Sapete dove buttare l'olio della padella dopo una frittura fatta in casa? Mai nel lavandino della cucina o nello scarico del wc! Questo e’ uno dei maggiori errori che possiamo commettere. Un litro di olio usato contamina circa un milione di litri d’acqua. Che fare allora? Aspettare che si raffreddi e metterlo in una bottiglia di plastica o un vasetto che poi va nella spazzatura.
La rivoluzione ecologica sta nel chiuderli bene con un tappo!
Fonte immagine: http://www.montereybay.com
Commenti
Riciclo Olio
Lo si può portare dal proprio meccanico!!!!
Ma siamo sicuri?
Scusate ma c'è qualcosa che non mi torna.
Se butto l'olio usato nella spazzatura, quand'anche chiuso in un barattolo o in una bottiglia, prima o poi viene sempre disperso nell'ambiente così com'è, o sbaglio?
Per non parlare di cosa potrebbe accadere se il barattolo o la bottiglia vengono gettati in contenitori per la raccolta differenziata.
Così a naso, 'sta notizia mi sa di fesseria.
Per favore, qualcuno mi dica che sto sbagliando.
Ciao
Bizio.
L'olio usato va nel lavandino
Questa storia dell'olio nella spazzatura e' una fesseria abbastanza diffusa attraverso internet.
L'Olio usato una volta in bottigli finisce ne compattatore che regolarmente la rompe diffondendo l'olio per strada. Oppure finisce in discarica dove, nel caso la discarica non sia perfettamente a tenuta (purtroppo la maggior parte delle discariche nazionali hanno qualche perdita) quest olio così be raccolto e custodito finisce in falda, ovvero proprio dove non lo si voleva mandare.
La fogna invece confluisce l'olio al sistema di gestione acque fognarie che ha proprio all'inizio una vasca di disoleazione , ovvero una vasca dove si raccolgono glio oli per trattarli poi separatamente.
In teoria la ,maniera più corretta di gestire questi oli è riciclarli collettandoli attraverso un circuito di raccolta dedicato. Ma mi risulta che solo pochissime realtà a livello sperimentale raccolgono gli oli vegetali usati.
Darlo al meccanico è un altro errore, infatti così si mescolano gli oli vegetali con gli oli minerali. Questi ultimi vengono raccolti attraverso i meccanici e benziani e poi riciclati i impianti dedicati. Tuttavia questi impianti soffrono la presenza sporadica di oli vegetali che in fase di trattamento degli oli minerali si degradano realizzando generando schiuma nei recipienti di trattamento.
Per chiudere: in attesa che il consorzio nazionale oli vegetali parta veramente e il suo circuito di raccolta raggiunga il vosttro quartiere la cosa migliore da fare è la più semplice: buttarlo, nel water (o nel levandino ma solo se è freddo).
ciao
Michele
Ecologia 10 e lode !!! ???
Esiste in italia da 24 anni l'obbligo della raccolta di tutti gli olii usati , esiste un consorzio a livello nazionale .
http://www.coou.it/
I servizi municipalizzati devono fornire i contenitori ( taniche da 5 litri) e predisporre punti di raccolta . Nella mia citta' , prima che il servizio fosse avviato dalla municipalita' e stato garantito dalla societa' COOP della grande distribuzione. Io non disperdo olii usati in natura da oltre 10 anni , non riesco proprio a capire l'alibi della bottiglia chiusa o della fogna , qui i casi sono 2 , o lo fornisci al consorzio che lo riutilizza oppure in tutti gli altri casi e varianti lo disperdi in natura . Il mio comune punta con la raccolta degli olii usati di produrre una quota (ca. 20%) del fabbisogno di conbustibile per i servizi pubblici. L'olio usato e' una risorsa , se lo butti nella monnezza prima o poi te lo trovi nel piatto dove mangi oppure nel bicchiere dove bevi .Gli argomenti di ecologia ambientale dovrebbo essere moderati da un competente !!
Foto : Contenitore x famiglia
Esistono versioni per ogni esigenza
in effetti....
Caro/A Greengeona, effettivamente l'olio andrebbe conferito direttamente o indirittamente alla filiera individuata attraverso il consorzio che non è quello che indichi tu (COOU è degli oli minerali) ma http://www.consorzioconoe.it/ che è stato creato nel 2001 ma ha una grande difficoltà a estendere i prori servizi su tutto il territorio nazionale.
Attualmente circa il 10% dell'olio vegetale viene raccolto correttamente a livello nazionale.
(bada bene stimato perchè del totale nessuno ha la certezza e spesso i totali delle stime dei rifiuti vengono rivisti al rialzo il che vuole dire che la percentuale reale è probabilmente inferiore)
Per cui apprendo che tu fai parte di quella frazione fortunata della popolazione Italiana che ha la possibilità di conferire attraverso quei bellissimi contenitori.
Io purtroppo o per fortuna, abito a Roma laddove non si sa cosa fare dei rifiuti normali (Napoli è veramente ad un passo), figuriamoci di questo rifiuto (o meglio effluente) di nicchia....
Quindi penso che la mia indicazione rimanga valida laddove non sia possibile conferirlo presso supermercati o isole ecologiche che hanno attivato questo servizio.
Sei d'accordo?
ciao
Michele
Non sono d'accordo !! a Roma ..
Gli abitanti di Roma , che intendono smaltire gli olii usati , minerali o vegetali possono farlo nei centri di raccolta e nelle isole ecologiche. Questa la mappa della Ama Roma S.p.A. Quelli che non vogliono smaltirlo inquinando l'ambiente lo buttano nella monezza o nel lavandino.
http://www.amaroma.it/images/Mappa-isola-ecologica.jpg
Non condivido l'osservazione sul rifiuto di "nicchia" ; Liquidi e materiale organico vegetale sono meno del 10 % dei rifiuti ma rappresentano il fattore prevalente di inquinamento delle discariche controllate , producendo 'percolato' , che entrando a contatto con le falde di superfice primo o poi te lo trovi nell'acqua potabile o come residuato della irrigazione sopra le foglie dell'insalata.
Come vedi sei uno dei pochi privilegiati in Italia che puo' conferire rifiuti speciali senza inquinare l'ambiente , uomo avvisato mezzo salvato !
Caro/a Greegeona,
Purtroppo ti confermo che la gestione degli olii usati a Roma non è una realtà. Personalmente ne ho visitate due di quelle indicate nella mappina colorata da te allegata e in entrameb il servizio non era attivo.
No concordo che il carico inquinante dei rifiuti sia costituito da questi olii perchè stiamo parlando veramente di una frazione inferiore allo 0,01% e comunque di materia organica di origine vegetale per cui digeribile tranquillamente in natura. Fatta eccezione per una frazione minima che nella degradazione con la temperatura si è polimerizzata.
Quindi ti dico che la vasca di disoleazione e la vasca anaerobica possono realmente "digerire" più del 95% di questi olii.
Penso sia meglio organizzare cose più rilevanti come la gestione dei rifiuti o al limite della gestione delle batterie o degli elettrodomestici.
saluti
Michele