73 anni, ex-psichiatra, è il fondatore dell'IDE (International Development Enterprise, http://www.ideorg.org/), un'organizzazione no-profit, attiva nei paesi in via di sviluppo, che sovvenziona le idee, i progetti e le tecnologie che aiutano i più poveri.
Qualche giorno fa parlammo della ruota per l'acqua (http://www.jacopofo.com/?q=node/3169), ora tutti questi oggetti sono in mostra a New York presso il Cooper-Hewitt National Design Museum, la "rassegna" si chiama Design for the other 90% (Design per l'altro 90%).
Si scopre così l'esistenza di frigoriferi in coccio (geniali, mantengono frutta e verdura per 20 giorni), pannelli solari fatti riciclando i copertoni delle biciclette, pannelli fotovoltaici a basso costo, filtri a raggi UV per depurare l'acqua che costano 7 dollari, pompe d'irrigazione a pedali costruite con il bambù.
Nata nel 1981, l'IDE opera in otto paesi (Bangladesh, Vietnam, Cambogia, India, Nepal, Zambia, Zimbawe e Myanmar, l'ex Birmania) e dà lavoro a 600 impiegati, la maggior parte dei quali nativa dei luoghi.
Scopo dell'associazione è aiutare 30 milioni di famiglie ad uscire dalla povertà entro il 2015. Per ora siamo a quota 3 milioni, risultato raggiunto grazie a queste tecnologie a basso costo. Grazie ad una pompa di irrigazione i contadini, quel famoso 90% che abita zone rurali sopravvivendo di agricoltura, possono aumentare la produzione e crearsi piccoli commerci per guadagnare dei soldi, con cui mandare a scuola i figli, comprare le medicine...
(Fonte: Repubblica)