La donna nubile (Rap in cerca di musica)
Inviato da Jacopo Fo il Sab, 07/07/2007 - 11:23La donna nubile
sguardo solubile
guardava incredula
la faccia da cedola
del politico in fregola
causa consensi in graticola
Il politico muoveva la bocca
emettendo parole da filastrocca:
“Vivere in Italia sara’ piacevole
come succhiare un’albicocca.”
Ma la donna nubile
con lo sguardo spiaccicato
sullo schermo illuminato
non crede piu’ a niente
e si domanda veramente
se quel politico sia un delinquente
Un inconcludente cotonato
Un deficiente vomitato
dal culo di un dinosauro clonato
Un parassita dello stato
Rimbecillito
dalla nevrosi elettorale
di trovare qualcuno col cervello ascellare
ancora disposto a dimenticare
e ad andarlo a votare.
E io danzo contento
sulla devastazione del cemento
sulla centrale a carbone
e il rigassificatore di Crotone
e la discarica di Curtatone
(mannaggia la rima con COGLIONE)
E io danzo sul mare
e sulle leggi che avevano promesso di approvare
e quelle che avevano giurato di abrogare.
La ragazza formosa
non vuole unirsi a me nell’ombra sinuosa
sulla spiaggia spaziosa
dice che non la erotizza
sapere che questa nazione priva di urbana nettezza
sta andando a sbattere contro il parabrezza
e una montagna di schifezza
E quell’altra,
con la pelle di salamandra
e’ depressa
per la pace repressa
e il sangue della rissa
fissa
E anche quella ragazza di Forli’
mi ha detto che non voleva farlo li’ per li’
perche’ si sentiva insicura
emotivamente
in questa Italia scura
delirante e puzzolente
di idiozia dirompente.
Ho parlato con gli amici al bar
e dicono che le ragazze non lo vogliono piu’ far
e sicuramente non si puo’ accettar
di non far l’amore per via di una crisi crepuscolar
di quel cazzo del welfar
E allora ragazzi
se si vuole tornare
A far l’amore
Sul mare
Tocca darsi da fare.
Tocca mettersi giu’ a far casino
E pretendere un’Italia che funzioni un pochino
Mica tanto
Solo quel tantino
che ci permetta di far sorridere le ragazze
e faccia venir voglia di fare un po’ le pazze
Con noi ben inteso
che ce ne stiamo con lo spirito teso
e l’animo appeso.
E allora dichiariamo
che quel che vogliamo
e’ che arrivi il giorno strano
che la giustizia smettera’ di fare la sciocca
e metteremo la musacca
alla crudelta’ di quella vacca
della burocrazia bislacca
che annega l’economia nella cacca
e i coglioni spacca
alla gente onesta
che dagli uffici pubblici esce pesta
e dalla disperazione si butta dalla finestra.
Burocrati, genia funesta
Tassa nascosta
Premiano la cosca dei briganti,
fanno le seghe ai furfanti,
e i piaceri ai lestofanti
intriganti, sfuggenti
funzionari corrotti indecenti
che Dio vi faccia divorare vivi dai crotali putrescenti.
Ma cari uomini
se vogliamo sgominare gli ignobili
bisogna mettere la fantasia
al posto dell’artiglieria
usare un altro metodo
simpatico
per sfottere il sinodo catodico
non basta il solito corteo canonico
ci vuole qualcosa di veramente potente.
E’ inutile
colpire il potere al cuore
organo nobile
che manca completamente
alle schiere degli angeli del male
abissale
i potenti non hanno niente di cardiaco
al posto della pompa biologica tengono
un portafoglio pieno di veleno.
Se li vuoi far soffrire veramente
Smetti di comprare il loro sbiancante dentale
Il loro panino speciale
(che fa male all’anima immortale).
Smetti di bere,
il succo di pere
raccolte con tristezza
da bambini derubati dalla tenerezza.
Al principio sembra che non hai fatto niente di grosso
se non compri il materasso
promosso
da un presentatore lesso.
E’ la politica dei piccoli passi
Dei voli bassi
Della ricerca dei passi incustoditi
dalle truppe dei banditi.
E’ una cosa che cresce lentamente
Una differenza sottile, poco attraente
Inizialmente.
Costruire un mercato alternativo
e’ un lavoro retrivo.
Difficile sostituire
il commercio del dolore.
Arduo abolire il pomodoro
che vola per ore
dall’equatore a San Vittore
e il carbone bruciato
per rovinarti il palato.
E’ un lavoro difficile,
scrivere contratti e’ un impegno risibile
da calvo contabile
da uomo mite, malleabile
flessibile
manca la poesia
delle battaglie con la polizia.
Non sventolano le bandiere
e le ragazze non fanno le infermiere
per le eroiche schiere dei ribelli
feriti dai manganelli
durante i caroselli.
Avvitare viti di impianti solari
e affondare microturbine nei mari,
isolare tetti dai freddi lunari
e scartare i preventivi troppo cari,
insomma costruire alternative funzionanti
non sembra proprio un lavoro da giganti
ma sono queste
le azioni modeste
che possono cambiare le orchestre
e far suonare finalmente una musica campestre
che faccia scaldare il ventre alle fantesche
che si spogliano per stare piu’ fresche
tra le tue braccia furbesche.
Certo e’ un poco complicato
dover cambiare tutto il mondo per un po’ di sesso negato
ma stai certo che quando lo avremo cambiato
avremo un amore moltiplicato
e potremo essere contenti
guardando i nostri figli respirare
senza soffocare
per quest’aria da vomitare.