I videogiochi di strada

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Qualche tempo fa Bill Gates dichiaro' che quando sentiva parlare di computer e "digital divide" nei paesi poveri gli veniva da ridere perche' e' altro di cui c'e' bisogno in quei posti.
Diceva una stronzata?
Un computer, un collegamento a internet o solo una postazione videogiochi non sono la soluzione al problema della poverta', ma potrebbero rivelarsi un ottimo punto di partenza.
La pensano cosi' a Buenos Aires, in Argentina, dove e' stata inaugurata la prima sala internet e videogiochi per i bambini di strada.
Funziona 24 ore su 24 ed e' dotata di 15 computer con connessione a internet gratuita. La sala polivalente ospitera' inoltre corsi di informatica, letture collettive e giochi di gruppo.
Il tutto, spiega la coordinatrice generale dell'Infanzia e Adolescenza di Buenos Aires, Marisa Graham, per aprire una breccia nel mondo povero dei bambini poveri, per tentare di conoscerli, capirli e aiutarli giocando.
Un recente censimento ha rivelato la presenza di circa 600 bambini di strada in citta', 340 sono gia' entrati in programmi di inserimento sociale.
(Fonte: Peacereporter.net)

PS: Apriamo ai lettori il dibattito che e' nato nella Redazione durante la lettura di questa notizia: e' giusto utilizzare strumenti "occidentali", sulla bonta' dei quali oggi si discute molto, per risolvere situazioni di disagio cosi' gravi? Non abbiamo una risposta, solo molte preoccupazioni... esistono proposte alternative a videogiochi, alla filosofia Microsoft, alla televisione?
Diteci la vostra...


Commenti

Sono assolutamente convinto che sia giusto. Videogiochi non vuol dire televisione. La televisione stessa, benche non ne guardi da parecchi anni, non è un male assoluto, come tutte le cose va usata nel modo giusto. Anche la dinamite era nata con buoni propositi... Dicevo che io non guardo TV, al suo posto sono sempre davanti al PC, forse anche troppo: ma questo non mi impedisce di uscire, incontrare gente e, visto che sono tornato single da circa un mesetto, cercare una bella ragazza... a proposito: nessuna interessata? ;-) Ciao!

...che possono aiutare in qualche modo bambini che vivono situazioni difficili, giusto o sbagliato? Certo ai bambini di strada servono anche affetto, una casa, amici, cibo, scuola, serenità, una famiglia ma avere la possibilità di giocare come tutti gli altri bambini del mondo forse li aiuta più di tutto il resto. Si possone sentire normali, possono dimenticare per un attimo il disagio, il dolore e la fame. Il centro organizzerà anche giochi, letture collettive, corsi di informatica quindi perchè no? Evitando però gli eccessi a cui vanno incontro gli occidentali, ossia controllare la posta elettronica 40 volte al giorno, chattare per ore, diventare fosforescente come lo schermo del computer. Ci saranno educatori in grado di controllare tutto, se i bambini ridono e se la televisione, internet, i videogiochi li aiutano ben vengano.

Ma non e' lo stesso Bill Gates, che spingendo sui vertici dell Intel, ha fatto cablare interamente l'isola di Parintins? Isola che sta in mezzo al Rio delle Amazzoni,a 250 km da Manaus, nello stato dell'Amazzonia. Isola in cui non c'e' un emerito fico secco ad oggi, e che si anima solo verso il finale di giugno per il "carnevale" locale. Niente sviuppo industriale, niente infrastrutture importanti, solo villaggi piccoli e hotel per il carnevale. Eppure hanno cablato tutto,in mezzo alla miseria wireless ovunque, e alta velocita'in bitrate. Con una spesa enorme, una isola cablata in mezzo alla foresta, in mezzo ai caboclos, che navigano ancora sulla loro canoa, e che vivono di pesca. Sarei curioso di sapere cosa ci hanno trovato di tanto interessante. Alla faccia delle solite dichiarazioni ipocrite dei signori dell informatica.