza che attinge alla conoscenza più antica dell'umanità (quella Vedica, di cui lo Yoga è parte) e che trascende le varie culture e gli stili di vita rivelandosi una via attuale per vivere più sani e felici, partendo da sé e interagendo con più armonia con il proprio contesto di vita.

Promossa dall’Associazione Arte di Vivere e da AIVU Onlus – ONG internazionali a carattere educativo e formativo fondate dal leader umanitario Sri Sri Ravi Shankar e oggi attive in oltre 140 Paesi – la Campagna prenderà vita in collaborazione con alcuni dei protagonisti della vita milanese animando i diversi contesti del vivere quotidiano cittadino attraverso una serie di YOGA HAPPENING (dal seminario di Yoga & Meditazione, allo stage tematico, dalla conferenza alle serate di musica e recitazione) che consentano al grande pubblico di FARE ESPERIENZA dello Yoga quale strumento per rilasciare lo stress fisico, mentale ed emotivo e
 recuperare vitalità ed energia
 vivere migliori relazioni
 sviluppare e sostenere uno stato di benessere, chiarezza e creatività della mente.

Per ciascuno degli appuntamenti aperti al pubblico è previsto un costo di partecipazione che andrà a sostenere il progetto MEDICINE COMPLEMENTARI: DEPRESSIONE, progetto italiano attivato due anni fa da AIVU Onlus, come risposta all’invito dell’OMS ad approntare strategie terapeutiche alternative alle attuali per il trattamento della depressione e delle patologie ad essa correlate. Il progetto si propone di attivare un intervento terapeutico pilota e una ricerca in collaborazione con il dipartimento di Gnatologia Clinica del Dental Building dell’Ospedale S.Paolo di Milano, basato sull’utilizzo delle tecniche di respirazione yogica quale supporto nel trattamento di stress, ansia e depressione.

La Campagna culminerà la prossima estate nell’evento di raccolta fondi a sostegno del progetto: “YOGA VILLAGE: SALUTE & FELICITA’”, 4 giornate contenitore per portare l'ESPERIENZA dello yoga come stile di vita basato sull'Unione e l'Armonia nella Diversità e su tecniche millenarie che consentono all'individuo di ritrovare lo spazio interiore di salute, pace e serenità dal quale lo stesso può muoversi per vivere armoniosamente e contribuire a costruire il sociale intorno a lui.

Le realtà cittadine che stanno aderendo alla Campagna –dal Poli Design e le Università alle Palestre 20Hours, alla Clinica Olistica Lifegate, alle aziende e ai centri benessere – porteranno in modo concreto e attuale l’esperienza dello Yoga alle categorie più significative della vita milanese: giovani (Università), business people (Aziende), creativi (Design & Fashion), pubblico attento al benessere (Palestre e Centri) e alla cultura (Associazioni culturali), disagio sociale (Istituzioni pubbliche).
Tutte sentono l'importanza di sostenere l’iniziativa quali "protagoniste attive" nel contribuire a rendere possibile un’”onda” che coinvolga l’intera città portando nuova energia attraverso una più ampia visione e tecniche concrete per uno Sviluppo Personale Sostenibile.

CALENDARIO APPUNTAMENTI CAMPAGNA “A STRESS-FREE WORLD”
Febbraio-Maggio 2007

25 FEBBRAIO – SPAZIO L’INVISIBILE (via Gentilino 6) – Stage tematico “SRI SRI YOGA E MEDITAZIONE”. Aperto a tutti

10 MARZO – PALESTRA 20HOURS (via Fezzan 9 – MM Gambara) – Stage tematico “SRI SRI YOGA: ESPANDERE LA VITA”. Aperto a tutti.

16-17 MARZO – SPAZIO L’INVISIBILE (via Gentilino 6) – Stage tematico “SRI SRI YOGA: GESTIRE LE EMOZIONI”. Aperto a tutti

17-18 Marzo – ALIMENTAZIONE NATURALE E STRESS: CUCINA VEGETARIANA – Seminario di cucina e salute secondo la Conoscenza dell’Ayurveda (con Wayne Featherstone, esperto di Yoga e Ayurveda e capo Chef del ristorante vegetariano Soline Restaurant Decouvertes di Lione)

19 MARZO – UNIGOLD (via Larga 11 – MM Duomo) – Conferenza dal titolo “LA SCIENZA DEL RESPIRO”, riservata agli iscritti al programma annuale dell’Università.

23-25 MARZO – Seminario “MEDITAZIONE SAHAJI SAMADHI: VIVERE LA CALMA ANCHE IN MEZZO AL CAOS” . Aperto a tutti.

12-17 APRILE – ASS. ARTE DI VIVERE (via Luosi 15) – Seminario ARTE DI VIVERE: YOGA & MEDITAZIONE. Aperto a tutti.

21 APRILE, ore 16.00 – LIBRERIA ECUMENICA (Galleria Unione 1, ang. Piazza Missori) – Conferenza “YOGA: SALUTE & FELICITA’”. Aperto a tutti.

29 APRILE – PALESTRA 20HOURS (via Sismondi) – Stage tematico “SRI SRI YOGA: ESPANDERE LA VITA”. Aperto a tutti.

4 MAGGIO, ore 18.00 – ISPA - Conferenza “YOGA: SALUTE & FELICITA’”. Aperto a tutti.

11 MAGGIO, ore 20.00 – IL CENTRO (Via Cà Bianca – Busto Arsizio) - Conferenza YOGA: SALUTE & FELICITA’. Aperto a tutti.

IL CALENDARIO VIENE AGGIORNATO OGNI SETTIMANA, VIA VIA CHE NUOVE REALTA’ CITTADINE ADERISCONO. AIVU Onlus Linea Info tel. 20 26144598 – www.aivu.org

- forza Hilary! –
a cura di Paolo De Gregorio – 15-2-07

Qualche mese fa il grande scrittore americano Gore Vidal, commentando la vittoria dei democratici alle elezioni americane di medio termine, disse “la buona notizia è che i repubblicani hanno perso, quella cattiva è che hanno vinto i democratici”.
A quegli imbecilli che sostengono che negli Usa c’è la democrazia, vorrei far notare che il meccanismo fondamentale del sistema elettorale americano è il “vile denaro” senza il quale non si ha la minima visibilità, né possibilità di avvicinarsi al potere, e, se non possiedi direttamente questo denaro, lo devi chiedere a quelli che lo possiedono, che poi sono sempre gli stessi.
La signora Clinton, democratica, cristiana, nella ultima campagna elettorale ha speso la bella cifretta di 50 milioni di dollari per arrivare ad essere tra i pochi che aspirano alla Casa Bianca e proprio oggi 15 febbraio 2007, probabilmente per rassicurare i suoi azionisti e poter spillare altro denaro, ha dichiarato di essere favorevole ad un attacco preventivo all’Iran, sgombrando il campo da qualunque equivoco: la politica estera americana non si cambia.
Si sa, gli americani sono tipi che si affezionano, mantengono gelosamente le proprie tradizioni, e se qualcuno cambiasse la politica estera, potrebbero offendersi e magari farlo fuori, sempre per tutelare la democrazia e i principi cristiani che sono il fondamento della loro nazione.
Il massimo che può essere concesso alla signora Clinton, per seguire le luminose orme del marito, è poter assumere degli aitanti “stagisti” uomini, da utilizzare nelle ore di lavoro nella “sala ovale”, sotto la scrivania, e concedersi rilassanti “fellatio”, per una sana riscossa femminista.
Paolo De Gregorio

Gentili amici,


mi chiamo Daniela Grandi e sono una redattrice del telegiornale de la7.

Di ritorno dal Burkina Faso ho realizzato uno speciale che racconta un po' delle cose che ho visto e - soprattutto - parla di donne che cercano una strada per uscire dalla povertà. Sono esempi positivi, l'Africa non è solo disperazione. La seconda parte dello speciale è della mia collega Silvia

Resta e racconta del Kenya  e delle donne che lì - sottopagate - coltivano fiori. I prodotti chimici rovinano le loro braccia e inquinano. I fiori, bellissimi, vengono spediti ad Amsterdam e venduti ovunque.

Per logiche che non faticherete a comprendere, questo speciale è stato

programmato in prima serata di sabato...di fatto mandato al massacro.

Così si potrà dire che l'Africa è un argomento che non fa ascolto perché è noioso e che l'informazione non serve (anche quella è noiosa).


Solo se lo ritenete opportuno vi chiedo di segnalare a più persone che

potete lo speciale. Lo hanno intitolato "Rose d'Africa", è in onda

sabato 17 febbraio alle 20.30.


Grazie e saluti

 

ho visto lo speciale sul burkina faso l'ho trovato di 1 bellezza dolcezza sconvolgente sono rimasta a guardare queste donne a stupirmi x il loro coraggio la dolcezza con cui parlavano della loro condizione mi sono persa negli sguardi dei bambini che con occhi pieni di gioia tristezza diffidenza mi fissavano altre sensazione mi è venuta nel VEDERE che l'universo maschile ha 1 atteggiamento completamente diverso di fuga direi Vi ringrazio spero che altri come me abbiano visto nel senso + vero della parola ora credo che non basti sto cercando il modo per essere vicino a chi lotta con loro quotidianamente perchè vorrei poter dare 1 aiuto concreto a chi lavora realmente con loro e x loro GRAZIE SE QUALCUNO SA DIRMI COME POSSO FARE MI RISPONDA

Carissima,
per aiutare il Burkina puoi vedere questo sito http://www.centroghelawe.org/, si tratta di un progetto che sta portando aventi Simone Canova di Cacao. Ormai son tre anni che Simone e gli altri hanno iniziato questa avventura e di aiuto hanno veramente bisogno!
Grazie per tutto
Gabriella

volevo ringraziarti per l'indicazione mi metterò subito in moto sono molto contenta che tu mi abbia risposto è la prima volta che scrivo è proprio 1 coincidenza incredibile dopo aver visto il servizio ne parlavo col mio compagno e ci interrogavamo su come rendere reale la nostra partecipazione e questa mattina x caso sono entrata nel blog e ho letto lo scritto di daniela grandi dopo 1 periodo di grande chiusura e dolore sto cercando di riaprire la porta spero che questo sia l'inizio di 1 grande respiro CIAO GRAZIE

DA NON PERDERE

I pomeriggi della Societa' geografica italiana
All'interno di questa iniziativa, se siete dalle parti di Roma, non perdetevi mercoledi' 28 febbraio 2007, alle ore 16.30, nell'Aula "Giuseppe Dalla Vedova"di Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (Roma) l'incontro-dibattito con Sergio Frau, autore del libro "Le Colonne d'Ercole, un'inchiesta" (ed. Nur-Neon).
Il libro, oggi all'ottava ristampa dalla sua pubblicazione nel 2002, ha suscitato un approfondito e appassionato dibattito tra gli studiosi della prima storia del Mediterraneo.
Sono sempre state laggiu', a Gibilterra, le Colonne d'Ercole? Erano proprio li' sin dall'inizio? Da quando Pindaro ne parlo' per la prima volta  nel 476 a.C.?
Non e' piu' probabile, che un tempo - prima che Alessandro facesse grande il mondo e che, poi, Alessandria, con la sua Biblioteca, ne ridisegnasse le mappe - quelle Colonne fossero invece al Canale di Sicilia?
Per maggiori informazioni http://www.colonnedercole.it/

 

ti devo contraddire io ho partecipato è mi è stato mandato a casa un ticket di 5 euro che puo essere usato per fare la spesa

Invito conferenza stampa

Clima, energia, mobilità urbana: può Firenze essere città europea ad emissione zero?

Mercoledì 28 ore 13.00 presso il PopCafé Point of Presence
Piazza Santo Spirito 18a/r
Firenze

Promossa da www.ecquologia.it

Da una collaborazione dei forum Mondo Nuovo e Promiseland, è nato un nuovo laboratorio di lavoro che si propone di elaborare un manuale semplice e pratico sull'uso possibile dei pannolini di stoffa per bambini.
Come per il manuale dei detersivi bioallegri si inizia studiando i pannolini monouso tradizionali e scoprendo di cosa sono fatti e quali problemi provocano, per passare poi alle alternative che sono nell' ordine:

- pannolini monouso biologici
- pannolini di stoffa
- "senza pannolini", sia come pratica unica che come metodo da integrare agli altri

Cerchiamo come sempre una via "Possibile", che offra alternative per tutti e per tutte le esigenze, cosicchè ognuno possa adattare alla propria situazione e possibilità questo nuovo modello.
Poichè tra di noi ci sono delle mamme che usano o hanno usato pannolini di stoffa, la parte riguardanti questi ultimi ci è abbastanza chiara.

Al momento stiamo cercando notizie certificate e valide sui pannolini biologici monouso, questo campo ci risulta piuttosto fumoso tanto che mi par di rivedere il fumo di seppia che incontrammo quando ci mettemmo a studiare i detersivi biologici: scoprimmo che il fumo dei tradizionali era comunque più facile da schiarire che non quello dei biologici. Conoscere e districarsi tra le ecotruffe e le improvvisazioni belle e buone è un vero delirio.

Stiamo già contattando aziende consumatori e produttori ma chissà come mai non ci risponde nessuno. Non per questo desisteremo.

Dunque lancio questo messaggio in bottiglia per chiedere una mano: se qualcuno vuole partecipare, se qualcuno conosce questi campi e ha informazioni da dare, la porta è spalancata.

Al momento ho trascritto nel forum di città segreta la bozza degli articoli che abbiamo messo a punto fino ad ora.
Naturalmente è solo un inizio e ne verranno mille modifiche.
Sono graditissime anche correzioni di ogni tipo e consigli che possano servire a mettere a punto un documento il più possibile oggettivato e corretto, adatto alla diffusione su grande scala.
Nella bozza non si parla ancora di pannolini di stoffa perchè verranno in successiva parte, ma per quella abbiamo già parecchio materiale pronto

vi lascio il link di città segreta per visionare il lavoro se vi interessa

http://www.enciclopediauniversale.it/areariservata/forum/viewtopic.php?t...

Vi prego di non postare in quel topic così che rimanga "pulito" da altri messaggi e possa io mano mano copia incollare la bozza "formato libro", senza interruzioni che farebbero perdere il filo.
Troverete sempre lì l' indirizzo del topic di promiseland ove stiamo lavorando per raggiungerci là, o potrete aprire un nuovo topic in città segreta per lasciare informazioni

Grazie

- Kyoto: una chimera –
a cura di Paolo De Gregorio – 3 marzo 2007

Volete la certezza matematica che nessuno ha intenzione di fermare l’effetto serra?
Dimostrazione: 70.000 sono le navi in circolazione nel mondo, bruciano 200 milioni di tonnellate di idrocarburi l’anno, a livello globale sono responsabili del 4-5% di emissione di Co2 in atmosfera.
Il forte interscambio commerciale dovuto alla globalizzazione fa prevedere un incremento del numero delle navi del 75% nei prossimi 20 anni e ci sono già ordinativi per 20.000 navi super veloci di grande tonnellaggio.
Per fermare l’effetto serra ci vorrebbe una forte frenata dei consumi e dei trasporti e soprattutto le derrate alimentari dovrebbero essere prodotte e consumate sul territorio, per fermare questo assurdo viaggiare di merci, che fanno assomigliare il mondo ad un fumoso formicaio impazzito.
L’economia globale, padrona assoluta di tutte le decisioni, ha votato per l’aumento di questo frenetico andirivieni di merci, ordina nuove navi, e si fa beffe dei disperati appelli degli scienziati che dicono che abbiamo già superato la soglia della sostenibilità.
L’unica entità che può fermare questa corsa verso l’autodistruzione è la “materia grigia”, nel senso del cervello, di coloro che si rendono conto del disastro in cui ci sta gettando l’economia liberista e cominciano,individualmente e collettivamente, a consumare il meno possibile, rifiutando tutto il superfluo, pretendendo cibi biologici, freschi, sani, prodotti nella propria nazione.
Paolo De Gregorio

- la RAI? A noi! –
a cura di Paolo De Gregorio – 6 marzo 2007

Esterna Baudo sulla TV: la RAI non va privatizzata, la legge di riforma di Gentiloni mette fuori mercato la RAI, Prodi fa gli interessi di Berlusconi perché indebolisce la concorrenza alle TV commerciali.
Tutto abbastanza vero, se la questione fosse la concorrenza tra due aziende, ma non è così. La RAI è di proprietà dei cittadini italiani che l’hanno pagata con la fiscalità generale, è un servizio pubblico, viene mantenuta dai cittadini con il canone, e questa cifra dovrebbe essere spesa per produrre informazioni utili ai legittimi proprietari – fornitori, che sono i cittadini azionisti che pagano il canone.

La cosa ignobile è che la RAI non è mai stata servizio pubblico, ma struttura al servizio degli appetiti smodati dei partiti politici che, attraverso il metodo della spartizione sottobanco, vi hanno piazzato i loro uomini che hanno sempre lavorato per interesse partitico e mai si è avuta una informazione indipendente, critica verso il “Palazzo”, scrupolosa nel far emergere i fatti, ma solo “giornalisti” lottizzati, indaffarati solo a far da megafono ai politici di riferimento, i loro veri padroni ed editori.
Se ciò è vero, e la storia della RAI è quella di una azienda dominata dai partiti politici e sistema di potere e di spartizione, non succederà mai che la politica rinunci a questo potere e qualunque riforma non andrà mai nella direzione di farne un servizio pubblico.
Pochi mesi fa lessi una bozza di proposta di legge di iniziativa popolare, per cui si chiedevano le firme, promossa da Giulietto Chiesa, Tania de Zulueta e altri esponenti di sinistra, che per la verità mi sembrò totalmente impraticabile e cervellotica, e finì che neppure le firme occorrenti furono raccolte.

La mia proposta, se vogliamo cacciare i partiti dalla RAI, è questa: come in qualunque azienda di proprietà dei cittadini azionisti, ogni 5 anni, si vota per eleggere il direttore generale (con il potere di nominare il consiglio di amministrazione), e i votanti sono quei cittadini che, canone pagato alla mano, decidono quale è la figura che giudicano più adatta a gestire una RAI di servizio. Naturalmente con campagna elettorale, seggi e regole scrupolose.

La democrazia è tutta da inventare, visto che oggi sono solo i gruppi di potere ad avere il monopolio mediatico e la visibilità.
Prenderci il potere di una struttura che è nostra e gestirla nel nostro interesse di cittadini è un fatto democratico, ma ha bisogno di una grande campagna di mobilitazione e di impegno perché possa vedere la luce.
Paolo De Gregorio

MICROFINANZA PER LA PACE
Presentazione dell'Osservatorio Internazionale sulla Microfinanza
con MUHAMMAD YUNUS - Premio Nobel per la Pace 2006
coordina Pier Ugo Calzolari
con Sergio Cofferati, Vasco Errani, Beatrice Draghetti, Mario Baccini, Walter Tega, Romano Prodi, Domenico Santececca, Luisa Brunori, Stefano Zamagni
 
18 MARZO 2007 ore 10
AULA MAGNA DI SANTA LUCIA VIA CASTIGLIONE 36, BOLOGNA
Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri

In collaborazione con:
Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito
Regione Emilia-Romagna
Grameen Bank

Organizzazione:
Dipartimento di Psicologia - Centro Interdipartimentale per la Ricerca e l'Intervento sui Gruppi

L'INGRESSO E' GRATUITO FINO AD ESURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI
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- sinistra radicale? –
a cura di Paolo De Gregorio – 18 marzo 2007

Se tutti noi ragionassimo sui fatti e non sull’aria fritta e sulle ideologie, ci accorgeremmo facilmente che la partecipazione al Governo Prodi, di chi si dichiara addirittura comunista (PDCI, Rifondazione), è un pessimo affare.
Nulla è stato ottenuto di concreto in senso anche solo progressista, Padoa Schioppa promette che il miglioramento dei conti sarà offerto agli industriali come sgravi fiscali, la politica estera rimane quella della destra, ma il consenso politico alla cosiddetta sinistra radicale diminuisce, come dimostra la manifestazione di ieri a Roma contro la guerra all’Afghanistan, e la delusione dei cittadini di Vicenza e della Val di Susa.
Se vi meravigliate che in Italia la sinistra estrema sia così moderata e arrendevole, dovete avere la pazienza di seguirmi in una piccola digressione storica che dimostra che in Italia non vi è mai stata una sinistra antagonista.
Già nel partito comunista delle origini la elaborazione gramsciana parlava della necessità di un incontro tra le due fondamentali culture, quella cattolica e quella social-comunista, strategia che fu fatta propria da Togliatti nella sua “via italiana al socialismo”che, abbandonando ogni ortodossia rivoluzionaria, illuse ed ingannò i proletari italiani assicurando che si sarebbe arrivati al socialismo attraverso una pacifica e progressiva socializzazione della economia.
Dopo il fallimento togliattiano abbiamo il “compromesso storico”di Berlinguer, che tratta con i democristiani un proprio ingresso nel governo per portare “elementi” di socialismo nella economia capitalista, e a tale scopo si allontana dalla Unione Sovietica dicendo di preferire “l’ombrello NATO” alla protezione del Patto di Varsavia.
L’ossessione dell’incontro con i cattolici ci insegue ancora oggi nella strategia di arrivare al “partito democratico”, che altro non è che l’incontro fra vecchi democristiani e vecchi comunisti, che ambiscono solo a mettersi d’accordo su tutto, senza cambiare nulla del sistema di potere capitalista, né il nostro appecoronamento agli Usa e alla Nato.
Lungo questa strada di illusioni e fallimenti la sinistra ha perso dei pezzi, cominciando con la espulsione del ’68 del Gruppo del Manifesto, e si arriverà tra qualche mese alla annunciata scissione dei DS che non vogliono entrare nel partito democratico.
Anche se la somma di questi orfani della sinistra potrebbe arrivare a contare elettoralmente più del 10%, non vi è nulla da sperare per due fondamentali motivi: i gruppi dirigenti sono datati e legati rigidamente a modelli del passato sconfitti dalla Storia, l’altro motivo, è possibile pensare ad un gioco delle parti, visto che finora la “sinistra radicale” ha tenuto dentro il gioco istituzionale i movimenti, i centri sociali, il pacifismo, prendendone i voti e offrendoli al governo Prodi.
Un vero antagonismo in Italia non vi è mai stato, ed è questa una immensa lacuna che deve essere colmata, perché i gravi problemi che presto ci incalzeranno per la crisi del nostro ecosistema, richiederanno un capovolgimento di cultura, di valori, di capacità, di analisi della realtà, che ci porterà a dire che il modello di sviluppo capitalistico è una macchina impazzita, senza controllo, che sta distruggendo il futuro della vita sulla terra, e tutti coloro che continuano a proporci aumenti del PIL, della produzione e dei consumi sono dei pazzi irresponsabili.
E’ su una economia sostenibile, sulla PACE, sulle spese militari trasformate in energie rinnovabili, sulla fine della globalizzazione, sulla autosufficienza alimentare di ogni nazione, sulla sobrietà e la fine del consumismo, che bisogna chiamare a raccolta tutte le persone consapevoli e rifondare la politica, renderla etica e forte, perché se continuiamo a lasciar fare il neoliberismo ci scaviamo la fossa.
Paolo De Gregorio

- ultim’ora –
a cura di Paolo De Gregorio – 22 marzo 2007

---- bombardieri afgani con l’effige di Maometto, partiti da una portaerei che incrocia in acque internazionali al largo degli USA, hanno colpito obiettivi civili statunitensi, legittimati dal fatto che gli Usa ospitano i pericolosi terroristi Bush padre e Bush figlio, che da trenta anni sono dietro tutte le guerre mediorientali, fornendo armi e intervenendo direttamente con falsi pretesti fabbricati per l’occasione.
I ricercati dalla giustizia afghana, e ultimamente anche da magistrati irakeni e libanesi, si rifugiano in zone impervie delle Montagne Rocciose e sopravvivono grazie all’aiuto di popolazioni indigene, estremisti evangelici, che condividono la politica mediorientale dei due ricercati e definiscono i “marine” legionari di DIO.
Ciò che rende impossibile questo scenario, non è certo una questione di “diritto internazionale”, né la sua legittimità, ma è semplicemente una situazione di “rapporti di forza” militare e di propaganda, per cui i terroristi e vigliacchi bombardamenti sui civili del medio oriente sono una necessità per esportare la democrazia, e i bombardati che reagiscono come possono, sono i terroristi.
Colonialisti e imperialisti hanno sempre usato lo stesso metodo: arrivano in un paese straniero armati fino ai denti, mettono un fantoccio indigeno corrotto al loro servizio, stabiliscono che quello è il governo legittimo, e poi chi resiste a questa classica operazione è un terrorista.
La “democrazia” partorisce questi mostri ed è diventata una parola senza significato, senza etica e, come il falso comunismo, andrà presto nella spazzatura della storia.
Ricordo che la democraticissima Francia, che per il suo DNA doveva mantenere fede ai suoi principi fondanti: uguaglianza,fraternità,libertà,invase tranquillamente l’Algeria, Stato sovrano. Dichiarò legale questa prepotenza e dopo una repressione feroce, dopo torture e massacri, dopo aver definito terroristi i resistenti, fu cacciata a suon di bombe dai “terroristi” che aveva creato.
Paolo De Gregorio

- l’Europa che non c’è –
a cura di Paolo De Gregorio – 24 marzo 2007

Certo non vi è limite alla idiozia degli intellettuali la cui attività, ben remunerata, è quella di complicare le cose semplici, andare fuori tema e, in questo caso, dare velleitari ultimatum alla politica.
L’occasione è il cinquantenario dei Trattati di Roma che misero la prima pietra della Comunità Europea e il problema è questo:
“Come osiamo noi europei celebrare quando poche miglia più a Sud i più deboli e indifesi sono uccisi in Sudan?” (fonte Corriere della Sera-24 marzo 2007). E poi la perla: “l’Europa è una eredità culturale che sostiene una fede condivisa nel valore e la dignità dell’essere umano”. Le firme sono di Umberto Eco, Gunter Gross, Dario Fo, Bernard Henry Lévy e altri.
Insieme alla Chiesa cattolica, che vuole mettere nella Costituzione europea un riferimento alle “radici cristiane dell’Europa”, questi signori ci vogliono far credere che l’Europa abbia una eredità storica e culturale da esibire come una medaglia e non già un passato colonialista di cui vergognarsi in eterno: le secolari guerre di religione, i crimini della Inquisizione, l’abbandono dei comandamenti da parte della gerarchia ecclesiale che già dalle Crociate si mise sotto i piedi il comandamento NON UCCIDERE, fino all’affermarsi del fascismo e del nazismo.
Nemmeno uno studente delle scuole medie riuscirebbe a trovare nella storia europea qualcosa che rappresenti un modello a cui ispirarsi, e anche la rivoluzione francese fu abbandonata per quel guerrafondaio di Napoleone, e la Francia moderna si distinse per prepotenze colonialiste in mezzo mondo.
L’unica cosa che ci sarebbe da dire sull’attuale situazione europea sarebbe la verità, senza retorica e senza obiettivi altisonanti, che vede i 27 paesi membri senza una politica comune che venga deliberata democraticamente, quindi senza peso politico perché ogni paese va per conto suo, senza autonomia per le perduranti servitù militari concesse alle basi USA – NATO che ci coinvolgono in una politica aggressiva che ci danneggia e ci umilia, senza una difesa europea integrata che ci liberi da “protettori” interessati solo a mantenere l’Europa subalterna alle strategie atlantiche.
Il “prestigio internazionale” a cui possiamo aspirare non è certo quello che ci deriva da essere alleati degli Usa, ma è quello che avremmo se l’Europa fosse un soggetto politico indipendente, forte della sua moneta e soprattutto pensasse alla sua sicurezza con una politica di PACE e di integrazione economica con Russia e Medio Oriente.
Cari intellettuali del piffero, è questa la battaglia politica da fare per l’Europa,ma credo che temiate per i vostri affari e gli editori che non vi pubblicherebbero più niente. Siete ricchi e sazi, ma non avete il coraggio di dire verità elementari,fate parte del sistema che integra gli intellettuali coprendoli di soldi e di elogi e, tutti, proprio tutti, diventate curiali, conservatori, e occultate, con i vostri giochi di parole, come va veramente il mondo.
Paolo De Gregorio

La notte tra il 4 ed il 5 aprile, un gruppo di mafiosi o di aspiranti tali, ha sradicato l'albero piantato in memoria di Peppino Impastato a Termini Imerese. L'albero è stato appoggiato su un muro riportante la scritta "w la mafia". Quale atto di inaudito coraggio fare violenza su un albero!Certamente più facile che sradicare le radici della loro coscienza mafiosa e vigliacca, che li porta a fare violenza sulla natura, sugli uomini e addirittura sulla memoria.

Vorrei che in ogni paese ed in ogni città fosse piantato un albero in memoria di Peppino Impastato, avete idee? Possiamo organizzarci in qualche modo?

Auguri di buone feste a tutti

ps:per chi non lo sapesse Peppino Impastato era un giornalista, nipote del boss mafioso Tano Badalamenti. Se volete sapere qualcosa della sua storia guardate il film "I cento Passi".

- guerrafondai…..arrendetevi!
a cura di Paolo De Gregorio - 9-04-07

Se vogliamo avere la certezza che per il cinquantenario della UE c’era ben poco da festeggiare, ecco la invocazione di Angela Merkel a costituire un esercito integrato europeo, scelta che avrebbe dovuto essere affrontata ben prima di far passare mezzo secolo, per non continuare a essere un umiliante protettorato USA a cui si è delegata la nostra difesa, e di conseguenza anche la nostra politica estera.
Il perdurante stallo su questa materia è certificato dal fatto che esiste una sconosciuta “Agenzia europea armamenti”, nata nel 2004 con un budget di 21,5 milioni di Euro, che servono solo a pagare stipendi e sede a esperti inutili, mentre la materia da trattare non è da specialisti in sistemi d’arma: il nodo è politico perché i paesi europeisti devono prima definire cosa essi intendono per DIFESA EUROPEA e sono i deputati europei che devono decidere in materia.
Infatti, ogni paese europeo quanto ad armamenti si muove per suo conto, facendo il gioco del grande fratello NATO, che consiglia (leggi ordina) scelte di armi da integrare nelle strategie militari USA, piuttosto che quelle necessarie alla difesa europea.
Prova ne sia la costruzione in Italia di una portaerei, la Garibaldi, costata oltre 5000 miliardi delle vecchie lire, che notoriamente è uno strumento militare di attacco e non di difesa, e si integra perfettamente nella politica USA-NATO.
In assenza di una politica europea di difesa, la Nato e gli Usa la fanno da padroni e ci coinvolgono nelle loro avventure di matrice colonialista e imperialista, danneggiando enormemente la nostra integrazione economica con i nostri vicini della Russia e del Medio Oriente.
Alle prossime elezioni europee andremo a votare solo se i candidati affronteranno con decisione il nodo della difesa europea integrata, che significa autonomia e indipendenza dell’Europa, con l’annullamento di tutte le servitù militari straniere.
Gli specialisti della disinformazione, che sono sempre vigili e a libro paga della CIA sono sempre stati in grado di far passare operazioni militari coloniali per anelito a diffondere i principi democratici, l’avidità per altruismo, e sicuramente si attiveranno per sostenere che l’autonomia europea, anche militare, è una mossa anti-Usa dei comunisti.
Noi cittadini europei, di destra e di sinistra, vogliamo che i nostri rappresentanti al Parlamento europeo definiscano cosa intendono per difesa e si deliberi di conseguenza.
La DIFESA del territorio europeo, come qualunque altro territorio nell’era moderna, non ha bisogno né di marina, né di aviazione, ma di missili a corto, cortissimo raggio per rendere nullo un attacco aereo o missilistico. Quindi si dovrebbe investire pesantemente in questo settore fino a possedere armi efficaci, capaci di scoraggiare qualunque attacco missilistico o aereo. Per quanto riguarda un improbabilissimo attacco da terra, niente come una GUARDIA NAZIONALE addestrata sul territorio, con armi leggere antielicottero e anticarro, costituita da tutti i cittadini, uomini e donne dai 20 ai 40 anni, sarebbe adatta al contrasto, e credo che nessuno sano di mente oserebbe invadere un paese così organizzato.
Chi desidera la PACE deve pensare prima di tutto a provvedere alla DIFESA e non dotarsi MAI di armi d’attacco, lezione che dovrebbe imparare quello sprovveduto di Ahmadinejad, premier iraniano, che invece di minacciare la distruzione di Israele con una bomba che ancora non possiede, dovrebbe pensare a come difendersi da un attacco Usa-israeliano ai suoi siti nucleari, che non è in grado di contrastare.
Credo che la migliore DIFESA sia quella di avere una politica giusta, non aggressiva con nessuno, senza prepotenze né “guerre preventive” e delegare qualunque controversia al giudizio del Tribunale internazionale dell’Aia, da eleggere periodicamente a suffragio universale.
Studiare, progettare, costruire in Europa armi di difesa, all’avanguardia, e affidarle ad un piccolo esercito difensivo europeo è cosa giusta, e può dare identità e spirito comunitario al cittadino europeo che non vuole delegare a nessuno né la sua difesa, né la sua politica internazionale.
Paolo De Gregorio

Un articolo che parla dei nuovissimi detersivi che "lavano a 20° in modo perfetto" con la seduzione pubblicitaria di risparmiare corrente e favorire l'ecologia.

Poichè è una grandissima ecofurbata e quello che risparmiano da una parte - energia - lo potenziano dall'altra - inquinamento- abbiamo messo a punto un articolo che spieghi l'altra faccia della medaglia. Se non altro smontiamo la furbata di volerli fare passare per ecologici!

I contenuti sono stati supervisionati e convalidati da un chimico di chiara stima e fiducia, il cui nome non pubblichiamo per risparmiargli l'ennesimo problema con le multinazionali.

Vi preghiamo di leggere e se potete di diffondere queste informazioni, proprio ora che questi nuovi detersivi vengono immessi sul mercato.

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MULTINAZIONALI ECOLOGICHE? DETERSIVO A 20 GRADI? POF!

Pensavamo di non arrivare mai a vedere una multinazionale che si adopera per il risparmio energetico?
E invece no, ci dobbiamo ricredere!
Ci sdraiamo la sera sul divano, accendiamo la TV - o la subiamo a seconda dei casi - e che ci capita di vedere?
Una multinazionale del detersivo panni che si è inventata un detersivo spaziale che lava benissimo, sbianca bianchissimo, smacchia smacchissimo, a soli 20°.
E diligentemente ci spiega quanto è il nostro risparmio economico se da domani ci muniamo di questo detersivo e laviamo a basse temperature.

In tempi d'allerta sulle forniture di GAS ed Energia Elettrica, e grande sensibilizzazione al proprio conto bancario in rosso profondo, chiunque si illumina d'immenso e si sente attirato dalla novità.
Tanto più che per una volta nella vita si sente anche di contribuire alla "Grande Opera di Lavare Ecologicamente". Per una volta tutti Eroi dell'ambiente e di un futuro possibile.

Ecco quindi che miracolosamente le migliaia di ore spese da centinaia di persone su tutto il territorio nazionale, a spiegare e insegnare metodi ecologici di puliza e quant'altro, vengono spazzati da questi miracoli dell'era moderna. Che a ben guardare sono sempre quelli degli anni passati: "I Prodigiosi Miracoli del Tutto Subito".
Si rinsalda il comune sentire del "c'è sempre una scorciatoia per andare dove ne vale la pena".

Ebbene, consci che non ce la faremo granchè a scalfire queste superpotenze, non perdiamo comunque l'occasione di dire l'opinione di chi dell'ambiente si occupa da tempo e dal basso, con costanza e serietà. Si sa mai che qualcuno all'ascolto si fermi ad ascoltare l'altra faccia della medaglia.

La pubblicità è come sempre bene studiata, e come sempre ingannevole: vero che se si lava a 20° si risparmia corrente rispetto ai lavaggi a 40° e 60°, ma la multinazionale vi ha forse spiegato cosa è il danno ambientale di questi detersivi? Composti da molecole che si biodegradano con una difficoltà inaudita?
A questo punto il cittadino medio cade: detto fuor dai denti del danno ambientale non gli frega granchè, l'importante è risparmiare sulla bolletta dell'elettricità.

Fortuna c'è sempre qualche cittadino fuori dalla media che si interessa dell'ambiente. Ecco cosa gli potrebbe interessare di sapere:

I nuovi detersivi funzionano anche alle basse temperature e questo si ottiene aumentando di molto gli enzimi e i candeggianti (percarbonato) nonché gli attivatori degli stessi (TAED o altri più moderni).
E' vero che si risparmia energia nell'immediato, ma questo significa anche inquinare molto, o molto di più di prima.

I produttori di detersivi tradizionali non si fanno alcuno scrupolo ad usare componenti inquinanti e deleteri per l'ambiente.
Se poi vogliono produrre un "detersivo spaziale" che anticipi e sbaragli la concorrenza, altro non rimane loro da fare che aumentare di moltissimo questi componenti. Con buona pace per l'ambiente.
Tanto poi si rivalutano con qualche edificante "missione bontà" attraverso la quale devolvono qualche centinaio di euro ai poveri del mondo, pubblicizzandola sul fustino in modo da attirare consumatori attratti dalle iniziative "etiche".
Intanto loro intascano qualche miliardo di euro che di sovente re-investono in qualche provvido paradiso fiscale quando non nel finanziamento armi ed esercito (vedi " Guida al Consumo Critico" ed. Missionaria Italiana, Centro nuovo modello di sviluppo).

C'è da scommetere che nel giro di poco compariranno altri detersivi miracolosi che laveranno a bassissime temperature.
Aumenterà in questo modo l'inquinamento già altissimo dovuto ai detersivi.

L'offerta delle case produttrici rispecchia la domanda di mercato:
la tendenza generale è di abbassare le temperature di lavaggio (la media italiana è di circa 42°C, in calo)
ma già in Spagna la temperatura è già “fredda” cioè sotto i 30°C per oltre l’85% dei consumatori.
Gran parte delle macchine lavatrici spagnole nascono SENZA la resistenza.

E' utile sapere che: stabilita una dose tipo, ad esempio 100 grammi di detersivo, e lavando a freddo, si ottiene lo stesso risultato di lavaggio a 40°C usandone la metà (e anche meno).
Quindi per lavare a basse temperature bisogna abbondare sui detersivi, in questo caso strutturati in maniera tale da essere molto più inquinanti dei precedenti. Che specie di risparmio è? E risparmio di cosa?

Una cosa da sottolineare per quanto riguarda la pubblicità televisiva del detersivo in questione, è che essa INIZIA parlando di un detersivo liquido (e fin quà tutto bene: liquido per i panni poco sporchi da lavare a basse temperature) ma FINISCE mostrando anche il detersivo in polvere che però non è adatto alle basse temperature, insomma è una furbata (o ecofurbata se volete).

Ecologico è semplicemente imparare a selezionare i capi, lavare a freddo quello che va lavato a freddo e a caldo quello che deve essere lavato a caldo.

Sapere che i detersivi in polvere sono adatti per lavaggi sopra i 40° e per lo sporco più "grosso", e i detersivi liquidi sono adatti per lavaggi a basse temperature e panni poco sporchi e delicati.
Non abbiamo bisogno di un detersivo super inquinante che ci permetta di lavare tutto a 20°.

Abbiamo una testa in grado di scegliere e preparare lavatrici diverse a seconda dell'occasione; la conoscenza per sapere quando usare polvere e liquido e a quali temperature; la consapevolezza che i componenti inquinanti dei detersivi avvelano l'ambiente e la nostra pelle, essendo che ristagnando nei tessuti penetrano attraverso la pelle nel nostro organismo.

Giacchè non siamo idioti arriviamo anche a capire che un modo semplicissimo di risparmiare energia elettrica è imparare a spegnere le luci e gli elettrodomestici che teniamo accesi inutilmente; preparare lavatrici di panni che hanno bisogno di essere lavati, e non di panni messi due o tre ore e ancora puliti; sappiamo caricare lavatrici e lavastoviglie adeguatamente, così da non farle funzionare a vuoto;
conosciamo trucchi come per es. spegnere la lavastoviglie quando arriva in fase di asciugatura, aprirla e lasciare asciugare le stoviglie all'aria, così da risparmiare corrente; o lasciare i panni qualche ora in preammollo in lavatrice, così da potere usare lavaggi più corti; se proprio ci vogliamo sprecare arriviamo a lavare di più a mano e meno in lavastoviglie; ecc ecc.

L'etica e l'ecologia non si inventano dalla sera alla mattina, cosa che ultimamente pare invece andare molto di moda.

Gruppo Mondo Nuovo

http://biodetersivi.altervista.org/
(con internet explorer)

Politica vuol dire: scienza e arte di governare.
Etica è quella branca della filosofia che studia i fondamenti di ciò che viene vissuto come buono, giusto, moralmente corretto.
Ora, cosa c'è di etico in una classe politica che interpreta quella che dovrebbe essere una missione, come la possibilità di arricchirsi e appropriarsi di denaro che non guadagna?
La politica costa, lo sappiamo. E capiamo l'esigenza di mettere il parlamentare in condizione di adempiere al proprio incarico in libertà e senza condizionamenti.
Ma immaginiamo che questo stesso principio accomuni tutti i Paesi Europei.
Perché dunque il parlamentare italiano deve prendere molto di più di un suo collega europeo?

Per leggere tutta la petizione e firmare http://www.comincialitalia.net/petizioni.asp?id_petizione=3

 

Ho saputo ieri che l'Università di Bologna conferirà la Laurea ad honorem in Pedagogia a PATCH ADAMS, venerdì 20 aprile! Carino no?

UN MILIONE DI AUGURI A MATILDEEEEE........
e.....Un mega bacio a Jacopo Nora e Jaele

Giovi

LETTERE AL DIRETTORE

Caro Jacopo,
dai anche tu un occhio a http://www.insiemesenza.org , un sito di solidarieta' online per quanti hanno problemi di alcol-tossicodipendenza, attiva o passiva.
Se vorrai in qualche modo citarci, ci potra' fare solo piacere...
Guido

 

DETERSIVI ECO E SOLIDALI

Tensioattivi sviluppati e prodotti in Italia da olio di cocco del commercio equo e solidale

Tutti i produttori di detersivi, ecologici o tradizionali, comprano i tensioattivi da grosse aziende, spesso multinazionali.
Ciò vuol dire che le stesse aziende producono sia i tensioattivi sintetici pestilenziali sia i tensioattivi di origine vegetale, utilizzati poi dalle aziende ecologiche.
Cioè comprando detersivi ecologici si finanziano le multinazionali del petrolchimico.
E' logico che consumando sempre più un detersivi ecologici le grosse aziende dovranno produrre sempre più tensioattivi vegetali a discapito di quelli petrolchimici.
Però i tensioattivi vegetali delle multinazionali sono ricavati da olio di cocco coltivato in modo intensivo, cioè sfruttando il territorio fino all'impoverimento, e distruggendo foreste o ambienti integri per coltivare esclusivamente cocco.
Finora le aziende di detersivi ecologici non avevano modo di evitare di comprare i tensioattivi dalle multinazionali. Ma quelli di Officina naturae hanno contattato Commercio Alternativo, una delle più importanti centrali di importazione del commercio equo solidale, e con non poche difficoltà sono riusciti a importare un olio di cocco da commercio equo solidale adatto alla trasformazione. Dopo un anno e mezzo di studi, ricerche, prove e controprove sono riusciti a lavorare questo olio in Italia, ricavandone dei tensioattivi completamente vegetali che sostituiranno parte delle molecole finora utilizzate e che utilizzeranno nei loro detergenti. Uscirà quindi entro l'estate una linea di detergenza ecologica, sarà certificata ICEA, in collaborazione con Commercio Alternativo.
La linea manterrà le rigorose scelte che contraddistinguono da sempre i prodotti Officina naturae: assoluta mancanza di derivati del petrolio, conservanti di tipo alimentare e profumazioni con soli oli essenziali.

Gruppo Mondo Nuovo

http://biodetersivi.altervista.org/
(con internet explorer)

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Qui di seguito il comunicato ufficiale:

ERA ORA…! Il commercio equo e solidale entra nelle case di tutti i promotori dello sviluppo sostenibile e stabilisce un’alleanza con l’ecologia domestica.

Officina Naturae, azienda da sempre dedicata esclusivamente allo sviluppo di detergenti ecologici e cosmetici naturali e Commercio Alternativo, centrale di importazione di commercio equo e solidale tra le maggiori in Europa, hanno finalizzato brillantemente la collaborazione sullo sviluppo di detergenti ecologici, con tensioattivi sviluppati e prodotti in Italia da olio di cocco proveniente dal commercio equo e solidale, in fase di ricerca e sviluppo per la certificazione da detergenza pulita AIAB.

Nascono così i primi prodotti per la pulizia della casa che sono in perfetto equilibrio tra garanzia di efficacia del lavaggio, basso impatto ambientale, cura della persona e rispetto delle condizioni sociali ed economiche dei produttori del Sud del mondo.
I prodotti confermeranno le scelte rigorose che caratterizzano da sempre i prodotti Officina naturae.

L’innovativa linea di detergenti si compone delle 3 più classiche referenze:

o detersivo liquido per piatti concentrato
o detersivo liquido per bucato a mano e in lavatrice
o detersivo liquido universale per tutte le superfici lavabili

Grazie alla qualità e all’innovazione delle formulazioni ideate da Officina Naturae i detersivi si pongono all’avanguardia per il rispetto della salute della persona e dell’ambiente, per l’efficacia di lavaggio, per la natura ecologica ed ecocompatibile di tutte le materie prime utilizzate e per l’elevata concentrazione dei componenti che esaltano il rapporto resa/durata.

Con il contributo di Commercio Alternativo è stato importato il prezioso olio di cocco da P.R.E.D.A. Foundation, organizzazione di commercio equo fondata dal più volte candidato premio Nobel per la Pace Padre Shay Cullen e sorta sulle ceneri delle basi militari americane di Olongapo City, nelle Filippine, da anni attiva nella tutela dei minori vittime di abusi sessuali.

Grazie alla produzione e vendita di prodotti di commercio equo, P.R.E.D.A. è in grado di sostenere e promuovere attività di recupero e reinserimento lavorativo di molti bambine e bambini, ostaggi della povertà e oppressi della violenza degli adulti.

La linea sarà distribuita in esclusiva da Commercio Alternativo e Officina Naturae e sarà disponibile a partire dall’estate 2007 in tutte le Botteghe del Mondo.

La Natura si fa Equa….e tu fa la cosa giusta!

www.officinanaturae.com

Che i pannolini per bimbo siano avvolti in un alone di mistero è cosa che nessuno di noi ha mai pensato, ma chiunque si provi a studiare di cosa sono fatti e che cosa si muove dietro la loro produzione e vendita, altro non potrebbe fare che concordare con questa tesi.
Noi di Mondo Nuovo cerchiamo di capirci qualcosa da mesi.
Le uniche persone competenti che ci hanno aiutato, ci hanno anche di sovente garantito dei gran mal di testa. E avevano ragione!

Abbiamo ad oggi a disposizione moltissimo materiale tecnico e affidabile, quello che ci manca è la capacità di tradurre notizie ostiche e laboriose in un linguaggio facile ed accessibile a tutti coloro che usano pannolini bimbo.
Inoltre non è facile parlare di un settore ove si muovono grandissimi interessi e grandi affari sul limite di leggi poco definite e modellate sulla “non trasparenza”.
Per darvi un'idea dei colossi che governano il commercio dei pannolini, sappiate che Procter & Gamble e Kimberly Clark detengono migliaia di brevetti per i prossimi 20 anni.
Giusto il tempo stimato per completare la distruzione del pianeta, se non collaboriamo tutti insieme ad invertirne la tendenza.

Partiremo quindi da un concetto che nessuna multinazionale potrà mai usare per muoverci causa:

“La scelta del pannolino che facciamo indossare ai nostri bambini, è una Scelta d’Amore.
Il modo in cui lo utilizziamo, il tempo per cui educhiamo il bimbo ad indossarlo, sono tutte Scelte d’Amore.”

In questo mondo automatizzato e fortemente manipolato dal commercio, operiamo tutti - per lo più - una scelta di disamore.
Per i bambini e per la terra stessa.
Quella stessa Madre Terra a cui li abbiamo chiamati e di cui non ci stiamo occupando di preservare e risanare nulla.
Questa scelta di disamore è assolutamente inconsapevole.

Possiamo provare a fare in modo che sia diverso, d’ora in avanti.
E siamo proprio noi genitori che dovremmo avere la Speranza e la voglia di costruire un futuro possibile per le nuove vite che portiamo al mondo.
Siamo proprio noi che dobbiamo collaborare da subito a preparare loro ciò di cui avranno bisogno: UN MONDO POSSIBILE.

I pannolini bimbo tradizionali sono costituiti da materiali assolutamente sintetici e altamente inquinanti.
Questi materiali sono fortemente dannosi per l’ambiente, sia in relazione ai materiali con cui vengono prodotti, sia in relazione al fatto che sono tantissimi.
Ogni giorno in ITALIA si usano almeno sei milioni di pannolini usa e getta, in un anno diventano 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica.
I pannolini prodotti in EUROPA costituiscono ogni anno un edificio alto 800 metri e della superficie di un ettaro.
Nel MONDO ogni anno ne vengono edificati 4 o 5.

L’impatto sul bambino non è meno deleterio.
Anche in questo caso l’inquinamento – perché di inquinamento si tratta - è dovuto ai medesimi motivi:
i materiali di cui sono composti i pannolini e il tempo per cui viene protratto il loro utilizzo.
I pannolini più rinomati sul mercato sono quelli super assorbenti. Il messaggio sociale imperante è che un genitore è tanto più bravo quanto più si occupa di offrire al proprio figlio un pannolino di qualità, laddove per qualità s'intende che assorba bene la pipì e lo lasci sempre asciutto.

Il messaggio che vorremmo provare a diffondere è che in realtà la super assorbenza è legata a sostanze presenti nel pannolini – gel super assorbenti – di derivazione assolutamente sintetica e dannosa per il bambino, causa di irritazioni quando non di dermatiti, e concausa di una serie di altri problemi di cui i bambini per primi pagano le conseguenze. Sulla propria pelle, come si usa dire.

I criteri di qualità stabiliti dal commercio e dalle multinazionali, e martellati dalla pubblicità, non sono i criteri di qualità che dovremmo ricercare per il benessere di bimbo e ambiente.
Il pannolino di per se è un danno, perché è uno strumento NON naturale, quindi il nostro corpo non è predisposto per averci a che fare.
Pensiamo quanto saremmo disposti noi ad indossare uno strumento del genere per due o tre anni non stop.
Lo faremmo e lo facciamo in caso di necessità, ma tale è e deve rimanere: un caso di necessità.

Eppure per il pannolino baby succede il contrario: è diventato d’uso comune fare indossare ai bambini della corazze sintetiche di tessuti antitraspiranti, 24 ore su 24. Addirittura si sono di tantissimo prolungati i tempi d’uso del pannolino.
Si arriva ad oggi anche a tre anni e oltre. Dai 4000 ai 5000 pannolini usati da ogni bambino.
I pannolini tradizionali sono così sintetici che si stima impieghino 500 anni per biodegradarsi.

L' incredibile prolungamento dell’uso del pannolino è dovuto proprio ai nuovi modelli super_dry, che lasciano il bambino asciutto e quindi meno infastidito.
Ciò inibisce in lui la necessità di apprendere a controllare gli sfinteri. Considerando poi che in questo mondo super di corsa e super stressato, anche il genitore è tentato di prolungare la fatica dell’educazione al “senza pannolino”, il gioco è fatto.

Perché mai succede una cosa del genere?
Per comodità? E di chi?

Del bambino non certamente.
Del genitore forse, anche se prima o dopo deve rassegnarsi comunque ad occuparsi del rito di passaggio del togliere il pannolino.
L’unica entità che può trarne veramente vantaggio sono proprio le ditte produttrici di pannolini.
Infatti sono loro che comandano attraverso la pubblicità i tempi e i modi d’uso.
Sono sempre loro che sovvenzionano le sale parto affinché esse usino e raccomandino i loro specifici pannolini.
Questa è la quotidianità, e riguarda nelle sale parto sia i pannolini che i latti artificiali.
Accedere alla diffusione dei propri prodotti tramite sale parto è un'azione di marketing assolutamente vincente: significa assicurarsi una grandissima fetta di mercato.
Qualunque genitore si sente invitato e rassicurato ad usare i prodotti consigliati dall' ospedale.
Così come si sente in difficoltà - quando non in colpa - a cambiarli.

E’ bene anche sapere che le multinazionali riescono a mescolare marketing e tecnologia in modo tale da venderci sempre e comunque qualunque cosa abbiano intenzione di fare passare per buona.
Ne sono un esempio i nuovissimi pannolini supersottili, se ne vedono in questi giorni le prime pubblicità e presto saranno in tutti i supermercati.
Il messaggio è accattivante:
- pannolino super sottile per permettere al bimbo maggior agio e MAGGIOR ESTETICA (l’estetica la cercano i genitori, non certo i bambini)
- miglioramento della traspirazione (che non esistendo per quanto riguarda questi prodotti sintetici non può essere migliorata)
- qualche altro millantato miglioramento della socievolezza e dell’espressione delle emozioni, grazie alla maggiore libertà del bimbo e al presunto maggior amore speso dalle mamme nel comprare il nuovo pannolino super sottile.

Nella realtà succede che cambia la forma ma non la sostanza.
Con effettivo genio e lungimiranza i produttori sono riusciti ad inventare un pannolino supersottile utilizzando gli stessi componenti di prima.
Ciò significa che hanno miscelato cellulosa e SAP (gel super_assorbente) trasformando il tutto in palline.
Questa operazione permette loro di ottenere un pannolino pressocche identico al precedente, ma molto più sottile.
Un pannolino più sottile riduce di tantissimo le spese di trasporto del produttore.
Ecco quindi che producono un pannolino identico al precedente, più sottile e quindi meno costoso per loro, e pubblicizzano il tutto per un prodotto innovativo e a vantaggio del bambino.

Stessa cosa hanno fatto con una particolare marca di pannolino “sensitive”.
La casa produttrice ha pubblicizzato un pannolino migliorato grazie all’inserimento di una crema arricchita di vitamine.
Cosicché si è tutti corsi a comprare il pannolino sensitive con la cremina all’aloe.
Ma la casa si è bene guardata dall’ informare che la cremina all’aloe ha dovuto inserirla per diminuire le irritazioni del sederino, dovute al surriscaldamento creato dai materiali quasi totalmente sintetici di cui il pannolino stesso è composto.

Il surriscaldamento del sederino e dei genitali è un problema importante, causa di dermatiti, allergie, sofferenze per il bambino che passa ANNI chiuso in uno scafandro di plastica.

Sappiate inoltre che per i bimbi maschi è anche più pericoloso: gli organi sessuali maschili sono posti all’esterno dello spazio addominale – al contrario degli organi sessuali femminili – proprio perché necessitano di un ambiente fresco.
Per l'università di Kiel (Germania), l'impiego regolare e continuato di pannolini usa e getta provocherebbe il surriscaldamento dello scroto dei bambini, rischiando di danneggiare il normale sviluppo dei testicoli e quindi la fertilità del futuro adulto.

Non è forse vero che quando si parla di poca fertilità nel maschio adulto, si raccomanda tra le altre cose di non portare jeans stretti e di non fare bagni caldi? E perché mai allora cresciamo i nostri bimbi in piccole saune portatili strette fino allo spasimo per rassicurarci che non si sporchino i vestiti?

Senza cadere nel baratro del "oddio adesso cosa faccio?"
proponiamo di seguito delle alternative possibili, che sono meglio investigate e spiegate nel laboratorio segnalato a calce.

1) Una soluzione alla portata di TUTTI è utilizzare comunque i pannolini tradizionali, imparando a scegliere tra le marche e i formati meno invasivi, imparando ad usarli in modo più igienico, imparando, soprattutto, a toglierli al momento opportuno.
Disimparando ad abusare dell'uso del pannolino.

2) Esistono marche ecologiche. Per quel che riguarda la nostra ricerca in verità ne abbiamo trovata in Italia una sola di valida: Naturaè di Wip.
Altre marche presenti e future sono da vagliare con grande attenzione: il settore ecologico e etico è in grandissima espansione, spesso viene semplicemente sfruttato da chi intende accapparrarsi una nicchia di mercato.
Utilizzare un monouso ecologico è un passaggio eccezionale per il bimbo e per l'ambiente.
Imparando a lasciare il bimbo quando possibile senza pannolino, imparando a toglierlo nei tempi adeguati, imparando a rinunciare a qualche vezzo estetico di cui il bambino non ha bisogno e a investire nei pannolini, si può affrontare la spesa maggiore del pannolino ecologico rispetto al tradizionale.

3) Esistono pannolini di stoffa. Molto diversi e innovativi rispetto ai vecchissimi ciripà. Vi sono oggi diversi modelli e forme, per diverse esigenze.
Le loro caratteristiche, i costi, i modi d'acquisto e d'utilizzo, li abbiamo vagliati, sperimentati e spiegati nel forum di lavoro segnalato sotto.

4) Il modo in assoluto più ecologico per affrontare il periodo pannolino, è il "senza pannolino". Metodo fantastico che prevede di fare a meno del pannolino. Da questo metodo, preso in carico da pochissime persone veramente motivate, possiamo imparare dei trucchi, consigli e metodi, per accompagnare il nostro bimbo ad un uso più contenuto di qualsiasi tipo di pannolino, e per aiutarlo a togliere i pannolini in tempi e modi adeguati.
Non è un metodo che vuole forzare il bambino a ciò per cui non è predisposto, o forzarlo a imparare gesti per cui non è pronto.
Vuole solo permettergli una vita più igienica, adeguata, sana, libera e felice.

Si potrebbe continuare per ore, ma non è questa la sede per farlo.
Speriamo di avere stimolato anche in voi la necessità di informarsi, di considerare l’uso del pannolino un gesto consapevole di Scelta, e di Amore.

Amore per i nostri bambini, per la qualità della vita che desideriamo dare loro, e per la possibilità di un mondo futuro ove abbiano la possibilità di vivere, di respirare, di Amare a loro volta.
Un Mondo Nuovo che tutti insieme dobbiamo impegnarci a costruire per loro.

In internet o nei nostri forum di lavoro potete trovare notizie articolate http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?t=21068&start=0

Gruppo Mondo Nuovo

http://biodetersivi.altervista.org/
(con internet explorer)

Ho pubblicato su www.ewriters.it 2 miei scritti, e volevo invitarvi a leggerli.
Il primo s'intitola "L'arte di ignorare", sarà circa 30 pagine e spero lo troviate divertente; ecco il link: http://ewriter.cjb.net//leggi.asp?Racconto=F23743.txt

Il secondo è molto più breve e s'intitola "La scuola, lo spinello e il futuro della morale" ed è una riflessione serissima, ma spero non pallosa; ecco il link:
http://www.ewriters.it/leggi.asp?Racconto=F23754.txt

- ambiente: per chi suona la campana –
(il Corriere della Sera processa la meteopolitica)
a cura di Paolo De Gregorio – 30 aprile 2007

Aldo Grasso, questo lacchè del sistema industriale, emula Emilio Fede, utilizzando lo spazio, che gli viene offerto dai suoi padroni, non per fare il giornalista, ma per sostenere una tesi gradita alle imprese che non tollerano che si semini pessimismo sul futuro dell’economia e dei consumi, poiché l’effetto serra avanza e sarà necessario fermarlo.
In un articolo a tutta pagina titolato: “meteopolitica” (Corriere della Sera di oggi 30 aprile), da una “portaerei mediatica” che conta 3milioni di lettori,spara a zero contro il “pedalò” di Luca Mercalli, che, con i suoi due minuti a settimana nella trasmissione “che tempo che fa”, si permette di illustrare le CAUSE dei fenomeni climatici, con rigore scientifico e con il conforto dei 2.500 scienziati che per conto dell’ONU hanno fatto il punto sullo stato del riscaldamento globale progressivo del pianeta, individuando le responsabilità del sistema produttivo ed energetico.
Ma la vera operazione mistificatrice viene fuori quando Grasso parla di “POLITICIZZAZIONE” delle previsioni del tempo perchè Mercalli ha “cominciato a tenere omelie sul tempo”, a diventare un leader anti-TAV, ad ammonire il governo sulle politiche ambientali, più fonti energetiche rinnovabili, meno sprechi, rispetto per il protocollo di Kyoto”.
Mancando a Grasso e ai suoi mandanti qualsiasi argomento serio per confutare la tesi della responsabilità del sistema industriale, dei trasporti e dell’energia (che è responsabile dell’80% dei gas-serra) egli vuole subdolamente affibbiare alla sinistra e agli ecologisti la paternità di queste tesi, che immediatamente diventano tesi di parte, faziose, dei catastrofisti, di quelli che vogliono fermare lo sviluppo.
Si capisce nettamente che la linea politica del partito degli inquinatori è quella di minimizzare il pericolo del riscaldamento globale, di non scendere nel merito delle affermazioni degli scienziati, di resistere ad oltranza prima di mettere mano al portafoglio, perché riconvertire industrie e trasporti inquinanti, diminuire i consumi e gli sprechi costerà moltissimo anche in termini di occupazione e in questa difesa dell’occupazione hanno al fianco una sinistra miope ed incapace di vedere un futuro che non sia basato sul potere capitalista.
Il vero problema è il tempo. Se non si approfitta dei prossimi 10-15 anni per invertire la tendenza e trovare un equilibrio tra ciò che consumiamo e ciò che la terra può produrre e sostenere, equilibrio che deve essere in pareggio mentre oggi non lo è, la siccità, la desertificazione, lo scioglimento dei ghiacciai, l’intaccare le acque di falda, ci porteranno verso una situazione di non ritorno.
Diventa essenziale capovolgere la cultura dominante che premia la crescita produttiva, la conquista di mercati e le famiglie numerose, e finanziare pesantemente solo le attività economiche eco-compatibili, una agricoltura biologica e poco idroesigente, le coppie che accettano di fare non più di un figlio, la riconversione energetica con fonti rinnovabili.
Democrazia vorrebbe che il “Corriere della Sera”, organo del partito degli inquinatori, attaccando senza argomenti uno studioso del clima ed etichettandolo politicamente, offrisse lo stesso spazio a questo articolo di replica, perché la campana non suoni sempre a senso unico.
Paolo De Gregorio

Giovedi 31 maggio a Milano - 1° laboratorio di ManagerZen

"ECO-CREATIVITY: creatività per il business post-petrolio. Riflessioni, strumenti, idee per affrontare la nuova rivoluzione industriale verde!"

"Cosa c'entra la creatività con l'ecologia? Come è possibile affrontare la "rivoluzione industriale verde"? Se il nuovo vantaggio competitivo si gioca sull'ambiente, con quale atteggiamento e con quali strumenti può essere affrontata la conversione ecologica di mercati, prodotti e servizi? Che cos'è il pensiero creativo ed in che modo può aiutarci e può essere applicato per "compiere il salto" verso la sostenibilità?

Un seminario con interventi teorici e strumenti pratici per affrontare con fiducia ed efficacia il cambiamento: il laboratorio pratico sarà l'occasione per sperimentare l'approccio creativo e ipotizzare scenari futuri... senza il petrolio".
Tutto il programma sul sito www.managerzen.it
Per informazioni [email protected] 334.5064118

 

DA NON PERDERE

In cento da Bergamo per ricordare Peppino
Cento studenti di Bergamo, guidati dall'incredibile proffe Gaspare D'Angelo, sono a Palermo per piantare un albero in memoria di Peppino Impastato e in risposta all'albero sradicato, qualche giorno fa, a Termini Imerese.
Non ditelo a nessuno ma l'idea e' partita da qui, da Cacao.
Per maggiori informazioni http://www.peppinoimpastato.com/visualizza.asp?val=416
Sono in realta' 1000. 100 per la questura.

Venerdì  11  maggio c'è  una conferenza di Geologia a Matera con un ospite davvero eccezionale per
noi dal pensiero divergente & indipendente: Jeremy Rifkin!
(http://en.wikipedia.org/wiki/Jeremy_Rifkin)
Il programma della conferenza lo trovate qui: http://geologi.mediatecamatera.it/pages/programma.html

L'accesso al congresso è libero e gratuito e si svolge nella mediateca provinciale. (Non è un gioco di parole con il titolo del famoso libro di Rifkin  "L'era dell'accesso"!!!)
Mi raccomando, segnalatelo per favore!

Gea De Leonardis

 

cari amici,
tra qualche mese saranno 4 anni che vivo in africa e sempre nello stesso villaggio.
fino ad oggi mi avete sostenuta ad occhi chiusi fidandovi della mia onesta` e del mio buon senso nello svolgere il compito di tramite tra voi e questo villaggio africano..
finalmente oggi ho qualcosa da dirvi per assicuravi che il vostro sforzo non e` caduto nel nulla.
da poco abbiamo costituito un gruppo di donne di cui io sono la presidentessa e anche la sola bianca. le altre sono donne che hanno lavorato per me fino ad oggi, mie vicine di casa.
appena messo in essere il nostro gruppo ha ricevuto una bella accoglienza soprattutto da parte delle autorita` locali.
il ministero della cultura e dei servizi sociali, dopo opportuni accertamenti, ci ha fornito di una regolare licenza per offrire un servizio di turismo in soli due giorni.
dobbiamo adesso affrontare il mio personale problema con l`ufficio immigrazione.
per questo il capo del villaggio della provincia e l`ufficio stranieri della polizia di malindi hanno preparato delle lettere di referenze.
non posso mandarvi le copie perche` queste emails mi verrebbero a costare troppo ma vi trascrivo in italiano cosa hanno certificato.
capo del villaggio provinciale:
stefania nicolosi e` stata nella mia area di giurisdizione per circa 4 anni. vive normalmente al sabaki bridge.
 e`, da quando la conosco, una donna che ha sempre portato benefici al villaggio. adesso ha riunito un gruppo di donne dal nome grey village che sara` di grande aiuto per la societa`.
qualunque assistenza le sara` concessa per la riuscita del suo gruppo sara` altamente apprezzata.

ufficio turisti della polizia di malindi.
stefania nicolosi e` una residente al sabaki e presidentessa di un gruppo di donne chiamato grey village.
per tutto il periodo che e` stata residente nel villaggio nessuna accusa le e` stat mossa contro.
ha sempre portato avanti attivita` di beneficio per la nostra societa`.
raccomandiamo vivamente ogni assistenza le possa essere accordata per facilitare il successo del suo gruppo.
di contenuto simile sono le due lettere di referenze rispettivamente consegnatemi dall`ufficio del commissario distrettuale e dall`ufficio del turismo.
in piu` alcune donne del mio villaggio hanno per due giorni fatto un sit-in di fronte all`ufficio d`immigrazioneper richiedere la soluzione del mio caso.

tutto questo  e` accaduto proprio nel momento in cui, avendo perduta la piccola rendita di cui ho beneficiato in questi anni, avevo deciso di ritirarmi in un mio piccolo mondo privato cercando cosi` di coltivare con piu` energia il mio se` spirituale.
diciamo insomma che avevo deciso di fare un lungo ritiro spirituale.
la mia gente pur non sapendo nulla di quello che mi stava accadendo, ha capito che stavo affrontando qualche prova e con la fine sensibilita` che la distingue, ha cercato di aiutarmi come poteva a star meglio.
un uomo anziano ed invalido un giorno ha bussato alla mia porta per offrirmi una zampa di gallina.
le due zampe erano state il suo salario della giornta e dopo averle cotte, era pronte a dividerle con me.
la stagione secca non e` ancora finita e il cibo scarseggia. qui la gente va a caccia e mangia di tutto (non scendo nei particolari perche` non vorrei che le vostre sensazioni contrastassero con la grande dignita`di questa gente).
eppure tutti mi offrono qualcosa soprattutto grilli che i bambini cacciano divertendosi un mondo.
questo clima di fiducia e di affetto mi ha di nuovo incitata al movimento.
evidentemente il momento del mio ritiro spirituale non e` ancora arrivato.
ci auguriamo che con le referenze che mi sono state accordate la soluzione del mio problema non debba attendere ancora troppo a lungo.
e nel frattempo stiamo lavorando per essere pronte ad operare per la fine della stagione delle pioggie.
abbiamo bisogno di un po` di materiale per la cottura del pane: soprattutto pentole e di una bombola grande per la cottura delle marmellate e di uno spazio chiuso dove poter mettere le scorte di farina, zucchero e altro materiale che ci serva per lavorare.
bisogna anche cercare di resister almeno fino alle fine delle pioggie, non potendo piu` io provvedere agli stipendi e bisogna ricordarsi anche delle emergenze che la stagione delle pioggie porta con se`.
vi chiediamo di sostenerci ancora quindi e mi auguro di cuore che un giorno questo piccolo angolo del mondo possa regalare anche a voi, sia pur per poco tempo , la stessa pace che ha dato a me.
sempre grazie
dalle vostre dada del sabaki.

vi ricordo che se volete accordarci il vosto aiuto potte fare alla posta una ricarica sulla carta n.4023 6004 2511 7993

- family day: Totò Riina chiede di partecipare -
a cura di Paolo De Gregorio – 10 maggio 2007

Probabilmente, come per il Panda, si difende un soggetto in via di estinzione.
La famiglia è in crisi irreversibile perché in un mondo edonista, consumista, con poco ottimismo sul futuro, con il lavoro incerto e precario, il grave peso che essa rappresenta non costituisce più un obiettivo, né un ideale.
Da anni assistiamo all’esponenziale aumento di divorzi, separazioni, consuetudine all’adulterio, incapacità di educare i figli, violenze che maturano proprio nell’ambiente familiare, che vanno da quelle sessuali a vendette per gelosia, uccisione di figli, uccisioni di congiunti per impossessarsi dell’eredità, emarginazione degli anziani genitori in case di riposo.
E non bisogna dimenticare i biechi calcoli economici dei matrimoni e dei divorzi per interesse, che ingrassano avvocati specialisti della materia, che fanno dei figli una merce di scambio, e scavano rancori profondi e sfiducia tra il genere maschile e quello femminile.
I preti e i loro servi politici saranno alla manifestazione del 12 Maggio a difendere tutto questo, senza domandarsi il perché di tanta infelicità e violenza. Tutti insieme per cercare di puntellare un istituto che è la cellula fondamentale degli egoismi, cellula che perpetua la ricchezza e le classi sociali, che per i poveracci è l’ultimo rifugio a fronte di uno Stato che ti abbandona se sei povero, anziano e senza lavoro.
Destra e sinistra proteggono la famiglia non perché ritengono che sia la migliore soluzione per le esigenze individuali (infatti molti di questi strenui difensori sono divorziati, libertini, gay), ma perché è un ammortizzatore senza il quale lo stato sociale dovrebbe erogare servizi per tutti, dagli asili nido alle mense, agli assegni di maternità, all’assistenza domiciliare per gli anziani.
La esagerata ed impropria crociata della Chiesa contro i DICO, non ha nulla di spirituale, né di religioso (campo entro il quale è legittimo un intervento vaticano), ma vuole impedire che dei vantaggi MATERIALI, che normalmente vengono goduti all’interno del matrimonio, vengano estesi anche a chi non si sposa (tipo la reversibilità della pensione,l’assistenza sanitaria,il subentrare nell’affitto,l’eredità) perché non si fidano della saldezza dei principi delle loro pecorelle,che potrebbero strafregarsene di quello che dicono i preti, e intraprendere rapporti interpersonali più liberi, ma con qualche garanzia quando questi si trasformano in convivenza.
Comunque la tendenza a non fare più della famiglia lo scopo della propria vita è una delle poche luci che si vedono nel panorama sociale, cosa che prelude ad una necessaria e lungimirante diminuzione delle nascite, dove le persone normali e di buon senso si accorgono che viviamo in un mondo sovraffollato e l’ecosistema non regge più questo peso, mentre industriali e preti vogliono uno “sviluppo infinito”, fatto di più figli, più consumi, più inquinamento.
La cattolicissima Italia, fregandosene dei diktat vaticani, ha approvato a maggioranza leggi ben più pesanti da un punto di vista dottrinale, come il divorzio e l’aborto, e quelle regolette dei DICO, che già riguardano milioni di persone, passeranno come è già successo in Europa, e sarà poi giusto che i cittadini chiedano che siano rivisti il Concordato e le leggi a favore della Chiesa, perché al massimo le si può concedere una parte del finanziamento pubblico dei partiti politici, visto che da partito si comporta.
La mobilitazione vaticana del family day ha l’appoggio di tutta la destra politica (che oggi si estende al partito democratico), della mafia (che di famiglia se ne intende), e ha lo scopo più ampio di marginalizzare i fermenti progressisti che vengono dalla società reale, che oggi non hanno rappresentanza politica, e questo è il vero problema che viene messo a nudo.
Finchè non si avrà la capacità di rappresentare un progetto di società alternativa e antagonista a quello attuale, ossia quello della trasformazione della economia da distruttiva a compatibile con la vita, chiedere il totale disarmo e trasformare le spese militari in spese per l’ambiente e la salute, non tollerare più basi militari straniere sul nostro territorio, a non partecipare MAI PIU’ ad operazioni militari comunque mascherate, fermare il fenomeno dell’immigrazione che fa nuovi schiavi e crea problemi a chi nelle periferie vive, noi non avremo rappresentanza politica e dobbiamo considerare tutti i partiti esistenti, tutti coloro che hanno votato a favore della guerra all’Afghanistan, complici di questo sistema.
La FAMIGLIA dei partiti ha creato figli degeneri. Divorziamo da loro!
Paolo De Gregorio

(email pervenuta)
Partecipa alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE
il 19 maggio ore 15,00 piazza Garibaldi
promossa dalla Rete Rifiuti Zero e dalla Rete campana dei comitati
per la tutela della salute e dell’ambiente
PER CHIEDERE:
1. raccolta differenziata porta a porta
2. bonifica dei terreni inquinati
3. fine dell’emergenza rifiuti
4. NO agli inceneritori
5. una gestione dei rifiuti partecipata, rispettosa dell’ambiente
e della salute umana.
Riappropriamoci del nostro territorio e
della nostra dignità!
Per info: [email protected] [email protected]
333.6737647

Nella Cina del boom economico un monastero buddhista del XIII secolo è stato smontato e rimontato pezzo per pezzo, per permettere il passaggio di un' autostrada, rivelando fra le sue mura un prezioso manoscritto. Lo Zen Comico era una scuola iconoclasta che si riprometteva di risvegliare la mente dei discepoli attraverso la forma di comunicazione più immediata: la freddura.

  • 101 Freddure Zen
  • Una sentenza di Cassazione scagiona chi coltiva marijuana per uso peronale.
    Notizia dal manifesto di oggi.
    La Cassazione della VI sezione penale ha accolto il ricorso di un uomo condannato anche in appello per aver coltivato 5 piantine di marijuana.
    Ha giudicato il fatto “condotta penalmente irrilevante, che equivale a detenerla”.
    Il che non vuole dire che da oggi si potrà coltivare liberamente.
    Sarà comunque il giudice, caso per caso, a stabilire se si tratti di coltivazione a scopo di spaccio.

    MEDITERRANDO
    Un viaggio attorno al mediterraneo regalando abbracci

    E' partito tutto da quel 23 dicembre dell'anno scorso quando ho visto su internet il famoso video di un ragazzo che va in strada con un cartello abbracci liberi (Free Hugs) e si mette ad abbracciare sconosciuti.
    Il video ha una grande forza e anche io, come altre persone in tutto il mondo, mi sono detto: questo è un gesto rivoluzionario d'amore, perchè non lo faccio anch'io?
    L'ho detto ad alcuni amici e ci siamo messi, come fossimo dei santi folli, ad abbracciare le persone in piazza a Reggio Emilia.

    Il bilancio della prima giornata è stato: euforia collettiva, un vigile urbano abbracciato, una vecchietta in fuga (non ne voleva proprio sapere), e tanti begli abbracci a persone sconosciute e conosciute.
    Ci è piaciuto ed abbiamo continuato.

    Memorabili sono stati gli abbracci per la pace a Vicenza in occasione della manifestazione contro le guerre e la base americana. Ci mettevamo al lato del corteo, un sorriso, e vai ad abbracciare. Ad un certo punto si era formata una discreta fila di manifestanti in lista di attesa per un abbraccio.

    E noi ci sentivamo bene.

    Anche se non è stato sempre facile.

    Regalare abbracci liberi significa anche affrontare sé stessi e le proprie emozioni
    Per andare con un cartello in piazza e mettersi ad abbracciare la gente devi affrontare la paura, la vergogna, la tua corazza sociale, il giudizio (degli altri ma in definitiva tuo).

    E' un esperimento socio-psicologico fatto prima di tutto su se stessi.
    Io per esempio vedevo che se alcune persone mi passavano davanti indifferenti o giudicanti, un'antica paura del rifiuto si faceva sentire e tendevo a chiudermi, a scappare. Oppure quando qualcuno mi abbracciava con un sorriso, il cuore mi si apriva e un energia potente mi attraversava.

    Poi osservi le persone, e puoi capire tante cose da come abbracciano o da come non abbracciano.
    Ad esempio si capisce che viviamo in una società sessualmente maliziosa e insana: c'è chi pensa che chi abbraccia, specie se è maschio, ha di sicuro un secondo fine, sotto sotto vuole palparti il culo e provarci loscamente.
    Oppure osservi gli uomini finti machi che non ti abbracciano perchè hanno inconsciamente paura di essere considerati froci, c'è chi scappa, chi ti abbraccia con la corazza, chi ti abbraccia ma non ti guarda, chi ti abbraccia fisicamente, emozionalmente o mentalmente, chi tiene le parti sessuali lontane 10 metri.

    Insomma ti arrivano davanti le manifestazioni concrete della diffidenza, della paura, della difficoltà ad esprimere emozioni e della paura del contatto che in gran parte abbiamo tutti.
    Molti ti ringraziano, qualcuno confessa di non essere stato abbracciato per anni, qualcuno si è addirittura commosso.
    I più puri e i più liberi sono di solito i bambini, che, a meno che non siano trattenuti o giudicati dai genitori, ti abbracciano senza tante storie.

    Dopo le nostre incursioni abbracciose ci trovavamo di solito in tre, a raccontarci le nostre sensazioni e pensieri. Parlavamo delle implicazioni di questo gesto, antropologiche, terapeutiche, sociali, artistiche...
    E a causa della nostra mente folle non ci siamo accontentati di abbracciare e basta ma ci è venuta l'idea di associare questo gesto al viaggio, all'incontrare andando. E' così che abbiamo iniziato a progettare un viaggio attorno al mediterraneo regalando abbracci e l'abbiamo chiamato MEDITERRANDO.

    Volevamo fare un viaggio dentro quello che ci sta attorno ma che alla fine ci è sconosciuto, ovvero noi e il mediterraneo.
    L'Italia è circondata da questo mare, un luogo della molteplicità, delle differenze, delle contraddizioni. Le sue sponde hanno visto il sorgere di civiltà, filosofie, religioni millenarie, artisti, profeti, conflitti sanguinosi, grandi utopie di pace.
    Attraversare questi paesi con un gesto di pace e di unione ci è sembrata una sfida degna di essere affrontata.
    Per questo la tappa centrale del nostro viaggio sarà Gerusalemme, sede delle grandi tre religioni monoteiste e luogo simbolo dei più sottili equilibri religiosi politici e sociali del globo. Gerusalemme per noi è il simbolo di un'umanità divisa che vive una guerra ininterrotta contro se stessa, ma che allo stesso tempo ha in sé i semi della pace.
    Una sorta di pellegrinaggio in Terra Santa verso la Gersusalemme Celeste, con la differenza che noi cercheremo di riconoscere la Gerusalemme Celeste anche dentro di noi e nelle persone che incontreremo e magari abbracceremo, al di là dei credi, delle differenze, delle religioni.
    Per fare questo viaggio ci vuole un po' di coraggio e di follia.
    Noi speriamo che sia una follia sana.
    Conosciamo le difficoltà, le incognite, i rischi.
    Al di là delle incombenze del viaggio, dei soldi, della burocrazia, dei conflitti tra gli stati, ci siamo ovviamente chiesti come il gesto dell'abbraccio verrà interpretato dalle persone che incontreremo. Nel mondo arabo sarà per esempio quasi impossibile abbracciare pubblicamente una donna. Benissimo. Testimonieremo questa situazione, con la consapevolezza che non è certo nostro scopo abbracciare tutti o abbracciare tanti. Non vogliamo certo esportare l'abbraccio, abbiamo già visto cosa può succedere esportando la democrazia.
    L'abbraccio per noi è un gesto iniziale di apertura, un simbolo, una modalità di esplorazione dell'altro, un gesto che si trasformerà: in una parola, un sorriso, una stretta di mano...
    Non vogliamo che l'abbraccio diventi nè un dogma né una moda, e va usato, come tutti gli strumenti, con intelligenza, rispetto e consapevolezza. E' un'arte che va imparata strada facendo.

    Partiremo dalla nostra città, Reggio Emilia, alla fine di luglio per poi attraversare i Balcani, Albania, Grecia, Turchia, Siria, Israele e Territori Occupati. Stiamo valutando, vista la difficoltà di entrare in Libia, se fermarci in Egitto o continuare in qualche modo e risalire dal sud Italia.

    Abbiamo attivato un sito internet (www.mediterrando.it) e un blog (www.mediterrando.splinder.com) che aggiorneremo continuamente durante il viaggio con scritti, foto e video.
    La nostra volontà è quella di raccogliere il materiale e produrre un libro e un video documentario sul viaggio.
    Siamo anche aperti a qualche altro compagno di viaggio che condivida il senso di questo progetto, e cerchiamo collaborazioni di videomakers, mediatori culturali, traduttori, istituzioni e associazioni che si adoperano per la pace e l'incontro tra i popoli, o persone che hanno contatti nei luoghi che attraverseremo.
    Chiunque sia interessato al progetto e desideri informazioni può scrivere a [email protected] o chiamare il 3475511716.

    Un abbraccione

    GIORDANO RUINI

    Cantiere viaggiante Everto

     

    Ciao,
    volevo segnalarvi questa buona notizia: la Despar ha intenzione di installare pannelli fotovoltaici per alimentare i propri punti vednita ee staccarsi dall'Enel, il link dell'articolo sul sole 24 ore:

    http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=910527&chId=30&artType=Articolo&back=0

    Ciao
    Enrico

     

    Come abbiamo già avuto modo di scrivere a Jacopo, e come crediamo già tu sappia, a Napoli vi è un attivo gruppo di Studio sulla moneta e sul signoraggio bancario. Ma lo studio non è stato fine a se stesso: il 6 maggio sono stati distribuiti i primi scec: buoni sconto, sotto forma di reddito di cittadinanza, che sono una vera e propria moneta supportativa o complementare. Un progetto didattico ma anche economico.
    Un amico del gruppo ha avuto il piacere di parlare telefonicamente con Dario, gli ha spiegato che l'istituto patafisico partenopeo (che ha come primo obiettivo: la lotta contro ogni forma di potere) ha deciso di dichiarare guerra a U.B.U. (Unione Banchieri Usurai) e questa cosa gli è piaciuta molto! Poi ha dovuto attaccare (il telefono), ma ha chiuso dicendosi disponibile a qualsiasi "provocazione" che partisse dal monte di fuoco (il Vesuvio…)
    Ma eccoti spiegata la nostra iniziativa

    La moneta è una delle più geniali invenzioni dell'umanità, ma anche una delle più pericolose. Le politiche finanziarie regolano i mercati globali e l'interesse distrugge le nostre società e gli ecosistemi.

    In particolare, abbiamo studiato i difetti nascosti nel nostro sistema monetario, individuando e analizzando le conseguenze a lungo termine di quattro comuni malintesi:

    - Che c’è solo un tipo di crescita.
    - Che paghiamo un interesse solo se prendiamo in prestito dei soldi.
    - Che usufruiamo tutti allo stesso modo dell'attuale sistema monetario.
    - Che l'inflazione è parte integrante delle economie di libero mercato.

    Ma veniamo alla nostra iniziativa:

    Avendo appreso che il denaro che noi tutti usiamo non è nostro, ma è della Banca Centrale, che è una S.p.a. e non un Ente statale. Avendo letto e scoperto che la B.c.e. presta questa carta-moneta agli Stati sovrani in cambio di Titoli di Stato, cambiali che ingrossano il Debito Pubblico.

    NOI

    Nati da una costola degli Amici di Beppe Grillo di Napoli, uniti in una o.n.l.u.s. aperta a tutti, abbiamo deciso di sperimentare un’economia alternativa e sana. Pulita, libera da interessi.

    Seguendo l’esperienza di Auriti, di Kennedy e di Pound, abbiamo voluto ridare ai cittadini la sovranità popolare della moneta. Ma con il guizzo dell’inventiva napoletana.

    Con questa idea si potrebbero creare cooperative sociali per la raccolta differenziata porta a porta, si potrebbero finanziare opere pubbliche, garantire sicurezza…

    Vai sul sito www.scec.135.it e leggi la nostra iniziativa, ci farebbe piacere leggere sul blog di Jacopo un articolo su questa iniziativa.

    Con stima
    Napoli

    Vorrei presentarle Myminutes.org, l’iniziativa che ho realizzato per cercare di far partire nuovi progetti di giovani creativi in internet, costruire nuove opportunità di lavoro e innovazione, e per trovare un'alternativa al venture capital tradizionale che nel mondo web in Italia è praticamente inesistente, miope ed inefficace (per non parlare delle strutture pubbliche come gli incubatori o i concorsi per l’innovazione).

    Brevemente

    Si chiama www.myminutes.org ed è il primo calendario emozionale collettivo di internet nel quale è possibile associare ai 525.600 minuti dell'anno solare i momenti più significativi della propria vita.

    I minuti saranno visibili in home page nel momento in cui scatterà il minuto selezionato, per sempre anno dopo anno.

    Troverà tutti i dettagli del progetto qui http://www.myminutes.org/mm/vision

    - il Confindustria day –
    a cura di Paolo De Gregorio – 27 maggio 2007

    Nell’autocelebrativo discorso alla assemblea della Confindustria a Roma, Luca di Montezemolo, presidente della stessa, davanti a industriali ringalluzziti e a politici con gli occhi bassi, ha magnificato il valore degli imprenditori come unici autori della ripresa economica, ha trattato da pezzenti e inutili i politici, ha sostanzialmente proposto se stesso e la sua categoria come il nuovo ceto politico, in continuità con l’avventura di Berlusconi, considerato ormai vecchio e bollito.
    Ha dimenticato solo alcune cosette che gli vogliamo ricordare:
    -il sistema industriale e quello dei trasporti producono il 75% dei gas-serra
    -leucemia, tumori al polmone, seno, colon, fegato, sono in aumento, in 20 anni del 10, 20, 40 per cento, il 50% di queste neoplasie sono causate da inquinamento delle falde che portano l’acqua nelle case, dalla catena alimentare, dalle nubi tossiche che si spostano con i venti, e hanno come responsabili 400 sostanze chimiche messe in circolazione dall’industria, a cui bisogna sommare le radiazioni per esposizione cronica a campi elettromagnetici compreso l’uso intensivo dei telefonini
    -aree siderurgiche e chimiche, porti, raffinerie, qui si concentrano gli eccessi di mortalità per malattie respiratorie, tumori alla laringe e ai polmoni, al fegato alla vescica, leucemie e linfomi
    -in Campania, tra Napoli e Caserta,uno studio dell’OMS e Istituto superiore di Sanità ha riscontrato nelle popolazioni a ridosso delle discariche abusive gestite dalla camorra eccessi di mortalità per tumori, e rischio dell’80%superiore alla norma di malformazioni alla nascita
    -ricordiamo che la maggior parte, se non la totalità, dei rifiuti tossici e speciali è prodotta dalle industrie del Nord che, per risparmiare sul costoso smaltimento legale, in molti modi e con molti imbrogli, li affidano ai camorristi che li interrano in Campania inquinando in modo irreversibile le falde dell’acqua e la terra
    -non una parola di Montezemolo sul record europeo detenuto dall’Italia per morti sul lavoro (4 al giorno), tragedia che si consuma per il profitto, e con la omertà di un sindacato venduto che non difende più i lavoratori
    -non una parola sulla sostenibilità ambientale del ciclo economico e produttivo realizzato dagli industriali, che appaiono una allegra brigata di ottimisti e sorridenti buontemponi, che non intendono assolutamente mettere mano ad una riconversione produttiva ed energetica (la famosa 3° rivoluzione industriale) per portare lo sviluppo ad una compatibilità con la biosfera
    -la Confindustria e i suoi aderenti fanno tanti di quei danni che, invece di proporsi come guida politica del paese, dovrebbero essere internati in un manicomio criminale in attesa di processo per crimini contro l’umanità
    -il presidente Montezemolo, capo della Fiat e della Ferrari, esulta come un bambino per i successi sportivi, che però hanno il piccolo difetto di attirare emozionalmente verso la velocità, che è la prima causa di morte fra i giovani, e nonostante questo, le sue industrie ci propongono vetture sempre più veloci. Gli spacciatori di droga che fanno mille morti l’anno vanno in galera, gli spacciatori di morte per velocità (7.000 morti l’anno) vogliono andare al governo
    -non c’è salvezza per la vita sulla terra senza la 3° rivoluzione industriale che deve puntare totalmente su energie rinnovabili, distribuite orizzontalmente sul territorio (ogni tetto o terrazza di condominio deve diventare una centrale elettrica fotovoltaica), senza il completo riciclaggio di tutti i rifiuti, la fine della chimica in agricoltura, la fine del consumismo e di tutti gli sprechi, la fine delle folli spese militari.
    Coloro che hanno creato questi problemi devono essere costretti a correggerli da inflessibili leggi dello Stato. Non hanno nessun titolo per governare.
    Le multinazionali del tabacco resistettero per 20 anni, in molti processi, prima che fossero COSTRETTE a scrivere sui pacchetti di sigarette che il fumo uccide.
    Non abbiamo 20 anni di tempo per dimostrare che questo modello industriale uccide la prospettiva di una vita decente, le persone consapevoli del fatto che bisogna cambiare rotta comincino a farsi sentire, perché presto sarà troppo tardi, cominciando da subito a fare meno figli e consumare di meno, disubbidendo agli ordini di preti e industriali.
    Il “family day” e il “Confindustria day” sono facce della stessa medaglia: si vuole celebrare la irresponsabilità di chi produce più figli, in un mondo sovrappopolato, e quella di chi produce troppe merci inutili e nocive, in una terra che non ce la fa più.
    Paolo De Gregorio

    Vorrei farvi conoscere l'Associazione Bimbinfascia-Pelle a pelle. Questa associazione vuole essere il tramite fra genitori e figli per un abbraccio che accoglie e sostiene.
    Niente è più fisiologico che portare un figlio addosso, niente fa star meglio madri, padri e bambini.
    Basta un pezzo di stoffa, un pò di pratica e un pò di informazioni teoriche per scoprire quanto è facile e fisiologico, benefico e soddisfacente il contatto!!! Il sito internet è in aggiornamento ma potete già vedere qualche posizione da sperimentare ed avere notizie utili.
    Il contatto continuo favorisce l'allattamento, diminuisce l'insorgenza della depressione post partum, è l'ideale per la necessaria esogestazione del cucciolo d'uomo...Ricordate, come dice Odent, che il bebè è un mammifero!
    Visitate www.bimbinfascia.it e la lista bimbinfascia sui gruppi di Yahoo.
    L'associazione tiene corsi informativi gratuiti per operatori quali pediatri, ostetriche, equipes delle TIN e tiene corsi pratici per genitori.
    Federica

    Donatella ci segnala un evento da non perdere: il Festival dell'Innovazione, dal 7 al 10 giugno a Roma. Il programma prevede incontri sull'open source, sulla realta' virtuale di Second Life, sull'editoria in internet.
    In piu' ci sara' una rassegna cinematografica interamente dedicata alla fantascienza.

    Per maggiori informazioni http://www.laitspa.it/laitweb/festival_innovazione/ 

    Arrivata al settimo mese di gravidanza mi piglio lo sfizio di accettare un gadget omaggio, consistente di scatola di Anne Geddes con dentro non s’è bene capito cosa.
    Immaginavo che dentro ci fosse solo cartaccia da macero, e ho esitato a contribuire allo spreco, ma la scatola era davvero invitante – sigh! la pubblicità! - e mi serviva giusto per metterci una cosa… confesso che ho ceduto.
    Ebbene, col capo cosparso di cenere sono qua ad espiare le mie colpe: faccio la fatica di raccontare cosa ci ho trovato, sperando che serva a qualcun altro più saggio di me.

    All’interno un paio di copie omaggio di giornaletti per bimbo, di cui una più “relazionata”, l’altra specificatamente pubblicitaria: centinaia di prodotti mamma e bimbo di cui sembra proprio non si possa fare a meno. Ho quindi scoperto di essere una mamma scellerata e mesozoica, che di ’ste robe non so proprio che farmene.

    Vi faccio un po’ la lista della spesina che dovremmo fare, qualcosa scelto a caso perchè dovrei scrivere un articolo di venti pagine per illustrarvi l’assalto di prodotti senza senso di cui pare che bimbi e genitori non possano proprio fare a meno;

    *Euclorina depliant con omaggio prova inserito: la cura del bambino e della mamma inizia rinforzando il già radicato terrore del batterio assassino, che uccide meno dell’ euclorina ma nessuno se ne accorge;

    *Depliant pannolini Pampers New Baby per neonati. Si specifica che la pelle del neonato è davvero sensibile e per questo ha bisogno di un pannolino delicato. E quale miglior pannolino dei Pampers?
    Di cui il più delicato è quello con cremina all’aloe, “per proteggerlo con la massima delicatezza”, specificano. Omettono di scrivere che la cremina all’aloe l’hanno inserita per limitari i danni da irritazione dovuti al surriscaldamento creato dai materiali quasi totalmente sintetici di cui il “delicatissimo” pannolino è composto. Ma questi sono “particolari” di cui neanche il consumatore si interessa.
    Il pannolino seguente al delicatissimo pannolino all’aloe è il pannolino cattura pupù liquida. Che mai ci avranno messo di così speciale? Una dose aggiuntiva di gel superassorbente? Quello che è la prima causa di irritazioni allergie e inquinamento? Quello che fà puzzare di petrolio i pannolini?
    Peccato che nemmeno quà si spendono in chiarificazioni. Non andrò a comprarlo per svelare l’arcano mistero.
    Dulcis in fundo il pannolino con super barriere tieni tutto, che tengono tutto davvero, compreso il calore che non riesce a defluire e garantisce una tenuta stagna da scafandro di plastica con relative immaginabili conseguenze.
    Alla fine della trilogia pannolinesca ci viene presentata la salviettina specifica per la pelle delicata dei neonati: sintetica da paura con ingredienti da fare rizzare i capelli. Si usa al posto della semplice e innocua acqua e serve ad aumentare spese, inquinamento ambiente e bimbo, allergie da ingredienti petroliferi spesi a raffica.
    Complimenti! Devo proprio correre a comprarmi il kit!

    *Si passa poi all’ indispensabile guida all’allattamento. Non quello della Lega del latte. No, No, quello delle case venditrici di biberon.
    Prima di questi illuminanti aggiornamenti mi pareva di avere capito poche cose essenziali sull’allattamento, ovvero:
    l’allattamento è il gesto in assoluto più naturale, non necessita di nulla d’altro che sia offrire il seno al bimbo quando lo chiede, così da favorire il processo della lattazione, due braccia confortevoli che lo sostengono e accolgono, infinita pazienza, E BASTA. Infatti ciò che rende così spesso difficile l’allattamento sono tutti i trucchi anti-latte diventati di moda negli ultimi 40 anni. Vedi l’ incredibile caso che è giusto giusto da poche decine d’anni che le donne non hanno più latte e non riescono ad allattare.

    Vediamo in sintesi gli indispensabili ausili antilatte: Ciucci, Tettarelle e Biberon.
    Necessitano di una suzione diversa rispetto a quella al seno, confondono il bambino, gli offrono surrogati che lo tengono lontano dal seno. Il seno non stimolato dalla suzione produce meno latte.
    Si arriva ben presto a non avere abbastanza latte e quindi a rivolgersi a giunte, biberon, integrazioni, ciucci a go-go ecc.
    Ciò che inoltre disorienta fortemente il piccolo sono gli odori estranei, di qualunque crema applicata al seno, per non dire il fargli ciucciare creme e sostanze sintetiche presenti nei prodotti seno venduti & raccomandati alla mamma.
    Ebbene, grazie al nuovo kit della super-mamma-moderna mi trovo a scoprire che devo comprare assolutamente il biberon primi giorni, per potere dare le giunte al bimbo, sia di latte, che di acqua, che di tisane, che di mille altro (tutte cose caldamente sconsigliate per chi vuole fare partire bene l’allattamento).
    Dopo ciò, ho bisogno una distesa di tisane (sconsigliate per i motivi di cui sopra) e di ciucci di ogni sorta: allattamento addio ma con grazia ed ergonomia da terzo millennio.
    Fortuna che poi si arriva alla pagina titolata: “LATTE ADDIO, MA SENZA DRAMMI”. E per carità! Con tutto l’impegno messo mica ce li faremo i drammi!
    Non viviamo certo nel medioevo dove tutte allattavano se no i bimbi morivano!
    Siamo nel 2007 e possiamo mantenerli ad artifici. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

    *Arriviamo quindi alla chicca del bauletto omaggio, questa proprio mi ha stupito:
    CHICCO: COPPETTE ASSORBILATTE ULTRA ALLATTASICURA
    Sarà che noi mesozoici ci siamo procurati delle coppette di stoffa di seconda mano e pensiamo di utilizzare quelle, comunque queste ci hanno davvero fatto trasecolare: sono riempite di gel superassorbenti!
    Il dubbio mefistofelico sorge spontaneo: saranno per caso i medesimi gel superassorbenti sintetici e altamente irritanti che vengono inseriti nei pannolini bimbo e donna? Quelli che tendono poi a rilasciare le loro tossicità sulla pelle? La stessa pelle che poi il piccolo ciuccia durante l’allattamento per il poco tempo che si riesce a tentare l’allattamento new generation con ausili new generation? Quindi oltre che irritarsi il sedere di gel superassorbenti se li deve anche ingollare con il latte? Mah…
    Ovviamente come succede per i pannolini, nemmeno per le coppette sono segnalati i componenti. Ci rimane solo di sapere che le microsferette dei miracoli terranno asciutto il seno e che le coppette supersintetiche sono “traspirabili”. Traspirabili de che???
    Ma andiamo pure avanti.

    *Altro manualetto sull’allattamento diviso in due sezioni: cosa consigliano le ostetriche nella prima parte, e cosa consiglia Chicco nella seconda.
    Come le due versioni possano andare d’accordo non riesco proprio ad immaginarlo. Potrei scoprirlo solo leggendo con attenzione, ma abbiate pazienza se il mio masochismo non arriva a punto tale. Passiamo direttamente ai consigli di Chicco, e al fatto che naturalmente i suddetti consigli acquistano un’aura di legittimazione importante se inseriti in un manuale-allattamento scritto da ostetriche (e metterci anche nome e cognome di queste ostetriche?!).
    Dunque, Chicco consiglia le meravigliose coppette assorbilatte con microsferette di cui abbiamo parlato sopra.
    Poi consiglia le salviettine detergenti per l’igiene del seno. Tali salviettine sono già un danno se usate sul sedere del bambino, mi immagino un pò che effetto possano avere sul seno, che il bimbo poi ciuccia. Non compro una confezione per verificare gli ingredienti perchè non dubito siano pessimi come tutti gli altri prodotti consigliati per mamma e bambino.
    Si passa poi a un siero elasticizzante seno “dermoantistress” di cui si dice: “formula protezione bambino con pluirvitamine oli naturali” ecc.
    Eh? Che vorrà dire mai che una crema applicata sul seno della mamma protegge il bambino? Boh..
    Non oso andare a verificare la lista degli ingredienti, per i motivi citati sopra. Se anche miracolosamente fossero davvero naturali - e non lo credo affatto - rimane il fatto che vengono grandemente sconsigliate applicazione di qualsivoglia crema e olio sul seno durante l’allattamento: il bimbo si disorienta ed è costretto ad ingerire sostanze che non saranno mai naturali come le naturali protezioni cutanee della mamma.

    *Si prosegue poi con una sfilata senza fine di ciucci e tettarelle e biberon primi giorni, primi singhiozzi, primi sogni, primi passi, primi vagiti ecc. già commentati sopra.
    Si aggiunge anche un depliant dei punti vendita Chicco dal primo giorno di gestazione ai 3 anni. Così non ci perdiamo, hai visto mai.

    *Si passa poi al depliant della Fisher-Price. Una sfilata inesauribile di giochi di cui il nostro bimbo non potrà fare a meno se gli si vuole dare l’occasione di crescere stimolato ed equilibrato, amato e gioioso. Per quanto riguarda i giochi ho pensato che verrò gioco forza invasa dal parentado, e mi dovrò occupare di intimargli di non sotterarci di trattori e ruspe da due metri e pianole elettriche spaccatimpani. Per il momento comunque non mi sono documentata sul magico mondo dei giocattoli e non guardo nemmeno il depliant.

    *Si prosegue con un meraviglioso campioncino di Johnson Baby Bagnodoccia Extra Idratante, con gocce di baby olio.
    Chissà se le gocce di baby olio sono le medesime del Johnson Baby Olio, quello di cui si pubblicizza “Applicato sulla pelle bagnata idrata ben 10 volte di più di molte altre creme. Testato da pediatri. Fin dai primi giorni di vita”.
    I suoi ingredienti sono:
    “paraffinum liquidum, isopropyl palmitate, parfum PPT1397 “
    Ovvero paraffina liquida per la quasi totalità del prodotto.
    La paraffina liquida come tutti i mineral oil e i petrolati, è un derivato dalla raffinazione del petrolio, inquinante, non biodegradabile, recentemente inseriti dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe II.
    Gli effetti sulla pelle sono indicibili.

    Questi ingredienti sono inseriti in quasi tutti i prodotti bimbo in commercio, dal supermercato alla farmacia.
    Controllare per credere.
    Comunque ho già regalato il flaconcino e non posso controllare l’INCI, peccato per l’occasione persa. Ho intimato a mia sorella di restituirmi il flaconcino vuoto, non so per cosa ma per espiare le colpe lo userò.

    *Arriviamo poi al giornale pubblicitario, credo ci potrei mettere 4 ore a commentarlo tutto. Forse 8.
    Un tripudio di creme mamma e bimbo che non servono a niente nella maggior parte dei casi, e piene zeppe di ingredienti da raffineria nella stragrande maggioranza dei casi.
    Prima causa di allergie, disorientamento bimbo ecc.
    I soliti trecento tipi di biberon e tettarelle e ciucci. Le solite pubblicità all’allattamento naturale al seno con a fianco il biberon primi giorni di gomma (???) ecc.

    *Poi una sfilata immensa di camerette neonato. Viste così tutte insieme fanno spavento! Ma ‘sti bimbi neonati devono per forza alloggiare in una stanzetta per celebrolesi? Con orsacchiotti da mezzo metro che fanno inquietante capolino da ogni mobile? Rosa e azzurri stucchevoli rallegrati da forme giganti di coniglietti.
    E la cosa bella è che un arredamento di questo genere deve per forza essere cambiato appena il bimbo cresce, anche di poco. Che mica glielo puoi lasciare quando va alle elementari! Il mobiliere ringrazia.
    Identica osservazione vorrei fare per i tessuti usati per oggetti neonato: è mai possibile che la creatura debba dormire in un cuscinotto primi giorni dai colori arancio e giallo sparato, con degli orsacchiotti a cavallo di mongolfiere di 40 centimetri che ti fanno venire voglia che cali la notte per non vederli più?
    L’esagerazione delle immagini rispecchia l’esagerazione di tutto il resto. Difficile trovare qualcosa che non sia gigante, in esubero, gridato ed esagerato. Fastidioso!

    *Si prosegue con prodotti di ogni genere per la pulizia bimbo, di cui viene pubblicizzato il baby profumo: se c’è una cosa che dà fortemente fastidio al bimbo è proprio il profumo, inoltre tutti i profumi inseriti nei cosmetici tradizionali sono sintetici e altamente allergenici.

    *Arriviamo poi a una chicca da oscar: una pagina intera in cui una deliziosa immagine di mamma con bimbo recita.” Per la sua protezione il latte migliore è il tuo“.
    Il bimbo è abbracciato dalla scritta “sistema immunitario“. Questo per quanto riguarda la pagina sinistra della pubblicità, quella legata al cuore… si passa poi alla pagina destra, razionale, legata al cervello, e si scopre che si sta pubblicizzando il latte Mellin 2 progress…???
    “… perchè dopo il tuo latte il modo per rafforzare NATURALMENTE il sistema immunitario del tuo bambino, è il latte Mellin.“
    C’è sempre un perchè! eh!
    Considerando i consigli anti allattamento delle pagine precedenti, la fase del “dopo allattamento” arriverà se va bene non più tardi di un mese e mezzo di vita del neonato. Missione compiuta: Mellin 2 ringrazia.

    Ci sono mille altre cose che non ho la pazienza di elencare, ne lascio solo un’ultima che m’ha fatto morire dal ridere:
    *una linea per la pappa che vende a peso d’oro una sorta di scodella con cucchiaio ultima moda e colore – rosa shocking nello specifico- così propagandata ” la linea per la pappa di Sitar Happy Bimbo dà al bambino uno stimolo in più nelle delicate fasi dello svezzamento” ecc eccc…
    A peso d’oro possiamo comprare un cucchiaio di plastica fuxia con tazzariella inserita e lo svezzamento sarà un gioco da ragazzi. Garantisce Happy Bimbo.

    *Ci sono anche gli omogenizzati di sola frutta, “per insegnare ai bimbi il piacere della vera frutta senza zuccheri aggiunti”.
    Non capisco perchè non ci si possa frullare una frutta fresca in casa invece di comprarla frullata e addizionata in vasetto, ma l’ho detto all’inizio che sono mesozoica, sarà quello il mio problema?

    Aiuto…………….!!

    Qualcosa di decentemente scritto e spiegato sui pericoli da vaccinazione e alternative possibili, sul parto naturale che non significa epidurale, effetti primari e secondari dell’epidurale su mamma e bimbo e bazzecole di questo genere????

    Intanto devo dire che non mi azzarderò più ad accettare qualsivolgia omaggio mamme e bimbo, potrei crepare di consapevolezza e passare le giornate a scrivere il mio scoramento e pentimento.
    A proposito, viene pubblicizzato un altro bauletto omaggio: se viaggiate in autostrada con un bimbo di due anni a bordo basta fermarsi in una delle 57 stazioni di servizio Total, fino a fine agosto, così da ricevere il Cestino da viaggio Kit Baby Ok con prodotti beauty per l’ infanzia.

    Felicità e Auguri!

    Noi c’eravamo…

    (Un’ora di buona musica, poesia, conversazione e mostra fotografica)

    Con Gaspare D’Angelo, Alberto e Valeria di Storiella Zen
    Michele Nicastri (Dirigente scolastico Itis Paleocapa Bergamo)
    e la straordinaria testimonianza di Antonio Piparo (amico di Peppino)
    che ci racconterà cosa è successo la notte tra l’8 e il 9 maggio 1978.

    Sabato 16 Giugno 2007 ore 19.15

    The Ritual Irish Pub

    Via S. Francesco d’Assisi, 1 Bergamo
    (Traversa Viale Papa Giovanni XXIII)

    Ingresso gratuito
    Vi aspettiamo numerosi

    Volantino iniziativa