Alcatraz Guest Book. Racconta com'è andata tra i boschi dell'Umbria.

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Com'è Alcatraz?
Cosa succede?
Come si sta?

Affidiamo a chi è venuto a trovarci l'arduo compito di raccontare questo posto.
Ringrazio chi avrà voglia di scrivere.


Commenti

CIAO A TUTTI.IN PARTICOLARE AL GRUPPO DEI GG25/26/27. I GRANDI PARRUCCHIERI.OGGI MI SENTO CARICA PIU DEL SOLITO. GRAZIE A TUTTI GLI INSEGNATI DI ALCATRAZ E A QUEL CLIMA SPLENDIDO ESALTATO DALLE IMPONENTI VALLI. BUON LAVORO A VOI DI ALCATRAZE....E .CONTINUATE COSI' ! PS. BUON LAVORO ANKE A VOI, GRANDI COLLEGHI!

Alzi la mano chi di voi non ha pensato,incontrando la prima persona fuori da Alcatraz: "ma perchè non ride questa"? E come mai la maggior della gente è arrabbiata?

E' incredibile come questo posto riesca a cambiare l'animo delle persone tirando  fuori la gioia di vivere per se stessi e per gli altri! Sarà merito del fantastico paesaggio,del cibo semplicemente sublime,dei corsi tenuti da persone fantastiche,del fatto che non capisci chi è che ci lavora e magari sei seduto a tavola davanti al "padrone" nella piu totale semplicità.... Sarà che le persone che conosci ti sembra di averle sempre conosciute da tanto è semplice parlare con loro,creando legami forti  in pochi attimi... Qui ci si sente a proprio agio dal primo istante!E' meraviglioso!

Mando un forte abbraccio a  quelli che hanno condiviso con mè questi tre giorni meravigliosi!Mi viene un pizzico di tristezza pensando che sarà impossibile rivedervi tutti!Cerchèrò quindi di tenermi stretto ciò che di unico e irripetibile avete lasciato a mè e a tutti voi,un mare di emozioni......! GRAZIE!!!!!

Luca

 

Ferragosto 2008

Mi sento di ringraziare di cuore tutti coloro che contribuiscono all'esistenza di Alcatraz(Nora e Jacopo per primi,naturalmente).
Questa è la quarta volta che vengo e posso dire che ogni volta ha coinciso con momenti significativi della mia vita.
Non entro nei dettagli(ve lo risparmio!)ma ogni volta che ho avuto bisogno di un'iniezione di allegria,gioia,fiducia verso gli altri o semplicemente di condivisione,Alcatraz mi ha accolto fra le sue braccia.Ed è stata sempre preziosa.Il posto giusto al momento giusto.(Oppure,come si dice a Roma,m'ha fatto svoltà..!)
Ballare come pazzi,farsi massaggiare,adagiarsi nell'onda che ride..incontrare persone particolari..sono alcune delle cose per cui torno ad Alcatraz.
Perciò intendo promuovere una legge di iniziativa popolare per proclamare Alcatraz "Riserva Naturale" o "Oasi Protetta" così che sia garantita la sua esistenza come bene comune..a disposizione della collettività!
Non so se sono riuscito a esprimere bene quello che volevo dire..ma fondamentalmente è GRAZIE DI ESSERCI!
Un saluto particolare a Vania,Salvatore,Federico e Daniela.

Luca (Ciccio)

aderisco a proposta di topolino ......non ho parole, non trovo parole per dire quanto mi manca ALCATRAZ.      Ho conosciuto luoghi magici per il loro splendore, per la loro energia ...ma Alcatraz è di più.  Manco ormai da 6 mesi da Alcatraz e sempre penso "ORA CHE VADO NON ME ME TORNO PIU'".

Ci sono mille alberi
per una macchina
mille risate
per un grottar di ciglia
mille chilometri di distanza
tra lo stress
e la mia stanza

c’è spazio
c’è attenzione
c’è buon cibo
per colazione

ci sono i colori
i massaggi
i tarocchi
basta però
che non siate allocchi.

c’è l’acqua calda
nella piscina
e chi ti culla
dalla mattina

Se ti va di chiacchierare
va a sederti sulle scale
se ti va di riposare
anche l’amaca non è male.
Poi gli orari sono tuoi
facci un po’
quello che vuoi.

C’è chi disegna
chi si stiracchia
chi canta suona balla
chi ascolta parole nuove
e chi a un certo punto
si commuove.

C’è Jacopo
c’è Eleonora
e coi capelli
color del miele
passa il futuro:
corre Jaele.

Ma non c’è destino
predeterminato
tutto è chiaro
ma non etichettato.
C’è un flusso che si muove
e dice cose vecchie
più che nuove
(e qui “vecchio” sta per saggio,
antico, dimenticato,
non per inutile e già superato)

Si sta insieme
e con te stesso
e ti ricordi
che è lo stesso
Si gode del piacere
di ciò ch’è normale
e a nessuno viene in mente
di farsi male.
Gli altri son così preziosi
taciturni o spiritosi
che ti viene di proteggerli
e allora agisce il rispetto dovuto
ad ogni sconosciuto.

C’è intelligenza
c’è la pazienza
c’è il divertimento
c’è l’ironia
che ogni male si porta via.

Ci sono regole sensate
che è molto facile
che siano rispettate.
Allora questo è il punto:
la facilità
con cui qui
si sta e si fa.

Oh tu, tristanzuolo!
Vieni a vedere!
Che nel cielo dei boschi
senza lamiere
almeno una stella
la vedi cadere.

Laura de Strobel

Non mi sono ancora ripresa dalle emozioni fantastiche che ho vissuto...libera di parlare ridere saltare e ballare come una pazza e con l'opportunità di conoscere tante persone simpatiche e interessanti.

Ringrazio e saluto tutti, ma in particolare mando un  abbraccio (anche tantrico se avete tempo) ad Enzo e Luca (Ciccio)

 

Daniela

 

Carissimissimi alcatraziani, 
vi dirò com'è andato il mio ultimo soggiorno al Alctraz, perché è da raccontare... so che voi potete capirmi. Una breve premessa per chi non era con me. Sono partito per stare ad Alcatraz due giorni e alla fine ci sono stato una settimana dicendo ogni giorno: "...parto domani..." Tanto che ormai il mio giorno di partenza era diventato una barzelletta...
Sono tornato domenica scorsa dalla settimana di vacanza che avevo programmato in un villaggio in Sicilia, la vera ragione che alla fine mi ha fatto dire il fatidico: "parto oggi!" da Alcatraz 
E davvero non come il: "va beh ho un we e vado ad Alcatraz..." e il successivo e ricorsivo: "parto domani" che mi ha fatto restare per molto più del previsto...
Sulla carta, a parte la lettera di Nora (Nora sei mitica! Ah, giusto per la cronaca, credo proprio che siano attrezzati con il servizio lavaschinea, una volta ho dato una battuta a una fanciulla della reception che alla sera si aggregava al nostro gruppo e non solo non ci ha fato una piega, ma ha acconsentito...) e la parola "demenziale", che la non si può nemmeno pensare nonostante la demenza...ehm demenzialità sia davvero all'ordine del giorno, la formula pare più o meno la stessa, forse a parte il mare, che non è stato costruito da dai gestori del villaggio, per fortuna, ci sono i corsi di danza, yoga, stratching, ginnastica, i massaggi, il buffet,... nulla, però, può competere nemmeno in sogno con ciò che c'è ad Alcatraz...
Insomma da Alcatraz sono arrivato stressato me sono e sono venuto via rilassato, con il cuore aperto e le emozioni che scorrevano forte, e, non mi vergogno a dirlo, con la lacrimona che mi solcava la guancia e il groppo alla gola... e non sono riuscito nemmeno a salutare tutti!
Lasciare Alcatraz è sempre difficile, e io sono ormai pluriripetente...
Mentre in Sicilia, già quando arrivi in aeroporto trovi l'animatrice che si vede che è venuta controvoglia, ma deve sfoderare il sorriso delle migliori occasioni per i nuovi scassabal... ehm ospiti, e già quando arrivi in villaggio, dopo il tour in pullman per raggiungere l'agonata meta, quasi ti tirano la chiave della stanza in testa, in mezzo alla gente che si lamenta ad alta voce della camera perché ha il bagno che, metro da sarta alla mano, misura meno di 25 mq...
Alla fine, non è che ti muovi per vedere le cose splendide della Sicilia, rimani a farti torturare, diventi addirittura masochista perché vieni risucchiato dalla sigla... Comunque ho trovato un gruppo di disadattati da villaggio, e abbiamo trovato la soluzione che ci ha permesso di sopravvivere: ci siamo rifugiati lontano dal casino, una spiaggetta con il cartello: "spiaggia non sorvegliata" che è davvero bella con il pratino e gli scogli per andare in acqua, in Sicilia l'acqua ha un colore incredibile, quasi come quello gli occhi di una fanciulla che conosco e che di mestiere credo faccia la rubacuori. ;-)
Comunque su quella spiaggia gli animatori non riuscivano a trascinarci in gare di volo a vela con piccione viaggiatore... e ci si poteva permettere un po' di pace tra il sale e il sole, che al tramonto, in quella zona, è davvero mozzafiato, ascoltando solo la muscia gentile delle onde che si infrangono...
Insomma questi villaggi vacanze sono una sorta di succursale della nevrosi cittadina. Poi per forza ti viene da trattare male chiunque, pensate che hanno fatto un tormentone del ritornello di una canzone che fa così:

"ho litigato con mia moglie
perchè?
io di nascosto c'ho l'amante!
chi è?
una casalinga tutto sesso
i'stogg ndrappol'e st'ammore ..."

e dopo per forza sei incazzato con tutti, insinui il sospetto del tradimento, anche se sei single...

E ora mi chiederete: perché ci sei andato?
La risposta è semplice: sono un occidentale medio e al richiamo della sigla di un villaggio non so resistere: "è un'emozione di più, è l'amico che sorride accanto a te, è la mano che ti stringe forte se la voce che hai nel cuore sale verso il sole lasciala cantare da lassu è un'EMOZIONE di più!"

Però, se non ti guardano in cagnesco, perché pensano che tu sia quello con cui li tradisce la moglie, anche se sono le casalinghe tutto sesso, felicemente sposate con 12 figli e il marito dovrebbe aver cambiato gusti sessuali, perché io non sono esattamente un a bella gnocca... è una conquista molto grossa...

Cioè, in realtà, proprio non lo so... Forse solo per rendermi conto di che posto fantastico sia realmente Alcatraz...
Comunque vi ringrazio tutti con il cuore e un po' di più ringrazio chi ha creato quel posto fantastico sulle magnifiche colline umbre e gli ha dato nome "Alcatraz".
Almeno a me ha regalato davvero un'isola felice dove posso davvero ritrovare la carne di cui sono fatto...

Un abbraccio e un bacio a tutti e soprattutto a tutte!!!!

P.S. forse ho capito perché sono andato in villaggio, proprio per rendere meno traumatico il mio rientro in ufficio...

Un BACIONEEEE!!!! IMMENSO!!!!!

Daniele Zanoni

dnaiele...

Qualcuno un giorno mi ha detto “se davvero vuoi qualcosa lancia il tuo amo nell’universo…………….”

Io avevo sete di trovare un posto come Alcatraz ma non sapevo nemmeno che esistesse un posto così. Era solo nei miei sogni… ma evidentemente nell’universo qualcuno mi ha ascoltato e come per miracolo sono arrivata ad Alcatraz.
 
Io ad Alcatraz sono rinata…….ma lo dico veramente, la persona che è ripartita a fine vacanza non è la stessa che era arrivata ad Alcatraz.
 
Alcatraz mi ha ridato fiducia, energia, voglia di vivere, sorridere, ridere.
Ho scoperto anche che mi piaccio, molto di più di quello che credevo, ho scoperto che posso fare tante cose che prima nemmeno immaginavo. So ancora tenere in mano un pennello per esempio. E chi se lo ricordava piu ???
L’energia che respiri è davvero magica, il calore che senti intorno a te è più potente di qualsiasi medicina.
Era la prima volta che ci andavo ma mi sono sentita a casa da subito.
Alcatraz ora per me è anche un po’ mia
Grazie a Jacopo e a Nora per aver creato questo meravigliosa oasi di buona vita e grazie a tutti voi, staff e ospiti per il bene che mi avete fatto.
E a proposito……non vi libererete tanto facilmente di me perché tornerò molto molto presto.
 
 Elena - dal lago di Garda

Ho frequentato Alcatraz per la prima volta nella settimana 9-16 agosto.

Ero arrivata disillusa da ciò che mi circondava, arrabbiata con il mondo intero e con dentro una ferita così profonda da credere non se ne sarebbe mai andata. Un amico speciale mi dice "vai ad Alcatraz" che impari a fare le bolle intorno a te. Parto in treno e quando arrivo mi guardo intorno e mi dico "ma che cavolo hai fatto?!?".

Cosa ho fatto? Ho fatto a me stessa il più bel regalo che potessi farmi. Non ho risolto i miei problemi, ma ho cominciato ad essere leggera, a sorridere, a parlare con gli altri che non fosse di lavoro. E i problemi si sono ridimensionati, ho acquisito fiducia nelle mie capacità e una signora pazza e affascinante di nome Nora mi ha anche fatto scoprire che sono bella e che i complimenti vanno accettati!

Dopo una sola settimana la partenza da Alcatraz è stata incredibile, perchè mi sono accorta di aver portato dentro di me un pezzetto di quel posto che avevo completamente perso nella vita: farsi aiutare e darsi agli altri. Permettere agli altri di conoscerti per quello che sei con i tuoi pregi e difetti.

Mi sono chiesta quale fosse il comune denominatore di tutta la gente confluita in questo posto e credo di poter usare la descrizione che di  Alcatraz ha fatto un amico speciale conosciuto proprio lì: è un centro di recupero per traumatizzati emotivi!

Non si tratta solo di bolle, perchè queste svaniscono. La cosa speciale  di Alacatraz è che invece ti entra dentro e ci resta.

Dopo di ciò devo ringraziare Nora per tutti i suoi complimenti, l'intero staff per le coccole che mi ha fatto e regalato, tutti i nuovi amici ed in particolare Elena e Livio per il loro affetto e la loro presenza in tutti gli eventi immediatamente successivi.

Non posso non menzionare anche Jyoti e Marco per tutte le new arrivate.. sono proprio contenta!

Vi voglio un sacco di bene e spero di ripercorrere la stessa strada ancora una volta con voi, ad Alcatraz e ovunque noi vorremo.

Manuela da Parma

Siamo partiti per Alcatraz la mattina di Ferragosto sotto una pioggia battente fiduciosi che avremmo trovato il sole.

Siamo arrivati ad Alcatraz e abbiamo trovato il nostro SOLE che ci ha riscaldato donandoci allegria, ottimismo, condivisione, buon cibo, musica, colori, coccole, voglia di star bene.

Grazie Jacopo e Nora per aver creato non solo un luogo magnifico, ma uno stato d'animo che ci accompagnerà fino al prossimo ritorno!

Un sorriso affettuoso a tutte le persone che abbiamo avuto il piacere di conoscere.

Fiammetta e Nicola

Parlero' degli effetti che ha fatto su di me questa settimana: me ne sono tornato a casa con un carico di affetto ed energia, mi e' rifiorito un bel sorriso dolce e rilassato come non avevo da tempo, e quando sono arrivato in citta' sabato pomeriggio mi sembrava che tutto fosse piu' bello e con colori piu' brillanti di come li avevo lasciati.
Tutto questo per merito dei creatori, dello staff, degli ospiti di Alcatraz.

Grazie di cuore!!

 

semplicemente vivificante

 

                                                                                   grazie M.Francesca

E come si fa a far capire a chi non c'è stato quanto bene si sta ad alcatraz, quanto ti senti soddisfatto delle tue opere pittoriche o scultoree, quanto simpatiche sono le persone e quanto a tuo agio ti senti, sempre, ecco, quella è la cosa che mi ha colpito di più, mai un attimo fuori posto, mai un attimo "ma-che-azz-ci-faccio-qui".

E poi spiegare  che il rilassamento in acqua è una cosa divina, e che toccarsi-massaggiarsi-accarrezzarsi non è sempre preliminare di qualcos'altro!!! Ah, e la cucina! straordinaria

E che le sera ci si diverte, a cantare a ballare a giocare.... e pure di giorno si gioca, si ride, si applaude, si scherza, si ascolta, si chiacchera...

Ma allora c'è l'animazione????

Vedi, imbe, che non hai capito niente...

Eh, bisogna andarci...

Sandra

 

 

mi sono riequilibrato ,ritrovato il mio spirito positivo ed ho riassaporato il piacere della vista di un tramonto e dello stare in compagnia solo per il gusto di starci tanto che ho deciso di iniziare a mettere nero su bianco i miei ricordi di questa meravigliosa esperienza

a voi alcuni passaggi del mio arrivo i bicicletta ad Alcatraz :

......Come l'Arcangelo Gabriele apparse ai miei occhi proprio quando nella mia mente incominciava ad albergare il sospetto che quel posto non esistesse, che fosse solo un miraggio . Silvia,viso solare che anticipava le espressioni che avrei trovato da li a breve , insomma breve mica troppo perché cera ancora molto da salire, si fermò con la macchina subito dopo avermi superato ! La sua domanda tirando giù il finestrino della portiera fu “ ahhhhooooo ma dove stai andandooo ? “ e mentre formulava la domanda la sua risata accompagnava il cammino della mia ennesima goccia di sudore che dalla fronte strisciava sulla tempia destra per poi accarezzarmi la guancia prima di precipitare verso terra ed evaporare al contatto con l'asfalto.........

 

 

........ poi la lunga discesa di ciottolato che portava lo sguardo prima della curva a destra a perdersi nel contorno tra i monti verdi di boschi ed il cielo azzurro di quell'azzurro cielo che mi ero dimenticato l'esistenza . Il vento generato dal mio prendere velocità ridava freschezza al mio corpo ormai cotto dal sole e la lucidità mentale cercava di riprendere il suo posto che aveva lasciato quando la fatica incomincio a farla da padrone. Scendendo la strada e lasciandomi alle mie spalle il nuvolone di polvere mi resi conto dell'errore che feci ,prima della partenza, nel cambiare i copertoni da fuoristrada a stradali ma ancora non sapevo quale sarebbe stato il prezzo da pagare e proprio mentre pensavo a quello, mi si presento davanti ai miei occhi una visione idilliaca. “ CAZZO MA ALLORA IL PARADISO ESISTE !!!!!!!” ad esser sincero non ricordo se le parole che uscirono dalla mia bocca fossero esattamente quelle ma di certo il Cazzo forzativo quello si che lo gridai .

 

Alcatraz , il punto d'arrivo esisteva !

Quel posto di cui avevo scoperto l'esistenza da Alessandro e che mi aveva consigliato vivamente dopo esserci stato per un corso di fotovoltaico esisteva realmente perché potete capire che dopo un'interminabile viaggio , una valanga di ore di non sonno e tanto sudore le mie speranze e soprattutto le mie credenze erano ormai venute a mancare. Mi sono sentito come il naufrago del deserto che dopo l'ennesimo miraggio stenta a credere che l'oasi che ha difronte sia reale e solo al primo contatto con quell'isola di vita e di salvezza in mezzo a tanto nulla e stanchezza si rende conto che la meta è giunta che si può riposare e rifocillare.

Io Mauro Io il testardo e caparbio che aveva rinunciato all'aiuto dell'Arcangelo Gabriele ero riuscito nella mia impresa perché adesso posso sicuramente eliminare il nome viaggio e ribattezzarlo con il nome Impresa con la I maiuscola .

 

un' immenso grazie a tutti

mauro il ciclista di Alcatraz dal 16 agosto al 29 agosto 2008

Basta.

Giuro che non farò più proseliti, che non cercherò più di convincere amici, persone stressate, giovani ragazzi ancora con una possibilità di crescere migliori, amiche sempre in crisi, amici sempre a caccia... che ad Alcatraz si può stare bene. Tanto non mi crede nessuno e anzi mi guardano come un'aliena, si stupiscono del mio cambiamento, della mia serenità anche nei casini attuali. I tapini pensano che non sia possibile che SOLO una vacanza di una settimana  possa aiutare a migliorare la qualità della vita senza l'aggiunta di droghe artificiali....

Ed invece SIIII, le droghe le auto-fabbrichiamo noi, ridendo, giocando, abbracciandoci, dipingendo sedie vecchie, dipingendo mandala, esaudendo desideri, facendo esaudire i nostri desideri più pazzi...

aspettatemi, tanto ritornerò

Labruna

 

Ahehehe  ragazzi, perdete ogni speranza voi che entrate!!!!!!
Alcatraz è' una setta, un luogo blasfemo assolutamente da evitare. Succedono cose strane ergo consiglio a tutti di starne alla larga.
Pensate che i giorni scorrono lentamente, ti assale una calma ed una serenità quasi insopportabile. Vedi ridere tutti, uomini e donne, vecchi e bambini.
Si incontrano tipi balordi, stravaganti,  oserei dire folletti maligni e criminali che ti fissano e non ti abbandonano mai con lo sguardo. Personaggi loschi, donne sgraziate che non si lavavano mai come quelle che si vedono in quei film in bianco e nero ambientati nei bordelli francesi del 1680. Senza denti, vestite di stracci  e puzzolenti.
A capo di questo manipolo di esseri spregevoli c'è una donna che ha tanti difetti. Ti fa schiamazzare dalle risate, ha una faccia da imperterrita sacrilega, si fa chiamare Nora, e per giunta è pure gobba. Bè, in effetti anch'io sono gobbo e che nessuno parli male di Alex del Piero altrimenti sono pronto a infliggerli il peggiore dei riti.
E si i riti. Alcatraz è il posto dei riti. Ti costringono a fare almeno 15 riti al giorno in aggiunta a quelli che già facevo io. Pensate che un rito, chiamato conta bene altrimenti ti frusto, prevedeva che puntualmente ti dovevi svegliare alle 3.12 della notte e cominciare a contare le stelle. E all'alba ti aspettava la gobba. La trovavi seduta su di una poltrona con le gambe accavallate intenta a fumarsi nervosamente una sigaretta; appena arrivavi ti fissava e ti chiamava a se.
E  tu iniziavi ad elencare quante stelle avevi visto, in che costellazione si trovavavano  Cominciavi però ben presto a farfugliare, impaurito dal suo fare intimidatorio che si trasformava ben presto in terrore. Lei si accompagnava con un tipo goffo, impacciato e malfatto.  Era strampalato lui. Io non sapevo se scoppiare a piangere o lasciar partire una di quelle risate che non avrebbero però mai avuto fine. Il terrore assediava le nostre menti e qualcuno manifestava preoccupanti attacchi di panico. Qualcuno lo vidi addirittura scappar via. L’uomo  era seduto accanto alla donna gobba, aveva una barba che radeva ogni tre giorni alternando il lato del viso da radere, anch'egli mal vestito e maleodorante.  Si faceva chiamare Jacopo. Giravano un sacco di voci sul suo conto. C’era chi  diceva che fosse stato diseredato dai propri genitori per le cazzate enormi che sparava. Soprattutto la madre, lo accusava di essere un inventore cialtrone, uno che alternava nei suoi ragionamenti  l’utilità del piacere, con quella delle fonti energetiche pulite e rinnovabili. I più maligni dicevano che era stato per qualche tempo bassista di una beat band , ma che era stato ben presto cacciato via a pedate perché arrivava sempre tardi (ai concerti) per la sua fissa sul sesso tantrico e perché si era intestardito a suonare il basso con una sola corda. Però questo esula da quello che volevo dire e pertanto mi fermo qui.
Tu non vedevi l’ora di cominciare, volevi raccontare tutto ciò che avevi visto nel più breve tempo possibile, per poter fuggire via. Ma quei due non l’ingannavi mica. Nessuno superava la prova  e per questo bisognava pagar dazio; ti aspettavano pagliacci e menestrelli al soldo di quei due debosciati che cominciavano a frustarti con funi fatte di more e quadrifogli.
Questo succedeva tutte le mattine, fin quando fatti e circostanze mutarono. Capimmo che bisognava dire tutto ciò che ci passava per la testa, liberamente, con calma, senza ansia alcuna. Non essere precisi, non parlare di latitudini e longitudini, solo preoccuparsi di far arrivare spontaneamente la voce delle stelle dentro ognuno di noi.
 Ed aspettare, aspettare, aspettare che tutti diventassimo trasparenti come la luce delle stelle, che tutti accettassimo esse come amiche e compagne di viaggio.
Man mano che questo veniva capito dagli alcatraziani, l’incontro mattutino non faceva più paura; aumentava la voglia di incontrare Jacopo il bassista e Nora la gobba che ricambiavano con un sorriso.
Purtroppo però Nora la gobba esagerava sempre. Era contenta per noi, gli luccicavano gli occhi e per esprimere il suo compiacimento, cominciava a lanciarsi in spogliarelli mozzafiato che mandavano su tutte le furie Jacopo che incazzato fradicio le intimava di smetterla. A questo punto si creavano delle fazioni opposte e la comunità si divideva. Cominciavano tumulti di piazza fatti di giochi, sollazzi e schiamazzi che duravano fino a sera tarda, senza sosta alcuna fino a quando tutti crollavamo esausti. Bisognava andare a letto e riposarsi perchè il risveglio era ormai vicino; ci aspettava alle 3.12 il rito delle stelle.

Arturo settimana dal. 16 al 23 agosto ....credo,  ma poco importa.

p.s. non rileggo mai quello che scrivo - mi ci vorrebbe un editor
W i riti.

Sei proprio sicuro che qui ci vuole l'editor?

Ciao ragazzo dalla fantasia straripante,

di solito non rispondo ma questa battuta non potevo non farla!! :-))) Me l'hai servita su un piatto d'argento!

Ps: spero la tua ironia venga percepita altrimenti chi lo toglie dalla testa della gente che sono Gobba fisicamente? :-)))))))))))

eleonora

Eleonora carissima, anche con una gobba saresti bellissima. Ma so che sei senza, ed anzi sei una donna stupenda con un bellissimo sorriso, e che jacopo non me ne voglia! Non potrei mai competere con lui! E mai lo farei! :D

 

 

 

Che dire... si potrebbe dire tanto, raccontare tutto, scrivere tutti i nomi, cercare di esprimere con parole pensieri, emozioni, percezioni.... e comunque non sarebbe abbastanza per descrivere com'è.... niente di eccezzionale ma tutto da scoprire... da vivere... da condividere e da portarsi nel cuore come una bellissima esperienza piena di musica, danza, percussioni, pazzia, gioia, estasi, acqua calda, verde, colori, delizie culinarie, altalene strane che pendono dal tetto, diversi ogasmi epidermici, una doccia che sembra una vasca o una vasca che sembra una doccia, un cesso con vista sulle colline, un mezzo di trasporto a due ruote fighissimo che non so come ma si mantiene in equilibrio, risate a non finire, la trasformazione in pesce, la calcolatrice cinese, le piramidi, i shang, san e sang, risate, risate e risate.... e il tutto condito con il sapore di esseri del posto e ospiti, che hanno reso il tutto quello che è... fantastico.
Grazie a tutti specialmente alle emorroidi di Jacopo che ci hanno portato qui !!
Amararanta
ps: e il nostro lemma (da attaccare sulla schiena) mentre a piedi, in ritardo, rischiavamo di perdere la colazione:
                                                    PRENDETEMI, NON LO FACCIO PER SPORT !! ;)

Eccomi qua!

Sono di nuovo a casa, nella valle dove ho scelto di vivere, tra le montagne. La neve continua a cadere, implacabile e silenziosa.

Sono passati gia' due mesi da quando ho percorso, con lori e anto, i 700 kilometri per arrivare da voi, ad Alcatraz. Tutte e tre, scaramantiche, non ne avevamo quasi parlato tra di noi prima di partire, per paura che svanisse il sogno.

Un weekend tutto per noi, a fare cosa? Non sapevamo bene, ma questo rendeva tutto più eccitante.

Ci ha accolto la pioggia, Giuliana ci ha sistemato, la nostra casetta a tinte vivaci, l'abbiamo subito fotografata da tutti gli angoli!

Poi è partito il fitto programma. Lezioni di Jacopo per produrre dopamina (che fa solo rima con anfetamina, ma è prodotta naturalmente da nostro corpo quando sorridiamo!).

Tai chi con Angelo, che ci avvolgeva in un massaggio anche con la sue parole. Mi sono concessa il mio primo massaggio Shiatzu (spero si scriva così), PERCHE' IO VALGO!

Le coccole in acqua caldissima di Corrado col Watzu.

La danza del ventre per focalizzare un po' di femminilità dimenticata.

Le lezioni di massaggio che ci siamo trascritte su un foglio in macchina al ritorno per non dimenticarle.

Quanto ho ballato!

E i giochi demenziali di Eleonora che tanto stupidi non erano...Anto e Lori hanno pianto alle confessioni-complimenti...Io sfuggivo perchè è vero che non mi fido, non mi butto a volo d'angelo sui samurai...sono diffidente e sto ancora superando una grande tristezza, una ulteriore perdita, anche il mio papà...Ma sto meglio ora! Fossi una casa farmaceutica vi brevetterei come medicina, vi metterei sul mio catalogo, alla voce 'coccole'.

Mi avete fatto sentire a casa. Mi avete fatto assaggiare un sacco verdure, cucinate in modo goloso, e che dolci ragazzi! Mi avete fatto ridere, ballare, rilassare...

Ho messo tutto a sedimentare nel mio cuore, grazie e a presto!

 

marina

Com'è Alcatraz? -- È un posto meravigioso.  Ho detto a Jacopo che ha realizzato tutti i miei sogni: in qualsiasi modo Alcatraz integra una grande parte delle cose che volevo fare già quarant'anni, ma non ho trovato il modo di fare.  Una sintesa di arte e di scienza, l'applicazione dei principi di sostenibilità con cui ho annoiato i miei amici e la mia famiglia negli anni sessanta, la valutazione dell'ambiente verde, l'integrazione di elementi di comunalità... Vedo anche l'accetazione del contributo vitale di cose brutte, o almeno meno belle, di componenti vugari senza quali la nostra ambiente culturale e umana e sterile.  E molto più.

Cosa succede?  La vita.  Il futuro.

Come si sta?  Ho l'impressione che si sta bene lì. 

Il mio soggiorno a Alcatraz era corte e atipico -- e molto deludente per me -- ma a colpo mio:  sono arrivato senza prenotazione perche ho trovato questo sito web una sera, ed in un momento di entusiasmo eccessivo mi sono svegliato colla prima luce e ho guidato quattro ore per andare vedere il posto e nella speranzà di potere iscrivermi a un corso.  Sfortunatamente i corsi sono troppo costosi per la mia tasca, e nonostante quache parola alla 'flessibilità' del prezzo non ho ricevuto nessun'offerta, quindi ho dovuto tornare i trecento kilometri a casa.

Caro Ilboscaiolo,
mi dispiace che tu te ne sia andato deluso. Ma quando ti ho detto che i nostri prezzi sono elastici intendevo dire che potevi pagare quel che volevi. Non avevo nessuna altra proposta da farti oltre a dirti di scegliere tu quanto pagare ma evidentemente non mi sono espresso con sufficiente chiarezza. In 30 anni a Alcatraz non abbiamo mai mandato via nessuno perché non aveva soldi per pagare e abbiamo sempre trovato un modo per mettersi d'accordo. Ogni anno ospitiamo decine di persone che in cambio ci danno una mano.

Due giorni di intensa vacanza, un sollievo per la mente, compagna insistente a cui non sfugge niente, dal caffè bollente al contributo di Los il resiliente. Quando siete stufi di ascoltare, potete rintanarvi nella tenda ad ululare,nessuno verrà a disturbare, ma non potete mancare ai pranzi: sono un vero affare,con pochi euri vi potete deliziare, mangiare, mangiare, in cucina amano strafare. Solo vi dovete ricordare che non in albergo siete a soggiornare, ma in una casa solare. E' una reggia particolare, poche regole da rispettare, innanzitutto amare, dal filo d'erba, all'analisi globale di Jacopo che non cessa di parlare, la moglie suggerisce “non c'è scampo dovete ascoltare, per fermarlo dovete sparare”.Per parafrasare uno slogan popolare, dobbiamo in sintesi dichiarare: questa reggia non é un albergo, ma una casa particolare dove regna felicità. Questa é la casa delle piccole libertà. Ho un difetto evidente, un contaparole che non vale niente,un accessorio incorporato che non ho mai modificato, quando arriva a fine conta,me ne vado via di corsa, in silenzio a meditare, la natura ad osservare. Parole non riesco più ad ascoltare, desidero abbracciare, sorridere, cantare. Quanta strada da macinare, per venire e per andare, dovremo seriamente valutare, la possibilità di ritornare e più a lungo soggiornare, forse anche per restare. Un abbraccio a tutti. refiore e reginanadia

Ciao a tutti!

e' appena terminata – ahime’ -  la mia settimana formativa ad Alcatraz. Ci avevo preso gusto... ;)

Ho seguito prima il corso sul fotovoltaico, e dopo -  invogliato anche da un contesto particolarmente interessante - sono rimasto a seguire lo stage (che si dice ‘staash’ e non steig! perche' viene dal francese!).
Qui voglio solo scrivere due righe di apprezzamento per questa esperienza formativa che in realta’ si  spinge un po’ oltre la semplice formazione tecnica.
Ho trovato il corso e lo stage professionalmente molto interessanti, e credo proprio che mi saranno molto utili per i miei progetti...
I corsi sono stati tenuti da seri ed entusiastici professionisti del settore i quali non hanno esitato a mettere a disposizione le loro preziose conoscenze derivate da esperienze sul campo - e tutti sappiamo quanto tutto questo sia prezioso...
Ma da aggiungere alla qualita’ dell’aspetto tecnico del corso, c’e’ il contesto, che e’ fantastico sotto tanti aspetti.
Tenendo sempre presente che, come dice Jacopo, Alcatraz non e’ un albergo, e che quindi puo’ essere richiesto un po’ di spirito di adattamento ed avventura – che comunque probabilmente gia’ hai se stai stravolgendo la tua vita per dedicarti alle energie rinnovabili – Alcatraz e’ secondo me uno dei posti piu’ civili al mondo, nel senso piu’ profondo del termine.
Spesso tendiamo ad associare la parola ‘civilita’’ ad immagini come: traffico, grattacieli, cemento, asfalto, stress, fast food, denaro a tutti i costi, etc. In tal caso Alcatraz sarebbe molto incivile...
Ma la civilta’ che intendo io e’ quella che abbiamo dentro come quegli animali che vivono in gruppo. Non per niente ci sono animali piu’ civili dell’uomo, il quale e’ infatti l’unico animale che uccide i sui simili per puro divertimento...
Ad Alcatraz ho trovato un concetrato di civilta’ e di persone civili; dal fondatore Jacopo Fo che ci ha accolto e  poi ispirato con i suoi interventi durante il corso, a tutto lo staff e tutti gli ospiti e tutta le gente che vi orbita attorno.
Tra le verdi colline di Alcatraz si respira armonia, buone maniere, solidarieta’, la buona etica e  cooperazione. Non sono in grado di dire se tutto cio’ dipenda dal fatto che chi arriva ad Alcatraz e’ gia’ una persona civile o se e’ l’ambiente Alcatraz che e’ contagioso e che fa venir fuori “l’animale” che e’ in noi. Ma probabilmente entrambi le cose sono vere...
Adesso che il corso e’ finito, e che ci siamo caricati di energie mentali... e caloriche – Angela in cucina e’ fenomenale! – c’e’ da prendere quanto imparato, aggiungere del nostro ed iniziare a lavorare in questo grande team senza Boss, perche’ e’ l’unione che fa la forza. Per vincere questa battaglia contro il degrado sociale e ambientale, bisogna essere responsabili e uniti!
A presto!
Sergio

Sono arrivata ad Alcatraz venerdì 24;mi ero iscritta al corso di yoga demenziale e avevo intenzione di seguire tutte le lezioni,ma sabato mattina,aprendo la porta della casetta ho visto prati immensi ,alberi, fiori,un silenzio irreale mi circondava, si sentiva solo il canto degli uccelli.Avevo quasi paura di respirare per non rompere l'incanto;a quel punto mi è sembrato un sacrilegio andare a chiudermi in palestra ad ascoltare le lezioni e così ho deciso di concedermi delle lunghe passeggiate in mezzo all'erba.Il pomeriggio,anche se un po' riluttante,sono andata in palestra per la lezione con Eleonora.

Dopo il saluto e le presentazioni ero molto più a mio agio ed ho scoperto di essere capace di fare cose veramente inimmaginabili:ho fatto il volo dell'angelo,mi sono fatta trasportare da un mare di mani ed ho raccontato di me ad una persona sconosciuta;sono veramente io?mi sono chiesta;non so quale sia il segreto di Alcatraz,ma io sono tornata a casa trasformata,le persone che incontro mi chiedono cosa mi sia successo,perchè nei miei occhi c'è una luce diversa;mi fermo a parlare con la gente,sorrido e mi accorgo che anche gli altri sono molto più disponibili nei miei confronti.

Mi riprometto di tornare e rimanere più a lungo,perchè devo fare mio il vostro segreto!

Ho seguito il corso fotovoltaico del 17 aprile e di seguito lo stage con grande soddisfazione. Ottima l’accoglienza che ci ha riservato Jacopo e le persone che collaborano al suo progetto. Un mix perfetto ad Alcatraz: formazione sulle energie alternative ed accoglienza. L’ambiente rilassante ed intervallato dalle pause dei pasti. Un aspetto cui è stato impossibile rinunciare, grazie all’ottima cucina di Angela (terrò il ricordo nel suo libro di ricette!). Potrei aver avuto qualche perplessità in partenza dalla sardegna, si sa le attese sono sempre tante! Perplessità fugate rapidamente dal primo incontro con Jacopo, ed i due giorni di corso tenuti dall’Ing. Maurizio Fauri. Altra grande soddisfazione il periodo di stage con i progettisti della “Renergies Italia”che hanno messo a nostra disposizione il loro Know How uscendo dagli schemi della lezione e rispondendo ad ogni domanda con competenza e disponibilità. Non sarà facile dimenticare la “voce” di Tiziana. Grande attenzione per lo stage per chi già lavora nel settore della progettazione, perché consente un incredibile approfondimento di tante problematiche: da quelle tecniche a quelle burocratiche. Consiglio a tutti quelli che volessero seguire il corso residenti in sardegna di contattarmi per consigli sulla logistica ed il viaggio. Ciao a tutti e buon lavoro. Patrizio

Ho partecipato al week end di yoga demenziale 1 di fine aprile. Non ho ancora ben capito perché si chiama “yoga”, dato che non ho allungato la mia già lunga schiena neanche un po’,  le mie gambe non si sono annodate in asana improponibili, non sono stata neanche un secondo a testa in giù, e “OM” l’ho detto solo alla fine della prima cena quando ho visto il comprensivo dolce preparato da Angela. Peccato però non aver portato il tappetino da meditazione, sarebbe stato divertente usarlo dopo quell’indimenticabile seduta di Watsu con Corrado,  mi sarebbe servito per riposarmi un po’ nei 35 gradi di quell’acqua materna, dopo che lui mi aveva fatto fluttuare per tutta la piscina come se fossi un’attinia umana.
Detto ciò, va da sé che non ho assolutamente intenzione di perdermi la futura seconda puntata, ossia yoga demenziale 2. Chissà che sorprese mi riserva. Magari questa volta, oltre a dimenarmi in maniera frenetica  per tutto il sabato sera, riesco anche a dar voce senza vergogna ad uno dei miei tanti desideri nascosti ed impronunciabili. Avrò solo da sperare che allora  l’ira degli dei non si scateni su Alcatraz, trasformandolo davvero in un luogo da cui non sia più possibile fuggire…..
Perché non voglio dimenticare di dire la parte più bella, ossia quella del ritorno a casa. E questo non perché io sia masochista, e preferisca il tornare alla quotidianità dopo essermi divertiti senza riserve per due giorni, ma perché finalmente posso mettere alla prova quello che hai imparato, ossia quelle sole due cose, tra tutto quel fiume interessantissimo di parole ed esperienze, che la mia memoria riesce a trattenere.
Io sono da sempre piuttosto incline al sorriso, ma in genere in compagnia. Ora invece ho adottato la tecnica del “sorriso a tutti i costi – costi quel che costi”. Che consiste in questo: quando sto ferma  in macchina nel traffico di Roma, magari sul raccordo anulare, o quando cammino nel centro commerciale per andarmi a prendere il caffè del dopo pranzo rimuginando i problemi del lavoro,  anche e soprattutto se sono sola, mi sforzo per far assumere al mio viso una “smorfia sorridente”. E, visto che sono una “ridanciana” per natura, la smorfia rapidamente diventa un sorriso vero e proprio. E io mi sento già meglio. E il buon umore ritorna. E più il mio sorriso cresce spontaneo, più riceve in risposta tanti di quei sorrisi che a volte arrossisco persino un po’!! Ma sono contenta di pensare che il mio buon umore sia passato un pochino, tramite il sorriso,   anche a coloro che “scontro”. Sarà così? O si prendono gioco di me? Che importa? Ho imparato che sorridere fa bene sempre e comunque……..
E poi mi domando: con tutto questo lavorio sarò salva dalle future malattie? Guarirò dai miei mal di testa fulminanti grazie al sorriso? Il mio dentista si accontenterà di una bella risata invece dei soliti “assegnini” che gli devo lasciare quando sono costretta ad andarlo a trovare? Le mie vertebre cervicali, in un attacco di buon umore, assumeranno la curvatura corretta? E con questi dubbi amletici saluto tutti gli alcatraziani e non, sperando, la prossima volta, di sapervi dare le corroboranti riposte positive che attenderete, immagino, con una sana impazienza!!

Susy, come al solito, ti esprimi così bene che trasmetti le emozioni. Un abbraccio a te - fra poco di persona visto che ci vediamo per la palestra - e a tutti gli amici conosciuti ad Alcatraz.

Durante il fine settimana commenterò anch'io - non si può far passare sotto silenzio un'esperienza così bella!

Fabia

Alcatraz è un gatto chiatto e pure montanaro.

O arancione o grigio.

Un gatto a cui rivolgi un sguardo ed un saluto.

Quello al massimo ti degna di uno sgurado, ne sei convinto.

E invece lui ti salta in braccio ronfando, come se fosse il tuo gatto, o almeno uno che il tuo gatto lo conosce.

Ti si piazza sulle gambe e inizia a strofinarsi e a fare le fusa.

Se lo gratti sotto al collo puoi stare ore a giocarci e ti parla e ti ascolta e ti gratta sotto al collo pure lui a te.

E quando lo fai scendere e lui se ne va, resti tutto impelacchiato e pensi che sarà difficile togliere tutti quei pelazzi, ma fa niente, anzi.

grazie per ciò che ho comprato e per i tantissimi omaggi.

Gaetano

 

p.s. Almeno credo, ma forse è colpa del viaggio di ritorno in treno..

magari la prossima volta salgo in macchina e mi sembrerà più simile ad arcore

p.p.s. e poi dicono che gli economisti so' persone aride...tsè!

Vorrei farmi condannare a vent'anni di Alcatraz.
Questo recita una vignetta donata ad Alcatraz da un bravissimo vignettista. E così pensano gli ospiti al grigio momento della partenza. Eh si, soprattutto il 2 giugno di quest'anno perchè dopo 3 giorno di pioggia, beffardo il sole è spuntato alla fine dell'ultima lezione con il Guro (E mo si incazza) Jacopo Fo.
Dai 25 agli anta (ebbene sì, ero la più piccina), Tutte facce sorridenti, più di 30 persone presenti e mai quasi neanche uno sclero.
In una parola Alcatraz, quel villaggio sempre più ecocompatibile dalle parti di Casa Del Diavolo si potrebbe definire un sorriso. Un unico sorriso collettivo dal quale è difficilissimo scappare.
Complici le “Lezioni” di Yoga di Jacopo, divertenti e sempre interessanti (e con un discreto grado di utilità), complice Eleonora, vulcanica e strepitosa, complice la divina cucina di Angela, ventennale presenza storica dedita al biologico... Questo sorriso ti si stampa in faccia e ti accompagna al termine del soggiorno, incrinandosi un'unica frazione di secondo, nel momento in cui si deve partire e salutare. E' sempre un “Tornerò”... o quasi credo, scrivo da neofita.
E' solare, in doppio senso visto che va anche a regime fotovoltaico, e ogni singola persona ha qualcosa di importante da raccontare, un piccolo segmento di civiltà dentro di se.
Insomma, una futura (poco futura pare) repubblica indipendente del sorriso, dedita al relax, alle conoscenze e perchè no l'amore (secondo alcune leggende pare che ben più di una felice unione sia nata tra le pareti alcatraziane... ma non andrebbe detto a nessuno!)
E sopra al borgo-comunità-villaggio-a

griturismo di Alcatraz Ai Camperi, un borgo di origine medioevale con un forno per il pane costruito l'anno dell'unità d'Italia ed una chiesetta del 1779, il vero cuore di Alcatraz, perchè lì vivono numerosi suoi “Prof".

Ora che sono a casa conservo gli odori ed i colori in testa, i volti di tutti i miei compagni di corso, Chiara e Angela, grandissime mie compagne di stanze. Le risate sotto la pioggia di mezzanotte con Chiara e Walter(e) fuori dal nostro B2, i passaggi in macchina, Margerita e Serena da Napoli, tutta la gente che conosce Vimercate, Ezio che mi ha fatto conoscere Alcatraz 12 anni or sono, Chiara e Domenico, ottima compagnia per ballare e bere un po' di vino in palestra, Eleonora, vulcanica e strepitosa e tutte le risate che mi ha fatto fare.. E ancora Imad e i balli scatenati, i salti e le corse su "Bella Ciao", versione MCR, Riccardo e le palline (malpensanti... so che avete giàfrainteso), so che diventerò bravissima a farle girare.. in ogni senso.

Dopo questi 5 giorni ho scoperto il senso della vita. Della mia almeno, anche se Margherita condivide... ROMPERE I COGLIONI.... Bene, parafrasando Paolo Rossi... Tutti sognano di fare l'astronauta od il veterinario.. Io sono l'unica che stà compiendo a pieno il proprio scopo....

Sono stato ospite di Alcatraz grazie alla mia azienda che ha organizzato nel weekend appena passato un lunch to lunch "coesivo".... Maronn... che ho scritto? Cercherò di spiegarmi meglio!! Questo incontro chiude un percorso che ha avuto come tappe intermedie tre seminari molto interessanti:

  • sull'espressione del talento anche in ambito lavorativo ed in armonia con i colleghi;
  • sulle mappe mentali;
  • e sull'intelligenza creativa.

Il succo è: cercate di lavorare al meglio, in armonia con chi vi circonda, gestendo in modo creativo i problemi e mettendoci anche un pizzico di pazzaria!! Vedrete che le cose miglioreranno anche nella sfera personale!!

Bene, Alcatraz è decisamente propedeutico se si vuole raggiungere tale scopo!!
Innanzitutto la cosa più importante... si mangia veramente bene!!
Le pietanze sono originali, naturali, squisite ed abbondanti (visto che è tutto a buffet!!).
Le persone sono sempre sorridenti ed a disposizione, anche a tarda ora!!
Le camere sono decisamente rustiche ma ben tenute (a parte una maniglia di una porta che tenatava di fuggire!!), trasmettono una sorta di calore che avvicina alla spelndida natura che le circonda.
Eh si, i paesaggi sono fantastici, le mille sfumature di verde sono così vive che il solo ammirarle è un calmante più potente di qualsiasi pillola!!
Le notti sono illuminate da milioni di stelle (e questa è una cosa a cui noi cittadini siamo disabituati!!).
Io aggiungerei qualche passaggio pedonale in più che colleghi i vari edifici, visto che le strade di collegamento sono giustamente sterrate e quindi si alza parecchia polvere al passaggio delle auto.
Ma passiamo al nostro incontro.
Cosa significa "lunch to lunch"? Che, in realtà, noi abbiamo avuto a disposizione poco più di 24 ore, essendo arrivati a mezzogiorno del sabato per andare via la domenica dopo pranzo.
Sono state 24 ore molto piene nelle quali, grazie ad una serie di esercizi e giochi, abbiamo imparato a conoscere meglio i nostri colleghi ed anche noi stessi.
Vorrei ringraziare Roberta per il magnifico lavoro che ha fatto. La invidio, credo che il suo lavoro le dia grandi soddisfazioni ed enormi camionate di emozioni!!
Senza Federica, invece, nessuno di noi saprebbe che Alcatraz non è solo una prigione ed una discoteca di Milano. Sei una persona fantastica ed autentica!!
La "strizzata" di joga demenziale (un'oretta di corso) mi ha colpito profondamente, è uno dei motivi per cui tornerò. prima o poi, ad Alcatraz!!
Grazie Jacopo, mi hai illuminato!!!
Adesso, chi mi conosce si aspetta sicuramente il ringraziamento "sperticato e gocciolante" alla persona che ha dato il via a tutto questo... invece, dirò solamente... grazie Vittorio!!
Vi ho fregati!!
Insomma, questa è un'esperienza che spero di ripetere, magari insieme a degli amici e per più giorni, per potermela godere di più.... e fare qualche altro lauto pasto!!!

Stefano.

 

Ormai sono cresciuto!! Sono sicuro che invecchiando maturerò...

martedì, giugno 30, 2009
Alcatraz: il raduno di ASPO e TOD (associazioni internazionali che si occupano dello studio del picco del petrolio)
di Ugo Bardi

Si è concluso il "Peak Summit" alla "Libera Università di Alcatraz", tenuto il 27-28 Giugno del 2009. Più di cinquanta persone hanno partecipato; in maggioranza dall'Europa, ma anche dagli Stati Uniti e persino dall'Australia.

L'idea del meeting era di fare qualcosa di più informale e più amichevole delle tipiche conferenze ASPO. La cosa sembra aver funzionato. Abbiamo parlato di tutto e di più, sia in modo formale che informale. Di petrolio, di risorse minerali, di economia, di complessità, del crollo dell'Impero Romano e di come catturare le scimmie (l'ultima cosa, cortesia di Nate Hagens).

Quando possibile, metteremo on line le presentazioni. Per il momento ringrazio tutti i partecipanti e soprattutto Rembrandt Koppelaar con cui è stato un piacere lavorare insieme a organizzare questo incontro. Ringrazio anche Andrea Fanelli, senza il cui contributo non ci saremmo riusciti e anche tutti i partecipanti di ASPO-Italia: oltre a Fanelli e al sottoscritto c'erano Giovanni Marocchi, Antonio Zecca, Luca Chiari, Gianluca Ruggieri e Toufic El Asmar (se non mi sono dimenticato di nessuno). Ringrazio anche Cristiano Bottone che mi ha dato l'idea di fare il convegno ad Alcatraz, come pure Jacopo Fo e tutto lo staff del luogo per la loro accoglienza molto amichevole.-

Si dice di certe cose "esperienze indimenticabili"; direi che questo termine si può applicare al convegno di Alcatraz. Più di uno mi ha detto che dovremmo rifarlo di nuovo - vedremo.

http://aspoitalia.blogspot.com/2009/06/alcatraz-il-raduno-di-aspo-e-tod....

 

"Ma nessuna delle tue amiche aveva voglia di venire con te, che ne so... a Riccione?!?"

Questa e' stata la frase che mi sono sentita dire da mia madre quando le annunciai candidamente che a fine luglio me ne sarei andata tutta sola da qualche parte tra i boschi dell'Umbria.

Non capiva cosa andassi a fare, ma d'altronde (ora lo posso ammettere) esattamente non lo sapevo nemmeno io.

Avevo solo la certezza di partire con un bagaglio pieno di amarezza, e volevo assolutamente riportarmi a casa un trolley pieno solo di sorrisi e di buonumore. Il mio desiderio e’ stato realizzato…

No, non ero assolutamente in grado di spiegare a mia madre cos'era Alcatraz,  e nemmeno ora mi sento in grado di darne una definizione che possa andar bene per tutti.

Posso pero' provare a raccontarvi cos'e' stato Alcatraz per me:
e’ stato riscoprire con l’aiuto di Nora di avere ancora un olfatto, un gusto ed un tatto funzionanti attraverso un semplice percorso bendati,
e’ stato riconoscere quanta meraviglia possa esserci nei movimenti lenti ed armoniosi del tai chi guidati da Angelo,
e’ stato potersi sentire ancora incredibilmente come cullati nel caldo ventre materno praticando watsu con  Corrado e Giulia,
e' stato sentirsi liberi semplicemente impugnando dopo anni un pennello intinto nel colore,
e’ stato capire che, se mi va male come assistente di direzione, posso sempre riciclarmi come danzatrice del ventre! ;o)

- e'  stato scoprire per la prima volta in 27 anni che le persone si ricordano di me per il mio sorriso, e non per il mio dannato rotolino di troppo ;o)

Alcatraz per me e’ stato tutto questo, ma anche molto, moltissimo altro….

Ne approfitto per abbracciare tutti gli Alcatrazziani che mi hanno aiutata a riempire il famoso trolley con i sorrisi e la spensieratezza che tanto desideravo.
Donatella

santa

 

avevo 16 anni, in pieni anni 70.

il mio primo viaggio a cercare la mia isola che non c'è, la trovai, si chiamava Findhorn, in Scozia.

Sono nata il 17 agosto, che è un giorno dedicato alle streghe, e a Findhorn ero a casa mia, allora le cose che facevano sembravano magiche, forse qualcosina ssi ma tutto il resto era semplicemente (la semplicità è di per sse magia), vivere in armonia con la propria natura e la natura stessa di madre terra.

Quando andai via da Findhorn portai con me giusto un paio di amichetti immaginari, o folletti, o elfi, o pazze visioni e ho percorso la mia vita fino a decidere che i miei 50 anni sarebbero stati speciali....non sono andata a Findhorn ma è stata la mia prima volta ad Alcatraz.

In questi due anni che vado rivado e poi torno e poi ci rivado.....ad Alcatraz , è sempre un problema andar via ma è anche importante per aver la comprensione di quanto ormai io appartenga al bosco di questa terra che non mi ha certo rapita ma semplicemente mi son ricongiunta a Lei.

 

Che dire se non che son cittadina della Repubblica di Alcatraz, che a volte faccio troppo casino e mi si ffa "SSSSSSHHHHHHHHHHH" , e che io e i miei 2 folletti siam nati a Findhorn e stiam bene, ma proprio bene ad Alcatraz

Ad Agosto 2006 sono andata per la prima volta ad Alcatraz.

Devo riconoscere che ero un po’ titubante, perché l’idea di non sapere con chi sarei stata in stanza era per me abbastanza strana, ma la voglia di andarci era così grande che sono riuscita a superare le mie paure e sono partita. Appena sono arrivata mi sono subito sentita a mio agio e dopo aver conosciuto Eleonora è stato subito facile legare con le persone che ho incontrato. Ho trascorso una settimana piena di emozioni  e sono partita sicura che sarei tornata. Dopo poco più di un mese avevo già prenotato per tornarci a Capodanno. Il 27 Dicembre quando sono arrivata pensavo che sarei passata inosservata, “con tanta gente che era andata in vacanza ad Alcatraz in quei mesi chi si sarebbe ricordato di me?”  Non so proprio descrivervi  la mia meraviglia  quando recandomi alla reception Giuliana mi ha subito salutata riconoscendomi e chiamandomi per nome. Ho pensato “probabilmente ha visto la mia prenotazione!” Andando avanti però ho incontrato Joty,Fabio, Carlo e persino Eleonora e Angela  mi hanno subito riconosciuta salutandomi affettuosamente. Che emozione! Ho trascorso una settimana bellissima e rilassante e ancora una volta sono partita sicura che non sarebbe stata l’ultima volta!
Quest’anno ho voluto frequentare il corso di Jacopo di Yoga demenziale 2. Quante sensazioni nuove!
A fine corso mi sono resa conto che ascoltando le parole di Jacopo, lasciandomi andare con i giochi di Eleonora, tra un mandala e una maschera di Claudia, rilassandomi con lo Watsu di Giulia e Corrado, ritemprandomi con il tai chi di Angelo, disintossicandomi  con la cucina genuina di Angela, finalmente sono riuscita a superare tante paure e sono tornata a casa veramente carica di energia!
Era proprio quello di cui avevo bisogno! Grazie a tutti! Grazie Gabriella, mitica esperta di tarocchi!
Ormai è la quarta volta che mi reco ad Alcatraz ma ogni volta  
quando arrivo  alla reception da Giuliana e Claudia provo sempre la stessa sensazione: “mi sembra di essere tornata tra amici che non ho mai lasciato“ quando quando arriva il giorno della partenza e dei saluti mi sembra sempre che il tempo sia volato e di essere appena arrivata, ma nello stesso tempo mi sembra di essere rimasta ad Alcatraz tantissimo tempo!  Non so se sono riuscita a far capire cosa è Alcatraz!
Dovete proprio provare ad andarci per capire!
Gabriella51

scusate, devo averlo caricato due volte :-) dalla gioia...

Allora sentite, il posto è mozzafiato. Appena arrivata mi sono sentita un po' persa, lontana da tutto (vivo a Milano) e vagavo con un pizzico di quella brutta ansia cittadina che devi capire dove si va e cosa si fa, su dai che c'ho fretta. Ma avevo anche un leggero senso di vertigine frizzantina piena di promesse.

Poi passato un giorno mi sembrava di averli vissuti già tutti e sette, passati sette mi sentivo come dopo quel primo giorno.

Le lezioni di Jacopo sono illuminanti, interessanti, divertenti e lanciano spunti di riflessione e semi di curiosità in tutte le direzioni. E ascoltarlo è una gioia, lo vedi serio che percorre chilometri di ragionamenti tutti colorati e poi eccolo darci una rovesciata comica irresistibile.

Eleonora è energia positiva allo stato puro e allo stesso tempo di una dolcezza profonda. Stando con lei ti arriva l'onda di un mix esplosivo: sensibilità, cuore, forza, passione, intelligenza, fantasia, ironia e caciara :-)

Nel nostro gruppo invece mi pareva che nessuno c'entrasse niente con l'altro ma poi è pazzesco come un massaggio ai piedi crei una parentela immediata. Ma è giusto, basta farsi problemi ad abbracciarsi come si deve e lo dico da veneto/lombarda e figlia di mamma rigidina.
Perché poi in realtà guardi davvero e capisci che non sono l'età, la provenienza, la professione eccetera ma è più sotto a tutto questo che tutti c'entriamo con tutti. Un concetto molto semplice ma pare impossibile ce lo si dimentica.
Ecco ad Alcatraz mi è tornata spontaneamente la capacità di incontrare gli "esseri umani" senza tutti quegli strati aggiuntivi diciamo sociali. Ed è impressionante come questo trasformi di conseguenza anche l'atteggiamento con cui lo fai, nel senso che in me l'ho visto subito mutarsi in sincero, buono e senza pretese.
Cittadini nordici, prenotate.

E quindi già che ci sono mando baci a Giulia che è una donna splendida, vera, piena di passione, intelligenza, sensibilità e cuore grandi e che ha avuto la preziosa fortuna di aver incontrato un amore alla sua altezza e se devo scegliere un augurio da farmi, come chiedevo nel gioco dei desideri, mi auguro proprio di poter vivere un incontro come il suo. Gabriella, con cui ho condiviso l'alloggio, che è un'altra donna da 90, davvero in gamba, coraggiosa, sincera e divertente. Ilaria, una piccola donna che promette fuochi d'artificio e a cui mi sono offerta in comodato d'uso come la sorella che non ha, nonostante abbia già due fratelli niente male e il cui rapporto mi ha commosso. E Roberta che è stata una rivelazione, all'inizio lupo solitario a cui ho cercato di avvicinarmi con domande di circostanza, per poi riuscire ad avere una confidenza e una complicità sempre divertenti, intelligenti e di un'ironia rara.

Per continuare la descrizione, ho potuto provare tante attività normalmente a me lontane come: il tai chi, il watsu, il cui massaggio con Corrado mi ha regalato emozioni dimenticate e una fascinazione diciamo primordiale, giocoleria, un interessantissimo corso su come i ritmi e addirittura le vocali delle musiche primitive ci influenzano nello stato fisico e psichico, danza del ventre, storia dei tarocchi, il bio lifting con i movimenti rallentatissimi, una passeggiata lungo il letto di un fiume che tra argilla e sassi ti fa un mega massaggio ai piedi, un'altra passeggiata notturna al chiaro di luna attraverso il bosco verso delle antiche rovine etrusche suggestiva quasi struggente e poi tanti massaggi, tante coccole, tante risate, vivaddio quanto si sta bene!

E la cucina, biologica, buona, sempre diversa per tutta la settimana, abbondante, elaborata e mai pesante e poi tutti in tavolata vicini e allegri a condividere le gioie del palato. Dopocena burrachi, balli, canti, chiacchere o ritiri meditabondi sotto un cielo bellissimo. Per dirla in breve, esattamente come ti va di stare.

Il post Alcatraz poi è stato stranissimo. Inboccata l'autostrada mi è partita una specie di paresi al sorriso. All'altezza di Bologna mi si è iniziato a stringere il cuore e tipo da Monselice a Padova avevo paura che mi potesse succedere qualcosa e non riuscire ad arrivare dal mio migliore amico, cui ero diretta, per raccontargli tutto. Arrivo poi al suo cancello e scoppio in lacrime. Spaventato mi dice oddio che ti è successo come stai e io sempre tra le lacrime gli rispondo: sto da dio! e lo abbraccio e mi sento una deficiente felicissima :-)

E così per un sacco di tempo dopo, rilassata, attacchi di sorriso, una drogata, una ebete completa, senza problemi, spariti tutti quei piccoli comportamenti nevrotici, quelle stronzate che noiano l'esistenza.

Oh io non lo sapevo della dopamina... fantastica.

Ringrazio davvero tutti, sono molto felice di avervi incontrati. Bravo Jacopo, brava Eleonora e brave tutte le persone che portano ad Alcatraz il loro talento.
Grazie e alla prossima.

Giulia

ebbene si niente facebook
[email protected]
e se venite a Milano fatemelo sapere, oppure venite apposta a trovarmi :-)

Non so se sia questo il modo per comunicare la mia esperienza recente come ospite di Alcatraz.
Volevo comunque raccontare che sabato 19 settembre mia figlia Sarah ha deciso di sposarsi e lo ha fatto a Bevagna, per poter poi festeggiare ad Alcatraz. E' stato meraviglioso, una festa assolutamente piena di gioia a cui hanno contribuito tutti gli 'abitanti' di Alcatraz, come solo loro sanno fare.
Un grazie di cuore a Giuliana per la cortesia e disponibilità, a Corrado per le sue magie, a Imad per la sua musica, ad Angela e Beatrice per la squisita cucina, a Vania, Antonello e se qualche nome mi sfugge mi scuso e comunque grazie.
E soprattutto un grazie ed un abbraccio affettuoso a Eleonora e Jacopo per la loro amicizia. Carla e Imerio

NB
Pubblico qui questo messaggio arrivato via e-mail.
Un bacio alla sposa, allo sposo e agli esimi genitori...

... nel senso che oggi è lunedì, dovrei lavorare ma sono stanco morto...

Cosa ho fatto a ad Alcatraz? 2 giorni da promoter di ecotecnologie... MOOOLTO INTENSI... per fortuna che i momenti convivali favoriti dalla superlativa cucina di Alcatraz non sono mancati. Il posto è meraviglioso, non ti annoi mai... per il resto ... 'se son pannelli fotovoltaici illumineranno'!

Vado a fare un corso intelligente...
Tra tanti che ne ho fatti, questo è di sicuro il più intelligente
Perché parte sapendo di essere demenziale. E' qui la grande differenza. E' qui la genialità di fare i cretini per non farsi piegare il braccio e poi esultare, una volta riuscitici, come fosse l'unico scopo della vita. E' qui che si balla fino a farsi venire le vesciche sotto i piedi (successo a me!) si gioca come bambini imbranati e si ride a crepapelle. Geniale. Poi ci si dà dentro a tal punto che è quasi un miracolo reggersi in piedi il giorno dopo.. ma il thai chi e watsu fanno davvero miracoli, e il tuo corpo, finalmente, è libero di far vedere ciò che sa già fare (ma noi non glielo permettiamo), appunto, i miracoli.
Il mangiare è un'altra cosa.
Una cosa seria.
Perché puoi ridicolizzare una brillante carriera di uomo affermato che è irresistibilmente comico con la danza del ventre, ma gli spaghetti sono sacri.
E quindi mi inchino con somma ammirazione all'arte bella di Angela (il cui cognome è una missione: Labellarte).
E qui il secondo miracolo: ho mangiato come un branco di maiali affamati di ritorno dall'attraversamento delle steppe della Siberia (mia moglie mi chiede: ma che ci fanno i maiali in siberia? Io le dico: appunto! E' per questo che ritornano!) le migliori delizie della galassia e non ho buttato su un chilo!! Che godimento! E' il paradiso che immaginavo!

Ora so di essere davvero profondamente cretino e questo, vi assicuro, è un gran vantaggio.
Il mio sorriso sarà la mia bandiera.

Lo yoga demenziale salverà il mondo!

Devis

Ciao a tutti, leggendo i commenti che avete già ricevuto su Alcatraz, quello in cui mi ritrovo di più è quello di Giulia Ruffatti soprattutto quando descrive Jacopo, Eleonora e la cucina...però vorrei anche aggiungere che i cappelletti in brodo che ho mangiato il 1 gennaio 2010 erano di una bontà unica! E sappiate che io sono un'intenditrice di cappelletti: mia madre li fa ancora a mano e sono buonissimi esattamente come quelli di Alcatraz, in più sono il mio piatto preferito e non sapevo che li avremmo mangiati!
Inoltre io insegno Economia Aziendale e le lezioni di yoga demenziale sono state veramente interessanti per me con tutti quei riferimenti ai nuovi metodi di fare o aumentare il fatturato di un'azienda o la produttività dei dipendenti.
E poi quello che mi affascina sempre è "il punto di vista diverso ossia di altre persone" su tutto ciò che ci circonda: ti apre la mente. E poi bella la frase che Jacopo ci ha propinato: quella di provare a immaginare la nostra faccia mentre realizziamo i nostri desideri. Una frase molto bella e piena di speranza in questo mondo così cinico e triste e che sicuramente ripeterò più volte ai miei studenti. Cerco sempre di insegnare loro tutto ciò che di positivo c'è nella vita e cerco di incoraggiarli il più possibile perchè vedo e so, per esperienza personale, che tutto ciò è per loro come una carezza nell'anima. Ma mi rendo conto dei miei limiti e, se un'asperienza non l'ho vissuta, mi riesce difficile insegnare loro come venirne fuori, anche se ci provo comunque almeno ascoltandoli....(mi riferisco all'esperienza della morte e su cui devo ancora molto lavorare io ...ma almeno ho degli spunti buoni nel libro di "yoga demenziale" :-)

Ok,allora vediamo...
Venerdì mattina sono partita per la mia prima vacanza ad Alcatraz;ero emozionata e un pò tesa(per carattere sono piuttosto fredda,timida e distaccata e non faccio amicizia facilmente),ma già arrivata a Perugia mi son accorta di come Alcatraz sia un posto magico,visto che le persone che son dirette lì le incontri in modo magicamente casuale!
Arrivata a destinazione sono stata travolta dalla bellezza infinita del posto....da togliere il fiato;ho incontrato subito Eleonora,dolcissima e meravigliosa;sono andata in ufficio a far la registrazione e,anche lì,la cordialità e l'accoglienza sono assolutamente uniche!!!
Anche se il mio soggiorno è durato poco(sarei dovuta tornare a casa oggi,ma causa emergenza di lavoro,son dovuta ripartire il giorno dopo)avrei tanto da raccontare,l'ondata di calore umano che senti ad Alcatraz è un abbraccio rassicurante e rafforzante allo stesso tempo,ti senti amato,coccolato,ti senti tra persone che ti par di conoscere da sempre e pensi:"wow,ma come ho fatto a perdermi tutto questo finora?" Tutti coloro che lavorano lì lo fanno con amore e si sente;la cucina è una coccola deliziosa per il palato...
Non sono riuscita a fare il corso di yoga demenziale,che però ho tutta l'intenzione di fare la prossima volta(che,se riesco,potrebbe anche essere lo stesso 23/25 di questo mese ;))))
spero di aver reso,almeno in parte l'idea delle emozioni che dà Alcatraz:è un posto stupendo pieno di persone meravigliose!!!!

Siamo appena rientrati a casa dopo un purtroppo brevissimo fine settimana ad Alcatraz e pensiamo che la nostra piccola Aleida (2 anni) abbia detto tutto quello che c'è da dire quando, parlando del nostro alloggio alla Casa Bassa, dice "mia casa nuova". Forse è proprio questo l'aspetto più affascinante di Alcatraz e cioè la sua normalità e la naturalezza che induce nei comportamenti di chi ci si trova a vivere, anche se per brevissimi momenti. Il fatto che quasi da subito ti senti più "a casa tua" che non quando sei a casa tua.
Un grazie ed un abbracco a tutte e tutti con la speranza di poter tornare presto.
Sara, Franco ed Aledida.

è la terza volta che vado ad Alcatraz e continuerò a tornarci! Questa volta ho fatto il laboratorio artistico di Eleonora e Claudia:un divertimento pazzesco!!!!!sono stata benissimo e nonostante io sia stata solo ungiorno e 1/2 son tornata rilassata e ricaricata....Alcatraz è magica;sarà per la felice combinazione di posto stupendo,persone meravigliosamente vere,cucina sublime,aria pura;credo che sia il paradiso in terra!

Ancora una volta grazie a tutti per avermi fatto stare divinamente!!!!

P.S. sono ufficilamente cittadina di Alcaatraz con tanto di passaporto!

Con l'amore mio siamo stati ad Alcatraz, per la prima volta, un paio di anni fa... esperienza che definire straordinaria è estremamente riduttivo!! Posto incantevole e incantato, persone stupende con le quali dopo meno di un'ora sembrava di trovarsi in compagnia da sempre e il lasciarsi dopo 3 giorni è stato drammatico come se si stesse insieme da anni, per non parlare della indescrivibile cucina che ad ogni pasto era un incanto per gli occhi e il palato!! Ma... c'è un piccolo ma... la volta scorsa la situazione familiare era leggermente diversa e ci siamo potuti muovere senza problemi, ma ora che siamo di nuovo io e l'amore mio da soli, siamo bloccati dalla presenza del nostro cagnoletto!! Stiamo sognando un ritorno ad Alcatraz, ma purtroppo i piccoli animali di casa non possono essere ospitati al centro... e allora... come si fa?? Possibile che nell'organizzazione non si riesca ad mettere su, che so, per esempio, due o tre bungalow riservati ad ospiti "accompagnati"?? Ci manca da matti il poter ritornare ad Alcatraz, ma proprio non sappiamo come fare senza lasciare il nostro piccolino!!
JAAACOPOOOO... EEELEEEE... HEEELP!! Non c'è modo di poter venire incontro anche a quanti, come noi (che tra l'altro credo siano veramente tantissimi!!!) si trovano in condizione di doversi muovere accompagnati da amici con più di 2 zampe?? In un contesto in cui si cerca di costruire un mondo alternativo al merdaio sempre più dilagante, e dove anche diverse strutture alberghiere e turistiche in genere stanno iniziando ad adeguarsi permettendo ai propri ospiti di poter essere alloggiati coi loro amici animali, possibile che proprio Alcatraz non riesca ad organizzare qualcosa di simile?? Spero tanto si possa trovare una soluzione... ci manca tanto poterci fare qualche giorno lì!!!
Un abbraccione!!

Dani

Una settimana ad Alcatraz e la vita ti sorriderà!!! Dopo essere stata con voi ho deciso che consiglierò un soggiorno ad Alcatraz a quelle persone che hanno voglia di ridere di sè e del mondo, di pensare ma senza arrovellamenti, di giocare con il proprio sè bambino e lasciarlo monellare senza rimproveri, di incontrare e scambiare senza pregiudizi..insomma VIVERE, riscoprendo cose semplici e belle. Anch'io mi unisco alla richiesta di isolachenonce'..se si creasse un angolo anche per i nostri amati 4 zampe il paradiso alcatrazziano sarebbe perfetto!!!!!

Gli scenari delle colline umbre sono di per sé una immersione in un altro mondo, specie durante i tramonti che si spengono sui verdi profili coperti di boschi.
Un vero incanto. Ma c'è di più!
Ad Alcatraz tutto è immerso nel pieno rispetto della natura ed è estremamente colorato.
Non è davvero lontana l'idea di scoprire un centro di cultura, in cui fondamentalmente si incontrano persone, si scambiano idee ed esperienze diverse in totale serenità.
Una realtà che, per certi versi, sembra fuori dal tempo andando a recuperare alcuni valori trascurati, per altri è anticipatrice dei tempi a venire.
Un posto in cui si protegge e valorizza l'ambiente, si portano avanti concretamente progetti innovativi di installazioni di pannelli fotovoltaici, costruzione di abitazioni eco-compatibili.
Si mangia cibo sano di altissima qualità con ingredienti rigorosamente biologici.
Un posto in cui regna un'atmosfera distesa, amichevole, in cui si fanno i pasti assieme e, cosa rara ad inizio del terzo millennio, si fa ancora conversazione, si ascolta, prima ancora che aprir bocca.
Ci si mette in gioco, ci si confronta, ci si rilassa.
Si parla, si chiacchiera, si sta assieme, in mezzo a tanti "addetti ai lavori"che rendono possibile questo con il loro prezioso contributo, passione e professionalità.
Tante sono le idee e i corsi che si tengono, come quello di "watsu" fatto durante lo scorso week-end.
Si tratta di una disciplina in cui ci si "rilassa" in superficie di una piscina riscaldata.
Si fa un'esperienza bellissima in cui impari alcuni semplici movimenti per dare e ricevere un massaggio, al ritmo della respirazione corporea.
Un trattamento in cui ci si lascia abbandonare in un elemento famigliare come l'acqua, svuotando completamente la mente attraverso un susseguirsi di piacevoli sensazioni.

Ora vi spiego subito il titolo, prima che possiate ricoprirmi di insulti, causa fraintesi di vario genere ma soprattutto intestinali.
Qualche tempo fa andando in edicola vidi una rivista specializzata in psicologia trattare, già dalla copertina, l'argomento cibo-stomaco-intestino-scarico. Ovviamente la comprai subito desiderosa di approfondire l'argomento, in quanto il mio intestino fa spesso i capricci. Per farla breve vi sintetizzo il contenuto del sopracitato articolo: 'Perchè alcune persone hanno problemi con il loro intestino, e non riescono a scaricarsi? Perchè nella vita non riescono a lasciarsi andare, trattengono tutte le loro incazzature, non si sfogano mai. Ovvero ti trattieni nella vita e la conseguenza è che trattieni anche nell'intestino'.
Grrrrrrrrrrrrr...che palle mi sono detta...ma come faccio a lasciarmi andare? A quel punto ho avuto un'illuminazione: andare ad Alcatraz mi sembra un buon mezzo per arrivare al mio obbiettivo; ed oggi, ad esperienza fatta, posso dire di non essermi sbagliata.
Cosa è successo al mio intestino ad Alcatraz? Si è lasciato andare...si è rilassato. Ho letto da qualche parte che il nostro intestino è il nostro cervello basso e risente del nostro stato generale. Per cui il fatto che si sia 'rilassato' è per me un ottimo segnale!(sarà anche merito dell'ottima cucina?)
Insomma, per farla breve Alcatraz fa 'cag..e', ci si sta divinamente, ci si diverte e ci si sente subito a proprio agio.
Un caloroso grazie a tutti i suoi abitanti.
Simona

Vi dico solo questo:
al ritorno da una tre giorni esplorativa,
io e mio figlio (Cicciuzzo, 7 anni),
abbiamo colorato di rosso e decorato con cerchi concentrici un salvadanaio di coccio
e, scrittovi sopra con pennarello indelebile "Alcatraz",
abbiamo cominciato a "tesaurizzare" resti della spesa e paghette varie, oltre ai soldini lasciati dal topino dei denti,
per poter tornare "sul luogo del delitto".
A presto.

Libera Università di Alcatraz

Franca, Dario, Jacopo, Eleonora
e poi Gabriella, Corrado e tutti gli altri,
ma soprattutto la vita,
la vita che ruota attorno
a questo eccelso posto.
Gioia riempie il mio cervello
e il mio cuore,
gli uccelli esultano ed esaltano
la mia anima,
ché si capisce come
il Giullare di Dio
parlasse con il Tutto Vivente:
impossibile restare soli qui,
per chi come me sa cogliere
il respiro dell’Energia Vivente,
non esiste noia, non esiste tristezza,
non esiste paura, non esiste dubbio.
Qui la demenza intelligente diventa
sovrana della tua esistenza
e tutto ti ricorda che nulla è vano,
persino ciò che appare infimo
in realtà è esperienza,
da non ripetere certo,
ma pur sempre esperienza.
Qui, tuttavia, è difficile
trovare il buio dell’anima,
son certo infatti che anche
il giorno più buio dell’anno
risplende comunque
della più sublime celebrazione della vita,
che qui diventa in realtà metafora evidente
dell’amore sano,
quello che mette tutto sullo stesso piano,
proprio perché ha appreso che
la sua ricchezza sta nella salvaguardia
di ogni individualità.
Alcatraz altro non è che un tempio,
un tempio antesignano della nuova era
che deve arrivare
e il suo compito è diffondere
il messaggio chiave
all’universo mondo umano,
cioè che la monetizzazione della vita
in realtà non ti fa passare il mal di testa,
ti fa dire la bugia che non hai dolori,
ma se la tua anima soffre,
puoi essere anche il più ricco
che comunque la tua vita priva di senso appare,
invece con lo yoga demenziale
la miseria si può veramente superare.
10/04/2011