Eureka! 101 strane storie al limite della scienza (seconda puntata)
Inviato da Cacao Quotidiano il Ven, 07/25/2008 - 23:36Carissimi,
questa settimana vi proponiamo altri due brani tratti dal libro “Eureka! 101 strane storie al limite della scienza” di Mark Pilkington.
101 racconti di scienza che fu, scienza che avrebbe potuto essere, scienza che non avrebbe dovuto essere e scienza che potrebbe ancora essere...
Buona lettura!
Harmonic 33: la griglia internazionale
Nel 1952, la vita del pilota neozelandese Bruce Cathie cambiò per sempre.
Dal porto di Manukau dell’area metropolitana di Auckland osservò estasiato una luminosa luce bianca, accompagnata da una più piccola luce rossa, che “compiva manovre che nessun veicolo noto tra quelli fabbricati dall’uomo poteva compiere a quell’epoca”. Cathie aveva visto il suo primo UFO.
Mettendo a confronto tutte le informazioni che pote' trovare sull’argomento, Cathie scopri' le opere dell’ufologo francese Aime' Michel il quale, all’inizio degli anni Cinquanta, aveva suggerito che gli Ufo viaggiassero per il mondo seguendo linee rette situate tra specifiche coordinate di rotta degli aerei. La teoria aveva perfettamente senso per Cathie, che era un pilota, e iniziò quindi a tracciare “traiettorie di volo” sulla Nuova Zelanda. Ben presto riusci' a elaborare un complesso sistema a griglia radiale sopra l’intero paese. Gli Ufo, tuttavia, venivano avvistati in tutto il mondo: era quindi tempo di ampliare il raggio d’azione.
La chiave del mistero emerse il 29 agosto 1964, a 3.904 metri di profondita' nell’oceano a ovest di Capo Horn, quando la macchina fotografica subacquea della nave oceanografica Eltanin catturò uno strano oggetto. Descritto da un giornale neozelandese come qualcosa dall’aspetto “simile a una complessa antenna radio”, l’oggetto Eltanin era proprio quello che Cathie stava cercando: un radiofaro di navigazione alieno. Usando una sfera di plastica, pote' allineare precisamente la griglia neozelandese e quella tracciata dall’“antenna”: ora aveva la sua griglia globale. Ma non si fermò qui.
“Finalmente”, scrisse Cathie nel 1994, “dopo anni di lavoro, scoprii di poter formulare una serie di equazioni armoniche le quali, se unificate, indicavano che l’intera realta' fisica era in pratica rivelata da una complessa struttura di forme d’onda tra loro interconnesse. Ho a poco a poco scoperto che i valori delle armoniche potevano essere applicati a tutte le branche della ricerca scientifica e alla teoria atomica”.
In una serie di libri, a partire da “Harmonic 33” (1968; Armonica 33), Cathie riscrisse le regole dello spazio-tempo; calcolò che le bombe atomiche potevano essere detonate soltanto in un “tempo specifico in relazione alle geometrie del sistema solare” e migliorò persino la teoria della relativita' di Einstein per creare l’Equazione di Campo Armonica Unificata, E = [c +??(1/c)] c2, la quale, in parole povere, dimostra che “l’intera creazione e' luce”.
Cathie aveva ormai fatto ampiamente decollare le sue teorie delle armoniche, ma aveva tralasciato un’informazione cruciale: nel 1971 l’oggetto Eltanin venne identificato come un sottile esemplare eretto di Cladorhiza concrescens – una spugna marina.
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La frequenza della paura
Vi siete mai chiesti che rumore fa un fantasma? Il defunto ingegnere inglese Vic Tandy potrebbe averlo scoperto.
All’inizio degli anni Ottanta, Tandy lavorava in un laboratorio che si occupava di progettazione di attrezzature mediche.
Tra il personale iniziò a diffondersi la voce che i laboratori potessero essere infestati dagli spiriti, cosa che Tandy attribui' al costante sibilo che proveniva dalle macchine salvavita presenti nell’edificio. Una sera, stava lavorando da solo nel laboratorio quando iniziò a sentirsi decisamente a disagio, colto da sudori freddi mentre gli si rizzavano i peli sul collo. Si convinse di essere osservato.
Poi, con la coda dell’occhio, Tandy notò un’inquietante forma grigia che si stava lentamente materializzando, ma quando si voltò per guardarla, la forma era scomparsa. Terrorizzato, se ne andò diritto a casa.
Il giorno dopo Tandy, appassionato di scherma, notò che una lama di fioretto serrata in una morsa vibrava su e giù a grande velocita'.
Scopri' che le vibrazioni erano causate da un’onda sonora stazionaria che rimbalzava tra le pareti del laboratorio e raggiungeva un picco di intensita' al centro della stanza. Calcolò che la frequenza dell’onda stazionaria fosse di circa 19 Hz, e scopri' poco dopo che veniva prodotta da un ventilatore recentemente installato.
Quando il ventilatore venne spento, l’onda sonora scomparve.
La chiave del problema e' la frequenza: 19 Hz si trovano nella banda nota come infrasuono, al di sotto della banda percepibile dall’udito umano, che comincia a circa 20 Hz. Tandy apprese che le basse frequenze in questa regione possono colpire gli animali e gli umani in parecchi modi, provocando disagio, capogiri, sguardo annebbiato (perche' i bulbi oculari stanno vibrando), iperventilazione e paura, che può portare ad attacchi di panico.
Un’indagine più recente ebbe luogo in una presunta cantina stregata di un pub (risalente al XIV secolo) a Conventry, nel Warwickshire, dove molte persone riferivano da molti anni di esperienze terrificanti, compresa l’apparizione di una spettrale signora grigia. Anche qui Tandy scopri' un’onda stazionaria di 19 Hz, aggiungendo cosi' ulteriore peso probatorio alla sua teoria.
Nel 2006, le idee di Tandy sono state contestate dai ricercatori Jason Braithwaite e Maurice Townsend, i quali hanno suggerito che probabilmente sono le forze elettromagnetiche (forse indotte dalle vibrazioni degli infrasuoni) a essere responsabili del fenomeno, più che l’infrasuono.
Tuttavia, e' interessante sottolineare un interessante parallelo: gli zoologi hanno riscontrato che, prima di un attacco, la tigre emette un ruggito con frequenze di circa 18 Hz, le quali potrebbero servire a disorientare e paralizzare le vittime predestinate prima di farne un sol boccone.
Eureka! 101 strane storie al limite della scienza
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