cacao della domenica

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Un nuovo punto di vista per il Movimento Progressista: passiamo all’azione diretta

di Jacopo Fo

Lo scandalo di Affittopoli a Roma mostra che questa città è stata amministrata pessimamente dando agio alla corruzione e allo spreco di ingrassare, e Roma non è la sola in questo stato pietoso.
Ma Affittopoli mostra anche il grande limite di quell’insieme di persone che si impegnano per costruire un’Italia migliore e che io chiamo Movimento Progressista, (senza stare a fare tante distinzioni tra questa e quella bandiera).
I fatti ci dicono che il Movimento è sempre restato al carro della magistratura, manifestando sempre dopo che rari servitori dello Stato onesti erano riusciti a far scoppiare lo scandalo. Il Movimento Progressista italiano solo in poche occasioni ha saputo scoprire il mal governo e far scoppiare scandali.
Eppure le cose si sapevano. Quella che è mancata è stata la capacità di condurre inchieste, raccogliere prove e poi presentarsi di fronte ai giudici con accuse inoppugnabili.
Secondo me questo è un compito essenziale del far politica.
Lo stesso avviene su molte altre questioni oltre la corruzione, ad esempio l’inquinamento. Legaambiente è riuscita a fare scandalo dandosi strumenti formidabili come l’iniziativa dei lenzuoli bianchi ai balconi per monitorare lo smog. Ma queste iniziative non hanno mai provocato terremoti perché non sono mai state costruite in modo da ottenere l’intervento della magistratura.
Se oggi, ad esempio, nelle grandi metropoli, il Movimento si dotasse di pulmini per la misurazione dell’inquinamento che prelevassero l’aria non a tre metri d’altezza ma ad altezza passeggino e si realizzassero i prelievi sulle circonvallazioni, invece che sulle strade minori, il tasso di inquinamento dell’aria risulterebbe superiore ai limiti di legge quasi tutti i giorni dell’anno. E si potrebbero denunciare i sindaci per omissione di atti di ufficio, visto che sono loro i responsabili locali della salute dei cittadini.
Una simile iniziativa creerebbe ricadute enormi perché costringerebbe sindaci e prefetti a intervenire con azioni efficaci oppure a bloccare in modo permanente il traffico urbano, le emissioni industriali e quelle dei riscaldamenti domestici…

Uguale carenza di azione diretta il Movimento l’ha dimostrata nel settore della solidarietà sociale. Da questo punto di vista solo la componente cattolica ha messo in campo capacità di grande iniziativa ed efficacia. La sinistra laica ha agito invece in modo disordinato e locale, senza capacità di regìa. In altri paesi i progressisti sono stati capaci di ben altra efficacia, basti pensare al movimento greco che ha saputo costruire una potente rete di assistenza sanitaria, alimentare e psicologica ai cittadini gravemente colpiti dalla crisi. Una rete di solidarietà potente, che ha fatto la differenza e ha portato Siryza a vincere le ultime due elezioni.

Nella filosofia del Movimento manca la coscienza della centralità e della necessità di adottare la filosofia che oggi sta cambiando il mondo, dimostrando nei modi più svariati che per cambiare la situazione è necessario innanzi tutto cambiare il modo di pensare.
I media non ne parlano ma c’è un nuovo spettro che si aggira per il pianeta e che sta terrorizzando i conservatori: uno spettro senza nome… Una nuova prassi politica, sociale e umana che potremmo definire come la pratica dell’azione che cerca il risultato immediato e usa lo strumento della spinta gentile (link articolo Spinta gentile)

Contenuto disponibile solo dopo accettazione dei cookie

Molti si affannano in attività “di propaganda” senza rendersi conto che solo se si riesce a immaginare e mettere in pratica percorsi concreti, minutamente organizzati, funzionanti e capaci di offrire risultati tangibili e immediati si può pensare di cambiare il modo di pensare delle “larghe masse”.
Gli esempi sono innumerevoli, dalla Banca dei Poveri di Yunus, alle mutue autogestite dei contadini indiani, al mega gruppo d’acquisto globale dei lavoratori Volkswagen che permette risparmi enormi.

Ancora vedo troppi compagni e amici che si dannano a organizzare eventi ai quali parteciperà chi è già convinto e che non avranno nessun peso reale sulla realtà.
Questo modo di fare che illude di essere attivi mentre si resta ininfluenti va riconosciuto come inutile e abbandonato.
Se vogliamo il cambiamento dobbiamo innanzi tutto cambiare radicalmente il nostro modo di concepire l’azione sociale e culturale.
Abbiamo bisogno di rifondare il Movimento Progressista su basi completamente diverse. Gli italiani hanno bisogno di una massiccia dose di strategia del fare.