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(Qui svelo finalmente i segreti dell’11 settembre! E’ un trucco della mente?)

Continuo a stupirmi.
Da 3 settimane sto proponendo una discussione molto ardita.
Si parla di questioni grosse che riguardano il nostro modello del mondo. Filosofia dura.
In questo momento disastroso per la politica italiana cerco di andare a discutere del nostro modo di pensare.
Ho anche compiuto due errori macroscopici. E ringrazio i meravigliosi lettori del mio blog per avermelo cortesemente segnalato. Ammetto che 9+3 non fa 11 ma 12 (grazie banshee6).
E ammetto anche che la mia idea che un giacimento di petrolio potesse esplodere come una bottiglia molotov (e quindi svuotarli e' un bene) era un’idea un po’ assurda (grazie Vins). Pero' affascinante. Ragionando su Gaia e l’idea che la terra sia un organismo unitario dotato di buon senso collettivo cercavo di dire che magari si scopre che non tutti i mali vengono per nuocere. Compreso le estrazioni petrolifere…
Comunque e' restata aperta l’opzione asteroide: se un asteroide enorme colpisse un giacimento di petrolio svuotato sarebbe un bene averlo svuotato. E potremmo dire: hai visto che esiste una saggezza collettiva e sinergica che ci ha salvato? Forse.
Comunque trovo stupendo che voi, gentilissimi lettori, tolleriate i miei errori cercando di capire quel che cerco faticosamente di dire nella sostanza. E giuro che anch’io saro' molto tollerante verso eventuali vostri errori. Sbagliate pure, vi consolero'!

Intanto la discussione infuria sulle coincidenze dell’11 settembre.
Quel che sto cercando di dire e' che non c’e' niente di strano o ascientifico sul fatto che ci siano coincidenze legate all’11 settembre come a qualsiasi altro giorno dell’anno. Sarebbe fuori dalla scienza affermare il contrario.
Gli eventi, infatti, non si distribuiscono in modo equamente perfetto su tutti i giorni dell’anno. Ce lo dicono leggi statistiche. Anche se tendenzialmente le uscite del rosso e del nero alla roulette sono pari, questo avviene sulla base di un numero enorme di lanci della pallina, nella pratica, prendendo in considerazione un numero limitato di lanci, c’e' sempre uno squilibrio. Se lancio una moneta solo due volte c’e' il 50% di probabilita' che esca due volte testa o croce anche se statisticamente dovrebbe uscire una volta testa e una croce.
Quindi non mi stupisce che prendendo l’insieme dei numeri morti, aerei, lettere che compongono i nomi dei personaggi e dei luoghi coinvolti, orari dell’impatto degli aerei e del crollo delle torri, si scopra che c’e' un numero che appare piu' degli altri.
Sarebbe statisticamente stupefacente il contrario! E questo vale per qualunque gruppo di una cinquantina di numeri presi a caso. Se ampliassimo questo insieme, raddoppiando i numeri presi in considerazione, le probabilita' di trovare coincidenze legate alla data dell11 settembre, o di qualunque altra data, crollerebbero.
Poi vattelapesca perche' troviamo l’11 invece del 12. E’ un caso anche questo.
Ugualmente e' ovvio che i fatti notevoli della storia del mondo non siano distribuiti equamente in tutte le date dell’anno.
Per forza, ci sono giorni dove ci sono state piu' battaglie, come l’11 settembre, e giorni in cui ci sono state piu' proclamazioni di re e fondazione di nazioni, come l’1 settembre.
Anche qui sarebbe magia nera se fosse il contrario!

La questione semmai e' un’altra: che senso ha mettere assieme tutti i numeri che trovo in un resoconto giornalistico sull'11 settembre? Che nesso c’e' tra numero dei morti, numero dei palazzi crollati, orario degli eventi, eccetera?
Sono d’accordo con chi sostiene che un simile elenco non ha alcun senso. Non c’e'  nessun rapporto diretto tra questi elementi.
L’unico rapporto esistente e' dentro la nostra testa, nel nostro modo di pensare, di raccontare un fatto.

Fino a qui ho sostenuto la tesi che puo' sostenere qualunque professore di statistica (molto meglio di me, ovviamente).

Quel che di particolare volevo affermare e' un’altra cosa.
Il fatto stesso che da anni giri questa mail sulle coincidenze dell’11 settembre mi sembra la prova che il nostro cervello e' affascinato dai numeri.
La forma della nostra mente e' golosa di numeri e nota le assonanze, le ripetizioni.
Michael Jackson era fissato con il 7, Padre Pio con il 5.
Non mi interessa dire se questi numeri appaiono veramente con evidente frequenza nella vita di queste persone. Potrebbe essere che notano quei numeri e non altri.
Mi interessa osservare che questo succede: siamo attratti dalle apparizioni ripetute dei numeri.
Alla nostra mente piace.
In un mondo dove la cultura fosse improntata al piacere e non alla distruzione, questo sarebbe un grande tema di ricerca: perche' alla mente umana piace scoprire ripetizioni e assonanze di numeri?

Torniamo al tema centrale di questo discorso:
Prima domanda: la teoria di Gaia e' giusta? La terra e' veramente capace di coinvolgere centinaia di specie vegetali e batteriche e reazioni chimiche enormemente complesse per aumentare la capacita' della nostra atmosfera di filtrare i raggi solari quando stanno per arrivare tempeste solari?

Seconda domanda: come avviene cio'? E’ un meccanismo automatico o prevede un sistema di diagnosi (cavolo! Arrivano le tempeste solari!) e decisionale? (Dobbiamo produrre un paio di occhiali da sole per il pianeta!)

Ammettiamo provvisoriamente che Gaia possieda una sorta di capacita' senziente. Come funziona?
Mica possiamo pensare che Gaia sia un’entita' che pensa e decide veramente seguendo un percorso mentale… Sarebbe piu' semplice ipotizzare direttamente che Gaia e' Dio e decide per noi.

La questione e' se esiste un sistema spontaneo, incosciente, capace di dar vita a un’intelligenza collettiva anche se da nessuna parte c’e' un punto pensante con una coscienza di se'.
Per questo mi interessa ragionare sui meccanismi mentali umani.
La mente umana si e' sviluppata nel rapporto con la realta'. Contiene l’impronta dell’esperienza umana di vivere su questa terra.
Magari osservando come funziona la mente umana scopriamo qualche cosa.
Ad esempio, che gli insiemi di numeri che la nostra mente individua rispondono a costanti.

Per me e' stata una scoperta scioccante quando ho letto che gli ispettori fiscali Usa usano un sistema infallibile per scoprire se un bilancio aziendale e' stato falsificato.
I bilanci veri contengono una particolare frequenza statistica dei numeri.
Quando un evasore si inventa i numeri tende a usare piu' frequentemente alcune cifre. Se analizzo la frequenza con la quale nel bilancio appaiono le 10 cifre fondamentali mi accorgo che i conti non tornano e arresto il furbastro evasore fiscale.
Non e' magia, e' matematica.

Anche qui il fatto e' ambiguo. Non ho capito che algoritmi usino per scovare le irregolarita' nel flusso dei numeri. Potrebbe essere che i numeri “naturali” in un bilancio difficilmente si discostano da un’uguaglianza di frequenza tra le 10 cifre (0 + 1/9) e che i falsificatori hanno generalmente la fissa di certi numeri e li mettono in grande quantita' (Acquisto scarpe da lavoro 7.777 dollari e 77 centesimi). Ma forse la realta' economica risponde a precise logiche psicologiche nel suo complesso. I commercianti tendono a vendere i prodotti a 99 dollari e 99 centesimi invece che a 111 dollari e 11 centesimi?
Non lo so. Ma questa idea ci porta comunque a immaginare la possibilita' che esista un linguaggio numerico globale in grado di informare i batteri dell’Himalaya che devono raddoppiare il loro numero perche' c’e' una tempesta solare.
Usando il modello omeopatico potremmo dire che potrebbe esistere una vibrazione di fondo del pianeta prodotta dall’insieme delle creature viventi. Ognuno di noi produce un suono, anche le singole cellule. Questo e' un fatto assodato, non lo dicono solo gli omeopatici.
Se variano condizioni come la quantita' di calore proveniente dal sole, vari elementi che compongono la vita sul nostro pianeta registrano modificazioni nel proprio settore di esperienza e variano leggermente la propria vibrazione.
Questo accade continuamente senza che vi siano particolari reazioni collettive. Ma se il numero delle creature che cambiano leggermente vibrazione e' sufficientemente grande e la variazione e' particolarmente simile, si ottengono certe note e assonanze, intensita' di vibrazione, che agiscono come segnale di pericolo e portano tutti i viventi a modificare alcuni parametri fisiologici. Come cio' si sia potuto sviluppare e' un mistero.
Ma d’altra parte e' un mistero anche come facciano i pesci lattarini ad assumere collettivamente la forma di uno squalo, per reagire agli attacchi dei predatori e metterli in fuga. E che sia un mistero ce lo dice Piero Angela, non il Divino Otelma.
Ma gia' renderci conto che questo mistero esiste e' un buon punto di arrivo. Di certo sappiamo che il modello corrente del mondo, che finge di poter spiegare tutto, al proprio interno ha buchi colossali.
Non parlo delle affermazioni degli scienziati, che ben sanno i limiti attuali delle nostre conoscenze. Parlo dell’immagine che la scienza ha nella testa della gente.
La tv ad esempio ci terrorizza con spettri e prodigi paranormali, poi raramente racconta che il mondo e' pieno di misteri scientifici.

So di aver dato una ricostruzione grossolana. Ma credo che sia sufficiente a ipotizzare un modo che il nostro pianeta potrebbe avere per reagire alle macchie solari senza scomodare superpoteri mistici, telepatia e magia.

Si tratta di una grossa questione strategica per lo sviluppo della scienza.
La scienza moderna non e' riuscita ancora a mettere d’accordo le leggi sul funzionamento dell’universo fin qui elaborate. Molti hanno osservato che le ipotesi su come si possa mettere d’accordo queste leggi sono oggi molto fantasiose, a partire da quelle che ipotizzano un universo con molte dimensioni. Follia per follia perche' non prendere in considerazione anche l’ipotesi di un universo particolarmente interconnesso, sinergico e capace di autoinformarsi?
Ho sentito usare la definizione UNIVERSO COMPUTAZIONALE. Suona bene.

Ma che centra questo con il discorso iniziale sulle coincidenze?

La nostra mente ama le coincidenze e le va a cercare. Le ama talmente che a volte se le inventa.
La mente si sviluppa come impronta della realta'. La nostra mente ha la forma che le ha dato l’esperienza di milioni di anni di evoluzione. Esperienza della realta'.
E ama le coincidenze.
Potrebbe avere un senso questo fatto?

Le coincidenze potrebbero essere un marcatore?
La nostra vita non scorre in modo uniforme. Ci sono momenti di calma e momenti dove tutto e' rivoluzionato. Lo stesso accade in natura. Non succede niente per mesi e poi c’e' un terremoto.
Pezzi di crosta terrestre si spingono per secoli e poi improvvisamente si raggiunge la massa critica, il punto di rottura, qualche cosa si spacca nel profondo della terra e tutto sballonzola e si sconquassa.

Contemporaneamente succede qualche cosa a un livello piu' sottile della realta' e si intensificano le probabilita' che ci sia uno sciame di coincidenze?
Allo stato attuale delle conoscenze questa affermazione non ha senso. Ma chiedo il diritto al sospetto come strumento di indagine.

Ad esempio, potrebbe essere che i lattarini, per sapere quando devono mettersi a forma di squalo e per sapere quale posizione devono assumere perche' il branco nel complesso assuma la forma di uno squalo, utilizzino la sensibilita' a una serie di eventi che avvengono contemporaneamente all’attacco di un predatore? Non agiscono ubbidendo a un segnale, le riprese ad alta velocita' mostrano che non c’e' un tempo misurabile tra il momento nel quale il primo lattarino prende posizione nello squalo collettivo e il momento in cui si mette in posizione il resto del branco. La posizione delle alghe, i riflessi di luce nell’acqua, suggeriscono al lattarino di mettersi in una certa posizione senza bisogno di altri segnali? Improbabile.
Magari agisce un altro elemento simultaneo: potrebbe essere che il movimento dei lattarini sia sincronizzato. Una serie di coincidenze contemporanee all’attacco del pesce predatore inducono i lattarini a entrare in allarme, ognuno simultaneamente applica un modulo di reazione continuando a tener d’occhio il movimento degli altri lattarini.
Ammetto che e' fantascienza.

PS
Qualcuno sa dove trovare un video che mostra i lattarini che fanno lo squalo?


Commenti

Considerazione oggettiva. Tu scrivi :
"Se lancio una moneta solo due volte c’e' il 50% di probabilita' che esca due volte testa o croce anche se statisticamente dovrebbe uscire una volta testa e una croce."
È sbagliato dire che statisticamente dovrebbe uscire una volta testa e una croce. I lanci, fra di loro, sono indipendenti. Inoltre la statistica, come tutte le scienze, è una rappresentazione della realtà, non è la realtà.

Considerazioni soggetti:
Scrivi:
"Il fatto stesso che da anni giri questa mail sulle coincidenze dell’11 settembre mi sembra la prova che il nostro cervello e' affascinato dai numeri."
E ti rispondi con:
"La nostra mente ama le coincidenze e le va a cercare. Le ama talmente che a volte se le inventa."
Ci piace pensare che tutto abbia un Logos, che non siamo soli in questo universo :-D. Questo fatto ci rincuora.

Scrivi anche:
La teoria di Gaia e' giusta?come avviene cio'?
Io lo spiego utilizzando i principi della termodinamica, e sopratutto attraverso, il concetto di entropia e di equilibrio mobile di Le Chatelier. Scrivi anche:
"Magari osservando come funziona la mente umana scopriamo qualche cosa."
Sappiamo molte meno cose sulla mente, che su Gaia(eventi macroscopici).

Per la storia dei pesci(non sono sicuro che siano i lattarini) scrivi:
"Come cio' si sia potuto sviluppare e' un mistero. "
Io mi rispondo: Teoria evolutiva. La coscienza collettiva non l'abbiamo sviluppata ancora nemmeno noi figuriamo i pesci(con un granello di sale al poste del cervello).

Scrivi infine:
"il mondo e' pieno di misteri scientifici."
La parola "misteri" accanto alla parola "scientifici", non se pò vedè!! :-D
E come dire "la religione scientifica". Un ossimoro!!

http://www.youtube.com/watch?v=miDkF-z36qo

:-)

secondo me questo articolo è potenzialmente psicopatogeno...un delirio insomma!
Ciao e Buon lavoro
Luana

ma non si vede quando si mettono a squalo. Spero che qualcuno sappia indicarmi dove c'è l'immagine dei lattarini a squalo... Ho cercato un sacco con Google video ma non ho trovato....

caro Jacopo,
questa volta hai usato male la comprensione del principio della selezione naturale che in altre occasioni hai dimostrato di conoscere molto bene (a dispetto di molti e anche di quelli che credono di averlo capito). Naturalmente questo non significa che io sappia come rispondere, ma se non facciamo nemmeno delle ipotesi penso che tu abbia ragione a pensare che non si può nemmeno spingere la scienza verso nuovi risultati.
tu scrivi:

"se il numero delle creature che cambiano leggermente vibrazione e' sufficientemente grande e la variazione e' particolarmente simile, si ottengono certe note e assonanze, intensita' di vibrazione, che agiscono come segnale di pericolo e portano tutti i viventi a modificare alcuni parametri fisiologici. Come cio' si sia potuto sviluppare e' un mistero."

Se dovessi spiegare "come" in effetti non potrei, ma il principio della selezione naturale è un modo per spiegare almeno il perché, fino a questo punto (e chissà per quanto tempo) le cose andranno avanti così: un modello del genere funziona, questa è la risposta, ed è stato selezionato dalla natura perché è un sistema che autoregolandosi o rispondendo prontamente alle stimolazioni è sopravvissuto a quei sistemi che, invece, non si adattavano ai cambiamenti. Ti faccio un esempio. Da alcuni anni gli studiosi del DNA hanno capito che quello che veniva chiamato Dna-spazzatura in realtà è importantissimo ai fini dell'ontogenesi, poiché se non ci fossero una serie di "geni" (la parola è ormai ambigua) ridondanti, si perderebbero moltissime informazioni e si rischierebbe di non avere l'organismo che il "codice" prevede in sé. HO molto semplificato per dire quest'ultima cosa: quando dici che si trovano molti "11" nell'11 settembre non pensi che fai anche somme, sottrazioni, piccole sviste, che insomma, a ben guardare di 11 ce ne sono, ma non è un'aberrazione statistica, secondo me. Però hai ragione sul punto principale. Gli uomini amano le coincidenze e molto quelle matematiche e numeriche, ma penso per lo stesso principio di selezione naturale. Alcuni matematici credono nell'esistenza degli enti matematici, oppure si può parlare di scoperte - non di invenzioni -, ma il concetto è lo stesso. Se la numerabilità ci permette di sopravvivere o la conoscenza che ne deriva ci permette di sopravvivere, significa che è il modo che la nostra specie ha trovato per elaborare strategie di sopravvivenza e per questo ne siamo provvisti. Ti lascio con un pensiero sulla selezione naturale che spero sarà oggetto di dibattito: qualsiasi sia la nostra teoria su un qualche aspetto del mondo, qualsiasi sia la teoria accettata, vera o falsa, nessuno potrà mai sapere quale "stato mentale" sarà necessario per la nostra sopravvivenza: come scrivevi in qualche post precedente, persino il governo Berlusconi potrebbe darsi sia necessario e più "funzionale" di qualsiasi altro per la nostra sopravvivenza, ma naturalmente su scala geologica è ininfluente, oppure no?
al

alessio

Caro Jacopo, la ricorrenza statistica sfruttata dagli ispettori USA per scoprire i falsi in bilancio è la legge di Benford (o anche detta legge di Newcomb, che per primo la teorizzò). E' una legge empirica, dimostrata quindi solo con esempi che la confermano, secondo la quale c'è una maggiore e ben definita probabilità dell'occorrenza delle cifre da 1 a 9 nella prima, seconda, etc. cifra di un numero che rappresenta dati equiprobabili, come il numero degli abitanti delle città italiane, i dati di un bilancio, etc.
E' abbastanza intuitiva da comprendere, perchè è normale che dato un libro di 200 pagine, ad esempio, la maggior parte dei numeri di pagina inizia per 1...
Un interessante articolo sulla legge di Benford la trovi qui:
http://xmau.com/mate/art/benford.html

E che per la solerte e chiara spiegazione. Mi andrò a leggere l'articolo.

Caro Jacopo,
quello che scrivi è certamente suggestivo, a chi non piace pensare che certi numeri siano alleati e altri nemici, inventarsi battaglie esoteriche e "arrivano i nostri ...".
Purtroppo, a parte il gioco coi numeri che diverte tanto mio figlio di 8 anni, la realtà è necessariamente un'altra.
I numeri sono un'allegra convenzione che ci siamo inventati qualche millennio per comodità per risolvere tanti piccoli problemi della vita pratica quotidiana, ma in realtà i numeri non esistono. Tu riesci a dimostrarmi che 2 sia il doppio di 1? Se la nostra maniera di scrivere i numeri fosse rimasta quella dei Romani (in base 5) avresti ottenuto lo stesso risultato facendo i tuoi calcoli delle coincidenze, ottenendo sempre XI?
Lo sai che noi usiamo la base 10 per fare i calcoli probabilmente perché abbiamo 10 dita, ma che tutta l'algebra funziona esattamente cambiando base? Usando un sistema binario, il tuo 1011 (in base 2 uguale a 11 in base 10) sarebbe un numero fondamentale? Non dovremmo fare il gioco delle somme delle cifre e quindi 1+0+1+1= 11 (cioè 3 in base 2) e che quindi reiterando 1+1= 10 (cioè 2 in base 2) e quindi 1+0 = 1? E quindi TUTTI i numeri, se avessimo per caso scelto la base 2 sommati dovrebbero sempre fare 1, tranne lo 0? Lo sai che i alcuni popoli extraromani (barbari, per dire) usavano come base 20? Di cui sono rimaste tracce nel nostro modo di contare fino a 20, appunto (undici, e non dieciuno, dodici e non diecidue, fino a sedici e non diecisei), tanto che i francesi insistono tutt'oggi (novantuno per loro è quattro volte venti undici)? Hai mai considerato che per gli informatici la base più comoda è il sedici (esadecimale)?
Insomma quello che mi piace dirti, dato che sei sempre attento, e la tua scrittura è così piacevole, è che di tanto in tanto la mente si diverte a seguire tracciati esoterici, ma la realtà non è nei numeri, e probabilmente neanche i numeri sono nella realtà, se non per comoda approssimazione. Chiedi a un fisico sperimentale per dettagli.
Le coincidenze di cui hai scritto semplicemente non esistono.
Un'altra piccola precisazione, che ti passo senza (spero) fare il maestrino, ma solo per amore della precisione, è che se lanci due volte una moneta non è più probabile avere una testa e una croce. Le possibilità sono: TT, TC, CT, CC. Quindi hai il 50% di probabilità di avere una testa e una croce, ossia il 50% di probabilità di avere solo testa o solo croce.

Grazie dello spazio, ciao. f.

Ciao Fulvio,
Mi permetto di criticare una tua posizione.
E' ovvio che i numeri siano una costruzione , un prodotto della mente, che avviene in risposta a un bisogno dell'idividuo, ma questo vale anche per la "realtà"!
Anche la realtà è il modo in cui la mente interpreta gli impulsi elettrici che arrivano dai sensi e poi ricostruisce in immagini, suoni, sensazioni, odori, percezioni varie. Quelle noi le chiamiamo realtà, altre che sono diverse perchè non arrivano dai sensi canonici le chiamiamo, intelletto, fatasia, immaginazione, sesto senso... e diciamo che non sono realtà come le altre. E' un fatto però che esistano. Che la mente della maggiornanza degli esseri unami apparsi su questo pianeta (anche a migliaia di kilometri di distanza) abbia sviluppato il concetto del contare e del numero mi sembra una prova molto forte che sostiene la tesi che i numeri siano una parte dell'uomo e quindi della realtà così come i capelli o le unghie dei piedi.
Il numero da sempre è stato parte fondamentale della vita di tutti gli uomini. Direttamente o indirettamente. Perchè di numeri sono da sempre fatte le scienze sia antiche che moderne, che a ben vedere sono i modi con cui spieghiamo la realtà. Ma anche le case, i ponti, e gli altri edifici, i mezzi di trasporto, i motori vari sono tutti fatti, alla loro base, da numeri. Gli astronomi pre galileiani utilizzavano complessi modelli matematici per descrivere il moto dei pianeti e del sole intorno alla terra. Poi arriva Galieli e scopre che è una cazzata. Alla fine la teoria viene cambiata ma i numeri comunque rimangono e questo perchè i numeri non sono teorie, sono uno dei mezzi con cui la nostra mente e la "realtà" entrano in contatto. Non saranno il miglior modo, è preferibile un tramonto meraviglioso a una dimostrazione matematica ma bisogna anche dar conto che senza i numeri noi saremmo probabilmente ancora nelle capanne e di certo non potremo scirvere su un blog :)
Non ho idea se sia la mente a plasmare la realtà, oppure se sia la realtà a plasmare la mente ma in entrambi i casi i numeri sono da tenere in estrema considerazione perchè costituiscono il legame fra una parte di noi (e quindi noi) e la realtà.

Ahhh dimenticavo: tempo fa è andata in onda una puntata di Ulisse di Piero angela che trattava proprio delle intelligenze collettive e anche dei lattarini. Si può rivedere in streaming sul sito della trasmissione ecco il link alla puntata
http://www.ulisse.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-380cbf82-32...

Prezzi come 9,90 o 9,99 si chiamano "prezzi psicologici di vendita" ed è anche intuibile perché: ti fanno immaginare di fare un affare essendo subito sotto l'intero.
Un trucco vecchio ma che continua a funzionare visto che si vede ogni giorno nei negozi.
Fosse 10,01 o 10,11 cambierebbe poco per le nostre tasche ma saremmo meno invogliati a comprare.
Con la crisi che c'è temo che anche questi trucchetti non funzionino più.

Intervengo solo sul discorso Gaia.
Molte spiegazioni dei fenomeni biochimici della terra si possono trovare pensando agli equilibri delle reazioni chimiche.
Per dati tecnici posso rimandare a wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Equilibrio_chimico
La grande maggioranza delle reazioni chimiche che avvengono nei sistemi biologici sono ad equilibrio, e quindi influenzate dalla maggiore o minore concentrazione dei reagenti.
Prendiamo per esempio la fotosintesi clorofilliana per cui da anidride carbonica e acqua le piante riescono a sintetizzare ossigeno (più zuccheri).
L'attività umana aumenta la concentrazione di anidride carbonica nell'aria.
Questo significa che la reazione di fotosintesi avverrà un pò più velocemente nelle piante, in quanto uno dei reagenti è presente in maggior concentrazione. Questo avverrà in modo piccolissimo in ogni pianta, ma il risultato globale è che la biosfera è in grado di smaltire più anidride carbonica, se noi ne immettiamo di più nell'atmosfera.
Meccanismi simili avvengono per tutte le attività biologiche, per cui alla fine è "come se" l'intero pianeta sia in grado di reagire ad ogni azione provocata, in linea di massima tendendo sempre a mantenere il sistema, compensando i cambiamenti.

Questo che dico non è un discorso per "smontare" l'ipotesi che Gaia esista come pseudo-essere vivente, ma anzi potrebbe essere una spiegazione della "biologia" di Gaia, nello stesso modo con cui io spiego la biologia del corpo umano in quanto essere vivente.
Saluti