Vuole suicidarsi perché ha commesso qualche cosa di grave. Che le dici?
Inviato da Jacopo Fo il Mar, 02/24/2009 - 21:17Ricevo questa lettera che vi giro. Sperando che qualcuno abbia qualche cosa di buono da dire a questa donna.
Ciao Jacopo, mi chiamo Xxxxx, ho 45 anni ti scrivo da Yyyyyy. Perchè ti scrivo ? Perchè ho combinato un sacco di guai, ho l'universo, il sindaco, l'assistente sociale e chi più ne ha più ne metta addosso, mi sento una merda e non ho più uno straccio di amico. Ti scrivo perchè adoro tuo padre, perchè ho bisogno di persone intelligenti che mi perdonino, perchè ho bisogno di essere perdonata ma qui sembra che nessuno sia disposto a farlo, sembra che io sia irrimediabilmente una delinquente e che la mia unica speranza sia il suicidio.
Non mi sto lamentando addosso, è la verità, se mi tagliassi le vene sarebbe finalmente la catarsi, la purificazione e allora tutti tornerebbero a sorridermi e verrebbero al mio funerale con il fazzoletto agli occhi, e direbbero, finalmente, "però, a pensarci bene era una brava ragazza....."
Mi ricordo adesso di cose pungenti e spassosissime che diceva (forse le dice ancora) tuo papà sui preti , sull'ipocrisia dei funerali, io ho sempre adorato l'intelligenza di tuo padre. La sua geniale, semplice, irripetibile intelligenza che ti fa ridere mentre piangi su questa maledetta razza, la razza umana che è la più bastarda di tutte perchè nessun animale è bastardo come l'uomo ma nessun animale raggiunge vette di spirito spettacolari come tuo padre e come pochi altri.
Ci penso spesso al suicidio, ci penso sempre più spesso e sempre meno diventa una cosa brutta, sempre meno mi spaventa e sempre di più mi attrae come un dolce, finalmente un dolcissimo sonno ristoratore senza un risveglio che diventa ogni giorno più doloroso.
Ti ricordi quella canzone di fabrizio de andrè dove lui dice che se dio esistesse, cioè il dio davvero buono e misericordioso, se esistesse davvero stringerebbe fra le sue braccia i suicidi e li colmerebbe d'amore e non li manderebbe all'inferno perchè avrebbe pietà di loro?
Invece i preti dicono che è peccato, ma se esiste, se la possibilità di restituire il regalo quando ti accorgi che ormai il regalo si è rotto, si è irrimediabilmente sciupato, se questa possibilità esiste non potrebbe essere che si può usufruirne senza che dio si arrabbi?
Sarebbe davvero comica la cosa, uno di qua si danna, deve affrontare un sacco di cose che lo travolgono, commette casini pazzeschi, soffre, piange, poi va di la e trova dio che lo aspetta per prenderlo a bastonate sul coppino.
Se non ci fosse da piangere sarebbe tutta da ridere.
Ho bisogno di perdono Jacopo, ho disperatamente bisogno di parlare con qualcuno che mi consideri ancora una persona con qualcosa di buono e non una merda, ci sono i miei cani, è vero, loro mi adorano, e si vede sulla loro faccia, si vede proprio che mi adorano, loro non sono soli come un cane perchè sono due cani e perchè hanno me , e poi hanno le mie due bambine, sono io che sono sola come un cane perchè non mi bastano i miei cani e non mi bastano nemmeno i miei bambini, anzi, tante di quelle volte penso, continuo a pensare che se mi togliessi dai piedi loro starebbero meglio, non dovrebbero reggere i casini di una mamma balorda.
Povere figlie, una mamma così e un padre che le ha abbandonate, si può nascere più sfigati?
Ho litigato spesso con un tizio che conosco e che mi parla del libero arbitrio, che minchiata pazzesca! E' una delle più grandi stronzate mai udite, come se non ci fosse mangiafuoco che muove i fili, sposta i burattini come cazzo gli pare e si diverte, si diverte, si diverte mentre i burattini non ce la fanno più e vorrebbero tanto chiudere per sempre gli occhi..........
Rivotril e Laroxil, li conosci? Basterebbe una buona dose di entrambi, un bel bicchiere invece delle solite gocce................
Ti abbraccio Jacopo, sei un bravissimo ragazzo e hai un papà meraviglioso,
ECCO LA MIA RISPOSTA
Cara Xxxxx
certo che a spedire una lettera così a uno lo metti nel panico...
Mi ha telefonato Manuela, che legge la mia posta perchè io non ce la faccio più...
Mi dice: C'è una lettera di una ragazza che vuole suicidarsi.
Minchia!
Sono a letto con un'influenza tosta e vari giramenti di scatole.
La prima reazione è: Le telefono così ci suicidiamo insieme.
Poi ci ripenso. Meglio salvarti. Mi collego a internet e CAZZO! E' saltato Google quindi niente casella di posta elettronica.
Belin spero tu sia ancora viva.
Che ti dico?
Mi vengono in mente solo cose che ti sarai già detta da sola... Tipo che ci sono brutti momenti, che hai dei figli e che per loro sei tutto, che la vita è una sola e buttarla è proprio uno spreco.
Poi penso al discorso sulla colpa.
Mi chiedo se mi ucciderei se avessi una grave colpa.
Poi bisognerebbe vedere di che colpa si tratta.
Colpe gravi ma non terribili: ti sei comportata da stronza, ti sei umiliata per denaro, hai detto bugie alla mamma, hai tradito gli amici, ti sei fatta di eroina.
Insomma hai fatto un mucchio di stronzate? Va beh. Hai già pagato. Sei restata sola. Adesso è il momento di capire quale tua identità ha preso il controllo e spiegarle che così non si ottengono grandi vantaggi... Dedicati agli altri, paga il tuo debito, ma la cosa migliore per farlo è riuscire a convertire la rabbia in positività. Provare a amare veramente la gente e sentire quanto è emozionante. Provare a dire la verità e sentire quanto ti libera, provare a regalare e sentire quanto è più piacevole che prendere. Provare a darsi piaceri naturali, la buona cucina, le passeggiate, sentire la tenerezza, le coccole, la comunicazione.
IPOTESI 2: hai realmente commesso atti gravissimi, hai ucciso, hai ferito, hai truffato, hai distrutto moralmente una persona conscia di quello che stavi facendo.
Beh qui la situazione è più complessa. Il crimine dà esaltazione e piacere fisico come l'eroina. E azzera la capacità di empatia. Non basta "essere pentiti", prima o poi ci ricaschi.
Si tratta di farsi un viaggio nel dolore che si ha provocato.
Riesci a immedesimarti con la persona che ha subito la tua violenza?
Riesci a sentirne il dolore?
Solo se ci riesci potrai pensare di aver chiuso con l'identità criminale.
Poi inizia la cura: verificare quanto l'empatia sia il sentimento essenziale per vivere.
Allenare l'empatia. Il modo migliore è quello di occuparsi degli altri.
Ogni volta che riesci a offrire qualche cosa di buono a un'altra persona questa emette una vibrazione meravigliosa che riempi il cuore e che vale molto di più di quanto tu hai regalato.
Ma per sentire questa vibrazione devi aver aperto i canali dell'ascolto degli altri.
Sennò non ci riesci. Chi ha commesso crimini gravi è completamente sordo alla sensazione che dà un senso alla vita.
Una volta ho incontrato uno che faceva il torturatore fascista durante la guerra.
Erano passati 30 anni e lui era diventato un anarchico dedito alla solidarietà internazionale. Mi sembrò diventato una brava persona. E mi parve di sentire quanto ancora fosse terribile per lui ricordare quel che aveva compiuto su altri esseri umani.
Comunque stava vivendo una vita degna.
Potrai dire che sono solo banalità. Ma a 53 anni è il poco che ho capito.
Prendilo se ti serve.
Comunque, doppiamente, se hai commesso delle colpe primarie suicidarti è troppo facile. Prima devi pagare il conto. Se non lo fai morendo avrai una sensazione orribile che vivrà con te per l'eternità. Altro che inferno.
Tu parli del fatto che il libero arbitrio non esiste.
Da un certo punto di vista è vero: siamo proiettili sparati in una direzione. Io sono nato in una famiglia dove tutti scrivono. Sono bravo perchè scrivo bene?
Se ero nato in Bangladesh e morivo a 2 mesi ero stupido?
Certo che no!
Però c'è una percentuale del 5% che sono i tuoi colpi di culo.
Le tue potenzialità, quei pezzettini di te che hai realmente fatto tu, con i tuoi pensieri, le tue fatiche, le parole. Quella piccola parte di te che sei tu. Cazzo. Ogni tanto puoi riuscire a scegliere un bivio...
Un tale disse che noi nella vita decidiamo solo il colore dei calzini. Io sono daccordo ma a volte il colore dei calzini è determinante.
Spero tu sopravviva, torni a cercare amicizie, amori, torni a sentire la magia con le tue figlie, torni a sentire che anche un solo cazzo di tramonto, con una tisana in mano, vale tutti i mal di denti di questa cazzo di esistenza.
E visto che in questo momento chiedi aiuto passo la tua lettera (omettendo il nome e modifico qualche dato) ai miei amici. La trovi su www.jacopofo.com, vedrai che un sacco di persone ti diranno il lor motivo per vivere e forse in mezzo ne trovi uno che potrebbe essere anche il tuo.
Sono convinto che la vita non ha nessun senso. Siamo noi che possiamo riuscire a darglielo.
E' il nostro scopo cosmico. Dio ha creato il mondo ma non sa perché, e allora crea degli esseri che abbiano una mente autonoma alla scopo di scoprirlo. Miliardi di tentativi. Per millenni. Ma prima o poi qualcuno ci riesce.
Anzi,ogni giorno ci riescono parecchi milioni di persone.
E' per questo che l'umanità riesce a sopravvivere perfino a sé stessa.
Un abbraccio
Jacopo
Fonte immagine http://fotostrane.superba.it/foto-strane/bimbi/foto%20strane%20(35).jpg