Alcatraz Guest Book. Racconta com'è andata tra i boschi dell'Umbria.

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Com'è Alcatraz?
Cosa succede?
Come si sta?

Affidiamo a chi è venuto a trovarci l'arduo compito di raccontare questo posto.
Ringrazio chi avrà voglia di scrivere.


Commenti

acqualimpida

SABATO 12 parto per Alcatraz e vi farò sapere al mio ritorno come è andata ... ciao a tutti!!!
Niki

Eccomi a casa, purtroppo...
Se non fosse per i miei due figli, per il mio cane e le mie gatte che mi stanno riempiendo di coccole, sarei ancora più in crisi...
Ad Alcatraz mi sono sentita veramente viva, gioiosa ed ho avuto le risposte che cercavo da tempo a due mie domande molto importanti.
Ho conosciuto gente nuova, simpatica, allegra nonostante i problemi personali.
Per me è stato un periodo IMPORTANTE per la mia vita, visto che sono riuscita a riconsiderare l'UOMO (maschio), per il quale nutrivo dei seri pregiudizi.
Ho fatto un gioco in quei giorni scrivendo su un foglio caratteristiche positive che trovavo nei vari uomini che ho incontrato, e sono arrivata a quota 37!!!!
Tra il resto ho potuto constatare che anche negli uomini che meno mi piacevano, c'erano delle squisite qualità che tenevano un pò nascoste, ma che a contatto con me sono riuscite ad uscire.
Notevole, per una come me che era esperta nel fare uscire le qualità peggiori di un uomo.
Questo mi ha portato a capire che fortunatamente sono sulla strada giusta per quanto riguarda il mio desiderio di incontrare un uomo col quale costruire un sano rapporto, giocoso e duraturo.
Quindi con Alcatraz ho finito di fare guerra con un mondo che non conoscevo affatto, ho alzato la bandiera della PACE, e sopratutto ho finito la battaglia che avevo dentro al mio cuore.
Sono serena e felice, nonostante le 15 lavatrici che ho da fare nei prossimi giorni, la casa sottosopra, ed una marea di impegni che ho da sbrigare durante la settimana, perchè da questo luogo incredibile ho ricavato e portato con me la convinzione che è necessario prendere la vita in maniera giocosa e leggera, puntando sulle cose belle invece che su quelle negative.
Tanto per cominciare oggi sono riuscita a chiamare mia madre (una vera scassapalle poverina...) senza ascoltare i suoi messaggi ricattatori al telefono, annullandoli prima di chiamarla.
Non volevo rovinarmi la voglia di sentirla.
E magicamente, senza quella dose di energia negativa, sono riuscita a parlare con lei in maniera distesa, ed a sentire anche un pò d'amore per questa donna, che tutto sommato, mi ha messa al mondo dandomi il massimo che poteva.
Grazie JACOPO, grazie ELEONORA, per tutto quello che mi avete regalato,
Grazie alle persone che si sono trovate vicino a me in quei giorni (DAL 12 AL 18)e che mi hanno aiutata a superare alcuni pregiudizi con il loro calore e la loro disponibilità, ed a farmi sentire accettata ed amata.
Grazie a Corrado ed Angelo per i loro massaggi mweravigliosi, e per la loro incredibile SIMPATIA.
Grazie a Jaele, dolcissima bimba, che mi ha fatto capire quale miracolo accade, quando un bambino è riempito d'attenzione, amore e messaggi positivi.
In lei, grazie ai suoi genitori, questo miracolo è evidente.
Un abbraccio immenso come la gioia che ho provato stando accanto a voi.
Ciao da Nicoletta

ciao a tutti, ma proprio a tutti......, vorrei dire molte cose e mi sembra di essere in un imbuto dove fatico a far uscire tutto insieme, perciò cerco di andare piano. L'esperienza ad Alcatraz è stata magnifica e sulla lavagna un giorno ho scritto "La mia vita mi stava aspettando qui"; è proprio così, io so che la mia vita mi ha dato appuntamento ad Alcatraz, città dove la gente si vuol bene, vuole la giustizia e la pace e vive cercando di fare del bene (come mi ha insegnato qualcuno!). Ho faticato a togliere schemi mentali e ad abbandonare le rigidità del mio corpo (vero Angelo?), ho sofferto nel lasciarmi andare ed imparare a fidarmi degli altri.......ma, è successo, si la tosta si è fidata, abbandonata, rilassata, capendo finalmente che di tosto aveva solo le 4 vertebre cervicali!!!
Mamma mia che botta!
Ho saputo di nuovo fare amicizia e trovare belle le persone. Che magia!
Grazie a tutti, davvero; aspettatemi perché tornerò e vi abbraccerò più forte di quando sono andata via.
E finalmente saprò raccontare.
Baci Dora

un saluto a tutti. Venire ad Alcatraz ha risvegliato il buffone che è in me, ha migliorato i rapporti con il mio ragazzo (che con me ad Alcatraz ha formato un a coppia "demenziale") e mi ha fatto conoscere una serie di persone fenomenali. Jacopo e Eleonora sono due persone speciali. Ah, Jacopo ho inviato alla tua metà la foto di una campana di Soleri... ^_^

ho passato proprio una bella settimana ad aprile. Tra un corso di Gisella e uno di Jacopo non mi sono fatta mancare delle belle passeggiate in mezzo al verde e all'aria pulita dei boschi.
Molta serenità e un'ottima cucina.
ciao

Avete creato il mondo ideale.
Vorrei essere ancora lì.
Ma le percezioni si sono aperte in un modo tale da ricordare ogni singolo attimo. E tutto ciò che Alcatraz mi ha donato lo porto dentro, e lo esprimo con una luce diversa... anche la mia faccia è cambiata...
L'ambiente, le persone, le attività, la stima e l'autostima, il dare e ricevere, il contatto, gli stimoli, i colori, la creatività, il conoscersi... trovarsi uniti in un gruppo eterogeneo e neanche pensare che lo sia... mi ha dato forza, mi fa credere in me e negli altri, mi dà la voglia di cambiare le cose...
Jacopo, Eleonora, Angelo, Corrado, Gabriella, Angela,
e tutto il gruppo del 5-12 agosto,
grazie.
non vedo l'ora di tornare.

...fantastica!
Ad Alcatraz si sta benissimo! E' stata dura rientrare! E' stata una settimana intensa, divertente e che ha lasciato dentro di me tanti spunti di riflessione ma soprattutto una diffusa sensazione di benessere e di armonia con me stessa e con il mondo circostante. Alcatraz è la prova che tante persone diverse possono stare molto bene insieme e regalarsi tanto semplicemente giocando, chiacchierando, danzando, "massaggiandosi", cantando e... mangiando!
Il mio grazie va a Jacopo per le sue "lezioni" i cui contenuti si sono depositati in un angolo del mio cuore in attesa di essere da me "utilizzati" al momento giusto e nel migliore dei modi, a Nora per la sua effervescente carica vitale e per la sua umanità, a Corrado per le meravigliose emozioni provate in acqua e per gli esilaranti momenti di gioco, ad Angelo per i suoi insegnamenti semplici da riprodurre anche a casa, a Gabriella per il meraviglioso viaggio nel mondo dei tarocchi, a Cinzia per i momenti serali che ha allietato, a Imad per le serate "danzanti".
Un abbraccio grande va a tutti i partecipanti alla settimana del 12-19 agosto 2006 per tutte le emozioni positive che mi avete trasmesso e per quanto di voi mi avete regalato: spero di rivedervi tutti al più presto!
Jacqueline

ciao!!! che dire se non che ho passato dei giorni bellissimi in un posto incantevole e con nuovi amici stupendi. in quei giorni ho dimenticato i miei problemi e riso tanto. un grazie a tutti a jacopo, a gabriella e in particolar modo a eleonora dolcissima ragazza. baci a tutti e sicuramente a presto!

Ad alcatraz si sta benissimo...tanto bene ma tanto bene che quando poi torni a casa e ti fermi in autogrill a rosicchiare un panino, beh, ti sembra di ingoiare una cosa strana, che devi annusare come un segugio perchè non riesci a identificare cosa sia, ed e' solo una piadina mozzarella prosciutto dell'autogrill, quella che prima di andare ad alcatraz mangiavi quasi con gusto, ma che DOPO alcatraz, dove le tue papille gustative si erano ripulite dall'involucro grigio e avevano ricominciato a sorridere, ti sembra un panino al veleno. E non ti serve a nulla sorridere alla signora che te lo ha preparato, lei non sa, non sa che uomo è appena sceso dalla montagna e si è fermato nel suo autogrill, puoi solo augurarle buone ferie visto che deve ancora andarci, e consigliarli di andare a passarle in un posto che veramente sogna e desidera.

GRAZIE CUOCA DI ALCATRAZ!

una settimana ad alcatraz, erano anni che conoscevo l'esistenza del luogo, ma ogni volta la vacanza finiva da altre parti, evidentemente ogni cosa deve avere il suo tempo e mi viene proprio voglia di dire "meglio tardi che mai!". Un'esperienza da consigliare sicuramente, già ho cominciato a farlo con amici appena incontrati al mio rientro, probabilmente spero che più delle parole sia il mio stato d'animo a convincerli a venire, mi sento ricaricato, euforico, rilassato e chissà quanti altri aggettivi che ora non mi vengono in mente. Avvicinandomi a casa mi chiedevo come sarebbe stato il rientro, se ogni cosa e ogni persona mi avrebbe fatto tornare a prima della partenza o se qualcosa era cambiato... beh, posso dire di essere sicuramente tornato più positivo ed aperto di prima, più fiducioso in me stesso e negli altri, cosa che ultimamente cominciavo a non essere.

Questo mi ha lasciato la mia prima settimana di alcatraz, oltre naturalmente a conoscere persone fantastiche, jacopo eleonora la splendida jaele in primis, poi tutto lo staff angelo e corrado con le loro mani magiche, la cuoca (azz mi sono scordato il nome...) anche le sue mani sono magiche!, la splendida gabriella, imad e consorte, cinzia ed eric naturalmente. un saluto a tutti quelli con cui abbiamo condiviso giornate fantastiche, tutti i residenti della casa bassa, ciao coinquilini!!, stefano e jaqueline, nicoletta, federico, leonardo, romano, stefano quello "robusto"!, yuri, angela, gianni e monica, insomma potrei andare avanti ma vi annoierei, un abbraccio a tutti e grazieeee!!!
tanti saluti anche da parte di donatella

ciao
- michele, pisa

la cuoca si chiama Angela.. :) :) kiss kiss

Sì, amici miei, perché mi sa tanto che i veri gavettoni non sono stati quelli di ferragosto ma quelli che quotidianamente abbiamo ricevuto dagli ... esperimenti vissuti insieme ad Alcatraz! Ma quando mai ci è capitato di massaggiarci, accarezzarci, salutarci e giocare a fidarci con persone "sconosciute" con la naturalezza di quei giorni.
Roba che se per strada sfiori una persona con il braccio la prima cosa che fai è chiederle scusa! Ma quello che mi faceva morire dal ridere è che se capitava di toccare uno di noi accidentalmente mentre ci si spostava in palestra, il nostro "irrazionale, automatico" ci faceva chiedere comunque scusa, senza considerare che due minuti prima quella persona aveva rotolato sopra di noi ridendo come una pazza! Allora forse è proprio vero che se impariamo a ingannare il nostro cervello con BUONE ABITUDINI le cose gireranno meglio senza troppa fatica! Beh, che ne dite, vale la pena provarci! Sono contenta dell'esperienza di Alcatraz perché ho avuto la conferma che il bisogno di giocare e di comunicare che ho dentro non è frutto di pazzia ma della voglia di non dimenticare che se i bambini si divertono senza vergognarsi di niente ci sarà pure un motivo. E allora impariamo da loro! E vi stupirete di come un bambino vi guarda sorpreso se vi vede giocare COME LUI e non solo CON LUI. Grazie ancora a tutti voi per la bella settimana trascorsa insieme e grazie soprattutto a Jacopo & co. per averci ricordato che ridere, ballare, giocare, saltare e ... udite udite, RESPIRARE, è già dentro ciascuno di noi e che se le difficoltà della vita non ce le leverà nè Alcatraz (Jacopo, quando ci riuscite fatecelo sapere!!!) né nessun altro, magari si possono affrontare vedendole da altri punti di vista.
Un abbraccio e un bacetto speciale a Jaele!
Silvia
(roma)

Finalmente dopo anni che conosco un po' i temi di Jacopo ho deciso di venire ad Alcatraz. Della serie: "meglio tardi che mai..." al bando i rimpianti per non esserci venuto prima, posso dire di aver trascorso uno dei periodi più belli (finora) della mia vita!
Voglio confermare quanto altri prima di me hanno scritto sul clima (umano, perché quello atmosferico è stato un po' sfigato) di Alcatraz, ma più di ogni altra cosa sento la necessità di tributare a Jacopo la mia ammirazione per la sua onestà intellettuale, per non parlare della sua simpatia e disponibilità.
Onestà intellettuale che però non posso non riconoscere a tutti gli altri amici di Alcatraz, nessuno escluso.
E poi quante risate! Gioia e cuore in continua espansione. Chi leggerà queste righe non creda che stia esagerando, stare lì anche solo per una settimana o qualche giorno (io ne ho fatte due!) è una meravigliosa occasione per incontrare tante altre belle, ma proprio belle, persone. Ho intrecciato rapporti personali molto belli già subito dopo qualche ora che ero arrivato lì e devo dire che nonostante gli ettari di spazio a disposizione in quel posto bellissimo, alla fine il mio tempo l'ho trascorso nei pochi metri quadrati attorno alla palestra e alla veranda del pranzo per una inconscia ed irrefrenabile esigenza di poter incontrare tutti gli ospiti possibili. Mi fermo qui perché rischio di occupare tantissimo altro spazio per tutte le sensazioni, emozioni e sentimenti provati in quei giorni ad Alcatraz.
Non voglio far torto a nessuno dei collaboratori di Alcatraz (tutti bellissimi) ma sento ancora di dover dire che Eleonora è una persona di una generosità mai viste prima d'ora e la ringrazio infinitamente. Ha una capacità di farti sentire a casa di amici come se lei stessa fosse tua amica da sempre, un'attenzione costante e personale con tutti (ma come farà?) e sempre piena di sorrisi MAI falsi e sempre solo per te.
Grazie!
P.S. A me è saltata la valvola dell'età e passavo continuamente da stati di adolescenza ritrovata a condizioni di profonda saggezza senile. Riguardo all'adolescenza ritrovata però voglio darvi un consiglio: se non avete mai fatto la ruota in tutti gli anni che avete (specie se siete sopra i 40 come me), non provateci. Qualcuno che leggerà queste righe sa il perché ;)
maurizio

Angela sei bellissima!
maurizio

rientro oggi in ufficio a Milano dopo due fantastiche settimane ad Alcatraz... e sento il gioioso bisogno di condividere con voi i commenti stupiti dei colleghi che guardandomi in faccia mi dicono: ma come sei rilassata! ma che faccia contenta! ma dove sei stata?? e io che ... cerco di raccontare.. spiegare.. cos'è Alcatraz e perchè rende così felici tutti quelli che ci vanno.
e comincio col dire che è come un'oasi in cui il tempo si dilata e dopo due settimane (ma dopo due ore che sei lì è lo stesso...) ti sembra di esserci nato, di essere lì da anni e di conoscere tutti...un po' come quando leggi un libro di Pennac e conosci e ami tutti i personaggi della tribù Malaussene e nell'arco della lettura del libro hai abbracciato intere vite di persone, hai gioito insieme a loro, hai riso, hai sperimentato intense emozioni e poi chiudi il libro e ti rendi conto che nel resto dell'universo è passata solo una giornata ma a te sembra di aver vissuto molto di più.. solo che Alcatraz è ancora meglio ma molto meglio di un libro perchè ad Alcatraz tu sei un personaggio reale della storia e puoi vivere in prima persona questa fantastica avventura con tutti gli ospiti che incontri che dopo poche ore che li conosci non sono più semplici ospiti da "villaggio vacanze" ma diventano amici con cui riesci a parlare subito, con cui entri in uno stato di empatia, di intima confidenza che nel mondo reale puoi guadagnarti solo dopo anni di frequentazioni e di conversazioni neutre in cui ti chiedi cose meno interessanti del tipo come ti chiami, che lavoro fai, dove abiti...ecc..

e poi continuo e spiego che Alcatraz è un posto in cui ognuno si sente a proprio agio perchè può decidere di non fare nulla e godersi semplicemente (che meraviglia!!) ogni sera il tramonto sulla vallata dal muretto fuori dalla veranda del ristorante mentre dalla cucina arrivano i delizisi richiami olfattivi di Angela e Alida (grazie ragazze per la vs cucina amorevole!!!) oppure andare nella fantastica piscina in mezzo al prato o guardare le stelle dall'alto della collina...

oppure puoi decidere di cogliere tutti o ad alcuni (sta a te decidere!) gli stimoli che Alcatraz ti offre per aiutarti a sbloccare la mente e il resto... e vedere ogni cosa in una prospettiva diversa rispetto a quella consueta con il grande vantaggio che le riflessioni e gli spunti che ti vengono offerti sono sempre gradevoli e divertenti anche se sono chiaramente il frutto di anni di seria ricerca...

Vorrei ringraziare tutti ma proprio tutti quelli che lavorano ad Alcatraz e ne fanno un posto così speciale e sarebbe bello farlo personalmente uno per uno perchè io mi sono sentita amata personalmente da ognuno di loro e ognuno di loro mi ha saputo regalare qualcosa di prezioso che ora porto con me.
... ma forse verrebbe troppo lungo in qs sessione e allora
GRAZIE DI CUORE A TUTTI e A PRESTO!! (NOI TORNIAMO.. QS è UNA PROMESSA ;-))))
BACI
MONICA

PS: SALUTI ANCHE DA STEFANO

A me Alcatraz non piace, c'è troppo verde,troppa gente simpatica,una bella piscina fra i monti, alla fine ti scordi lo stress che avevi accumulato con tanta fatica tutto l'anno,a volte ti scordi pure chi sei........ no effettivamnte non fa per me.... credo... ma in fondo ci sono tornato solo 4 volte in 2 anni.

Ciao Jacopo Eleonora Jaele Angela ecc ecc

Pino

viola
EHI BELLA GENTE che avete goduto alcatraz avete notato che sul sito è riapparso il Forum ?? Città segreta che a questo punto mica tanto segreta neee
Perchè non ci fate un giretto e la rianimate ??
Se mettete la vostra provincia o città ci si potrebbe contattare ,magari conoscersi e organizzare nuovi incontri a alcatraz
Ad Alcatraz ho goduto pure io parecchio e parecchie volte ma... sarà l'età ? ?? :-((( il viaggio mi pesa assai, però farlo in compagnia potrbbe essere più allettante e meno inquinante ciaoooo

Innanzitutto ringrazio tutti quelli di Alcatraz per la folle e divertente settimana che mi avete fatto trascorrere dal 5 al 12 agosto. Vi devo confessare che da quando sono tornata mi sembra di vedere le cose da una prospettiva diversa: esisto anch'io, ci sono anche le mie esigenze, il mio tempo, le mie paturnie e non solo quelle di figli, parenti, amici e colleghi. Che bello! Non me ne ero mai accorta!
Ad Alcatraz ho trovato persone squisite, disponibili, carine, gentili
e capaci di emozionarsi, insomma NORMALI. Pensavo fosse una specie in
via di estinzione, specialmente a Milano, dove gli uomini NON guardano
più le donne, le donne guardano i prezzi al supermercato, i bambini
guardano la play-station. Non parlo solo coloro che lavorano ad Alcatraz, parlo anche degli ospiti, di chi ha scelto di passare qualche giorno in armonica compagnia, mettendosi in gioco e facendo crollare nel giro di poche ore tutti i filtri accumulati in anni di formalismi e costrizioni.
Mi sforzerò di non ricadere troppo presto nel vortice della quotidianeità e di tenere vive quelle cellule grigie in qualche modo influenzate dall’esperienza ad Alcatraz.
SONO IN CRISI DI ASTINENZA DA ALCATRAZ!!!
Tenetemi per favore informata su eventuali eventi speciali, anche week end lunghi o simili.
Vorrei inviare un saluto speciale a:
Angelo, il massaggio più massaggioso che c'è
Gabriella, la maga dell'anima (sto faticosamente mettendo in pratica ciò che mi ha suggerito, ma non è facile)
Corrado, raffinato giocoliere senza tempo
La ballerina del ventre (non ricordo il nome sigh!): le mie vertebre lombari non si sono ancora riprese, ma le mie mani sono più flessuose.
Suo marito (aagh, con i nomi arabi proprio non ci becco): rumoroso, ma coinvolgente.
Giuliana: paziente, efficace ed efficiente. Di solito le tre cose insieme non si trovano.
Gli amici delle vivande: superlativi. In particolare grazie per l'inaspettata torta del 12.
A Eleonora, fuoco d'articificio pieno di dolcezza, e Jacopo, sottile, arguto e disponibile come dovrebbe essere ogni buon manager (ma la specie, questa sì, si è estinta) un gigabacio e un grazie speciale.
Marisa

Il DJ si chiama IMAD e la danzatrice del ventre... non mi ricordo neppure io, vediamo... potrebbe andare IMAD'S WIFE?!?!?
Cavolo, sono rimasto stregato pure io da Alcatraz!!!
Mi manca tutto da morire!!!
Un abbraccione

elvio

Innamorati della vita!!!
Della bellezza, delle coccole dell'amore...
Grazie per avermi emozionato e coccolata
Grazie a Jacopo e a tutti gli amici di Alcatraz per l'armonia e la serenità a presto
: )))Iole

ho letto tutti gli altri commenti quindi non ho intenzione di ripetere nulla, solo descriverò la pericolosità di una certa attività chiamata arte zen. Scoprire che con poco materiale a disposizione ed assolutamente niente di speciale da realizzare tutto il tuo essere riesce ad essere lì in quel preciso momento e crea un qualcosa di inspiegabilmente bello e soprattutto "dopo" non è più la stessa persona... niente male eh?? e poi vuoi mettere la pericolosità dell'ebbrezza di un naso giallo ?
Un grazie ai miei compagni di avventura e un a presto a quelli che mi accompagneranno all'Arena di Verona a vedere il Grande Dario Fo. (per me è la prima volta che vedo un Nobel dal Vero..wow)
La Bruna

Continuare a sillabare diventerebbe un po' noioso, per cui vado con l'ultima " CUO RE " . CUORE, per l'antica credenza che quest'organo fosse sede dei sentimenti e delle passioni, spesso e' sinonimo della vita affettiva. " CUORE " ad Alcatraz tutto ne e' contaminato, e' non Vi e' soluzione. I responsabili, be' li conoscete, Jacopo in primis e la sua coerenza , Eleonora e tutti gli altri(che se me ne dimentico uno sono c....),e ti guardano sempre negli occhi se parlano se ascoltano, e ridono e ti fanno ridere.
Saluto tutte le persone a cui ho voluto bene e sono molte, mi sono divertito tanto tan to tan to tan to
p.s. x Jacopo: avrei ancora qualche libro da farti autografare... magari ad occhi chiusi...magari te li mando...

Ciao amici di alcatraz. Sono rimasta stregata....
ALCATRAZ..... un luogo magico.
Un bacione a tutti....
Jacopo ed Eleonora due persone splendide.... mi mancate un casino!!!! Mille baci

Quando sono arrivata ad ALCATRAZ sono stata circondata da Affetto, tanto affetto, non solo da parte dello staff ma anche dagli altri ragazzi che con me avrebbero trascorso le vacanze estive in Umbria. Sono diventata Leader della mia personalità: non c’è stato bisogno di essere diversa da quella che sono né di vestirmi in modo diverso o inventare argomenti di cui parlare: tutto era così naturale…. Mi sono sentita a Casa e questa sensazione è stata meravigliosa perché avevo davvero bisogno di essere parte di qualcosa (…fosse anche un massaggio watsu o una “Bambola”)
L’Amicizia ha vinto sullo stress, sulla stanchezza e sulla timidezza. Ho scoperto con grande stupore di avere Talento: a giocolare, a suonare, a ballare e perfino a disegnare (incredibile ma vero!). Quanta Ricchezza di sentimenti ho raccolto e accumulato nel mio cuore…..Quanti Amanti della vita ho conosciuto e quanti Zuzzurelloni si sono rivelati tali dopo lezioni di Sesso Sublime e di Tarocchi
…E se a tutto questo aggiungi la simpatia di Jacopo, la generosità di Nora, la dolcezza di Gabriella, la grinta di Corrado con la sua adorabile Manuela, il frastuono dei tamburi di Imad e l’ironia di Vesna…beh….. sei arrivato in Paradiso e una volta conosciuto e vissuto non lo lasci più!
PS: nella parola Alcatraz non c'è nemmeno una B ma...le partite a Burraco che si fanno li ve le sognate.....Baci!

Alcatraz è giorni che ci penso...
é un momento vissuto ed intenso
Alcatraz è ridere sguaiati...spensierati
Alcatraz è camminare nella notte....in un bosco d'argento e dire quello che la mente e il cuore spignono fuori
Alcatraz è un cielo grande stellato, come non ne puoi vedere altrove
è silenzio totale
è buio più nero, quello sincero.
Alcatraz è Cassiopea, il piccolo e il grande carro....
Alcatraz è assolutamente Arturo, la stella rossaintermittente che cerco ogni sera.......per sentirmi un po' più sicura....
Alcatraz è la nostalgia dei piccoli insetti....che in questo smog non possono propio vivere....
Alcatraz è il suono delle vocali
è la eeeeeeehhh di gioia
è correre e ballare come se fossi da solo in una stanza
è seguire le linee è afferrare i punti
è disegnare un profilo
è musica musica musica
è cantare è gridare
Alcatraz è uno sbadiglio felice
Alcatraz è la splendida regina Nora, il suo sorriso, il suo grandecuore gentile, il suo piglio deciso, e le sue belle parole...
Alcatraz è il genio veloce e la mente capace disordinata liberalucente di Jacopo.
Alcatraz è la dolcedolce voce di Gabriella, angelo di generosità
Alcatraz è il suono del silenzio
è il battito del tuo cuore e il tuo respiro che riesci ad ascoltare
è pensare agli altri
è coccolarsi senza la paura di sbagliare
è imparare a creare
un sogno, un quadro, una canzone, un progetto, un desiderio
Alcatraz è solidarietà
Alcatraz è cibo divino......dalle mani, dal cuore di Angela
è mangiare come hai sempre desiderato.....
Alcatraz è un sogno
è realtà
è da crederci! E' da non crederci!
Alcatraz è il mistero dei tarocchi....
Alcatraz è un massaggio nelle mani fatate di Angelo.....un sorriso negli occhi di una scimmia....che mangia una pesca o un melone!?!?
è pensare che ce la puoi fare, che crederci e sorridere è meglio che no.
è provare a sperare
è dare amore
Alcatraz è una bambina meravigliosamente bella dentro&fuori....è Jaele, una stella.
Alcatraz è una giostra
è un gioco un vulcano....di idee
Alcatraz è ascoltarsi davvero
è un ascensore dove si sale chiacchierando e guardandosi negli occhi.....
è conoscersi....coccolarsi....
Alcatraz è un viaggio nella fantasia
è un girotondo
ALcatraz è raccontarla per ore
Alcatraz è quello che si dice di alcatraz e riderci su....
Alcatraz è gongolare quando tutti in ufficio vogliono sapere tutto, ma proprio tutto, di sesso tantrico e punto L ;-)
Alcatraz è tornare a casa e avere voglia di massaggiare i propri genitori....coccolarli come non avevi mai fatto.
Alcatraz è la mia amica più speciale, la mia cic, con cui condividere Alcatraz.
Alcatraz è l'allegra follia di Cinzia una VeraSexiDanzatrice del ventre
Alcatraz è il sapiente lento deciso e siculo insegnamento di coccole calde.....è Corrado.
è un bagno di sensazioni
è una bambola
Alcatraz è che ho scritto troppo ma non riesco a smettere....
Alcatraz è il ritmo esotico nelle mani di Imad.....e nello sguardo della bella Vesna.....
Alcatraz è Luca, Claudio, Mario.....
Alcatraz è sincronizzare i cuori è ricordare i nomi è salutarsi la mattina, è salire su un autobus di gioia.
Alcatraz è Carlo, Laura, Elisabetta, è Domenico, Ludovica, é Francesca, è Monica&Stefano, è Chiara&Matteo, è Piero&chiara, è Daniela, è Annamaria, Gabriella, è Antonio, è Davide, e Iole, è Rossella&ANtonio, è Tiziana, è Marina, è giovanna e Marian, è Marianna, è Oride, è Fabio, è Marco, è Daniela, è Monica&Stefano, è Maurizio, è Giuseppe&Angelica&Annalù è Piera&Paola....Alcatraz è tutto il mondo...è dentro di me...
è colori
rumori sapori
è il nasorosso da clown
Alcatraz è un volo che si può fare, basta provare, basta lasciarsi andare!
è AH! OHI! CUCU'!!!
Alcatraz è una prigione su un'isola.....solo per chi non ha fantasia......

...
Alcatraz è l'alta marea di una luna piena e sorridente
Alcatraz è anche quella bassa,
scopre il fondo ed è pieno di vita
è nuvole in corsa a dissetare i campi
è un tramonto rosso e tanti occhi spalancati
...
é Vanessa che trova le parole, che commuove,
grazie Vanessa

maurizio

Sono stata ad Alcatraz la prima volta a Pasqua 2005 per una combinazione eccezionale di eventi: cercavo disperatamente e senza risultato un contatto con Franca Rame e Dario Fo per parlare loro di un problema comune a molti miei colleghi e girando e rigirando per il web, inciampavo sempre nel sito di Alcatraz (che ricordavo dagli anni '80...); non osavo proporlo a mia figlia, quando lei mi manda una mail (da una camera all'altra, ormai comunichiamo così...) con scritto "Guarda qui, ci andiamo?" -era il corso di joga demenziale. Non ci potevo credere! Quando lei mi domandò stupita perchè avessi detto subito di si, risposi "E' Pasqua, può darsi che ci trovi Franca e Dario" e lei "Ma va'! e loro stanno aspettando te ad Alcatraz...."
Invece c'erano. Fu un'emozione indescrivibile: i nostri "idoli" degli anni settanta, all'epoca del "Soccorso rosso", lì a tavola con noi! Ricordo Dario che intratteneva gli ospiti e mia figlia "Guarda: proprio come il nonno quando avevamo l'albergo...." Ma poi Dario venne in palestra e ci fece una lezione sul gramelot e allora non era più "il nonno" che girava fra i tavoli, era il genio, l'artista. E poi c'era Franca, così fragile nella sua magrezza... "Guarda mamma, portano lo stesso golf, Franca e Dario", ma lui lo riempiva tutto, lei sembrava una bambina con indosso il vestito della mamma. Allora non si diceva ancora "Franca senatrice", tuttavia una sera -eravamo in pochi- ci diede una lezione di politica vibrante e appassionata.
E poi naturalmente c'erano Jacopo, Eleonora e Jaele.....
Alloggiavamo alla "Casa bassa" e faceva ancora un po' freddo, soprattutto perchè il termostato del riscaldamento era regolato male. Un po' timidamente domandai a Eleonora se si poteva regolare diversamente e lei "Essì, regolalo come vuoi, fai come a casa tua, qui potete fare quello che volete!"
E in effetti facevamo quello che volevamo; soprattutto ci rimpinzavamo di leccornie e dolci: era una piacere vedere mia figlia mangiare tutto, lei che, mentre guardava il sito, commentava "Cibo biologico..... non ci daranno tofu e seitan a colazione pranzo e cena?!?!?"

Ci tornammo per un'altra settimana in luglio, in concomitanza del "raduno di Città segreta". Jacopo ci permise di portare il cane in cambio di certi dolcetti che so fare solo io. Fu quasi un "ritorno a casa": i soliti spazi, le cose consuete e le novità..... L'estate umbra era esplosa, mia figlia seguiva il corso di recitazione, io oziavo..... Poi, nei momenti di inattività, alcuni ospiti giravano un "corto": noialtri eravamo comparse e seguivamo le riprese spanciandoci dalle risate. Oppure sotto il gazebo si parlava di politica e società con Elenora, piuttosto amareggiata all'epoca. Io facevo anche passeggiate per i boschi col cane. A fine corso andammo a Perugia a fare "teatro di strada": indimenticabile soprattutto la corsa in macchina per tornare ad Alcatraz "prima di finire la benzina"......
Ricordo anche che io ricevetti una notizia drammatica e avevo urgenza di connettermi a internet e Jacopo mi fece usare il suo computer, SACRO perché conteneva tutte le immagini di “Città segreta”.
Quando ci salutammo, Jacopo mi abbracciò e mi disse "Si capisce che ti voglio bene?"
Si, Jacopo, si capisce che tu vuoi bene alla vita....

Mia figlia è tornata (per la terza volta…) ad Alcatraz nel novembre dello stesso anno con amiche del suo gruppo teatrale, per seguire il "Laboratorio creativo".
Io.... ci tornerò.
Maria Teresa

ma è possibile?!?!
ma perchè le stronzate galoppano a gonfie vele, i programmi televisivi merdosi imperversano, la gente parla al 99% sempre e solo di cazzate ... e per una volta che c'è qualcuno che ha voglia di sbattersi ad approfondire temi interessanti ed indispensabili (vd Jacopo & co.) non gli si dia ascolto?!
e non solo! gli vengono messi anche i bastoni fra le ruote!!!
io sono stata ad Alcatraz 3 volte e mi sento parte di quella piccola percentuale di persone che vorrebbe vivere bene, non rompere i coglioni agli altri e che vorrebbe che il mondo girasse con delle logiche "logiche", sane e oneste e pensa, credendo sia normale, che tutti vorrebbero la stessa cosa.
Invece.. perchè i truffatori, i disonesti le persone senza un minimo di etica se la sgodazzano e le persone in gamba e furbe se la prendono in quel posto?!?!!
GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!

E se forse questa riduzione non faccia parte di un piano cosmico molto più grande con conseguenze stupende ed impreviste? Come si dice, non tutto il male viene per nuocere.

POF POF POF !!!
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Sono arrivata ad Alcatraz da un periodo in cui la luce si era spostata sul nero e le possibilità non le potevo vedere. Invece Alcatraz è stato come tornare a casa, alla mia fonte creativa. Ho scritto, ascoltato e imparato moltissimo da Jacopo, ho trovato in Eleonora un'anima entusiasta, in Angelo la pazienza dell'esperienza,in Corrado la fluidità del fuoco, in Luisa l'eclettismo della curiosità e (beh questo ve lo risparmio... se no chissà che mi viene fuori... no non a te Luisa!!!), in cucina il cibo per la mia pancia affamata... nelle persone ho visto la bellezza e la purezza del dialogo, del raccontarsi e del confrontarsi. All'orizzonte il cielo, il tramonto e le colline ad aprirmi la prospettiva.
Alcatraz per me è l'entusiasmo delle possibilità.
Grazie di tutto, arianna

Il posto è bellissimo, la cucina succulenta, i materassi sono in lattice, l'atmosfera è familiare, gioiosa e autentica, i conduttori e gli ospiti persone piene di energia e ricchezza interiore: cosa chiedere di più????
Ho trascorso una settimana indimenticabile che mi ha cambiata (in meglio)e conservo di ogni situazione un ricordo nitido ed entusiasmante.
Grazie Nora per la spaghettata della notte di San Lorenzo e per la tua autenticità e grazie a tutti i conduttori e i compagni di baldorie. Baci Valeria

…gli effetti di Alcatraz sono gli stessi per il 99% dei suoi avventori (per fortuna!) Io l'ho sperimentato due volte: la prima era una fuga dal mondo "normale" in cui non c'era -e non c'è- un cane che volesse venire in vacanza con me...la seconda volta ci sono andata a colpo sicuro perchè Alcatraz è l'unico posto in cui io possa essere me stessa senza che qualcuno mi rimproveri per la mia esuberanza, per la mia giocosità, per il mio essere ancora bambina a 32 anni…ANZI, tutto questo ad Alcatraz è quasi obbligatorio!!!
EVVIVAAAAAA!
Ad Alcatraz si può e si riesce a "lasciarsi andare", si sguinzaglia il proprio aspetto irrazionale ed emotivo che altrimenti siamo costretti a tarpare per sopravvivere in questo mondo frenetico e stressato.
È il posto dove voler bene a sè stessi e sentire (finalmente) che anche altri te ne vogliono, anche se non ti conoscono poi così tanto. È il posto dove tirar fuori la schiettezza, la genuinità e la spontaneità del bimbo che è in ognuno di noi (c'è! c'è! c'è ancora, anche se moooolto nascosto e quasi dimenticato) E chi riesce a divertirsi e a stare bene meglio dei bambini...basta un sorriso, un abbraccio, basta così poco!
Io ci torno di sicuro...al più presto!
a mmè me piasce!

Jyoti ;o)

E' bellissimo leggere tutti i commenti dei compagni di avventura di Alcatraz e ritrovarsi in ogni sfumatura delle parole e delle sensazioni che gli altri (che magari non ho nemmeno conosciuto!) hanno provato..
La mia Alcatraz è stata, e spero sarà tante e tante volte ancora, risate e gioia, sensazioni di pace e serenità, vedere negli occhi di tutti la "vera" voglia di condividere dei momenti e di far stare bene il prossimo, mangiare tutti insieme e cantare a squarciagola, ballare scatenati e semplici, l'acqua calda della piscina e l'aria fresca della notte stellata sulla collina. Più di tutto è stata la grande opportunità di conoscere persone splendide che ora sono profondamente nel mio cuore e vivere con la mia grande Vane un'esperienza che senza di lei sarebbe stata meno perfetta..
Vi ricordate quando la meravigliosa Gabriella ci ha parlato dei tarocchi? Alcatraz è stata per me sentirmi davvero qui e ora, nel pieno di dove volevo essere e come da tempo non mi sentivo. Alcatraz è stata il mondo...

dopo 19 anni di vacanze famigliari, rassicuranti e a volte stressanti e monotone, mi sono trovata sola con la mia piccola Mirta ad affrontare l'avventura di un viaggio in treno con ben 3 cambi e un taxi (!!!), scaraventata da un residuo barlume di voglia di vivere con destinazione verso quell'oasi di creatività e calore umano che credevo di trovare ad Alcatraz.

Tanti i timori, per primo il dover ritornare la notte a quel piccolo bungalow nel bosco, nostra casa temporanea, immerso nel buio (o quasi) in balia di bestie feroci, maniaci sessuali e mostri, il tutto senza campo per il cellulare, mia ultima risorsa e ponte con il mondo di "casa".
Il secondo timore, il rischio per la mia bambina di annoiarsi a morte in mezzo a quelle colline, lontana dal suo papà, dal suo fratellone e dagli amichetti di sempre, in mezzo a tante persone grandi che facevno cose da grandi.
Ammetto di essere un pochino "paranoica", ma cercate di capirmi, non ero più abituata a dover contare solo su me stessa, alla mia capacità di cavarmela da sola, di relazionare con sconosciuti che non fossero le maestre di scuola dei miei figli, i parenti e gli amici di sempre, i colleghi di ufficio...
Ma la decisione era presa, me ne vado con mia figlia in un posto che, almeno sulla carta, mi piace, in mezzo a gente che condivide il mio modo di pensare e vivere, e sia quel che sia.

Ora, a frittata fatta, sono felice : ho trovato quello che mi aspettavo, sono riuscita a stare bene anche se a volte mi sono sentita un pesce fuor d'acqua fra tante persone, tutte speciali e belle, il posto è incantevole, le attività interessanti e arricchenti, Jacopo eccezionale ma ancor di più ho trovato Eleonora una persona calda , una vera "scugnizza", piena di energia e positività, Jaele che gentilmente ha fatto compagnia alla mia Mirta per qualche giorno, Corrado che con la sua solarità e bellezza ha fatto rinascere in me emozioni sopite ( non dico altro), Gabriella con la sua comuncatività e spontaneità, e la cucina di Angela: sublime.

Sublimi sono stati anche i tramonti che dalla veranda facevano da sfondo alla mia cena, alla fine non avevo più paura della notte nel bungalow solitario , ho cantato a squarciagola riscoprendo il piacere di stare con gli altri in semplicità, e sono tornata alla mia vita di sempre caricata e consapevole che la vita poteva darmi ancora qualcosa, che quel che avevo trovato ad Alcatraz lo posso trovare anche qui, se cerco bene, se guardo le persone negli occhi, se mi apro al mondo e faccio entrare l'amore.

La mia settimana ad Alcatraz la ricorderò per sempre, e magari ci tornerò sapendo di trovare quel che cerco.

grazie,

Alcatraz,luogo in cui non esistono forme e contorni...
luogo dove ci si arricchisce semplicemente ascoltando il vissuto altrui.
Un particolare abbraccio va a Eleonora(donna senza barriere)e alla bellissima Jaele,un saluto a Jacopo e a Angelo(il mio preferito).
p.s.Claudio ma quanto sei bello!!!

Sono piovuto ad Alcatraz in un week end di Settembre, quindi ho avuto poco tempo per approfondire fantastiche sensazioni.
Ho percepito la solarità di Eleonora e la sua prontezza, la disponibilità di Jacopo, l'amicizia di Cesare, la curiosità di Laura,l'umana voglia di "cellulare" di Jaele.
Seppur il tempo trascorso sia stato breve, ho gustato la fantastica cucina di Angela, ed un tramonto mozzafiato, davvero emozionante, in silenziosa e contemplativa compagnia di persone bellissime!!!
Ho dormito alla Torre, nel letto più alto della stanza più alta.

Ringrazio tutti quelli che ho conosciuto, un abbraccio grande.

Sono stata ad Alcatraz la settimana di ferragosto. Non è stata solo una vacanza. Mi sono divertita come una pazza, mi sono rilassata, EMOZIONATA, commossa, SORPRESA...
Alcune volte, quando durante le "lezioni" ci venivano allegramente proposti degli "esercizi", sul primissimo momento mi dicevo: "No, questo io non lo so fare..." oppure: "Ma no, mi sentirei una sciocca o troppo in imbarazzo a fare ciò..." Naturalmente mi sono sempre messa in gioco con entusiasmo e son state proprio quelle esperienze ad arricchirmi maggiormente, ad emozionarmi, a farmi sentire anche orgogliosa di me, a divertirmi!!!
E il "trucco" di Alcatraz secondo me sta proprio qui. Il divertimento! Ridere, lasciarsi andare, fluire nella natura, nel buonissimo cibo, nell'acqua calda, nei pennelli e nei colori, negli abbracci, le coccole, i salti, i balli, i gavettoni, i massaggi, i racconti di momenti di gioia, i tarocchi, le palline, fare i leoni, gli sciamanati...
...e i racconti di Jacopo...!!!
si può cambiare!! piccoli piccoli cambiamenti... far incominciare a girare gli "ingranaggi"... piano piano...
la VOLONTA'!!!!
E tutto ciò ci ha portati a... noi!
Avete trovato una formula splendida!
Nel mio piccolo ho incominciato a fare quei piccoli cambiamenti... e spero vivamente di non perdermi per strada... (ma so che questo dipende solo da me!).
Quello che più mi ha lasciato l'esperienza ad Alcatraz è la voglia di sentirmi far parte del mondo...
Vi abbraccio tutti fortissimamente
Tosca

E’ bello leggere tanto entusiasmo nei commenti.
Riesco a capirli fin troppo bene, mi emozionano, perché mi fanno tornare in mente quello stato di grazia che ho vissuto anni fa, quando io sono stato ad Alcatraz per la prima volta. Quando, dopo essere tornato, ho massacrato i “maroni” dei miei amici con racconti estasiati di quell’esperienza (c’è gente che se li è sorbiti anche 7-8 volte), li ho costretti a subire bambole nel mio appartamento ed esperimenti sulla muscolatura involontaria (all’epoca le mille lire c’erano ancora…); quando ho macinato migliaia di km per andare da Terni a Milano a passare i week-end con i miei “paricorso” dell’estate, mentre durante i giorni lavorativi mi veniva da piangere per quanto sentivo la mancanza di quella magia vissuta tra quelle colline a soli 100km da casa mia; quando ho passato intere giornate a fantasticare se avrei mai avuto abbastanza coraggio per mollare tutto ed unirmi a quella specie di clan-di-claun (potenza di una vocale!) che mi sembrava così speciale ed al di sopra della gente comune.
E’ bellissimo leggere e ri-leggere di ciò che tu stesso hai vissuto in prima persona; e scoprire, o meglio avere conferma, che non eri, e non sei, uno sfigato psicopatico, emotivamente instabile, che si esalta non appena scopre un po’ di vera umanità; che ce n’è altra, tanta, di gente come te, con un desiderio come il tuo.
E’ bellissimo.
Ma non rende giustizia, secondo me, di ciò che Alcatraz è veramente. La cosa più bella di Alcatraz, secondo me, non è quando te ne innamori. E’ quando scopri di amarlo.
Proverò a spiegarmi.
Era l’Agosto del 1998 quando sono stato ad Alcatraz la prima volta.
Come tutti (o quasi), ci ho passato una settimana, come tutti ho partecipato al corso e come tutti sono rimasto folgorato, me ne sono innamorato. Da allora, ad eccezione del biennio 2001-2002 (quando non sono riuscito a convincere la mia fidanzata di allora), ci sono tornato sempre, ogni anno, minimo una settimana d’estate, spesso anche in altri periodi dell’anno, ultimamente due settimane.
E’ da allora, da quel 1998, che ogni anno mi chiedo: perché? Perché continuo a tornarci? Perché, invece di sfruttare quelle misere due settimane di ferie (che da un po’ troppo tempo sono il massimo che riesco a concedermi d’estate) per visitare luoghi nuovi e fare nuove esperienze, continuo a passare le mie vacanze in un posto che già conosco, dove so già quel che vedrò, quel che udrò, quel che farò e che, dopo la terza volta che ci vai, fa sì che i tuoi amici (e forse un po’ anche chi ad Alcatraz ci vive e ci lavora) comincino a guardarti strano? I primi fantasticando su chissà quali torbide esperienze possano essere così eccitanti da convincerti a ripeterle ossessivamente. I secondi (anche i più aperti ad Alcatraz almeno una volta l’hanno fatto secondo me) chiedendosi se invece non stai diventando un po’ disadattato.
Certo, all’inizio ci sono tornato perché, come tutti quelli che ci erano già stati una volta, speravo di rivivere almeno in parte quella magia, che mi era rimasta dentro come un bel sogno che ci fa desiderare che venga sera per tornare a dormire e sognare ancora.
Ovviamente, la magia non si è ripetuta, non nello stesso modo, almeno.
Non solo perché la prima volta, e so di dire un’ovvietà, è impossibile da ripetere (dopotutto, non essendo completamente cerebroleso, un po’ me l’aspettavo); ma anche perché non tutti i gruppi sono uguali e io il primo anno ero stato particolarmente fortunato, avevo trovato un gruppo strepitoso. Nonostante ciò, sono stato benissimo lo stesso ed ho imparato che non è indispensabile partecipare nuovamente al corso per stare bene ad Alcatraz.
Poi però, come dicevo, ho continuato a tornarci, per diversi anni; all’inizio abbinando una settimana ad Alcatraz con almeno un’altra trascorsa altrove, quasi vergognoso ad ammettere di “sprecare” sempre nello stesso posto metà delle mie vacanze; poi, divenuto più consapevole, abbandonando ogni remora e decidendo fin dall’inizio che non avrei neanche tentato di andare in cerca di qualcos’altro.
Nel tempo, mi sono dato un sacco di motivazioni che spiegassero questa mia scelta. Tutte valide a modo loro, ma nessuna davvero convincente, non da giustificare un sodalizio così lungo.
Mi sono detto che ci andavo perché mi rilassava; perché dopo tanti anni è difficile trovare qualcosa di nuovo che sia realmente stimolante; perché ogni volta, a causa del lavoro, mi ritrovavo che era il 28 Luglio e non avevo ancora pensato a niente; perché avevo imparato a godermi le vacanze da solo ed è difficile trovare posti dove andare da solo e stare veramente bene; perché cercavo una donna (ad Alcatraz mi è capitato di avere diverse storie, tutte molto belle, e tutt’ora i miei amici sono convinti che questo sia il motivo per cui ci vado); perché è un posto dove incontri gente con uno stato d’animo particolare, gente “aperta” e “curiosa”, della vita, degli altri, di andare oltre la solita routine.
Tutto sacrosanto.
Tutto verissimo.
Ma tutto inadeguato, insufficiente a spiegare realmente perché torno ad Alcatraz.
No, non è per questo.

Io continuo a tornare ad Alcatraz perché è un posto che mi fa dire “è ancora possibile”, “posso ancora farcela”.
Come dicevo quest’estate a Gabriella, Alcatraz per me è come un arrotino dove io posso tornare ad affilare gli strumenti che mi occorrono per rimanere un essere umano, per non perdere del tutto il contatto con quello che credo di essere e che spero di essere. Non è certo l’unica esperienza in grado di darmi questo, intendiamoci; forse neanche la migliore a tal fine; ma di certo è un’esperienza che mi va bene e di cui, comunque, ho bisogno, anzi no, ho voglia.
Ed il motivo di tutto ciò, in fondo, è abbastanza semplice.

E’ la gente che “fa” Alcatraz.

Perché, e vi chiedo di perdonarmi se posso sembrare saccente, non è poi così difficile innamorarsi della magia di Alcatraz quando ci si va per la prima volta.
A parte qualche raro gran canyon di aridità (o forse semplicemente di distrazione), non mi è capitato quasi mai d’incontrare gente che è venuta ad Alcatraz ed è tornata a casa senza che nulla fosse cambiato in loro. Ma questo è normale, quasi scontato mi verrebbe da dire. L’abbiamo vissuto tutti, io per primo.
Quello che invece ti colpisce davvero, è tornare, un anno dopo l’altro, e trovarne un’altra di magia, molto più sottile, più nascosta, ma infinitamente più potente.
Ma è una magia diversa.
E’ una magia fatta di sogni, di tenacia, di realismo, di convinzione, di pazienza, di caparbietà.
E’ la magia di vedere Jacopo, dopo tanti anni e diversi fili grigi in più tra i capelli, riuscire ad entusiasmarsi nelle sue lezioni esattamente come (quasi) dieci anni fa e nonostante tutto. Nonostante oggi la recettività sia la metà di quella del 98 e lo staff sia più che dimezzato e la maggior parte delle persone che erano salite a bordo con entusiasmo quando tutto sembrava inarrestabilmente in crescita, una dopo l’altra siano svanite, evaporate; nonostante la crisi economica e l’impossibilità di rendere autosufficiente una struttura così grande e complessa da gestire. Nonostante le migliaia di persone, con cui ogni volta si ritrova a parlare della vita, del mondo, di Dio, si dissolvano nel nulla subito dopo aver giurato amore eterno a lui, ad Alcatraz ed a tutti quelli che ci lavorano, e non ci mettano più piede, come chi evita un grande amore passato per il timore di scoprirgli addosso i segni del tempo.
E’ la magia di Eleonora, che riesce a farsi coinvolgere e ad entusiasmarsi in interminabili discussioni che spaziano dal rapporto tra uomo e donna alla superiorità di Del Piero su Totti (del tutto infondata, aggiungo io….) nonostante, ve l’assicuro, i temi, e quel che si dice, siano sempre gli stessi, tanto che potrei scriverne in anticipo, ormai, senza tema di sbagliare; eppure, vi assicuro anche questo, lei riesce sempre a partecipare, ed a goderne, come se ogni volta fosse una nuova scoperta, ed ogni volta riesce davvero a trovare qualcosa di nuovo laddove io faccio fatica anche a trovare il vecchio.
E’ la magia di Gabriella, che dopo avere vissuto Alcatraz ai tempi d’oro ed essersene allontanata per alcuni anni, è tornata, nonostante questo significhi lavorare molto di più guadagnando assai meno, perché, sono parole sue, “ad un certo punto mi sono resa conto che non stavo vivendo dove volevo vivere e come volevo vivere”. Che quando tiene la sua ennesima, meravigliosa, lezione sui tarocchi o ti parla di Patch Adams, lo fa come se avesse appena scoperto una cosa bellissima e desiderasse rendertene partecipe, che sarebbe ingiusto tenerla solo per sé.
E tutti gli altri ancora; Angela, che da quindici anni continua con pazienza infinita a deliziare i palati più esigenti nonostante abbia un turn-over di assistenti, in cucina, che a volte non si vede neanche nelle catene di fast-food. Oppure Valerio che, apparentemente disinteressato a quanto di sublime si svolge intorno a lui, mantiene e ripara qualunque falla “materiale” dell’ingranaggio senza che, il più delle volte, la gente sappia neanche della sua esistenza; tra l’altro, con un’efficienza che non ho trovato nei reparti di manutenzione delle aziende in cui ho lavorato. Corrado, che tra un Watsu e l’altro, riesce ancora a trasmettere il gusto antico degli antichi giullari a gente ignara del fatto che questo, apparentemente, eterno bambinone ha due mogli e quattro figli ed è tutt’altro che un giullare. O Simone, che nell’ombra, oltre a darsi da fare, insieme a Gabriella e Pia (rimpianta – da me – maestra dell’antica arte dell’arco), per vendere le merci dolci e ad allietare le mattine di migliaia di noi con la puntuale edizione delle buone notizie di Cacao, riesce anche a trovare il tempo di andare in Africa per un progetto di solidarietà, per il quale, probabilmente, ben pochi gli riconosceranno un grazie. Giuliana, per finire, che dopo altrettanti anni di Angela, se non vado errato, riesce ancora ad accogliere i clienti e le loro pretese da Resort con un sorriso e pazienza e gentilezza infinite, cui solo Rosaria, a quel che mi risulta, è riuscita finora ad attentare.
Potrei andare avanti, ve l’assicuro, e parlare di altre magie ancora, del Blog, dei prodotti biologici, dei gruppi di acquisto. Ma credo di essermi dilungato abbastanza e che il messaggio sia chiaro, almeno per chi vuole conoscerlo.
Alcatraz di certo è un posto speciale, su questo non si può discutere, è un posto dove c’è magia.
Ma la cosa più speciale, almeno per me, è che le persone che nel tempo, lungo o corto a seconda dei casi, hanno mantenuta viva questa magia, non sono persone “speciali” né tantomeno “magiche”, almeno non nel senso che la maggior di noi darebbe a questo termine.
Al contrario, sono persone assolutamente normali, come me, come tutti, che sbagliano, si arrabbiano, criticano, mollano, ci riprovano, si ostinano, si urtano. Ma che, a differenza di tanti, hanno trovato il modo, il motivo, la scusa, l’occasione, per fare qualcosa di diverso, che va oltre l’essere speciale, magico; hanno creato qualcosa “che sa di buono”, e l’hanno fatto con il sudore della loro perseveranza e delle loro convinzioni.
Ecco, per me, sapere che quelle persone ci sono, che lo fanno, che non mollano, è una cosa bella, una cosa che mi da fiducia e mi fa sentire meno solo.
Non perché Alcatraz costituisca un rifugio, tutt’altro. Il giorno che dovessi scoprire che è così sarebbe la fine dell’idillio.
Al contrario, sapere che c’è, sapere che posso tornare ad affilare i miei strumenti di essere umano, è una cosa che mi da speranza e voglia di riprovarci ogni volta, di non mollare a mia volta.
Perché se lo fanno loro, che non hanno le antenne verdi sulla testa ma semplicemente ci credono e ci provano, allora posso riuscirci anch’io.
E magari, presto o tardi, anche dargli una mano sul serio.
Per questo sono contento che ci siano.
Per questo ci torno.

Fabio Piredda

http://piro-piro.blogspot.com/

Mi è bastato leggere le prime righe per intuire che ne fosse l'autore.
Essendo stato solo una volta ad Alcatraz (per ora!!!) faccio sicuramente parte degli entusiasmati da prima esperienza. Ma mi sono chiesto più volte, durante il mio soggiorno in agosto e poi a casa, quale fosse il "segreto" dell'aria magica di Alcatraz, almeno di quella da me respirata. Credo tu abbia sottolineato bene le possibili risposte, grazie. Mi permetto di sottolineare un aspetto ulteriore: l'umanità... proposta, donata e ricercata... sempre e nonostante.

Ciao barzellettierechitarrista

elvio elvis

grazie proprio tanto e di cuore, ma come diceva Vinicius De Moraes "la vita è l'arte dell'incontro" e non ci si può agganciare se entrambi non se ne ha la possibilità. Sei una bella persona Fabiotto, davvero.
Sono arrivata ad Alcatraz 13 anni fa, il Primo Maggio, e da allora non ho mai smesso di amare le mie colline e la mia gente, anche quando me ne sono allontanata per poterle guardare da lontano e scoprire che erano l'unico posto dove desideravo essere.
Adesso arriva l'inverno, fatto di odore di legna bruciata e di scaldasonno, di gatti zen, di silenzio e di rumore di pioggia, di minestroni. Anche di lotte con i soldi che non bastano mai, di pensieri pesanti e di ansie, perchè siam poi tutti uguali. Ma qui mi sembra che possa essere più facile.
Insomma, ho un gran culo, e non solo metaforicamente...
un bacio a te e a tutti quelli che fanno bellissimo questo blog
Gabriella

Il mondo è un po più grigio quando torni da Alcatraz.
Tocchi con mano ciò che non hai ma che in realtà dovresti avere,
tocchi con mano come dovrebbe essere davvero la vita,
tocchi con mano un ricordo atavico,
tocchi con mano un sogno.
E' bella anche la pioggia ad Alcatraz,mi ha fatto tornare bambina correre in discesa sotto un acqua scrosciante.
L'odore del bosco,la durezza di una salita,il fiato che si rompe,ti guardi intorno e pensi: mi manca solo un cavallo e ho trovato il mio paradiso.
Nei volti occhi come i miei,tanti tutti insieme non ne avevo mai visti,sotto il gazebo tutti inzuppati a fumare,ridere,parlare,bere,con l'acqua battente a colonna sonora di un momento irripetibile.
E riscopri l'innocenza del gioco,la voglia di ascoltare,la voglia di mangiare,la voglia di imparare dagli altri,la voglia di condividere,riscopri la fiducia nel prossimo.

Il tempo si ferma ad alcatraz.
Ad Alcatraz si smette d'invecchiare e si ricomincia a crescere.

Grazie Jacopo un grazie che non rispecchia nemmeno lontanamente il senso di gratitudine che provo per te e per tutti quelli che fanno di alcatraz un luogo magico.
Ad Alcatraz ci si lascia un pezzo di cuore ed è per questo che ci si ritorna.

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

premessa quasi seria: noi (io e il mio fidanzatino Luca) non abbiamo ancora fatto yoga demenziale, siamo stati ospiti sporadici di questo luogo incredibile che è alcatraz...
si mangia bene, si beve bene, ci si diverte...ma queste sono cose che puoi trovare, se ti dice bene, in qualsiasi agriturismo italiano.
Cos'ha alcatraz di così particolare da attrarti e farti ritornare appena le tasche te lo permettono?cos'ha di così invitante da farti raccontare per ore e ore a tutti i tuoi amici e parenti che luogo speciale è?
La risposta è dentro di te...(e qulacuno commenta: e però è sbajata!!!)sì perchè in un luogo così ognuno ci va per cercare, e molto spesso poi trovare, quello che pensa di aver perso nella sua vita reale...è una dimensione parallela in cui poter parlare, giocare, ridere...GIOCAREEEEEEEEEE...quanti di noi prima di andare ad alcatraz si ricordavano dell'ultima volta iun cui hanno giocato?(e guardate cari maschietti che il calcetto non vale!!!!)
un grande abbraccioforteforteforte a tutti voi, tutti noi che condividiamo questa passione e voglia di cambiare, di non smettere di camminare a testa alta e dire la nostra opinione!!!!

ALCATRAZ, ... un sogno? troppo bello per essere vero? ... ho letto alcuni commenti ed ho pensato di aver provato esattamente le stesse cose... sottoscrivo tutti i commenti entusiasti e sbalorditi. Per mesi non ho parlato di altro con tutti. Ci sono tornato solo due volte ma vorrei tornarci più spesso. Si torna bambini, ci si riscopre a parlare con gli altri, a pensare, ballare, gridare, rilassarsi, a ridere... a ritrovare un pò se stessi... Ed è poi incredibile condividere tutto questo con tutti gli altri, incontrare nuovi amici in uno schiocco di dita. Si crea una emozione di partecipazione difficile da descrivere, un pò come quando ad un concerto tutti cantano le canzoni del gruppo e tu senti quell'onda emozionale che ti lega alle altre persone, non conosci chi grida a fianco a te ma gli sorridi perchè sai che sta provando esattamente quello che provi tu. Per me poi il ricordo più bello è esserci andato con mia moglie in un periodo di forte crisi, siamo arrivati anche a pensare che non ci amavamo più... Alcatraz, insieme a tante altre piccole e grandi cose, ci ha aiutato a ritrovarci, è stato l'inizio del percorso che ci ha portato a guardarci davvero e di nuovo negli occhi e capire che ci amavamo da morire. Oggi siamo felici come due bambini ... e da cinque mesi è nato Stefano che è un buffissimo pallotto che ride sempre... e che non vedo l'ora di portare ad Alcatraz. Un bacione ed un abbraccio forte a tutti. Sappi caro Jacopo, che ti considero uno di famiglia, anzi, io mi considero uno della tua famiglia, di sangue e Alcatraziana! a presto.
giuseppe gatto

E' un posto per artisti aperto a TUTTE le brave persone, un posto dove anche un lupo solitario della siberia fa amicizie, un posto dove puoi imparare cose utili per stare meglio fisicamente, il luogo ideale per essere ricettivi. Niente di paranormale, è semplicemente il luogo ideale al proprio essere, perchè è un posto naturale e si fanno attività giocose e rilassanti. E nessuno impone niente.

Cercare di parlare di Alcatraz senza sembrare un “spot” pubblicitario è veramente difficile…tutto quello che mi viene in mente è talmente positivo e sdolcinato che potrei farvi alzare il glucosio a tutti in 2 secondi…comunque ci provo!
Mi sono imbattuta in questo posto (dimenticato dall’ANAS…ha!ha!ha!) per sbaglio, anzi per meglio dire per un errore di navigazione su Internet della mia compagna di viaggio.
Sono sempre stata “la ragazza dalle vacanze in mete ambite”..per la mia infinita curiosità, non mi sono mai fermata “al paesino della nonna”, ma ho cercato in lungo e largo posti nuovi, gente nuova, civiltà diverse.poi…“inciampo” dentro Alcatraz, per la prima volta, due anni fà. Ad essere sincera la mia prima impressione non è stata molto positiva,anzi…ma di li a poche ore mi sono dovuta ricredere…e alla grande!!! Tanto che dopo neanche un mese ero lì di nuovo! :)
Non vi nascondo che mi piacerebbe starci per sempre…(se divento ricca me lo compro un bungalow!!!...Attenti a voi!!!)…
Ed ora andiamo alla parte + difficile…perché torno ad Alcatraz??
C’ho pensato e ripensato…ed ho capito che in realtà non so darvi un motivo…forse perché la natura che la circonda mi carica di energia positiva..o perché mi sento parte integrante del mobilio…perché credo di essere uno degli ingranaggi che creano la magia di cui parla Fabio, o forse perché ho trovato in Nora una grande e sincera amica, o perché sono diventata dipendente della cucina di Angela che mi appaga e non mi ingrassa, perché adoro il fatto che Giuliana sia pronta a risolvere ogni problema con un grande sorriso e tanta, tanta, tantissima comprensione, o molto di più perché vorrei carpire da Corrado il segreto del “clown-giocoliere”, vorrei assorbire le nozioni infinite di Jacopo e la sua ironia. Molto probabilmente perché adoro Cristina, Poala e Piera le “vicine di casa”, perché vorrei “Salutare il Sole” con Vesna ogni mattino, o perché l’unica persona che riesce a farmi scaricare le tensioni “dell’isteria cittadina” è Angelo.
Per non parlare poi dell’infinita dolcezza del cuore di Gabriella, dell’allegria e della Musica di Imad o della simpatia travolgente di Cinzia...Insomma (spero di non aver dimenticato nessuno) per tutto direi...MA SOPRA OGNI COSA...PERCHE’ CI SIETE VOI…avventori del paradiso “Alcatraz”…perchè, nonostante vi vedrò o, non vi vedrò mai più….SIETE NEL MIO CUORE…e avete fatto parte di un pezzo FELICE della mia vita!!!
GRAZIE!!! GRAZISSIMEEE!
Laura

...perchè ogni volta è diverso,perchè le persone che si incontrano sono meravigliosamente diverse,perchè questa estate grazie anche a te e a fabio e a michele e dora e angela e....vanessa e giordana e...tutti insieme appassionatamente..perchè finalmente ogni volta mi rinnamoro anche di me stessa,ogni volta diversa ogni volta con almeno un kg in più ed una parte di me arricchita dai racconti e la conoscenza degli altri.
Credo che arrivare ad Alcatraz non sia mai un caso,probabilmente la mia vita si stava preparando ad una trasformazione,ho lasciato il mare ho abbracciato la montagna,sono tornata al mare.Mi sono scoperta cittadina e contadina,cuoca e cameriera,pittrice e teatrante,insomma quel posto pieno di gente così "stravagante"mi ha fatto capire che posso fare ciò che voglio,e spesso ci riesco pure.
Ragalo prezioso che ho recivuto esattamente 6 anni fa,quando in un tardo pomeriggio di autunno sono arrivata in quel posto pieno di nebbia,dove gli ospiti salutavano tutti i lavoranti e viceversa,ed io ho pensato"un giorno anche io vorrò tornare qui ed essere accolta con un grande abbraccio ed un ben tornata!"...e poi sono tornata e tornata ancora e ho ricevuto gli abbracci tanto desiderati ed i ben tornata e poi....ho preso casa e non me ne sano più andata,perchè una parte di me è sempre lì,anche quando mi guardo un tramonto sul mio amato mare!
Piera

....non solo perchè è stato un piacere immenso vederci ricordate da te (ho subito chiamato Vanessa a Milano.." Vane Vane Piera ha scritto un post bellissimo devi leggerlo!" lei è stata troppo felice e ti saluta tanto)ma anche perchè hai detto una cosa che anche io ho provato fortissima...ritornare e ricevere quel bellissimo benvenuto e tanti abbracci.
E' stato bellissimo conoscerti e ritrovarti lo scorso fine settimana e ricevere il tuo bentornata ed il tuo abbraccio.
un bacio
Giordana

Alcatraz è lasciarsi andare, essere vitali, giocare, ridere, sentirsi felicemente cretini senza sentirsi stupidi. Alcatraz è voglia di conoscere, è buttarsi l'uno verso l'altro, è unirsi, è scontrarsi, è essere gruppo fin da subito. Alcatraz è mangiare divinamente, è lasciarsi cullare dall'acqua, è ascoltare e pensare, è una serata di cabaret improvvisato, è sfondare barriere e sentirsi liberi. Alcatraz è un posto sincero e nudo, che si autoalimenta, che lascia una sottile ma costante nostalgia, che non si racconta facilmente ma che almeno ci ho provato. Alcatraz è dentro chiunque lo sappia vivere, è un seme di felicità che aiuta a stare un po' meglio anche quando si torna a casa. Alcatraz quest'anno ci porto il mio moroso che è tanto carino e non me lo dice, ma credo non ne possa più di sentirmene parlare. Alcatraz vi voglio bene, sapete? Tanti baci, Paola

"Racconta com'è andata tra i boschi dell'Umbria"??
Ma... non me lo lascio sfuggire stavolta!!! 2 giorni in mezzo al bosco, infammezzati da sonore dormite e pranzi ristoratori.

Esiste un ristorante dove pranzi e ceni al tavolo con un premio nobel della letteratura, una splendida senatrice, Jacopo, Eleonora, Mattea, Jaele e Matilde??
Esiste un luogo nel mondo in cui tutti si ritrovano improvvisamente amici l'un l'altro? Dove è naturale parlare con le persone che ti circondano anche se non ci si è mai visti prima? E scopri pure che sono persone interessantissime?
Ma lo hai visto il bagno di Alcatraz??? Dovrebbe essere esposto al Guggenheim e invece sta fermo li, ad Alcatraz, ad aspettare che tu abbia un bisognino...

"Com'è Alcatraz?
Cosa succede?
Come si sta?"

Boh. Come si fa a raccontare i sentimenti?

M.

PS Grazie a voi.

Ciao a tutti! Che esperienza ragazzi; non sò voi ma io non mi sono ancora ben ripreso da queste intensissime giornate di Alcatraz. Solo al ricordo mi viene un'espressione leggermente ebete in faccia . E' stata la vacanza più bella ed emozionante della mia vita! Di questo sono riconoscente a tutti, anzitutto a Jacopo e Nora (scusami x lo scambio di nome alla partenza ma ero in pieno... marasma ok?), e allo staff di Alcatraz: "SANTI SUBITO!" . Un grazie di cuore a quanti mi hanno strappato una risata, un sorriso o un'emozione, in particolare Laura & Elisabetta, Daniela & Giulia, Annamaria, Serena, Cinzia (mek-mek!), Gabriella e ancora, Fabio, Carlo, Cosimo, Massimo e... tutte/-i gli altri (ehm...vi prego di comprendermi, ho sempre avuto problemi con i nomi ). Mi auguro di trattenere a lungo tutte le energie e gli stimoli che ho ricevuto e...per ora basta.
Lunga vita ad Alcatraz e agli alcatraziani!
Vi abbraccio tutti.
Vincenzo