LIBRI: A spasso con Galileo
Inviato da Cacao Quotidiano il Sab, 06/13/2009 - 09:37Questa settimana presentiamo il libro: "A spasso con Galileo", di Marika Innocenti, Sara Costan e Mirco Toffanin, edizioni Cleup.
Sara' perche' uno dei tre protagonisti si chiama Simone ma a me questo libro e' piaciuto molto.
Se a scuola spiegassero l'Universo, le stelle, la rotazione dei pianeti, immaginando una passeggiata con Galileo Galilei a bordo di una barchetta spaziale disegnata da Leonardo, sarebbe sicuramente piu' divertente.
Il libro, adatto a bambini e astronauti, e' in vendita qui e la sua diffusione promuove la raccolta fondi per il Progetto Tanzania 2009 (http://www.villaggiodellasperanza.it/, alcune pagine del sito sono ancora in fase di costruzione).
Pubblichiamo il capitolo 4, buona lettura!
Venere, la dea dell'amore e della bellezza
La nave-spaziale continuava a solcare l'Universo. I bambini cominciarono a sentirsi a proprio agio. Quel viaggio fantastico sembrava un sogno, e come tale speravano in cuor loro che non finisse mai. L'incontro con Galileo si stava rivelando molto interessante.
Quel signore un po' avanti con l'eta', tra quei corpi celesti che li circondava, sembrava come a casa sua.
Conosceva ogni angolo di quell'immensita', anche il piu' nascosto.
Ad ogni domanda che Simone e Giulia gli ponevano, lui era sempre disponibile e felice di poter rispondere. Erano stati proprio fortunati a trovare un amico cosi' originale e divertente.
Ma dove sara' il serbatoio per la benzina? Penso' improvvisamente Simone.
La barchetta infatti da quando aveva lasciato la terra, non si era mai fermata un momento. Tuttavia, cosi' piccola com'era chissa' dove nascondeva la scorta di carburante per continuare nel suo viaggio.
Galileo si accorse dell'espressione dubbiosa di Simone e disse, rivolgendosi al suo giovane amico: "Che c'e' Simone? Cosa hai scordato?"
"Niente Galileo, pensavo solo una cosa: dov'e' la benzina che fa funzionare i motori della tua barca?"
"Questo e' il mio piccolo trucco. Sai, oltre ai carburanti che l'uomo e' abituato a usare, come la benzina o il diesel, esistono moltissime altre fonti di energia, dette rinnovabile, che non inquinano. Hai mai sentito parlare dei pannelli fotovoltaici?"
"Foto-che?"
"Fotovoltaici! Sono dei particolari pannelli che sanno raccogliere la luce del Sole e trasformarla in energia elettrica.
Vedi, sulla chiglia della mia barca, proprio sotto i nostri piedi, sono stati installati dei pannelli che grazie alla luce del Sole, fanno funzionare la mia barca-astronave. Inoltre, non vengono prodotti gas di scarico, come nelle auto, che inquinano l'aria, provocando il riscaldamento globale".
"Il riscaldamento globale? Questo lo conosco. Ce ne ha parlato la maestra di scuola. Il fumo prodotto dalla combustione dei carburanti crea una cappa che non permette alla Terra di respirare. Come mettere il coperchio a una pentola: prima o poi comincia a bollire!"
"Piu' o meno esatto. La Terra e' un essere vivente e come ogni creatura ha bisogno di respirare. Purtroppo l'uomo sta soffocando il nostro pianeta. La temperatura aumenta, i ghiacci polari si sciolgono e il livello del mare si alza. Un brutto pasticcio. Speriamo che si cominci a fare qualcosa per impedire alla Terra di soffocare!"
Giulia che aveva seguito il dialogo tra Simone e Galileo penso': La Terra e' malata? Ecco perche' l'acqua dei fiumi non e' come l'acqua che esce dal rubinetto di casa. Non e' per nulla trasparente o azzurra. Neanche il mare sembra azzurro, l'estate scorsa quando ero in vacanza con la mamma e il papa', pensavo esistessero diversi tipi di acqua, una azzurra, una piu' scura, quasi nera. Probabilmente mi sbagliavo.
Quando torneremo a casa parlero' al papa' di questi pannelli solari e gli spieghero' che la Terra non sta bene e che bisogna aiutarla. Ecco quello che faro'!
La bambina fu distolta dai suoi pensieri da un grido di esultanza di Simone: Venere era vicino. Galileo comincio' a descrivere il pianeta che ormai mostrava a pieno la sua conformazione.
"Ragazzi, vi presento Venere. Questo pianeta assomiglia molto alla Terra; ha piu' o meno le stesse dimensioni e possiede un'atmosfera. Tuttavia non ha satelliti che gli orbitano intorno".
"Credo stia piovendo laggiu'!".
"Buona osservazione Giulia. In realta' non e' pioggia. Dovete sapere che l'atmosfera che circonda Venere e' ricca di gas, soprattutto anidride carbonica. Proprio la presenza di questi gas produce una cappa che funge da serra. Molto simile a quello che sta succedendo sul nostro pianeta.
La presenza di questi gas fa innalzare la temperatura del pianeta, che puo' arrivare fino a 480 gradi C. Venere risulta essere il pianeta piu' caldo del sistema solare, anche piu' caldo di Mercurio.
Tutte queste nubi e gas, generano forti e frequenti temporali, senza pioggia, ma con intensi fulmini.
Per riassumere in tre parole la situazione sul suolo di Venere potremmo dire: fulmini, vulcani, in passato attivi e caldo, tanto caldo!"
Le saette che cadevano una dopo l'altra sul suolo del pianeta erano veramente intense e luminose. C'era proprio una gran bel temporale.
Simone pensava: La Terra fa un giro su se stessa in 1 giorno, la Luna in circa 27 giorni, Mercurio in 58 giorni e Venere?
Non perse tempo e lo chiese gentilmente a Galileo.
"Queste e' una questione sulla quale per molti anni si sollevarono intense discussioni. In principio si effettuarono delle osservazioni del pianeta direttamente dalla Terra. Ne risulto' un periodo di rotazione di circa 4 giorni.
Poi arrivarono le missioni spaziali, iniziate alle meta' del secolo scorso. Queste permisero di fare una grande scoperta. Non era il pianeta a fare un giro su se stesso in 4 giorni, bensi' le nuvole che lo circondano e che impedivano di vedere il suolo del pianeta dalla Terra. Venere in realta' impiega circa 244 giorni per compiere il suo moto di rotazione".
Simone avrebbe voluto avere una macchina fotografica per immortalare tutte quelle meraviglie. Anche se su Venere non c'erano esseri viventi, il pianeta risultava tutt'altro che deserto e privo di vita: i fulmini, le attivita' sismiche e le nubi... Venere era un pianeta in piena attivita'.
"Ragazzi, se siete d'accordo, io proseguirei verso la prossima tappa. Marte ci sta aspettando".
Galileo imposto' la nuova rotta sul computer di bordo e la navetta comincio' a viaggiare spedita, allontanandosi dal pianeta.
"Ragazzi salutate Venere, che per gli antichi romani era la dea dell'amore e della bellezza. Si narra che lei e Marte, il nostro prossimo pianeta, abbiano avuto addirittura tre figli!"
"Ciao Venere, ti salutiamo il tuo fidanzatino Marte! Non ti preoccupare!" grido' Giulia, mandandole un bacio con la mano.
La dea dell'amore e della bellezza! Deve essere stata graziosa e gentile per meritarsi un tale nome! penso' tra se' e se' Giulia, sorridendo.