E adesso cerchiamo di capire chi siamo e dove andiamo.
Inviato da Cacao Quotidiano il Sab, 04/19/2008 - 17:22(Un articolo che spero leggano anche i visitatori di destra di questo blog)
Il dibattito su questo blog e’ intenso e molto interessante. E mi ha dato molto da pensare. E vorrei partire da quanto scritto da Tartufino (http://www.jacopofo.com/node/4585#comments).
Mi riferisco alla questione del fascino, dell’appeal.
La destra oggi e’ piu’ affascinante della sinistra. Per questo vince.
Magari a questo punto stai pensando: “Vai, anche Jacopo ha sclerato, si mette a parlare di estetica.”
No, in questo articolo voglio scrivere di cose centrali. A proposito di 2 idee essenziali per il Movimento e spero ardentemente che qualcuno raccogliera’ questa proposta di dibattito.
Perdonatemi quindi se parto da un discorso apparentemente secondario.
Un discorso che mi permette, usando gli attrezzi del marketing, di descrivere un pensiero che altrimenti sarebbe lunghissimo spiegare.
Infatti, dietro alla mancanza di fascino della sinistra c’e’ una mancanza di direzione di marcia, non si sa dove si va.
Ovviamente possiamo spiegare la sconfitta globale come il frutto di scelte di compromesso, dell’accettazione dei privilegi della Casta, della corruzione e la totale incapacita’ dei leader dei partiti di sinistra di capire il rinnovamento, diminuire la follia burocratica, gli sprechi, la razionalizzazione dell’amministrazione pubblica, la necessita’ di sveltire la giustizia. Ma tutta questa cacca non e’ da sola capace di spiegare la marcescenza della sinistra. Non e’ che a destra siano migliori, anzi… Ma la destra riesce a affascinare. La sinistra e’ noiosa.
E questo problema non riguarda soltanto la sinistra partitica. Credo che questa crisi della sinistra contenga anche una crisi di quello che noi chiamiamo Movimento Progressista, cioe’ la galassia di gruppi e associazioni impegnati nella ricerca della pace, del rispetto, della solidarieta’ e dell’ecologia. In questi anni c’e’ stata una diminuzione sensibile delle persone impegnate nel volontariato, e’ diminuito l’interesse per il biologico (in molti supermercati si tolgono alcuni prodotti dagli scaffali), e’ diminuita l’affluenza a tutta una serie di corsi tra controcultura e la new age e dopo l’esplosione del parto dolce degli anni ’90 anche li’ c’e’ un certo riflusso: vanno forte il cesareo e le anestesie parziali. Aumentano spaventosamente i lifting mentre i festival di yoga restano stazionari.
Capitolo secondo
La lotta per un mondo migliore DEVE apparire affascinante, perche’ E’ affascinante.
Credo che questo abbia a che fare col fatto che la maggioranza del Movimento sta seguendo una via MONASTICA a un Mondo Migliore: si parla di DECRESCITA FELICE.
Sono d’accordo con il concetto di fondo: se stai morendo perche’ mangi troppo la dieta ti da’ felicita’.
Ma il fatto che si sia scelta per la campagna centrale in questo momento di crisi ambientale, la parola DECRESCITA ci fa capire molto sullo stato d’animo del Movimento.
DECRESCITA fa schifo. Dietro c’e’ la cultura del MA ANCHE veltroniano. C’e’ un filo antropologico che unisce decrescita felice a ma anche.
Dietro c’e’ l’incapacita’ di vedere il nostro progetto esistenziale in modo globale.
Mi spiego: la destra ha i lustrini e le ballerine. Le ballerine piu’ belle del mondo. E soldi, un mare di soldi. E la tv di Berlusconi permette a qualunque giovane coi coglioni di andare ad Amici e diventare una star. E questo appare come un grande faro positivo.
E qui il Movimento Progressista storce il naso.
E dice: “Non e’ bello perche’ e’ mercificato.”
Che vuol dire non e’ bello perche’ e’ impuro, immorale, non etico.
E la gente risponde: “E chiccazzo se ne frega! Mi piace!”
Ma la verita’ e’ un’altra: Noi abbiamo le ballerine piu’ belle, piu’ brave e piu’ intelligenti!!!
Credo che su questa frase noi possiamo scegliere tra la via che ci portera’ al dimenticatoio della storia e quella che ci permettera’ di partecipare al tripudio di un futuro migliore.
Dentro questa frase c’e’ la linea rossa che separa il nostro modo di vedere da quello delle persone che, a destra e a sinistra, hanno scelto un altro modo di pensare.
Io non ho scelto di impegnare la mia vita nel progresso solo perche’ lo ritenevo giusto.
Sinceramente non sono un santo, non avrei resistito 40 anni solo perche’ volevo fare la cosa giusta. Io ho continuato a lottare perche’ le nostre ballerine erano le piu’ belle. E non solo le piu’ belle, erano quelle che a letto facevano le cose piu’ dolci. E qui dobbiamo metterci d’accordo. Quando si parla di scopare puoi scoprire alla svelta se sei dentro il Movimento Progressista o no. A te piace che lei te lo prenda e lo stantuffi come un’indemoniata come nei film porno di Rocco Siffredi, oppure che faccia tutto molto lentamente? Ti piace scopare con una donna nuda o preferisci che abbia addosso il reggicalze? Quelli che fanno sesso lentamente e preferiscono farlo nudi sono diversi. Quando scopi sei li’ con quella donna li’, vuoi le sensazioni del suo corpo. E siccome la velocita’ diminuisce le sensazioni, non la voglio. E siccome voglio toccarti la pelle e guardare te, ti voglio nuda.
Agli altri invece piace fare sesso immaginandosi dentro un film. Oppure cercano il punteggio. E attenzione c’e’ gente di destra che scopa come me e gente di sinistra (molta) che si scopa l’immagine di scopare.
Ma io non scopo cosi’ perche’ e’ piu’ giusto. Sinceramente credo che ognuno debba fare tutti i suoi esperimenti. E se sperimenti tutto cercando semplicemente di misurare cosa ti fa godere fisicamente di piu’, secondo me scopri che fare sesso lentamente con una donna nuda che ami e’ la cosa migliore. L’amore non e’ meglio perche’ e’ piu’ morale, e’ meglio e basta.
Intendiamoci, non ho niente contro chi fa sesso con tutti senza motivo. Anzi, credo che faccia molto bene alla salute e apra la mente.
Pero’ alla lunga amare sempre la stessa donna e’ molto piu’ divertente, perche’ lei ti conosce, tu la conosci, c’e’ comprensione.
E se, come a volte accade nella vita, hai affrontato insieme a lei momenti terribili, c’e’ anche qualche cosa d’altro: un cemento morale, una fiducia e un rispetto cementati nell’acciaio fuso dei vulcani. E’come dice Jovanotti nella sua ultima canzone, qualcosa tipo ti ho vista debole che potevo spezzarti stringendo un po’ la mano e poi risollevarti potente come un aeroplano.
Quando tu fai l’amore con una donna che hai visto cosi’, c’e’ una potenza e una liberta’ di sentimenti che non ha paragone con nessuna ballerina che ti fa un bocchino al volo in hotel.
Si’, perche’ l’altra faccia dei lustrini e delle ballerine e’ che per fare i soldi devi lottare, devi essere il piu’ forte, devi inculare tutti e poi non hai il tempo di scopare.
La tensione psicologica della lotta contro gli altri annichilisce le potenzialita’ amatorie.
Per godere veramente devi emozionarti, devi innamorarti, devi lasciarti andare, non ci sono alternative.
L’amore lo devi coltivare, devi amare molto e in molte direzioni per riuscirci.
L’amore e’ un muscolo che si allena.
E questo e’ il primo punto, abbiamo le ballerine migliori e queste ballerine conoscono l’amore, amano il mondo e non sono interessate alla competizione. E questa e’ la seconda cosa che il Movimento Progressista Felice ha: siamo liberi da tonnellate di condizionamenti. La liberta’ e’ bellissima: io sono fedele perche’ mi piace. Ma se smettesse di piacermi sarei libero da vincoli morali, potrei fare quel che voglio. Mia moglie forse non sarebbe d’accordo ma questa e’ un altro discorso. E’ una questione tra me e lei, non tra me e Dio o la mia coscienza.
Questa, appunto, e’ la seconda grande conquista che essere progressista mi ha permesso di vivere.
Mio padre e mia madre mi hanno sempre detto: fai quel che vuoi che campi di piu’. E io non ho ma smesso di ringraziarli per questo.
E, tra l’altro, sono libero anche dal concetto “belle ballerine”.
Per molti maschi fare sesso con donne che hanno le misure perfette e’ un obbligo. Io non ho neanche questo obbligo. L’estetica e’ un piacere ma ci sono ballerine che sono totalmente fuori dai canoni estetici, che vengono comunemente classificate brutte, che sarebbe un delitto non amare perche’ hanno dentro il fuoco del big bang.
I plasticoni competitivi si perdono anche questo: il piacere di amare le donne brutte.
Ma i vantaggi della scelta esistenziale progressista non finiscono qui.
Noi progressisti propugniamo un mondo dove le persone vivano gestendo autonomamente il loro lavoro. Berlusconi e’ un imperatore, ha bisogno di dipendenti, noi siamo liberi cittadini.
Finora questo era un grosso problema. Il movimento aveva gravi difficolta’ a organizzarsi, proprio perche’ aborrisce i capi… E sul campo di battaglia, da sempre, serve un capo. Ma negli ultimi anni la rete internet ha dimostrato che e’ possibile condurre immense battaglie vincenti usando il sistema a rete (e’ il caso di Linux, il programma operativo per pc alternativo a W indows di Bill Gates).
Oggi, oltre al sesso percettivo, romantico e lento e alla liberta’ mentale dai vincoli moralistici e competitivi, possiamo anche offrire la possibilita’ concreta di smettere di lavorare in posti noiosissimi, sotto padrone, per cercare di costruirsi un mestiere indipendente.
Un vero mestiere.
Oggi chi lavora per le banche, per le multinazionali, e’ costretto ad avvilire le proprie capacita’ professionali: il 50% del successo e’ infatti determinato dalle capacita’ di gestire i giochi di potere. E questa situazione, per un amante del professionismo vero, e’ una rottura di coglioni.
Quando la capacita’ di relazione interpersonale diventa guerriglia di sopraffazione e genuflessione psicologica, ti esaurisce l’estro.
E che palle infinite sedersi a un tavolo e dover trattare con gente che vuole solo tagliarti via una mano per rivenderla ai commercianti di mangimi per cani!
Esiste un altro mondo dove liberi professionisti, artigiani, lavoratori indipendenti, fanno affari utilizzando la logica tutti vincitori, la logica di Google che fa soldi regalando informazioni. La logica del collaborare per il vantaggio comune. Sono ormai anni che tratto solo con persone che si preoccupano di quanto guadagnano i partner e non solo di quanto incassano loro.
E devo dire che e’ una grande soddisfazione.
Oggi in Italia esiste una rete di autoimprenditori di questo tipo. Gente che ti presenta credenziali da paura: i lavori realizzati e le referenze entusiastiche di chi li ha commissionati.
Si tratta di una congregazione informale molto selettiva: i furbi e gli incapaci durano poco, soprattutto ora che e’ possibile usare internet.
Entrare in questo mondo dell’impresa alternativa non e’ facile perche’ ci si entra solo se si hanno vere qualita’. Abbiamo cancellato ogni forma di buonismo in questo settore. L’imprenditoria etica sopravvive perche’ le persone si fidano. Un solo pirla puo’ fare danni epocali. E’ il concetto di squadra, di progetto collettivo, di azione condivisa che ha dato il successo concreto a molte azioni del Movimento Progressista ma che non ha mai avuto un riconoscimento ufficiale, perche’ essere meritocratici e’ da borghesi.
Mai balla piu’ grossa fu detta. E mi cospargo il capo di cenere perche’ anch’io, piu’ di 35 anni fa, gridai a favore del 6 garantito a scuola.
Orrore e vergogna.
Noi dobbiamo sfidare gli esseri umani a violare il cielo dell’impossibile costruendo mirabili torri di solidarieta’. Noi vogliamo prendere in mano la bandiera della Torre di Babele, l’invenzione della comunicazione globale applicata alla vita quotidiana che ci rende simili a divinita’.
Questo e’ il sogno del progresso!
Non esiste ideale piu’ potente, non esiste nulla di meglio per cui vivere: vogliamo creare un mondo dove trionfi l’amore e il piacere dell’arte.
E siamo convinti, incredibile azzardo, che questo avverra’ non per nostra imposizione ma solo perche’ e’ insito nell’evoluzione stessa del mondo.
I Progressisti che hanno in stima la scienza dell’ottimismo non credono cioe’ che il mondo migliorera’ per la sopravvenuta bonta’ degli umani bensi’ per il potente moto della storia che dimostrera’ nei fatti che collaborare, amarsi, gioire e’ meglio, estremamente piu’ soddisfacente, da tutti i punti di vista, che depredare, combattere, uccidere.
E questa e’ la nostra ragion d’essere filosofica, quasi religiosa: ci fidiamo della storia, del progresso e ne vogliamo fare parte, convinti che nella natura dell’evoluzione vi sia la crescita e il miglioramento.
Far parte del Progresso non e’ cosa da poco.
Noi ci poniamo l’immane compito di studiare e interpretare il moto degli eventi e individuare cosa noi si possa fare per favorire lo sforzo dell’Universo verso il meglio, allo scopo, avido, di assaporarlo.
Questa e’ una sfida immane, appunto.
E ci puoi riuscire solo se ti alleni a capire la realta’. E per capirla DEVI misurarti con le sue asperita’.
Questo e’ il senso del lavoro indipendente per i Progressisti Felici.
Usare la propria capacita’ lavorativa per mantenersi e contemporaneamente per realizzare un pezzo di mondo nuovo e, nel corso dell’opera, verificare nella pratica le proprie idee, resettare il proprio modo di pensare, allo scopo di comprendere meglio l’evoluzione del miglioramento.
Solo se hai un grande senso pratico puoi giocare a svelare le intenzioni del progresso. A volte sembra arretrare, come in questi drammatici giorni, ma fa solo finta. Poi torna, magari di sguincio, da una direzione che non vedi. E solo la passione per il tuo lavoro puo’ darti la capacita’ di capire, misurandole a colpi di martello o di zappa o di sito web, l’effettiva misura e consistenza dei cambiamenti e delle distanze dal raggiungimento dei tuoi obiettivi.
E solo se vivi e lavori all’interno di un gruppo di amici che condividono con te la passione emotiva per il progresso puoi vivere certe cose e capirle.
Non e’ retorica. E’ una cosa che capisci quando muore un tuo amico fraterno.
Non sono bazzecole. Noi offriamo alle persone un livello di amicizia personale che nessun altra tribu’ offre.
Anche questa e’ una cosa che dovremmo dire forte.
Oggi in Italia esiste un popolo. Non ha nome, io lo chiamerei “Il Popolo degli Alberi”.
Sono tante tribu’ composte da circuiti amicali molto saldi, tante piccole tribu’ che sono poi collegate per tante strade tra loro. Le vedi nelle situazioni di emergenza. SERVE UN MEDICO! Oppure: IL TALE E’ STATO ARRESTATO INGIUSTAMENTE. E vedi sbucare fuori tante persone, a fare un lavoro come se fosse stato prestabilito. Cosi’ succede per i lutti. Tutti sanno che cosa si deve dire e fare anche se sono le prime volte che vediamo funerali cosi’ fuori di testa. E’ incredibile anche qui la liberta’ che la tribu’ ti lascia quando muori. Cosa ha detto il defunto? Tamburi iracheni e una stele di pietra con un cavallo? Dove? Ok, non c’e’ problema. Dice l’avvocato che e’ rischioso perche’ non si puo’ seppellire la gente fuori dai cimiteri?
Ok. Venite a dircelo. Siamo disposti a giurare in 200 che e’ venuta giu’ un’astronave e si e’ portata via Sergio. Voglio proprio vedere.
Nessuno e’ solo se fa parte della tribu’ dei claun degli alberi. Nessuno viene lasciato solo in nessuna delle tribu’ del popolo degli alberi.
E questo, voi del popolo dei lustrini e delle ballerine col tassametro, non potete averlo.
Non e’ previsto dagli spot.
E attenzione: nel popolo degli alberi c’e’ anche gente di destra.
Siamo un popolo, un modo di sentire, non un partito, non siamo l’Arci, non siamo neanche la P2.
Siamo amici, che se si reincontrano anche dopo dieci anni hanno seguito le stesse storie, la stessa direzione di pensiero e di vita.
Altre robe che non trovi nei supermarket.
La domanda alla fine e’: quanti amici ho?
Per quante persone darei la vita? Quanti la darebbero per me? Se tutti e due i numeri sono alti allora ragioni come me, vivi come me, sei del mio popolo.
Che tu lo sappia o no. E hai tanti amici.
E chi ha tanti amici non e’ mai uno che fa promesse che non mantiene e non e’ capace di portare a termine un lavoro.
Il mio popolo ha sofferto molto, vive da sempre nei territori di frontiera. Molti sembravano fratelli e ci hanno traditi. E quando sei aperto e sensibile il tradimento fa molto piu’ male.
E’ cosi’ che siamo diventati selettivi.
Devi superare la prova di iniziazione se vuoi diventare madre o guerriero. La prova e’ molto difficile: non fregare mai nessuno. Per tutta la tua vita. Solo i professionisti piu’ spietati ci riescono.
E quelli che ci riescono poi fanno i lavori migliori.
Cosa e’ affascinante
Ecco che sono arrivato a chiudere il discorso iniziale.
E forse ora si capisce nel suo insieme.
Oggi, al di la’ dei disastri dei partiti di sinistra, che NON sono il Movimento Progressista e che ci interessano relativamente (la politica parlamentare e’ solo una parte del vasto mondo), esiste per i progressisti un problema di identificazione collettiva, di dichiarazione di un progetto.
Oggi noi viviamo esperienze esistenziali e lavorative diverse, abbiamo altri valori, ben precisi e condivisi all’interno della nostra cerchia relazionale. Abbiamo una cultura diversa, siamo una sorta di minoranza etnica ed etica.
E questo e’ veramente affascinante perche’ e’ il meglio che tu possa vivere oggi su questo pianeta.
E’ qualcosa che se arrivi a vederlo ti viene spontaneamente voglia di imitarlo.
Poco tempo fa mi e’ arrivato un messaggio che diceva, mi chiamo Tizio, sono un agente di polizia in pensione volevo far sapere a te e ai tuoi genitori che ho cambiato modo di vedere il mondo a furia di ascoltare le vostre telefonate. Ero addetto al controllo del vostro telefono.
Cioe’, cazzo, questo si e’ ascoltato per anni tutte le storie, le litigate, i sogni, le confessioni. Tutti i giorni otto ore al giorno e alla fine ha deciso che il nostro modo di vivere era piu’ sensato.
Ecco, io credo che la propaganda politica progressista veramente possa funzionare solo cosi’. Le idee si trasmettono per osmosi, sulla base di comportamenti concreti. Lo stesso succede facendo la spesa collettiva: ti cambia la testa. Devi ragionare con il NOI e vedi che ti conviene proprio sui soldi e sulla qualita’ dei cibi. Il biologico vero e’ piu’ saporito.
Questo nostro vivere diversamente e’ la nostra vera forza, ma non ne facciamo la nostra bandiera perche’ siamo restati condizionati dall’idea ottocentesca che il progresso marci sulle gambe della politica dei partiti, delle elezioni e dei cortei. Balle.
La storia che avanza sono i nuovi modi di vivere che uomini e donne inventano.
Questo cambia il mondo: le persone che decidono che non vogliono piu’ vivere in un certo modo e se ne inventano uno nuovo e riescono a viverlo.
Seconda parte
Siamo un popolo che vuole il progresso perche’ gli piace ed e’ appassionante.
Esiste un Movimento che poi vota a destra ed esiste un Movimento che poi vota a sinistra
(e questo spiega in parte anche il grande travaso di voti tra partiti alle elezioni 2008)
Nella prima parte di questo libello ho cercato di definire cos’e’ per me il movimento-popolo progressista. Ho anche cercato di dimostrare che abbiamo spettacolari attrattive capaci di coinvolgere molti proprio perche’ essere progressisti aiuta a essere aperti, innovatori, generosi, amanti del piacere sublime e dell’amore, esaltati dall’arte e inebriati dal piacere del lavoro indipendente e della collaborazione solidale.
Ora vorrei parlare di questo movimento.
Si parla di rifondare la sinistra. A me interessa di piu’ battezzare questo movimento che c’e’ ma viene confuso con la sinistra, il comunismo sovietico eccetera.
La torre e’ crollata, le mummie della sinistra radicale, reincarnazione post leninista si sono vaporizzate. C’e’ un grande spazio vuoto. E visto che noi siamo qui, siamo ancora in piedi e costruiamo ogni giorno: e’ il momento di dirlo.
Ma e’ anche indispensabile farlo, dargli una consistenza formale di qualche tipo, simbolizzarlo. Perche’ e’ necessario che si sappia che questo movimento esiste.
Vorrei fare un esempio internazionale, perche’ uscendo dal panorama italiano, guardando le cose di lontano, forse vediamo meglio.
In Usa la Chiesa Evangelica e’ da sempre considerata un covo di reazionari, anti sesso anti aborto, anti divorzio, anti gay, anti tutto.
Per intendersi Bush e’ uno di loro.
Questi, da sempre, leggono avidamente il Vangelo. Fanno dei gruppi di discussione e lettura di 5 persone.
E nei decenni, a furia di leggere il Vangelo, che in fondo parla un sacco di amore, gli si e’ iniziata ad aprire qualche porticina nel cervello.
Ma nessuno ci aveva fatto caso. Esternamente erano sempre uguali. Dei musi duri reazionari.
Poi improvvisamente un paio di anni fa scoppia una specie di rivoluzione e questi gruppi di preghiera, riuniti in varie associazioni locali completamente autonome, hanno iniziato contemporaneamente a intraprendere iniziative pazzesche. Non si erano messi d’accordo. E’ stato come nel ’68, una specie di scossa elettrica che si diffonde di Stato in Stato. Ad esempio, hanno dichiarato guerra al consumismo. Hanno detto: “I centri commerciali sono il tempio del vacuo e dell’inutile! E sono anche una fregatura perche’ non vendono il meglio ma solo il piu’ facile da vendere. Quindi sono immorali. Chiudiamoli”.
Cavolo! Quando l’hanno detto a Bush gli e’ venuto un colpo!
Lo zoccolo duro dei reazionari che di punto in bianco, senza preavviso, si sveglia una mattina e ti inizia a demolire i centri commerciali potrebbe essere un trauma.
Comunque gli evangelici avevano il problema che non potevano devastare i supermarket come una qualunque banda di teppisti.
Quindi hanno dovuto studiare un po’ la questione.
E allora si sono resi conto che le banche finanziavano la guerra mentre Gesu’ parla d’amore e di pace, han fatto due conti e si sono accorti che potevano costruire gruppi di acquisto e fondi di investimento etici. E siccome sono cristiani di destra sono pure organizzati e disciplinati. Quindi nel giro di un anno hanno consociato i consumi di centinaia di migliaia di americani, duri onesti lavoratori dediti al risparmio, costituendo gruppi locali di acquisto di beni e servizi (sempre gruppi indipendenti locali).
Questi gruppi hanno messo insieme somme ingenti e un giro di affari notevole e hanno iniziato a comprare ipermercati e a chiuderli, riutilizzando gli spazi per organizzare attivita’ di sevizio per la comunita’ (asili, ambulatori), sportelli di consulenza fiscale e amministrativa, iniziative di solidarieta’ con gli emarginati, attivita’ culturali, artistiche, sportive, religiose, ecologiche. Lavorano per il risparmio energetico, la creazione di cooperative, la cultura della collaborazione.
Parlando con loro ti accorgi che sono meno rigidi di quel che si pensava sull’omosessualita’ e la liberta’ sessuale. La pratica della solidarieta’ li ha ammorbiditi. Solo sull’aborto sono ferrei.
La mia domanda e’: questi sono progressisti o no?
Ok, hanno gravi problemi sessuali, ma li vogliamo mettere sullo stesso piano di Bush?
Riconoscersi come popolo vuol dire capire che esistono persone che non la pensano come te ma delle quali ti potresti fidare ugualmente. Capire che hai bisogno di gente diversa da te.
Solo cosi’ nasce una societa’ che mette fine alle contrapposizioni.
Questo e’ il nostro progetto di pacificazione!
Non possiamo cambiare la testa a tutti. Possiamo collaborare con tutti quelli che vivono con valori positivi. In una societa’ dove tutti fossero come me, le automobili non funzionerebbero. E nessuno avrebbe il coraggio di fare un intervento chirurgico. Ho bisogno di quelli diversi da me.
Servono i portieri e gli attaccanti. Io sono un terzino di resistenza.
Dove voglio arrivare?
Ad esempio, a inserire nel mio quadro mentale una cosa che ho scoperto ieri grazie a Cristiano Bottoni, imparabile filosofo che vive in Emilia e mi ha detto “Ma lo sai che nel mio paese i gruppi di acquisto li fa la Lega?”
Ecco, la Lega oggi incarna, in una sua componente minoritaria, lo spirito civico dei cattolici che facevano le cooperative, le casse mutue e i gruppi di acquisto (tramite i mulini popolari) all’inizio del Novecento e dopo la seconda guerra mondiale.
Lo facevano contemporaneamente a comunisti e socialisti, a volte in concorrenza, a volte in alleanza. E ricordo ai giovani che le regioni dove queste iniziative ebbero maggiore successo, proprio per la crescita culturale che provocarono, sono ancora oggi le regioni culturalmente piu’ avanzate e possiamo usare il metro della cooperazione appaiato a quello dello sviluppo e dell’apertura culturale. E allora si capisce come mai queste zone oggi votino o per Veltroni o per la Lega.
E’ tutto qui il successo della Lega.
Oggi la frangia della Lega, che potremmo definire solidaristica, insieme alla nostra frangia del Movimento che si occupa dei gruppi di acquisto e del commercio equo, costituiscono le sole realta’ che sul territorio si muovono sui problemi della gente.
Amici che operano nel settore delle ecotecnolgie mi hanno confermato questa sensazione.
Mi dicono: ci sono tanti piccoli Comuni, in mano alla destra, alla Lega, che se becchi quello giusto poi ti fanno lavorare tutti. E non ti fanno perdere tempo come nei comuni di sinistra con infinte discussioni. In pochi mesi arrivi a fare le installazioni e nessuno ti chiede la tangente.
C’e’ Dell’Utri, a destra, ma c’e’ anche l’ex cattolico delle Acli, che fa volontariato con gli extracomunitari, l’ex comunista che ha sposato una siciliana (Bossi), l’ex socialista deluso dalla corruzione che ha marciato in difesa di Mani Pulite. La gente non e’ del tutto scema, se fossero solo xenofobi isterici non prenderebbero voti in zone dove i voti non si comprano e non si vendono. Il potere della Lega non e’ il consociativismo delle bustarelle. Anche loro hanno una minoranza di onesti coi coglioni.
Gente che sta li’ perche’ li’ combina qualche cosa di buono. Gente pragmatica in un modo che non possiamo condividere ma possiamo capire.
Sono le Schindler List di oggi.
Abbiamo bisogno anche di loro se vogliamo salvare tutti gli ebrei. E a volte loro ne salveranno piu’ di quanti ne salviamo noi.
L’indulto lo ha fatto gente di sinistra, e l’ha fatto mettendo in strada migliaia di carcerati che avevano solo la possibilita’ di tornare a delinquere. Li hanno messi in strada senza nessuna assistenza, nessun sostegno, neanche una brandina in un ricovero. Gli hanno dato qualche decina di euro e buonanotte stammi bene.
Che merde.
E’ chiaro che uno di destra si incazza. E lo capisco.
Comunque come ho detto, essere progressisti ha senso solo se quel che si dice trova riscontro in quel che sta succedendo.
E quindi cerco di portare dei segni di quel che vedo. Un segno del fatto che sia in atto il processo di auto-riconoscimento all’interno di un popolo “progressista” l’ho trovato proprio nei commenti a questo blog.
Nella pagina http://www.jacopofo.com/node/4584 c’e’ un commento di tale emmemauro intitolata, elegantemente: “Teste di c..... di comunisti.”
Ora, al di la’ della palese scortesia del titolo, visto che comunque, anche se a modo mio, sono ancora comunista, specie in certi giorni, ma comunque… questo giovane Mauro, mi dice che fa fatica a venire sul mio sito, gli interessano le proposte che facciamo e le notizie che forniamo, e’ un deciso fautore dell’ecologia concreta, ma gli rompiamo i coglioni quando vogliamo aggiungere dei pistolotti comunisti noiosi.
A prescindere dal suo discorso, che ho citato solo per creare un contesto, la cosa che mi interessa appurare e’ che questo Mauro lo hanno tutti lasciato stare. Un intervento simile un anno fa avrebbe provocato decine di contro lettere di insulti: “Come cazzo ti permetti tu doppia testa di cazzo fascista!”
Adesso niente. Ma non perche’ si sia scoglionati dalle elzioni. Anzi, pensavo che Mauro andasse a infilare il dito nel vespaio delle vespe incazzate.
Invece no.
Semplicemente perche’ lui ha usato le parole chiave. Insulta, si dichiara di destra ma il suo testo e’ interno alla nostra logica. E’ una sensazione di pelle. E’ uno stronzo maleducato ma e’ uno dei nostri e tocca tenercelo. Ha il marchio culturale del nostro modo di essere.
Il nostro Dna.
E questo dimostra che esiste un codice preciso, un’identita’ potente.
Insomma. Siamo un popolo. Diciamolo.
Ok, mi fermo qui.
A chi interessasse approfondire segnalo:
- Perche’ internet salvera’ il mondo.
http://www.jacopofo.it/internet/index.htm
- Pessimismo cosmico e gnocca globale http://www.jacopofo.it/pessimismo/index.htm
- La filosofia olistica e i problemi sociali, mentali, sessuali. Tao e rivoluzione. Amore e comicoterapia. Muscoli e zen. http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=2366
- Da elettori a datori di lavoro. Da consumatori a appaltatori. La rivoluzione e’ commerciale! Sei pronto a combattere sulla via gloriosa dei soldi? Oggi mi si pone davanti un problema pratico che evidenzia la centralita’ della questione. Sostanzialmente uno dei nostri partner commerciali sta cercando di tirarci un pacco clamoroso. Eccheccazzo me ne frega a me! (dirai te) Invece te ne frega perche’ chi ci rimette come al solito sei tu. http://www.jacopofo.com/?q=node/916
- Oriana Fallaci ha ragione? L'islam puo' conquistarci? Si puo' fermare il terrorismo? Possiamo esportare la democrazia? Gli ultimi libri della Fallaci sono stati in testa a tutte le classifiche. Gli intellettuali di sinistra li hanno liquidati come l'ennesima opera razzista e guerrafondaia della giornalista. Si e' cercato di demolire il lavoro della giornalista con quattro frasi fatte senza capire perche' milioni di persone leggono i suoi libri e le danno ragione.
http://www.jacopofo.com/?q=node/878
- Eroi di sinistra e di destra e tortura.
http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=2085