Italia pazza: 150 impianti fotovoltaici NON accettati per un cavillo!!!!
Inviato da Jacopo Fo il Mar, 09/30/2008 - 16:19In Italia circa 150 persone hanno costruito un bell'impianto di pannelli solari fotovoltaici, perfetto e funzionante e si sono visti negare il finanziamento e bocciare l'impianto per un ritardo sulla spedizione della raccomandata finale al GSE. Se sei tra queste persone segnalati scrivendo una mail a [email protected]. Ovviamente sarebbe meraviglioso se qualcuno ci spedisse magari l'intera lista. Non si sa mai... Il GSE non ce la può dare per questioni di privacy. Stiamo organizzando un comitato per ottenere che il regolamento infame venga modificato.
Ho scoperto questa follia burocratica perché sul primo impianto realizzato a Alcatraz, ai primordi del gruppo di acquisto, eravamo talmente sotto pressione che siamo andati in bambola e siamo scivolotati su questa buccia di banana (predisposta da De Sade). Così abbiamo ritardato di 6 giorni a spedire la raccomandata al Gse, che comunicava la fine dei lavori, e ci hanno esclusi dal finanziamento del Conto Energia. Una bocciatura senza appello. E' l'unico caso all'interno del Gruppo d'Acquisto ed è stato determinato proprio dal fatto che il mio impianto ha fatto da apripista... E' stata una tassa del principiante...
Ma anche se questi 150 impianti rifiutati NON sono stati realizzati dal nostro gruppo d'acquisto abbiamo deciso di mobilitarci in difesa di questi 150 martiri dell'idiozia burocratica (e di me stesso medesimo).
Ho telefonato al GSE e anche loro sono concordi che si tratti di sadismo burocratico. Ma non dipende da loro, la legge è così. Però mi hanno anticipato che il ministro Claudio Scajola è intenzionato a correggere la legge. Viva il ministro Scajola! (Della serie perché non applaudire alla destra quando fa cose sensate?).
Dopo 12 telefonate al Ministero per lo Sviluppo Economico sono arrivato a sapere che in effetti l'orientamento del ministero è quello di modificare la normativa.
Ovviamente si tratterà di fare pressione perché questo avvenga in tempi ragionevoli, quindi stiamo cercando questi 150 malcapitati ritardatari per rappresentarli in una trattativa con il ministero e per consociarsi in una eventuale causa collettiva nel caso alle assicurazioni verbali non seguano i fatti (mi incatenerò, farò lo sciopero della fame, ululerò sotto le finestre del Ministro, ma sta carognata non si può proprio accettare). Una cavolata che per altro che dobbiamo a un eccesso di burocratismo del governo Prodi). Abbiamo peraltro già mosso i nostri avvocati che stanno valutando la questione, si potrebbe impgnare il rifiuto di fronte al Tar puntando sulla crudeltà mentale del provvedimento.
Ecco la mail che ho inviato al ministero
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mi rivolgo a lei a proposito del problema delle 150 persone e piccole imprese che in Italia hanno cotruito un impianto fotovoltaico perfettamente regolare e hanno però compiuto il peccato di aver spedito in ritardo la lettera al Gse. Attualmente il regolamento è punitivo in modo abnorme in quanto chi ha ritardato il giorno di spedizione si trova con un impianto che non è neppure rivendibile in quanto i numeri di serie dei moduli fotovoltaici e dell'inverter, se sono presenti in un impianto bocciato, non sono più riutilizzabili per un altro impianto. Cioè per un ritardo anche solo di un giorno si perde tutto!
A quel che ho capito sia il Gse che il vostro Ministero sono concordi nel giudizio negativo sull'assurdo livello punitivo della disposizione stabilita dal governo Prodi e avreste intenzione di porre rimedio a questa stortura. La mia domanda è se questo è vero e quando potrebbe accadere.
e ovviamente è nostra speranza che questa follia venga al più presto eliminata.
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