Piu' cannabis terapeutica per tutti

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Si mormora che per sedare le critiche sui test antidroga condotti sui parlamentari italiani, il ministro della Salute Livia Turco avrebbe preparato un bel disegno di legge per liberalizzare l'uso di cannabis terapeutica.
Se la legge Fini-Giovanardi del febbraio 2006 non ne riconosceva alcuna efficacia terapeutica, nel testo del ministro Turco si "scopre" che puo' stimolare l'appetito e bloccare la nausea nei pazienti sottoposti a chemioterapia, puo' calmare i dolori dell'artrite reumatoide, aiutare i malati di sclerosi multipla e sono in fase di studio i suoi effetti su casi di ansia, insonnia, epilessia.
Se il disegno diventera' legge sara' una grande rivoluzione, i due principi attivi della canapa (il Delta-8-tetraidrocannabinolo e Delta-9-tetraidrocannabinolo) saranno disponibili in farmacia e acquistabili con una normale prescrizione medica, sparira' infatti anche il ricettario speciale per gli oppioidi.
Si potra' assumere in pillole o via "aerosol".
Per la cronaca la vendita di cannabis terapeutica nelle farmacie e' gia' permessa in Svizzera, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Canada e Stati Uniti. Avete mai visto una canadese soffrire?!?

(Fonte: Tgcom)


Commenti

Franco
finalmente la provocazione de le Jene ha fatto in pezzi la faccia di cartone del perbenismo cun cui si ammantano LOR SIGNORI parlamentari, che hanno avuto l'arroganza di partorire una legge liberticida come la Bossi-Fini.
Beccati con le mani nella marmellata finalmente si affrettano a fare una legge che consente a chi ha voglia di rilassarsi con un buon spinello di farselo senza rischiare la galera e soprattutto senza avere contatti con la mafia e la malavita nella fase di acquisto.
See... questo nelle fiabe.
I perbenisti sono scesi dal pero ma solo a metà e si fingono progressisti (forse) con questa legge sulla cannabis terapeutica.
Siamo cittadini, adulti e senzienti e vogliamo il diritto di decidere quali sostanze assumere senza bisogno che i sepolcri imbiancati della politica decidano per noi. Anche perché da questa vicenda si evince che non hanno nessun titolo morale o etico per farlo.