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Fo e la rilettura di Pablo Picasso - Intervista a Mattea Fo

In una mostra a Sanzeno il premio Nobel per la letteratura racconta con i suoi quadri l'amore per il pittore catalano.

Articolo di Gabriella Brugnara pubblicato sul Corriere del Tentino venerdì 6 luglio 2018

"Mi sento attore dilettante e pittore professionista. Se non possedessi questa predisposizione naturale per l'arte del raccontare attraverso le immagini, sarei uno scrittore di testi teatrali, di favole e grotteschi satirici mediocre." Dario Fo (1926-2016), premio Nobel per la letteratura 1997, dava di sé questa immagine a chi gli obiettava che lui più che pittore era un attore e uno scrittore.

A Raccontarcelo è Mattea Fo, nipote di Dario e curatrice - insieme a Stefano Bertea per la Compagnia Teatrale Fo Rame e a Lucia Barison per il Centro Culturale d'Anaunia - di Picasso Desnudo. La storia dell'arte raccontata da Dario Fo. La mostra - che sarà inaugurata sabato 14 luglio alle 17.30 alla Casa de Gentili a Sanzeno e si potrà visitare fino al 14 ottobre - propone un acconto che ripercorre tutti i periodi del pittore catalano, dal rapporto di Picasso con la Commedia dell'arte, al profondo interesse che nutriva per l'arte italiana, soprattutto verso i grandi maestri del Rinascimento.

Un intreccio da non perdere: per la presenza dell'estetica picassiana e per l'arte originale espressa da Fo, raccontata proprio dalla nipote Mattea.

Attore dilettante e pittore professionista diceva Fo, perché? 
Dario, in realtà, comincia la sua carriera da Brera come pittore e solo in seguito, quando inizia a raccontare in teatro delle affabulazioni con Parenti, si scopre anche attore. Nasce a Sangiano, un paesino in provincia di Varese. E' proprio dalla sua terra che trae ispirazione. In quei luoghi, i pescatori erano soliti raccontare aneddoti e in modo davvero originale, tanto che Fo stava fermo per ore ad ascoltare. Un incontro adolescenziale per il nobel che gli diede la giusta ispirazione per le origine della sua cultura teatrale. In realtà avrebbe desiderato fare molto di più il pittore.

Come era il rapporto teatro-immagini per Fo? 
Aveva bisogno ogni giorno, e da sempre, di disegnare e di dipingere. Tanto che i suoi lavori teatrali nascevano spesso dai suoi lavori per immagini. Disegnava e poi scriveva. Faceva poi i bozzetti, mentre scriveva. Negli ultimi anni di vita dipinse molto di più grazie anche alla scoperta di riportare su tele di grandi dimensioni i bozzetti che realizzava in cartoncino,. Faceva e rifaceva tanto che l'idea di partenza non era mai quella finale. Per mettere in luce la sua poliedricità di approccio, più volte fu definito un artista sferico.

I suoi testi vanno letti prima di tutto come sequenza di immagini? 
Come i cantastorie di ogni epoca e tradizione, la sua narrazione di avvale di supporti visivi, restando legata imprescindibilmente alla sua passione per le arti pittoriche. Accompagnava la scrittura con numerose immagini, quasi le usasse come uno storyboard. Anche le entrate sceniche degli attori a teatro, i costumi, le scenografie prima venivano rappresentate su carta. Numerosi vestiti che Franca, la moglie, indossava in scena, venivano poi da lui ripresi e dipinti sopra alla stoffa.

Perché questa sua predisposizione per Picasso? 
Durante la lezione-spettacolo dedicata a Picasso, tenuta nel 2012 con la moglie, e dalla quale prende spunto la mostra, Dario lo racconta. Si tratta di un itinerario che rappresenta il racconto dell'incontro di Fo con Picasso, all'insaputa però del pittore catalano. Dario lo amava così tanto che andò a Parigi a pregarlo di venire in Italia a fare un'esposizione.

Una grande storia d'amore quella di Dario Fo e Franca Rame.
Era un rapporto meraviglioso. Dall'inizio alla fine. In tutte le opere. Quando Franca ci ha lasciato, troviamo sempre lei tra le ricche delle opere di Fo, come se non l'avesse mai lasciato.
Ecco perché la lezione-spettacolo dedicata a Picasso riveste così anche un valore simbolico perché fu quella l'ultima volta in cui Dario e Franca salirono insieme sul palco dall'inizio alla fine di una rappresentazione teatrale. In seguito hanno tenuto corsi di teatro, conferenze.
Alla mostra si potrà vedere il filmato della lezione, e ci sono varie parti in cui recitano insieme a botta e risposta. Franca, inoltre, interpreta la figura femminile delle numerose amanti di Picasso, e Fo è Picasso. Un filmato che dà emozione.

Che cosa vedremo nel percorso espositivo di Casa de Gentili? 
Il percorso è allestito in 10 sezioni, per una quarantina di opere che sono la storia di Picasso. Sono una sorta di sintesi della lezione-spettacolo. In mostra ci saranno anche i bozzetti che Dario e Franca hanno usato nella lezione, accompagnati da pannelli descrittivi ripresi dal copione dello spettacolo. Le loro voci guideranno nella lettura dei vari episodi selezionati.